<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il 1.8 i-Vtec è ancora un motore attuale? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Il 1.8 i-Vtec è ancora un motore attuale?

PalmerEldrich ha scritto:
Come già ho raccontato in un altro post, ho avuto per oltre 7 anni e 175'000 km una Civic 1.5 Vtec (anno 1997).
Confermo le sensazioni e considerazioni di albelilly.
Gran macchina, comoda, silenziosa, estremamente parca nei consumi (17 km/l) e, dai 5'000 in su, divertente e prestazionale. Mai un problema. Ricordo che mio padre, che è stato per oltre 4 decenni meccanico d'auto, apriva il cofano per guardare il motore e si stupiva sempre della pulizia che ci trovava e del fatto che non consumasse una goccia di olio.
Però quando cambiai lavoro e presi a fare oltre 100 km al giorno su una strada tormentata di curve e con continui rallentamenti, rilanci e sorpassi, dovetti a malincuore separarmi dall'amata Civic, del tutto inadatta a quel percorso. Il fatto è che attesi 3 anni a farlo, e non mi accorsi nel frattempo di quanto stressante fosse guidare in quelle condizioni. La cosa mi fu evidente con la nuova auto (una Legacy 2.5 con una discreta coppia già in basso e con il cambio automatico). Mi sembrò di passare a una nuova vita.
Conclusione: le Honda sono delle auto favolose, rasentano la perfezione meccanica. La soluzione degli attuali aspirati non copre però le esigenze di tutti (o forse copre solo quelle di pochi fortunati) e non è possibile supporre, secondo me, che sia sempre accettabile per chiunque e in qualsiasi situazione, e con frequenza, giocare con il cambio e passare sopra i 5'000.
Detto questo, ben vengano i turbo benzina Honda, magari accoppiati ad un corpo auto che fa il caso mio. Sarei molto, ma molto, propenso a ritornare a vedere la H sul volante.

Interessante testimonianza, in cui ritrovo tante delle cose che mi hanno fatto innamorare della mia Civic, anch'essa del '97.
Ma vorrei farti riflettere su un fatto: sei passato da una segmento C 1.5 con cambio manuale degli anni '90, ad una segmento D 2.5, di almeno una generazione successiva (anzi mi pare due) e con cambio automatico: mi pare ovvio il fatto che tu abbia riscontrato sia un notevolissimo incremento nel confort di guida, sia una maggiore facilità nell'effettuare sorpassi o rilanciare semplicemente schiacciando l'acceleratore, visto il motore più grosso e il cambio automatico: non mi pare che siano due tipologie di vetture che si possono confrontare, dal punto di vista tecnico e della guida.

Sono convinto anche del fatto che, per le tue esigenze, quel percorso con traffico e continui sorpassi che ti stressava con la Civic 1.5, avrebbe potuto probabilmente stressarti con qualsiasi 1.5 aspirata; magari anche di più, visto che andavano praticamente tutte di meno della Civic ai tempi.

Non pensi che per fare un paragone possibile con Honda, dovresti confrontare la tua ex Legacy 2.5 automatica con una Accord 2.4 automatica coeva, piuttosto che con una Civic 1.5?
 
GuguLeo ha scritto:
fbollei ha scritto:
Caspita, se avessi saputo di scatenare tutto questo bailamme!
Scherzi a parte, il motore non mi dispiace, se guidato in souplesse è molto elastico nonostante la carenza di coppia. Se fatto frullare come si deve, oltre i 4000, certo che va. Non bisogna chiedere riprese da diesel senza scalare. Aspetteremo i nuovi motori turbo o ancora meglio ibridi.

Ciao fbollei, di tutta questa discussione credo di rappresentare la sintesi perfetta, essendo passato da Civic 1.8 a CRV 2.2 (cambio manuale). Di CRV apprezzo grandemente la comodità e la guida rilassata e facile, con quel motore che in qualsiasi marcia sei premi un po' sul gas e guadagni velocità in fretta e senza che i passeggeri alzino il sopracciglio.
Ma di Civic (serie precedente) rimpiango anche tantissimo il piacere della guida: a dispetto dell'essere pensata come tranquilla e spaziosa vettura da famiglia, il modo con il quale affrontava i percorsi tortuosi (anche con il motore a 1800 giri) tradiva in qualche modo il DNA Honda che sottopelle era sempre lì, per quanto soffocato dalle scelte progettuali e dal fatto che siamo nel secondo decennio del ventunesimo secolo.
Quello che non è semplice far capire è che che con quel telaio e quel motore, differentemente da quel che accade con la strangrande maggioranza di altre vetture, superare la soglia psicologica dei 4000rpm non è nulla di che: il motore non soffre, non c'è mai la sensazione che lo si stia forzando a fare qualcosa che sia contro la sua volontà, non diventa mai ruvido, non accenna a rallentare la velocità con la quale prende giri e il limitatore viene raggiunto quando ancora lui sta salendo allegramente in maniera quasi motociclistica (esagggero, lo so... ;) ). *
Ecco, il punto è esattamente questo. Non si tratta di esibizionismo da giovinastri tamarranti. Si tratta semplicemente di uno dei modi per usare quel motore.
I consumi salgono molto meno di quel che si potrebbe supporre e l'affidabilità... beh, quella comunque non si discute punto!
Come già ribadito da tanti tante volte in questo forum, bisogna aspettare molti km prima che il motore si sciolga. Ma questo potrebbe non avvenire mai se il tipo di guida sarà prevalentemente tranquillo e rilassato. Se ci aggiungiamo che le moderne centraline autoadattative memorizzano lo stile di guida del proprietario e lo assecondano nelle sue "preferenze" il rischio di narcolessi è tangibile.
E' importante comprendere anche che Civic e CRV sono come il giorno e la notte dal punto di vista del come affrontano la strada. CRV a benzina credo sia splendida per essere guidata in totale relax su percorsi con pochi dislivelli e giusto un minimo sindacale di curve, a patto di togliersi completamente dalla testa ogni velleità velocistica. Prenderla con il motore con il carburante che puzza vuol dire poter affrontare con tranquillità estrema anche i percorsi ricchi di saliscendi e divertirsi volendo a fare qualche derapata di potenza in uscita dalle curve di minor raggio. Ma con Civic si può fare meglio. Dando per scontato che la guida relax è garantita in ogni condizione, dove si può spingere ci si può anche divertire un po'. Sia con il 1.8 che con il 2.2 che su quel telaio probabilmente crede di essere su una giostra. I puristi della guida d'antan prediligeranno il benzina di sicuro (se però provengono da vetture Honda del decennio precedente rimarranno alquanto delusi), ma dopotutto la versione 2.2 è più veloce della 1.8 e più facile da gestire. Anche più divertente? Forse no (IMHO assolutamente obbligatorio).

Quoto.

p.s.: magari anche Albelilly lo leggerà.
 
Jambana ha scritto:
GuguLeo ha scritto:
fbollei ha scritto:
Caspita, se avessi saputo di scatenare tutto questo bailamme!
Scherzi a parte, il motore non mi dispiace, se guidato in souplesse è molto elastico nonostante la carenza di coppia. Se fatto frullare come si deve, oltre i 4000, certo che va. Non bisogna chiedere riprese da diesel senza scalare. Aspetteremo i nuovi motori turbo o ancora meglio ibridi.

Ciao fbollei, di tutta questa discussione credo di rappresentare la sintesi perfetta, essendo passato da Civic 1.8 a CRV 2.2 (cambio manuale). Di CRV apprezzo grandemente la comodità e la guida rilassata e facile, con quel motore che in qualsiasi marcia sei premi un po' sul gas e guadagni velocità in fretta e senza che i passeggeri alzino il sopracciglio.
Ma di Civic (serie precedente) rimpiango anche tantissimo il piacere della guida: a dispetto dell'essere pensata come tranquilla e spaziosa vettura da famiglia, il modo con il quale affrontava i percorsi tortuosi (anche con il motore a 1800 giri) tradiva in qualche modo il DNA Honda che sottopelle era sempre lì, per quanto soffocato dalle scelte progettuali e dal fatto che siamo nel secondo decennio del ventunesimo secolo.
Quello che non è semplice far capire è che che con quel telaio e quel motore, differentemente da quel che accade con la strangrande maggioranza di altre vetture, superare la soglia psicologica dei 4000rpm non è nulla di che: il motore non soffre, non c'è mai la sensazione che lo si stia forzando a fare qualcosa che sia contro la sua volontà, non diventa mai ruvido, non accenna a rallentare la velocità con la quale prende giri e il limitatore viene raggiunto quando ancora lui sta salendo allegramente in maniera quasi motociclistica (esagggero, lo so... ;) ). *
Ecco, il punto è esattamente questo. Non si tratta di esibizionismo da giovinastri tamarranti. Si tratta semplicemente di uno dei modi per usare quel motore.
I consumi salgono molto meno di quel che si potrebbe supporre e l'affidabilità... beh, quella comunque non si discute punto!
Come già ribadito da tanti tante volte in questo forum, bisogna aspettare molti km prima che il motore si sciolga. Ma questo potrebbe non avvenire mai se il tipo di guida sarà prevalentemente tranquillo e rilassato. Se ci aggiungiamo che le moderne centraline autoadattative memorizzano lo stile di guida del proprietario e lo assecondano nelle sue "preferenze" il rischio di narcolessi è tangibile.
E' importante comprendere anche che Civic e CRV sono come il giorno e la notte dal punto di vista del come affrontano la strada. CRV a benzina credo sia splendida per essere guidata in totale relax su percorsi con pochi dislivelli e giusto un minimo sindacale di curve, a patto di togliersi completamente dalla testa ogni velleità velocistica. Prenderla con il motore con il carburante che puzza vuol dire poter affrontare con tranquillità estrema anche i percorsi ricchi di saliscendi e divertirsi volendo a fare qualche derapata di potenza in uscita dalle curve di minor raggio. Ma con Civic si può fare meglio. Dando per scontato che la guida relax è garantita in ogni condizione, dove si può spingere ci si può anche divertire un po'. Sia con il 1.8 che con il 2.2 che su quel telaio probabilmente crede di essere su una giostra. I puristi della guida d'antan prediligeranno il benzina di sicuro (se però provengono da vetture Honda del decennio precedente rimarranno alquanto delusi), ma dopotutto la versione 2.2 è più veloce della 1.8 e più facile da gestire. Anche più divertente? Forse no (IMHO assolutamente obbligatorio).

Quoto.

Magari anche Albelilly lo leggerà.
certo che l'ho letto, questo è il suo più che rispettabile punto di vista e non per niente GuGuLeo scrive a chiare lettere "IMHO"(come del resto ho sempre fatto io) proprio perché in questo modo si cerca di far capire che qui si parla di sensazioni/opinioni personali e non di regole assolute che hanno sicura valenza per qualcuno e valere poco e niente per qualcun altro ma sono sempre e comunque degne di rispetto.
 
GuguLeo ha scritto:
Ciao fbollei, di tutta questa discussione credo di rappresentare la sintesi perfetta, essendo passato da Civic 1.8 a CRV 2.2 (cambio manuale). Di CRV apprezzo grandemente la comodità e la guida rilassata e facile, con quel motore che in qualsiasi marcia sei premi un po' sul gas e guadagni velocità in fretta e senza che i passeggeri alzino il sopracciglio.
Ma di Civic (serie precedente) rimpiango anche tantissimo il piacere della guida: a dispetto dell'essere pensata come tranquilla e spaziosa vettura da famiglia, il modo con il quale affrontava i percorsi tortuosi (anche con il motore a 1800 giri) tradiva in qualche modo il DNA Honda che sottopelle era sempre lì, per quanto soffocato dalle scelte progettuali e dal fatto che siamo nel secondo decennio del ventunesimo secolo.
Quello che non è semplice far capire è che che con quel telaio e quel motore, differentemente da quel che accade con la strangrande maggioranza di altre vetture, superare la soglia psicologica dei 4000rpm non è nulla di che: il motore non soffre, non c'è mai la sensazione che lo si stia forzando a fare qualcosa che sia contro la sua volontà, non diventa mai ruvido, non accenna a rallentare la velocità con la quale prende giri e il limitatore viene raggiunto quando ancora lui sta salendo allegramente in maniera quasi motociclistica (esagggero, lo so... ;) ). *
Ecco, il punto è esattamente questo. Non si tratta di esibizionismo da giovinastri tamarranti. Si tratta semplicemente di uno dei modi per usare quel motore. I consumi salgono molto meno di quel che si potrebbe supporre e l'affidabilità... beh, quella comunque non si discute punto!
Come già ribadito da tanti tante volte in questo forum, bisogna aspettare molti km prima che il motore si sciolga. Ma questo potrebbe non avvenire mai se il tipo di guida sarà prevalentemente tranquillo e rilassato. Se ci aggiungiamo che le moderne centraline autoadattative memorizzano lo stile di guida del proprietario e lo assecondano nelle sue "preferenze" il rischio di narcolessi è tangibile.
E' importante comprendere anche che Civic e CRV sono come il giorno e la notte dal punto di vista del come affrontano la strada. CRV a benzina credo sia splendida per essere guidata in totale relax su percorsi con pochi dislivelli e giusto un minimo sindacale di curve, a patto di togliersi completamente dalla testa ogni velleità velocistica. Prenderla con il motore con il carburante che puzza vuol dire poter affrontare con tranquillità estrema anche i percorsi ricchi di saliscendi e divertirsi volendo a fare qualche derapata di potenza in uscita dalle curve di minor raggio. Ma con Civic si può fare meglio. Dando per scontato che la guida relax è garantita in ogni condizione, dove si può spingere ci si può anche divertire un po'. Sia con il 1.8 che con il 2.2 che su quel telaio probabilmente crede di essere su una giostra. I puristi della guida d'antan prediligeranno il benzina di sicuro (se però provengono da vetture Honda del decennio precedente rimarranno alquanto delusi), ma dopotutto la versione 2.2 è più veloce della 1.8 e più facile da gestire. Anche più divertente? Forse no (IMHO assolutamente obbligatorio).

lamps!
:)

* sulla mia Civic il mio principale appunto era quello di avere le marce troppo lunghe... la II sfiorava i 100km/h...

Ottime argomentazioni. Sul motore avevo letto che il meglio sarebbe stato sugli 80-90000 km, ed ammetto che a volte do più importanza ai km/l che al contagiri guidando in modalità nonno. Sul fatto che la centralina si autoadatti lo noto quando ti propone il cambio di marcia. Se guidi più allegro te lo propone dopo. Concordo che se non ci fosse il limitatore il motore potrebbe andare ancora più su. Che altro dire? Che devo guidare e godermi di più il mezzo senza troppe paturnie? :D :D
 
fbollei ha scritto:
GuguLeo ha scritto:
Ciao fbollei, di tutta questa discussione credo di rappresentare la sintesi perfetta, essendo passato da Civic 1.8 a CRV 2.2 (cambio manuale). Di CRV apprezzo grandemente la comodità e la guida rilassata e facile, con quel motore che in qualsiasi marcia sei premi un po' sul gas e guadagni velocità in fretta e senza che i passeggeri alzino il sopracciglio.
Ma di Civic (serie precedente) rimpiango anche tantissimo il piacere della guida: a dispetto dell'essere pensata come tranquilla e spaziosa vettura da famiglia, il modo con il quale affrontava i percorsi tortuosi (anche con il motore a 1800 giri) tradiva in qualche modo il DNA Honda che sottopelle era sempre lì, per quanto soffocato dalle scelte progettuali e dal fatto che siamo nel secondo decennio del ventunesimo secolo.
Quello che non è semplice far capire è che che con quel telaio e quel motore, differentemente da quel che accade con la strangrande maggioranza di altre vetture, superare la soglia psicologica dei 4000rpm non è nulla di che: il motore non soffre, non c'è mai la sensazione che lo si stia forzando a fare qualcosa che sia contro la sua volontà, non diventa mai ruvido, non accenna a rallentare la velocità con la quale prende giri e il limitatore viene raggiunto quando ancora lui sta salendo allegramente in maniera quasi motociclistica (esagggero, lo so... ;) ). *
Ecco, il punto è esattamente questo. Non si tratta di esibizionismo da giovinastri tamarranti. Si tratta semplicemente di uno dei modi per usare quel motore. I consumi salgono molto meno di quel che si potrebbe supporre e l'affidabilità... beh, quella comunque non si discute punto!
Come già ribadito da tanti tante volte in questo forum, bisogna aspettare molti km prima che il motore si sciolga. Ma questo potrebbe non avvenire mai se il tipo di guida sarà prevalentemente tranquillo e rilassato. Se ci aggiungiamo che le moderne centraline autoadattative memorizzano lo stile di guida del proprietario e lo assecondano nelle sue "preferenze" il rischio di narcolessi è tangibile.
E' importante comprendere anche che Civic e CRV sono come il giorno e la notte dal punto di vista del come affrontano la strada. CRV a benzina credo sia splendida per essere guidata in totale relax su percorsi con pochi dislivelli e giusto un minimo sindacale di curve, a patto di togliersi completamente dalla testa ogni velleità velocistica. Prenderla con il motore con il carburante che puzza vuol dire poter affrontare con tranquillità estrema anche i percorsi ricchi di saliscendi e divertirsi volendo a fare qualche derapata di potenza in uscita dalle curve di minor raggio. Ma con Civic si può fare meglio. Dando per scontato che la guida relax è garantita in ogni condizione, dove si può spingere ci si può anche divertire un po'. Sia con il 1.8 che con il 2.2 che su quel telaio probabilmente crede di essere su una giostra. I puristi della guida d'antan prediligeranno il benzina di sicuro (se però provengono da vetture Honda del decennio precedente rimarranno alquanto delusi), ma dopotutto la versione 2.2 è più veloce della 1.8 e più facile da gestire. Anche più divertente? Forse no (IMHO assolutamente obbligatorio).

lamps!
:)

* sulla mia Civic il mio principale appunto era quello di avere le marce troppo lunghe... la II sfiorava i 100km/h...

Ottime argomentazioni. Sul motore avevo letto che il meglio sarebbe stato sugli 80-90000 km, ed ammetto che a volte do più importanza ai km/l che al contagiri guidando in modalità nonno. Sul fatto che la centralina si autoadatti lo noto quando ti propone il cambio di marcia. Se guidi più allegro te lo propone dopo. Concordo che se non ci fosse il limitatore il motore potrebbe andare ancora più su. Che altro dire? Che devo guidare e godermi di più il mezzo senza troppe paturnie? :D :D

:thumbup:

Facci caso, quando guidi col cappello (nonno mode ;) ), riesci (dovresti) comunque a seguire il traffico senza sforzi e senza essere d'intralcio, con la VI marcia inserita e un filo di gas (era così per la mia, con la nuova serie non dovrebbero esserci stravolgimenti, ma correggimi se sbaglio, sono curioso di capire quanto abbiano "imborghesito" la nona serie).
Le prestazioni ci sono, ma poiché la musica cambia al salire di giri, per contrasto il motore appare ancora più vuoto in basso di quanto sia realmente. In realtà il cambio lo uso molto di più col diesel che con lo splendido 1.8 che avevo: con quello mettevo una marcia "a caso" e comunque mi muovevo nel traffico, con il 2.2 trovo sì una certa elasticità, ma il rapporto ideale deve essere trovato con maggior attenzione e capita molto più spesso di dover scalare per non trovarsi troppo sottocoppia.

Piccola nota a più pagina (e rientro in topic con tutti e due i piedi): il 1.8 i-VTec è stato introdotto nel 2006... per quelli che sono i cicli di vita di un propulsore non si può certo definirlo "vecchio". Lo si può definire comunque in questo modo perché il mercato europeo va verso il downsizing e piccoli turbo benzina, e quindi in un certo senso si tratta di un dinosauro del passato. Detta così è brutta assai, ma non so quanti motori tra i 1.6 litri e i 2 benzina aspirati vedranno la luce nel prossimo futuro tra gli altri produttori.
 
GuguLeo ha scritto:
Facci caso, quando guidi col cappello (nonno mode ;) ), riesci (dovresti) comunque a seguire il traffico senza sforzi e senza essere d'intralcio, con la VI marcia inserita e un filo di gas (era così per la mia, con la nuova serie non dovrebbero esserci stravolgimenti, ma correggimi se sbaglio, sono curioso di capire quanto abbiano "imborghesito" la nona serie).
In VI si viaggia ai 50-60 km/h con un filo di gas e senza incertezze. Si riesce anche riprendere dosando bene l'acceleratore se non si ha fretta e se la strada è in piano. La differenza sulla risposta dell'acceleratore la fa sicuramente l'avere o meno l'econ mode inserito.
 
con le marce alte il problema non è riprendere ma è quanto ci si mette a farlo, altri motori aspirati (soprattutto europei, questo bisogna ammetterlo) pur avendo forse minor allungo, hanno più coppia in basso e risultano più rapidi in quel frangente.
I motori i-Vtec vanno guidati in modo brillante pena la sensazione di essere sottomotorizzati.
Stile di guida che, soprattutto con auto non sportive, non tutti gradiscono ma tant'è.
 
fbollei ha scritto:
GuguLeo ha scritto:
Facci caso, quando guidi col cappello (nonno mode ;) ), riesci (dovresti) comunque a seguire il traffico senza sforzi e senza essere d'intralcio, con la VI marcia inserita e un filo di gas (era così per la mia, con la nuova serie non dovrebbero esserci stravolgimenti, ma correggimi se sbaglio, sono curioso di capire quanto abbiano "imborghesito" la nona serie).
In VI si viaggia ai 50-60 km/h con un filo di gas e senza incertezze. Si riesce anche riprendere dosando bene l'acceleratore se non si ha fretta e se la strada è in piano. La differenza sulla risposta dell'acceleratore la fa sicuramente l'avere o meno l'econ mode inserito.

Già, proprio come la "mia": semaforo prima/seconda/../sesta e poi via per le strade dei miei paesini sempre sesta fino al semaforo successivo. E i consumi ringraziavano...
 
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