Jambana ha scritto:
radetzky48 ha scritto:
albelilly ha scritto:
...sono sempre affascinanti le varie Morgan, MG, Triumph, ecc. mancano però di affidabilità... perciò una decina d'anni fa dopo un'esperienza con una TR7 a dir poco... dispendiosa, ho deciso di lasciar perdere le inglesi.
concordo. Gli inglesi sono sempre stati molto approssimativi sia nella meccanica che ancor + nelle finiture (ad esempio la mitica Mini, internamente, era ancor + spartana della 500 !). Peccato, perchè per le spyder erano i numeri uno
Siete davvero
generalisti nei giudizi...certo Albelilly sei andato a prenderti proprio la TR7, una delle spider inglesi più controverse, costruita in un periodo in cui la British Leyland versava ormai in condizioni fallimentari...non mi pare l'esempio giusto per giudicare tutta la produzione di una nazione...e la Mini non era affatto finita male per essere un'utilitaria degli anni '60-'70, tanto che soprattutto all'estero il suo target è sempre stato una clientela "borghese", e considerando il fatto che gli allestimenti erano molteplici.
No comment per la frase " gli inglesi sono sempre stati approssimativi sia nella meccanica che ancor più nelle finiture"...siete mai saliti, per esempio, su di una Jaguar anni '60 e ne conoscete le caratteristiche tecniche, le prestazioni, i materiali, le finiture?
p.s. parlando di affidabilità dei modelli di epoche passate, pensate che le belle vetture italiane fossero meglio, rispetto agli immancabili stereotipi che sempre leggo sulle auto inglesi? Mio padre nei primi anni '60 ha avuto una Giulietta Sprint, e mi raccontava che era una vettura bellissima (fu la sua prima auto "seria", dopo una 600 che fu la sua prima macchina), ma aveva il "vizietto" di bucare i pistoni...
Ricordiamoci che parliamo di vetture nate 50 anni fa e oltre.
è come al solito una questione di punti di vista, caro Jambana, se vogliamo ogni volta dire che tutto è sempre il contrario di tutto facciamolo pure ma che non mi si venga a dire che la meccanica delle inglesi degli anni '60, '70, '80 (quelli delle VERE inglesi, e non quelle di oggi...) era affidabile, perché si commetterebbe un vero reato di falso in giudizio

: non c'era motore inglese (macchine e moto) che non perdesse e consumasse olio manco fosse una Dkw a 2 tempi, oltretutto quegli stramaledetti carburatori invertiti SU non volevano saperne di mantenere una sincronizzazione e carburazione costante, i motorini d'avviamento che erano senza solenoide ma avevano un innesto alla corona del volano a inerzia erano più le volte che non innestavano e giravano a vuoto come un frullatore, le sospensioni delle Mini prima serie era più le volte che erano scariche ed con i tamponi di gomma sfondati, le scatole dello sterzo richiedevano continue registrazioni mediante spessori calibrati perché i materiali erano talmente scarsi di qualità che si usuravano molto rapidamente e lo sterzo prendeva gioco, ecc. ecc. ecc...
E' vero che in quegli anni le auto non erano affidabili come quelle di oggi ma un conto era riparare una semplice Fiat 500, 600 o 850, un altro era mettere le mani su una sempre piccola ma complicatissima Mini con il cambio montato sotto al motore e praticamente nella coppa dell'olio, te lo garantisco !
Devi sapere che la TR7 è stata solo (per disperazione...) l'ultima inglese sulla quale ho avuto modo di mettere le mani, in precedenza ho avuto Rover 3500 V8, Austin Healey, Spitfire, Dolomite Sprint, Mini in diverse declinazioni e forse anche altre delle quali ho perso persino i ricordi; dopo 40 anni che ci si nutre a quattro palmenti di meccanica, sai, capita...
Conosco le inglesi e le derivate Innocenti, come le mie tasche e te ne potrei fare una relazione completa dalla prima all'ultima vite modello per modello, perciò non mi si vengano a dire cose per sentito dire e senza averci mai messo le mani. Questo è solo per chiarire le posizioni, non è generalizzare.
Poi se il discorso si sposta verso il fascino allora sono d'accordo:le Rover e maggiormente le Jaguar e le Daimler dei tempi che furono erano di una bellezza davvero fuori dal comune, all'esterno erano bellissime le ruote a raggi e le cromature scintillanti di tutte le parti metalliche di finitura della carrozzeria, all'interno l'odore degli interni in pelle Connoly si mischiava con quello della radica di noce che, regnando un po' dappertutto, creava un'atmosfera davvero unica.
C'erano poi le derivate come Vanden Plas (una carrozzeria specializzata nella realizzazione delle versioni "fuori serie" delle vetture BMC, Leyland, ) che costruiva dei veri capolavori soprattutto per gli interni.
Peccato che a cotanta opulenza di materiali usati per l'estetica non corrispondesse affatto la qualità delle meccaniche davvero troppo soggette a guasti e malfunzionamenti vari.
Mi sono sempre piaciute le inglesi classiche, ho dovuto però disinnamorarmene per causa di forza maggiore: non ce n'era una che andasse bene come avrei voluto.
Chiudo OT.