piccole precisazioni: 1) riparazione senza spese per l'acquirente vuol dire semplicemente quello che c'è scritto: senza spese. Solo se la sostituzione avviene con un pezzo di ricambio nuovo c'è un...vantaggio (tecnicamente "arricchimento") per l'acquirente ed è quindi giustificata una partecipazione alla spesa (proporzionale al chilometraggio/vita utile). 2) non è vero che la sostituzione debba avvenire con un pezzo di uguale vetustà, chilometraggio ecc... Semplicemente il codice del consumo (cui è soggetto il venditore e non la soc. terza) dispone che venga effettuata la riparazione/sostituzione. Se il volano è usato e revisionato, bene. Se si rompe di nuovo prima della scadenza della garanzia, il venditore deve intervenire per la seconda volta tenendo il costo a suo carico. 3) non è vero che la "partecipazione" dell'acquirente alla sola spesa per il montaggio del pezzo nuovo faccia scattare l'allungamento della garanzia. La garanzia in quel caso è 24 mesi solo se vi è difetto di montaggio, non certo se si riscontra...usura del pezzo sostituito. 4) termine "congruo" per la riparazione. Si applicano le regole di correttezza e buona fede. Le aziende che si appigliano alla omessa indicazione di un numero max di giorni vanno semplicemente bannate dal mercato. Sono invece perfettamente d'accordo che, per una macchina usata, normalmente l'azione giudiziaria non è una soluzione conveniente. Se ci son dubbi, meglio evitare l'acquisto e, soprattutto, meglio evitare offerte di pseudo-garanzie che non coprono il rischio di guasti e difetti
"Vorrei precisare che la garanzia legale non è annuale ma biennale, come specificato nella consulenza di cui al link seguente. La garanzia biennale però può essere contrattualmente ridotta ad un anno con il consenso di concessionario ed acquirente; mai ridotta per un periodo inferiore all'anno" http://www.avvocatogratis.it/aprile-2015/971-vendita-auto-usata-da-privato-con-motore-rotto.html
Concordo e aggiungo che potrebbe essere risolutivo far scrivere da un avvocato mettendolo in mora per una riparazione a suo carico entro e non oltre 15 gg di tempo, trascorso il quale infruttuosamente, verrà citato in giudizio per danno e inadempienza con costi aggiuntivi per il ritardo, e le spese legali. Il problema potrebbe porsi se l'utente abbia accettato e controfirmato una garanzia offerta da terzi invece che dal venditore.
E quale sarebbe... Questo a me sembra il solito diritto truffaldino italiota Mesi fa quando ebbi la necessità di comprare una auto seminuova o piuttosto ben tenuta. Andai in un conce Ww a vedere una golf variant. Quando arrivammo alla trattativa il venditore mi disse che sarebbe stato opportuno assicurare la vettura in caso di problemi. Su di un importo di circa 15000€ il costo era del 10% la vettura aveva 94000km. Mi disse che la garanzia di conformità non serve ad una mazza ! Mi misi a ridere come un pazzo tanto che si sentì in imbarazzo e ovviamente tolse i disturbo ... La verità è che queste facce di emme non solo vendono sterco per oro ma in questo modo sono TOTALMENTE DERESPONSABILIZZATE. Complimenti al legislatore. Forza e coraggio la legge è uguale per tutti.
Non mi sono mai fidato delle garanzie sull'usato. Poi ve ne racconto un'altra: in queste settimane cercavo un'auto e valutavo anche un usato recente. Avevo trovato una vettura che mi ispirava: un anno e mezzo di vita, sei mesi residui di garanzia della casa. Dopo mie titubanze il venditore (che mi aveva detto che tra sette mesi avrei potuto pagarmi il prolungamento di garanzia, quindi NON offriva 12 mesi) mi ha offerto prolungamento gratuito. Quando in seguito ho fatto notare che la legge impone i 24 mesi (immagino SEMPRE ridotti a 12 visto che basta scriverlo sul contratto) lui mi ha detto che per fare 12 doveva aggiungere 6 mesi di assicurazione ai 6 di reale garanzia, che le assicurazioni sono robaccia e che così facendo avrei perso la possibilità di prolungare la garanzia della casa. Secondo me la legge va modificata, tipo che per 12 mesi qualunque componente che non sia di consumo va riparato dal venditore. Se la faccia lui per sé stesso l'assicurazione.
Questo è quello che dice LUI. Il problema è che la legge è chiara e se rifiuta di riparare il danno con un lettera di preavviso (raccomandata di mezssa in mora) dovresti già riuscire a far valere i tuoi diritti (una volta io sono riuscito così). Il problema è un'altro: siccome questi soggetti si sentono totalmente deresponsabilizzati, mi metto nei pani del cittadino che non ha voglia e tempo di una, seppur piccola, battaglia legale per far valere un proprio diritto e quindi tende a lasciar perdere. Bisognerebbe introdurre sanzioni amministrative a carico dei venditori che non rispettano la garanzia legale di conformità. Il problema nascerebbe per gli acquisti a distanza fatti su Internet, nell'impossibilità di portare l'auto dal venditore per far valer la garanzia legale, forse in tale caso queste garanzie "commerciali" avrebbero una loro utilità.
Comprala privatamente e una macchina di cui conosci la storia (di un tuo parente di un tuo vicino ecc)
Riprendo questo topic perché io sono in causa dal giudice di pace contro una concessionaria che non mi ha riconosciuto la riparazione in garanzia legale della pompa del carburante dopo 8 mesi dall'acquisto, garanzia legale ridotta ad un anno al momento della firma del contratto, si li ho citati per 900 euro più per una questione di correttezza e principio che per un rimborso che quasi sicuramente anche se dovessi ottenere sarebbe quasi economicamente irrisorio rispetto al tempo e ai soldi spesi fino ad ora, in ogni caso fra pochi giorni ci sarà la prima udienza e vi aggiornerò, sperando che possa in ogni caso essere a qualcuno utile indipendentemente dal fatto che vinca o che perda. Vi posso anticipare che la concessionaria ha addotto per non pagare il rimborso motivazioni quali: La macchina sicuramente girava sempre a riserva per questo si è rotta la pompa, il carburante era di certo sporco, è il compratore che trascorsi i sei mesi deve dimostrare la causa del danno e non il venditore, la pompa non rientra assolutamente in garanzia perché è un componente immerso nel carburante, se la pompa fosse stata difettosa l'auto avrebbe manifestato difetti da subito e non 8 mesi dopo e tante altre chicche del genere. Vedremo cosa deciderà il giudice, ma l'impressione è quella di avere davanti un muro di gomma fin dall'inizio, addirittura prima della causa mi era stato scritto che non si poteva procedere al rimborso per non creare un precedente..
L' arte di creare dal nulla, e su basi sconosciute, " pezzi " che non godono di garanzia e' senza pari. Detto questo, in tutta la vita ho rotto una sola pompa del carburante. -Arrivo a casa.... -Spengo.... -Dopo 3 ore riparto.... Anzi, ci provo: pompa rotta, diagnosi conce Lancia. In bocca al lupo
Non metto ora le risposte del concessionario e del loro legale nel dettaglio perché la causa non è definita e voglio aspettare la sentenza del giudice di pace, ma la tenacia della concessionaria e del loro avvocato è davvero commovente nel negare negare e negare ancora con qualsiasi mezzo, la cosa è sorprendente non nel merito ma in contrapposizione a quanto fossero gentili e disponibili in fase di acquisto, sorprendente effettivamente. In ogni caso renderò noto tutto sia che vinca o che perda con tutti i mezzi che ho a disposizione, senza cadere in sproloqui o giudizi personali, ma solo citando la sentenza nel diritto e come si arriverà a definirla, affinchè questa causa possa creare un precedente in una direzione o nell'altra, se indirizzerò positivamente o meno anche un solo acquisto sarò soddisfatto, perché quando un consumatore spende 13500 euro per una auto usata non si aspetta che dopo un guasto accaduto in garanzia legale questa sia ritenuta non idonea a coprire quel guasto appunto ma fosse l'unico problema.. poi in seguito racconterò tutto)..
-Non posso che ammirare la tua giusta pervicacia. -Non posso che concludere con il medesimo augurio del post 57
Aggiorno con sentenza come promesso indipendentemente dal verdetto e senza fare ulteriori commenti personali che sono soggettivi, aggiorno affinché la mia esperienza possa valere eventualmente in futuro per altri, ognuno può farsi una idea della sentenza che sicuramente può fare un minimo di giurisprudenza in merito e in ogni caso può far capire meglio come funzionano le garanzie. Ometto dati sensibili e ogni riferimento a persone, concessionarie e giudice. La causa di fronte al giudice di pace la ho persa in favore della concessionaria (post #56 spiega perché li ho citati). Dopo un anno e mezzo il giudice sentenzia che: In tema di azioni di garanzia per i vizi della cosa venduta, l'onere della prova dei difetti e delle eventuali conseguenze dannose, nonché della esistenza del nesso causale fra i primi e le seconde, fa carico al compratore che faccia valere la garanzia, mentre la prova liberatoria della mancanza di colpa incombente al venditore opera soltanto quando la controparte abbia preventivamente dimostrato l'effettiva sussistenza della sua denunciata inadempienza Cassazione civile sez. Il, 12/06/2007, n.13695: In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, mentre sull'acquirente incombe l'onere della prova, oltreché della tempestività della denuncia, anche dell'esistenza dei vizi e delle conseguenze dannose lamentate, il venditore deve offrire la prova liberatoria". L' acquirente non ha assolto all'onere che gli incombeva. Risulta dai documenti prodotti che, nel periodo tra la consegna e il manifestarsi del problema lamentato, la stessa auto aveva percorso oltre 4.000 chilometri. ****** ha riparato l'auto senza prima avere fatto eseguire una perizia sulle cause del malfunzionamento né ha conservato le parti sostituite, rendendo impossibile una CTU; infine lo stesso meccanico che ha riparato l'auto, Autoriparazioni di ******, ha ammesso, nella dichiarazione prodotta con memoria, che "Si trattava di una problematica che impediva di avere certezze in merito all'origine del problema" Segue alla soccombenza la condanna alla rifusione delle spese del giudizio, che vengono liquidate come in dispositivo. Non si liquidano somme a carico ex art. 96 c'p.c., non essendovi prova di danni oltre le spese del giudizio. P.Q.M. definitivamente pronunciando, ogni contraria e diversa istanza, eccezione e deduzione disattesa: respinge le domande condanna a pagare al convenuto le spese del giudizio che liquida in €. ****** per compenso, oltre 15% rimborso forfettario, IVA e CPA. Conto. Ognuno si può fare una idea di base, aggiungo solo che tutte le tesi della difesa della concessionaria sono state accolte, mentre tutte le nostre tesi difensive smontate o non prese in considerazione. Sto valutando seriamente di ricorrere in appello tramite giustizia ordinaria.
