<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat 30.000 operai a casa (in Italia) | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Fiat 30.000 operai a casa (in Italia)

tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
tvrgb ha scritto:
giuliogiulio ha scritto:
tvrgb ha scritto:
giuliogiulio ha scritto:
trovo scandalosa la scleta del CDA di fare cassa dopo è stata annunciata la distribuzione di dividendi x i soci....gli elkann prendono soldi e i dipendenti stanno a casa,,,,
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se ti compri le azioni fiat li danno anche a te
non è questo il punto....in questa situazione è più giusto, ocrretto, morale distribuire i dividendi ai soci o fare cassa con soldi dello stato??!?!i dividendi di solito si deliberano quando l'azienda è in salute non quando chiude il bilancio in perdita come è stato il 2009 x fiat...
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sulla correttezza (diciamo morale, ma non formale, sulla quale non si discute) della distribuzione di dividendi potresti anche aver ragione, anche se potrebbe essere un modo proprio per attirare i piccoli azionisti, probabilmente il tutto è un gioco di forza con lo stato italiano, ma è del tutto simile a quanto avviene ovunque, in italia e in europa, in tutti i settori. questo non esime la fiat da tale comportamento, ma per essere un minimo obiettivi, tutti i settori chiedono soldi, li ottengono, ma i posti di lavoro calano sempre di più e aumenta il lavoro delle aziende cinesi. ci vogliamo preoccupare di una goccia nel mare o parlare per tutti?
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escludendo gli altri ettori, che intascano a man bassa ma nessuno vede (aggiungerei che poi ci sono quelli che non sentono e quelli che non parlano, così il trio è completo) sul fatto che la fiat si prende i soldi dello stato, io avrei un quesito: è ingiusto che la fiat se li prenda o che lo stato glieli dia?
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al quale aggiungo un altro quesito: la distrtibuzione di fondi è solo italiana o è europea? questo non per dire mal comune mezzo gaudio, ma per decidere se, nel caso in cui sia pratica diffusa (e lo è) si decida di dare a fiat le stesse opportunità degli altri concorrenti o si decida di penalizzarla, nel senso che si dica: da oggi niente soldi, chiudi pure (io ci starei, tanto vanno in polonia e fanno auto di ottima qualità lo stesso).
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secondo me non è questione di rapporto fiat/stato, ma di lobby automobilistica/europa.
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per la precisione, io sarei per il taglio degli aiuti, ma solo se vengono tolti a tutti, e non solo alla fiat.
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aggiungo: si sta tanto a discutere della fiat, ma il settore automotive in italia sta chiudendo i battenti (e specifico che ci sono aziende che producono per tutti, spesso aziende che non hanno la fiat tra i propri clienti). la domanda è: stiamo qui a prendere qualsiasi appiglio per parlare male di fiat (basta leggere parecchi post), oppure stiamo parlando di un settore in crisi e ci preoccupiamo, o perlomeno cerchiamo di essere solidali, non con chi va in cassa con la fiat ma con chi il posto lo perde davvero?
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nel secondo caso mi trovate, per quanto riguarda il primo caso, suggerirei meno ipocrisia (tanto non si vendono più macchine scrivendo sui post, ma cercando nuovi clienti o trattando meglio quanto arrivano a chiedere preventivi).

Il fatto che negli altri paesi venga sostenuta o meno la pratica distorcente degli aiuti di stato (sotto varia forma) non giustifica minimamente la prassi Italiana.

Basta incentivi, esattamente come è stato fatto in Germania! Che le casa automobilistiche camminino sulle loro gambe, se possono, o chiudano! Non se ne può più di questa incredibile distorsione di TUTTO il mercato causata dall'incentivo a impiegare il potere d'acquisto dei cittadini verso UNO SPECIFICo prodotto (per di più completamente voluttuario)

E basta a questi incredibili ricatti da parte di Fiat o chi per essa!
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se lasci tale pratica negli altri paesi e la togli in italia, si attua quella cosa che si chiama distorsione del mercato.
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sono d'accordo con te, inoltre, sui ricatti della fiat. quello che chiami ricatto, però, è l'alternativa al licenziamento che fiat adotterebbe: in fondo, uno stabilimento produttivo o è tale o se non lo è si chiude.
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devi deciderti se sei a favore del titolo del post (30.000 operai a casa), e quindi sei contro gli incentivi, nel qual caso la fiat non dirà niente, oppure se sei solidale con gli operai, ovvero si tengono aperti stabilimenti fuori mercato.
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per quanto riguarda la simpatica marca che hai nel nick, è tra i principali clienti diuno stabilimento in italia, che adesso taglierà 100 posti di lavoro a favore dei cinesi: in questo caso hai perfettamente ragioni, non hanno fatto ricatti, hanno comprato 100 francobolli..............

Ripeto, il fatto che altri lo facciano non giustifica assolutamente il governo Italiano (nell'ipotesi che in effetti gli incentivi vengano prolungati anche al 2010).

La Fiat ha tutto il diritto di distribuire i divedendi ovviamente MA il fatto che si prenda anche solamente in considerazione l'ipotesi di incentivare un settore il cui campione nazionale distribuisce dividendi è, per lo meno, assurdo.

La Fiat è un'azienda privata, NON HA IL DIRITTO di chiedere niente allo stato. Ha problemi di continuità del business? Ottimo:
- Se sono contingenti (come da alcune parti si sente) può benissimo chiedere ai propri azionisti (= detentori di CAPITALE DI RISCHIO) di contribuire
- Se sono strutturali, comunque gli incentivi non aiuteranno (per definizione).

La situazione è molto semplice: la capacità produttiva è esagerata, si dovrà cmq ridurla, per cui prima o poi parte di quei 30000 dovranno comunque fuoriuscire.

Nel frattempo però gradirei che si evitasse di distorcere il mercato, incentivando i consumi degli italiani verso un settore preciso (l'auto, perchè poi non il calzaturificio di lusso, o l'enogatronomia, o la nautica non so....)

PS. Sono acquirente di BMW, non tifoso (come evidentemente sei tu). Compro l'auto che maggiormente soddisfa i miei bisogni, quello che poi l'azienda BMW (che tra l'altro è tedesca, per cui incide "limitatamente" sulla mia vita..) sceglie di fare, beh, non mi tange lontanamente....
-
la bmw incide sulla tua vita come la fiat: le aziende he in italia hanno preso soldi sono tante, e tante sono quelle che lavorano per bmw (non te lo dico per sentito dire, potrei farti parecchi nomi).
-
quelle stesse aziende che in italia chiudono (credi che non ci costeranno niente?) e vanno in cina, con bmw che comprerà da loro.
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come la fiat: prendono i soldi e poi se ne vanno, con tagli che non appaiono sul giornale, solo che fiat è una e fa numeri altri, gli altri sono tanti e fanno un numerone ma composto da tanti piccoli addendi che non si notano più di tanto, ma stai tranquillo che di soldi, tra tutti, ne hanno presi eccome. occorre saper vedere, però

Dire che BMW incide sulla mia vita come Fiat non ha senso macroeconomico, ma immagino tu lo sappia benissimo e quindi passo oltre... Anche perchè se fosse vero allora perchè non incentivare anche le BMW?

Ripeto ANCORA una volta: il fatto che gli altri sbaglino NON GIUSTIFICA gli errori fatti in Italia!! Se io domani mi butto dalla finestra, tu mi segui solo perchè mi hai visto farlo?
 
SIMObmw||| ha scritto:
kanarino ha scritto:
SIMObmwIII ha scritto:
D'accordissimo con te!!

Come tutte le aziende ha scopo di lucro, deve sottostare alle leggi di mercato ecc ecc

Per cui, se non vende macchine sono problemi SOLAMENTE suoi, che deve risolvere azionando le leve che più ritiene opportune. Basta che poi non venga a battere cassa chiedendo incentivi, aiuti ecc ecc come sta facendo negli ultimi mesi

Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani
Probabilmente la mia è una teoria senza senso ma secondo me andrebbe fatto così: tu (casa automobilistica) sei in cirisi, ok io (stato) ti aiuto e ti "presto" dei soldi in modo che tu possa continuare a produrre e pagare i tuoi lavoratori, ma tu ti impegni in "tot anni" a ridarmeli...come quando noi andiamo a chiedere un prestito alla banca o ad una finanziaria...

Guarda, ha tutto il senso del mondo invece, e mi trovi assolutamente d'accordo!!! è ad esempio la modalità scelta negli Stati Uniti (Goldman Sachs ha restituito il prestito ricevuto dopo, mi sembra di ricordare, 6 mesi, pagando un interesse del 17% annualizzato... ma anche qui vado a memoria)

La cosa che però a me da ancora più fastidio è che ANCHE IN ITALIA si è scelto un supporto simile!!!

Pensa ai Tremonti bond per le banche ad esempio: lo Stato si impegnava a sottoscrivere dei bond emessi dalle banche a fronte di
- 8% annuo di rendimento
- sottoscrizione da parte delle banche di certi covenant (impegni)

Il risultato è che alcune banche (poche) li hanno emessi, altre sono state incentivate a ricorrere al mercato. Quindi il tesoro da una parte ha minimizzato l'esborso, dall'altra riceve comunque interessi elevatissimi (pensa a quello che lo Stato paga sui BOT ad esempio)

Ma perchè caspita non hanno fatto lo stesso anche con Fiat???
-
forse perchè Fiat ha piazzato titoli sul mercato?
 
tvrgb ha scritto:
ferrets ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani

Applausi :D
Molte grandi aziende purtroppo hanno dovuto licenziare o cassaintegrare senza ricevere nessun aiuto, e la Fiat chi è?
-
forse vi sfugge un particolare: se date la possibilità alla fiat di chiudere quegli stabilimenti che intendono chiudere li chiude domani senza chiedere nulla.
-
il problema è che i sindacati vogliono che siano tenuti aperti. ma di questi tempi soldi non ce ne sono, quindi o si fa come fanno i tedeschi (lettera e a casa tutti), oppure qualcuno deve sostenere situazioni fuori mercato.
-
lo sanno anche i sassi che se non ci fossero quelle situazioni i conti fiat sarebbero messi meglio

Se il problema è congiunturale, non chiudono proprio niente

Se il problema è strutturale, allora è giusto ed inevitabile che chiudano

In entrambi i casi chiedere aiuti e incentivi è INUTILE. Ripeto: mi spieghi perchè non li chiedono agli azionisti?
 
tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
kanarino ha scritto:
SIMObmwIII ha scritto:
D'accordissimo con te!!

Come tutte le aziende ha scopo di lucro, deve sottostare alle leggi di mercato ecc ecc

Per cui, se non vende macchine sono problemi SOLAMENTE suoi, che deve risolvere azionando le leve che più ritiene opportune. Basta che poi non venga a battere cassa chiedendo incentivi, aiuti ecc ecc come sta facendo negli ultimi mesi

Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani
Probabilmente la mia è una teoria senza senso ma secondo me andrebbe fatto così: tu (casa automobilistica) sei in cirisi, ok io (stato) ti aiuto e ti "presto" dei soldi in modo che tu possa continuare a produrre e pagare i tuoi lavoratori, ma tu ti impegni in "tot anni" a ridarmeli...come quando noi andiamo a chiedere un prestito alla banca o ad una finanziaria...

Guarda, ha tutto il senso del mondo invece, e mi trovi assolutamente d'accordo!!! è ad esempio la modalità scelta negli Stati Uniti (Goldman Sachs ha restituito il prestito ricevuto dopo, mi sembra di ricordare, 6 mesi, pagando un interesse del 17% annualizzato... ma anche qui vado a memoria)

La cosa che però a me da ancora più fastidio è che ANCHE IN ITALIA si è scelto un supporto simile!!!

Pensa ai Tremonti bond per le banche ad esempio: lo Stato si impegnava a sottoscrivere dei bond emessi dalle banche a fronte di
- 8% annuo di rendimento
- sottoscrizione da parte delle banche di certi covenant (impegni)

Il risultato è che alcune banche (poche) li hanno emessi, altre sono state incentivate a ricorrere al mercato. Quindi il tesoro da una parte ha minimizzato l'esborso, dall'altra riceve comunque interessi elevatissimi (pensa a quello che lo Stato paga sui BOT ad esempio)

Ma perchè caspita non hanno fatto lo stesso anche con Fiat???
-
forse perchè Fiat ha piazzato titoli sul mercato?

Non a sufficienza a quanto pare. Mi sembra di capire che abbia bisogno di altro capitale, oppure le macchine le vogliono vendere per svago?
 
SIMObmw||| ha scritto:
kanarino ha scritto:
SIMObmwIII ha scritto:
D'accordissimo con te!!

Come tutte le aziende ha scopo di lucro, deve sottostare alle leggi di mercato ecc ecc

Per cui, se non vende macchine sono problemi SOLAMENTE suoi, che deve risolvere azionando le leve che più ritiene opportune. Basta che poi non venga a battere cassa chiedendo incentivi, aiuti ecc ecc come sta facendo negli ultimi mesi

Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani
Probabilmente la mia è una teoria senza senso ma secondo me andrebbe fatto così: tu (casa automobilistica) sei in cirisi, ok io (stato) ti aiuto e ti "presto" dei soldi in modo che tu possa continuare a produrre e pagare i tuoi lavoratori, ma tu ti impegni in "tot anni" a ridarmeli...come quando noi andiamo a chiedere un prestito alla banca o ad una finanziaria...

Guarda, ha tutto il senso del mondo invece, e mi trovi assolutamente d'accordo!!! è ad esempio la modalità scelta negli Stati Uniti (Goldman Sachs ha restituito il prestito ricevuto dopo, mi sembra di ricordare, 6 mesi, pagando un interesse del 17% annualizzato... ma anche qui vado a memoria)

La cosa che però a me da ancora più fastidio è che ANCHE IN ITALIA si è scelto un supporto simile!!!

Pensa ai Tremonti bond per le banche ad esempio: lo Stato si impegnava a sottoscrivere dei bond emessi dalle banche a fronte di
- 8% annuo di rendimento
- sottoscrizione da parte delle banche di certi covenant (impegni)

Il risultato è che alcune banche (poche) li hanno emessi, altre sono state incentivate a ricorrere al mercato. Quindi il tesoro da una parte ha minimizzato l'esborso, dall'altra riceve comunque interessi elevatissimi (pensa a quello che lo Stato paga sui BOT ad esempio)

Ma perchè caspita non hanno fatto lo stesso anche con Fiat???

Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.
 
SIMObmw||| ha scritto:
tvrgb ha scritto:
ferrets ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani

Applausi :D
Molte grandi aziende purtroppo hanno dovuto licenziare o cassaintegrare senza ricevere nessun aiuto, e la Fiat chi è?
-
forse vi sfugge un particolare: se date la possibilità alla fiat di chiudere quegli stabilimenti che intendono chiudere li chiude domani senza chiedere nulla.
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il problema è che i sindacati vogliono che siano tenuti aperti. ma di questi tempi soldi non ce ne sono, quindi o si fa come fanno i tedeschi (lettera e a casa tutti), oppure qualcuno deve sostenere situazioni fuori mercato.
-
lo sanno anche i sassi che se non ci fossero quelle situazioni i conti fiat sarebbero messi meglio

Se il problema è congiunturale, non chiudono proprio niente

Se il problema è strutturale, allora è giusto ed inevitabile che chiudano

In entrambi i casi chiedere aiuti e incentivi è INUTILE. Ripeto: mi spieghi perchè non li chiedono agli azionisti?
-
il problema di certi stabilimenti è strutturale: non funzionano anche perchè sono in posti disagiati.
-
vallo a dire tu ai sindacati di chiudere uno stabilimento, se ci riesci, vedrai che se ottieni il permesso scritto e lo porti a marchionne ti pagherà bene.
-
forse non hai capito che io sono per la sospensione degli aiuti, perchè tanto anche se lo stato li da, non solo la fiat, ma tutte le altre marche (che ti ricordo se ne sono intascati per il 70%), hanno smesso di fare commesse in italia, e ci sono stabilimenti che chiudono.
-
i disoccupati per le altre aziende superano di molte unità quelli che vorrebbe fare la Fiat (e gli incentivi agli altri sono stati dati eccome)
 
iCastm ha scritto:
Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.

Il primo punto non è corretto, le banche USA ad esempio necessitavano di equity (e non prestiti) per decine di miliardi di dollari

Le stesse banche italiane hanno incrementato il capitale (anche attraverso strumenti ibridi) per diversi miliardi

SOno d'accordo su tutto il resto: in particolare, gli incentivi non curano il male, ma
- ritardano solamente l'inevitabile
- creano distorsione sul mercato (TUTTO il mercato, non solo quello automobilistico)

Per cui è semplice: non diamoli, soprattutto a chi distribuisce dividendi
 
SIMObmw||| ha scritto:
Non a sufficienza a quanto pare. Mi sembra di capire che abbia bisogno di altro capitale, oppure le macchine le vogliono vendere per svago?
-
il finanziamento di ui parli tu è una cosa diversa dagli incentivi.
-
ma a parte quello che si legge sui giornali, credi che sia la fiat a chiederli o c'è in ballo tutta la lobby dei costruttori (ri ripeto ancora, la fiat se ne è presa il 30%, gli altri il 70%).
-
secondo te appoggiano la fiat o sono contrari? leggiti bene quanto appare sui giornali e vedi tu cosa dicono degli incentivi (in tutta europa italia compresa).
 
SIMObmw||| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.

Il primo punto non è corretto, le banche USA ad esempio necessitavano di equity (e non prestiti) per decine di miliardi di dollari

Le stesse banche italiane hanno incrementato il capitale (anche attraverso strumenti ibridi) per diversi miliardi

SOno d'accordo su tutto il resto: in particolare, gli incentivi non curano il male, ma
- ritardano solamente l'inevitabile
- creano distorsione sul mercato (TUTTO il mercato, non solo quello automobilistico)

Per cui è semplice: non diamoli, soprattutto a chi distribuisce dividendi
-
quindi, non diamoli, ma se li dobbiamo dare li diamo a tutte le case automobilistiche tranne fiat? il senso della tua frase è questo?
 
tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
tvrgb ha scritto:
ferrets ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
Non ha cassa? Benissimo, chieda soldi ai suoi azionisti (che tra l'altro hanno appena ricevuto un dividendo) oppure, se gli azionisti non ne hanno/ non vogliono investire, beh, allora che chiuda anche domani

Applausi :D
Molte grandi aziende purtroppo hanno dovuto licenziare o cassaintegrare senza ricevere nessun aiuto, e la Fiat chi è?
-
forse vi sfugge un particolare: se date la possibilità alla fiat di chiudere quegli stabilimenti che intendono chiudere li chiude domani senza chiedere nulla.
-
il problema è che i sindacati vogliono che siano tenuti aperti. ma di questi tempi soldi non ce ne sono, quindi o si fa come fanno i tedeschi (lettera e a casa tutti), oppure qualcuno deve sostenere situazioni fuori mercato.
-
lo sanno anche i sassi che se non ci fossero quelle situazioni i conti fiat sarebbero messi meglio

Se il problema è congiunturale, non chiudono proprio niente

Se il problema è strutturale, allora è giusto ed inevitabile che chiudano

In entrambi i casi chiedere aiuti e incentivi è INUTILE. Ripeto: mi spieghi perchè non li chiedono agli azionisti?
-
il problema di certi stabilimenti è strutturale: non funzionano anche perchè sono in posti disagiati.
-
vallo a dire tu ai sindacati di chiudere uno stabilimento, se ci riesci, vedrai che se ottieni il permesso scritto e lo porti a marchionne ti pagherà bene.
-
forse non hai capito che io sono per la sospensione degli aiuti, perchè tanto anche se lo stato li da, non solo la fiat, ma tutte le altre marche (che ti ricordo se ne sono intascati per il 70%), hanno smesso di fare commesse in italia, e ci sono stabilimenti che chiudono.
-
i disoccupati per le altre aziende superano di molte unità quelli che vorrebbe fare la Fiat (e gli incentivi agli altri sono stati dati eccome)

Allora siamo d'accordo

I sindacati sono un falso problema ovviamente: manca la volontà prima di tutto politica per fare ciò che è necessario fare. Non si chiude per i voti che si perderebbero, non certo per 3 nullafacenti che strillano in piazza chiedendo cose anacronistiche

Il dato "che mi ricordi" relativo agli incentivi, mi citeresti anche la fonte? Mi sembra molto difficile che la quota di mercato di Fiat nei segmenti incentivati sia addirittura inferiore alla quota di mercato COMPLESSIVA (considerando che Fiat sopra il segmento C è mooooolto poco presente)
 
SIMObmw||| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.

Il primo punto non è corretto, le banche USA ad esempio necessitavano di equity (e non prestiti) per decine di miliardi di dollari

Le stesse banche italiane hanno incrementato il capitale (anche attraverso strumenti ibridi) per diversi miliardi

SOno d'accordo su tutto il resto: in particolare, gli incentivi non curano il male, ma
- ritardano solamente l'inevitabile
- creano distorsione sul mercato (TUTTO il mercato, non solo quello automobilistico)

Per cui è semplice: non diamoli, soprattutto a chi distribuisce dividendi

Sì, ma le banche USA sono state finanziate dal governo USA che ha una capacità economica decisamente maggiore di quella italiana.

Per quanto riguarda il dividendo distribuito da Fiat io andrei un po' cauto prima di giudicare. Mi sembra una mossa finalizzata ad evitare il tracollo del valore azionario che avrebbe portato a conseguenze peggiori. Non che sia una bella cosa però...
 
tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
Non a sufficienza a quanto pare. Mi sembra di capire che abbia bisogno di altro capitale, oppure le macchine le vogliono vendere per svago?
-
il finanziamento di ui parli tu è una cosa diversa dagli incentivi.
-
ma a parte quello che si legge sui giornali, credi che sia la fiat a chiederli o c'è in ballo tutta la lobby dei costruttori (ri ripeto ancora, la fiat se ne è presa il 30%, gli altri il 70%).
-
secondo te appoggiano la fiat o sono contrari? leggiti bene quanto appare sui giornali e vedi tu cosa dicono degli incentivi (in tutta europa italia compresa).

A cosa servono gli incentivi scusa? io credo a sostenere le vendite -&gt generare cassa

A cosa servono i finanziamenti/ aumenti di capitale? A rendere disponibile ulteriore cassa

Per cui strumenti diversi per lo stesso scopo

Il 70%, ripeto, da che fonte viene? Mi spieghi come è possibile che la quota di Fiat nei segmenti incentivati sia INFERIORE a quella complessiva?

E poi, lo ripeto però per l'ultima volta per favore, IL FATTO CHE GLI ALTRI STATI INCENTIVINO E CHE LE ALTRE CASE RECLAMINO NON è UNA GIUSTIFICAZIONE!
 
tvrgb ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.

Il primo punto non è corretto, le banche USA ad esempio necessitavano di equity (e non prestiti) per decine di miliardi di dollari

Le stesse banche italiane hanno incrementato il capitale (anche attraverso strumenti ibridi) per diversi miliardi

SOno d'accordo su tutto il resto: in particolare, gli incentivi non curano il male, ma
- ritardano solamente l'inevitabile
- creano distorsione sul mercato (TUTTO il mercato, non solo quello automobilistico)

Per cui è semplice: non diamoli, soprattutto a chi distribuisce dividendi
-
quindi, non diamoli, ma se li dobbiamo dare li diamo a tutte le case automobilistiche tranne fiat? il senso della tua frase è questo?

No

il senso è non diamoli a nessuno, ma se proprio ha il bisogno impellente di regalare soldi in giro, almeno regalali a SETTORI E AZIENDE che non distribuiscono dividendi (ci sono altri settori in italia, oltre a quello automobilistico...)
 
iCastm ha scritto:
SIMObmw||| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Perchè un conto è prestare denaro a banche ed istituti finanziari, un altro ad industrie dalle dimensioni di Fiat.
Le prime, potenzialmente, hanno bisogno di meno soldi sono in grado di restituirli in tempi minori.
Un'industria del genere invece avrebbe bisogno di capitali maggiori che per uno stato come l'Italia sarebbero troppi e li potrebbe restituire in un tempo più lungo. Anche gli incentivi sono stati erogati come credito d'imposta, non cash.

Ma alla fin fine non penso che Fiat abbia bisogno di soldi pubblici, semmai di un'aiuto alla riduzione della sovracapacità produttiva cioè di una maggiore flessibilità del lavoro. Gli incentivi non curano il male, al limite sono un antidolorifico, ma la terapia deve essere un'altra. Purtroppo in questi mesi nè Governo nè sindacati hanno proposto qualcosa in questa direzione.

Il primo punto non è corretto, le banche USA ad esempio necessitavano di equity (e non prestiti) per decine di miliardi di dollari

Le stesse banche italiane hanno incrementato il capitale (anche attraverso strumenti ibridi) per diversi miliardi

SOno d'accordo su tutto il resto: in particolare, gli incentivi non curano il male, ma
- ritardano solamente l'inevitabile
- creano distorsione sul mercato (TUTTO il mercato, non solo quello automobilistico)

Per cui è semplice: non diamoli, soprattutto a chi distribuisce dividendi

Sì, ma le banche USA sono state finanziate dal governo USA che ha una capacità economica decisamente maggiore di quella italiana.

Per quanto riguarda il dividendo distribuito da Fiat io andrei un po' cauto prima di giudicare. Mi sembra una mossa finalizzata ad evitare il tracollo del valore azionario che avrebbe portato a conseguenze peggiori. Non che sia una bella cosa però...

Sugli Usa, leggila in relativo, confrontando settore finanziario con quello industriale, non in termini assoluti

Sul dividendo, scusa ma mi vien da ridere! Del crollo del titolo, come si suol dire, nun me pò fregà de meno, come non dovrebbe fregare neanche al Governo

Gli azionisti si sono presi il rischio di investire in Fiat: il titolo crolla? Too bad

Di sicuro non è lo Stato che deve sostenere indirettamente il titolo...

PS. quali sarebbero state le conseguenze peggiori scusa?
 
Secondo me alla base di una crisi di un'azienda oltre al mercato c'è anche proprio un problema di gestione delle disponibilità economiche, perchè nei "periodi d'oro" le aziende aumentano il prezzo sui prodotti più richiesti (e la logica vorrebbe che quello che ho guadagnato in più in un momento favorevole possa poi servire per tappare i buchi in un futuro periodo di crisi) ma purtroppo non succede mai questo...o meglio, succede che aumentano i prezzi, ma nel momento di crisi quei soldi in più che l'azienda aveva guadagnato, sono spariti...
 
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