pi_greco ha scritto:Capisco che uno vada dove lo porta il portafogli, ma defilarsi da un paese che, con soldi pubblici ha comprato tutte le auto statali o di aziende riconducibili, mezzi pesanti e commerciali, pagato ogni tipo di cassa integrazione, sovvenzinato nuovi stabilimenti con la cassa del mezzogiorno, promosso le vendite con incentivi governativi alla rottamazione etcetcetc mi pare un atteggiamento poco grato...
Capisco il punto di vista e condivido anche il concetto di base, ma, per quanto possa sembrare cinico, per conto mio ciò che è stato è stato, adesso si pensi al futuro.
Meno brevemente: ci sono stati aiuti di stato, non meno di quanti ne abbia presi Renault (o le varie Matra, Aerospatiale e Mirage per quanto riguarda l'aviazione) dallo stato francese peraltro, che avevano un certo senso in un certo periodo storico. Per inciso, personalmente non saprei schierarmi a favore o contro la cosa: quello che mi fa una certa rabbia è il modo in cui sono stati sprecati i soldi statali da un management di incompetenti, più che il fatto che lo stato abbia finanziato la sua più grande impresa.
Ora le condizioni al contorno sono cambiate completamente, e sembra che lo stato ostacoli le imprese: dal punto di vista di Fiat, uno può vederla come un "prima mi dai i soldi e ora mi metti i bastoni tra le ruote?...tanti saluti...". Delocalizzare, per Fiat come per Candy come per Brembo come per mille altri, è più che altro inevitabile a queste condizioni...
Naturalmente poi ognuno è padronissimo di fare le sue valutazioni e ritenere di "non voler più dare soldi a quelli che scappano all'estero".
Però - sia chiaro che non mi riferisco a nessuno di coloro che sono intervenuti in questo topic, piuttosto a una "pubblica opinione" molto diffusa - vedere la cosa come una contrapposizione "imprenditori cattivi che rubano soldi a noi onesti cittadini per poi scappare all'estero" è, a parer mio, un pò semplicistico...