<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FCA...... | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

FCA......

aamyyy ha scritto:
... ma la Punto è già da anni in discesa e non verrà data un'erede alla MiTo, però si aggiungeranno la Giulia, il suv dell'Alfa e il suv della Maserati.

Bisogna vedere poi chi se le compra.... io la Giulia (in un allestimento decente), il suv Alfa e quello Maserati non me li potrei permettere... e non guadagno 1.000 euro al mese...
La 500 a 5 porte sarà comunque un prodotto per chi ha possibilità non proprio misere. Sfido FCA a vendere la 500 a 5 porte allo stesso prezzo della Punto...impossibile, dato che per una 500 base ci vogliono non meno di 12-13.000 euro.
Ricordiamoci sempre che la 500 è una seg. A, ed anche con 5 porte sarà sempre una A a 5 porte...come la Twingo o la Aygo.
 
tolo52meo ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

A naso Usa e poi Italia.

Forse non basta fidarsi del naso, considerato che importanti aziende americanissime come la Apple o Google le tasse non le pagano negli US, dove non sono altissime, ma in altri paesi dove sono ancora meno :D

Insomma....
Morire e pagare c'e' sempre tempo ( e luogo aggiungo io ) ;)
 
tolo52meo ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

A naso Usa e poi Italia.

Forse non basta fidarsi del naso, considerato che importanti aziende americanissime come la Apple o Google le tasse non le pagano negli US, dove non sono altissime, ma in altri paesi dove sono ancora meno :D

Chrysler, Jeep, Dodge e Ram hanno sede in Usa e stabilimenti principalmente li, e li pagano le tasse e gli stipendi dei dipendenti i quali, a loro volta, li pagano le tasse.
Fiat, Alfa, Maserati, Ferrari hanno sede in Italia e succede quanto sopra con gli Usa.
Stesso discorso con i fornitori, che han sede in prevalenza in Usa o Italia.
Che a naso son ben maggiori degli eventuali utili della holding fca che possono essere tassati in Inghilterra, che poi a sua volta confluirebbero per il 30% in exor con sede a Torino.
Tradotto, si parla della tassazione di un utile di 330 milioni su un fatturato di 29 miliardi che ricade appena per briciole a Londra.

Che poi la Ferrero (quella della Nutella) abbia sede in Lussemburgo....
 
g.fabbri ha scritto:
maddeche! ha scritto:
Mi incuriosisce da matti l'accertare se é vero che il pelame della FCA abbia più trazione di una pariglia di buoi.

Dipende... se è a trazione integrale...

Direi....attrazione integrale ;) !
Nonostante l'età ormai avanzata e comunque certo più di una pariglia di buoi!
Saluti
 
procida ha scritto:
g.fabbri ha scritto:
maddeche! ha scritto:
Mi incuriosisce da matti l'accertare se é vero che il pelame della FCA abbia più trazione di una pariglia di buoi.

Dipende... se è a trazione integrale...

Direi....attrazione integrale ;) !
Nonostante l'età ormai avanzata e comunque certo più di una pariglia di buoi!
Saluti

Trazione per 2, posterdati, con scappelamento a destra...
 
pi_greco ha scritto:
aamyyy ha scritto:
pi_greco ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma cosi' li fai soffrire troppo....
Se non fosse perche' ci lavorano e si spera aumentino, nostri connazionali,
a partire da me, sai di FIAT a chi fregherebbe....e di stima poi:?:
fca produrrà sempre meno in italia e sempre più all'estero...

Ah sì?
In base a quali previsioni dici questo?
Quali sono i modelli che fca produce ora in Italia e in futuro produrrà all'estero?
A me risulta che arriveranno le nuove Alfa Romeo (Giulia e suv) e il suv della Maserati che andranno ad incrementare il fatturato della nostra produzione.
Inoltre FCA è l'unico gruppo automobilistico che produce (anche) in Italia. A parte la Vw con la Lamborghini, ma sono numeri piccoli.
ho tanti amici in una azienda altamente specializzata che ha sempre installato le catene di montaggio per il gruppo, stanno delocalizzando in modo feroce, in italia, ma anche in europa pare che da gruppo non verranno pià commesse, e forse neppure in USA, anche altre grandi aziende come brembo stanno delocalizzando cercando paesi con costi di produzione bassi, mi parlano sempre più spesso di cina, messico... la vedo dura...
se mi parlassi di turchia o est ok, ma messico e Cina non credo possano essere alternativa a produzione Italiana, normalmente non si importa da quei paesi le auto complete per l'Europa, presumo per i costi di trasporto
 
FatBastard78 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

A naso Usa e poi Italia.

Forse non basta fidarsi del naso, considerato che importanti aziende americanissime come la Apple o Google le tasse non le pagano negli US, dove non sono altissime, ma in altri paesi dove sono ancora meno :D

Chrysler, Jeep, Dodge e Ram hanno sede in Usa e stabilimenti principalmente li, e li pagano le tasse e gli stipendi dei dipendenti i quali, a loro volta, li pagano le tasse.
Fiat, Alfa, Maserati, Ferrari hanno sede in Italia e succede quanto sopra con gli Usa.
Stesso discorso con i fornitori, che han sede in prevalenza in Usa o Italia.
Che a naso son ben maggiori degli eventuali utili della holding fca che possono essere tassati in Inghilterra, che poi a sua volta confluirebbero per il 30% in exor con sede a Torino.
Tradotto, si parla della tassazione di un utile di 330 milioni su un fatturato di 29 miliardi che ricade appena per briciole a Londra.

Che poi la Ferrero (quella della Nutella) abbia sede in Lussemburgo....

Bravo, penso che le tue "stime", ragionate e circostanziate e non "campate in aria" come quelle di altri, siano molto vicine alla realtà. ;)
 
pilota54 ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

A naso Usa e poi Italia.

Forse non basta fidarsi del naso, considerato che importanti aziende americanissime come la Apple o Google le tasse non le pagano negli US, dove non sono altissime, ma in altri paesi dove sono ancora meno :D

Chrysler, Jeep, Dodge e Ram hanno sede in Usa e stabilimenti principalmente li, e li pagano le tasse e gli stipendi dei dipendenti i quali, a loro volta, li pagano le tasse.
Fiat, Alfa, Maserati, Ferrari hanno sede in Italia e succede quanto sopra con gli Usa.
Stesso discorso con i fornitori, che han sede in prevalenza in Usa o Italia.
Che a naso son ben maggiori degli eventuali utili della holding fca che possono essere tassati in Inghilterra, che poi a sua volta confluirebbero per il 30% in exor con sede a Torino.
Tradotto, si parla della tassazione di un utile di 330 milioni su un fatturato di 29 miliardi che ricade appena per briciole a Londra.

Che poi la Ferrero (quella della Nutella) abbia sede in Lussemburgo....

Bravo, penso che le tue "stime", ragionate e circostanziate e non "campate in aria" come quelle di altri, siano molto vicine alla realtà. ;)

contenti Voi

http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/02/03/news/londra_il_paradiso_fiscale_la_corsa_delle_corporation_alleuropa_fuori_dalleuropa-77562529/

questi spostano, per ingannare..................il tempo ;)

http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/01/12/news/gran-bretagna-il-paradiso-fiscale-piu-efficiente-d-europa-1.194246

questi spostano....bis
 
arizona77 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
A dire il vero secondo il mio parere non è la sede legale a &quot;fare&quot; la nazionalità di un'azienda, bensì la proprietà del pacchetto di controllo del gruppo, e tale proprietà è italiana al 100% (famiglia Agnelli, con circa il 30% delle azioni se ricordo bene).

Dove sia la sede legale della &quot;cassaforte&quot; è secondario. E c'è anche da dire che nel 2014-15 sono stati fatti ingenti investimenti proprio in Italia, con Grugliasco, Melfi, Cassino, Termoli e altro. Tanto che la produzione italiana di autoveicoli dal 2013 ad oggi è (direi incredibilmente) quasi raddoppiata e si avvia ormai verso il milione di pezzi, con forte incremento anche dell'indotto. Inoltre è stato dato impulso alle produzioni ad elevato impatto tecnologico (Maserati, Alfa Romeo, alcune Fiat), proprio come auspicato anche da noti economisti, in modo tale da realizzare maggior valore aggiunto e utilizzare mano d'opera qualificata quale è quella italiana, che viene pagata in Italia, e il fatturato degli stabilimenti italiani viene contabilizzato in Italia. Diminuita anche la conflittualità sindacale.
E' la Holding che ha sede all'estero, non sono le fabbriche.

Sono precisazioni oggettive e per me doverose, per rispetto verso il lavoro italiano, del quale da italiani credo che dobbiamo comunque essere orgogliosi.

Quindi in definitiva personalmente concordo con le valutazioni di Procida.

Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

Quali tasse?

Oneri fiscali derivanti dalla produzione (costo fiscale dipendenti, iva su acquisto macchinari ecc) -&gt Pagati nel paese dove la produzione avviene (italia, serbia, turchia, messico ecc) in base alle leggi locali

Oneri fiscali sui ricavi gestione ordinaria (per una fabbrica di automobili, la vendita di automobili) /straordinaria (per esempio vendita di uno stabilimento) -&gt Pagati nel paese dove si realizzano i ricavi, secondo le leggi locali, comunque sempre proporzionalmente ai ricavi (cioè: se fiat vende più negli usa che in italia è ragionevole pensare che pagi più tasse sul venduto negli usa che in italia..)

Oneri fiscali derivanti da profitti finanziari (cioè guadagni derivanti da commercio su derivati e/o cose del genere): sono parte dei ricavi di gestione straordinaria, quindi vedi sopra

Oneri fiscali a carico dei soci della holding FCA (cioè tasse sui dividendi dell'azienda a carico di famiglia Agnelli e soci): pagati nel paese dove c'è la sede fiscale (Olanda)

spero di essere stato esaustivo (e che non mi siano sfuggiti strafalcioni..)
 
la sede fiscale altrove di fiat e di altri è sicuramente sgradevole, ma il voler insistere con le tasse alte (40% di tasse) è da dementi e da suicidi , francia ed italia devono porsi le domande giuste....
 
Frankie71iceman ha scritto:
arizona77 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
A dire il vero secondo il mio parere non è la sede legale a &quot;fare&quot; la nazionalità di un'azienda, bensì la proprietà del pacchetto di controllo del gruppo, e tale proprietà è italiana al 100% (famiglia Agnelli, con circa il 30% delle azioni se ricordo bene).

Dove sia la sede legale della &quot;cassaforte&quot; è secondario. E c'è anche da dire che nel 2014-15 sono stati fatti ingenti investimenti proprio in Italia, con Grugliasco, Melfi, Cassino, Termoli e altro. Tanto che la produzione italiana di autoveicoli dal 2013 ad oggi è (direi incredibilmente) quasi raddoppiata e si avvia ormai verso il milione di pezzi, con forte incremento anche dell'indotto. Inoltre è stato dato impulso alle produzioni ad elevato impatto tecnologico (Maserati, Alfa Romeo, alcune Fiat), proprio come auspicato anche da noti economisti, in modo tale da realizzare maggior valore aggiunto e utilizzare mano d'opera qualificata quale è quella italiana, che viene pagata in Italia, e il fatturato degli stabilimenti italiani viene contabilizzato in Italia. Diminuita anche la conflittualità sindacale.
E' la Holding che ha sede all'estero, non sono le fabbriche.

Sono precisazioni oggettive e per me doverose, per rispetto verso il lavoro italiano, del quale da italiani credo che dobbiamo comunque essere orgogliosi.

Quindi in definitiva personalmente concordo con le valutazioni di Procida.

Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

Quali tasse?

Oneri fiscali derivanti dalla produzione (costo fiscale dipendenti, iva su acquisto macchinari ecc) -&gt Pagati nel paese dove la produzione avviene (italia, serbia, turchia, messico ecc) in base alle leggi locali

Oneri fiscali sui ricavi gestione ordinaria (per una fabbrica di automobili, la vendita di automobili) /straordinaria (per esempio vendita di uno stabilimento) -&gt Pagati nel paese dove si realizzano i ricavi, secondo le leggi locali, comunque sempre proporzionalmente ai ricavi (cioè: se fiat vende più negli usa che in italia è ragionevole pensare che pagi più tasse sul venduto negli usa che in italia..)

Oneri fiscali derivanti da profitti finanziari (cioè guadagni derivanti da commercio su derivati e/o cose del genere): sono parte dei ricavi di gestione straordinaria, quindi vedi sopra

Oneri fiscali a carico dei soci della holding FCA (cioè tasse sui dividendi dell'azienda a carico di famiglia Agnelli e soci): pagati nel paese dove c'è la sede fiscale (Olanda)

spero di essere stato esaustivo (e che non mi siano sfuggiti strafalcioni..)

Grazie....
A completamento....
Se prima quando " tutto " aveva sede in Italia,
e in Italia pagavano 100,
adesso, di quei 100 quanti ne restano....anche un piu' o meno :?:

Denghiu
 
arizona77 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
FatBastard78 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Ma il grosso delle tasse dove finisce :?: ;)

A naso Usa e poi Italia.

Forse non basta fidarsi del naso, considerato che importanti aziende americanissime come la Apple o Google le tasse non le pagano negli US, dove non sono altissime, ma in altri paesi dove sono ancora meno :D

Chrysler, Jeep, Dodge e Ram hanno sede in Usa e stabilimenti principalmente li, e li pagano le tasse e gli stipendi dei dipendenti i quali, a loro volta, li pagano le tasse.
Fiat, Alfa, Maserati, Ferrari hanno sede in Italia e succede quanto sopra con gli Usa.
Stesso discorso con i fornitori, che han sede in prevalenza in Usa o Italia.
Che a naso son ben maggiori degli eventuali utili della holding fca che possono essere tassati in Inghilterra, che poi a sua volta confluirebbero per il 30% in exor con sede a Torino.
Tradotto, si parla della tassazione di un utile di 330 milioni su un fatturato di 29 miliardi che ricade appena per briciole a Londra.

Che poi la Ferrero (quella della Nutella) abbia sede in Lussemburgo....

Bravo, penso che le tue "stime", ragionate e circostanziate e non "campate in aria" come quelle di altri, siano molto vicine alla realtà. ;)

contenti Voi

http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/02/03/news/londra_il_paradiso_fiscale_la_corsa_delle_corporation_alleuropa_fuori_dalleuropa-77562529/

questi spostano, per ingannare..................il tempo ;)

http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/01/12/news/gran-bretagna-il-paradiso-fiscale-piu-efficiente-d-europa-1.194246

questi spostano....bis

Come è stato scritto sia da me che qui sopra anche da altri utenti, sono due discorsi differenti: uno riguarda la produzione, le fabbriche, le società produttive e commerciali, i dipendenti con le loro ritenute fiscali alla fonte, nonché contributi previdenziali, ecc., l'altro riguarda esclusivamente la Holding, che è una finanziaria e ha interessi economici da finanziaria.
Non si tratta di essere "contenti" o meno. E' una scelta di carattere strategico-finanziario, che si può condividere o meno, ma indubbiamente è vantaggiosa per la proprietà ed è stata operata da moltissime aziende.
Credo però che siamo andati un po' oltre la tematica del topic.
 
arizona77 ha scritto:
Grazie....
A completamento....
Se prima quando " tutto " aveva sede in Italia,
e in Italia pagavano 100,
adesso, di quei 100 quanti ne restano....anche un piu' o meno :?:

Denghiu

(taglio i quote precedenti per comodità)

Domanda a cui è molto difficile dare una risposta sensata, e impossibile da rispondere senza aver sottomano i bilanci e più in generale la "storia"degli ultimi 5 anni (posto che poi li si sappia interpretare)

per semplificare il più possibile (usando più che il rasoio la spada laser di Ockham..): quello che cambia sono le tasse che i soci pagano in base ai dividendi che ricevono. Prima le pagavano in italia ora in olanda (attenzione, a meno che non mi sbagli di grosso, il titolo è quotato in UK ma la sede fiscale è in Olanda..). Tutto il resto rimane invariato.

PERO'.

Le tasse pagate sui dividendi dipendono...dall'entità dei dividendi stessi e dall'aliquota fiscale ad essi applicata, e fin qui credo che sia tutto facile.
Altrettanto ovviamente, l'aliquota di cui sopra è più bassa in Olanda che in Italia (altrimenti il giochino non avrebbe senso). Quindi che ci sia un risparmio per gli Agnelli e soci è poco ma molto sicuro.

I dividendi a loro volta non sono altro che i profitti dell'azienda diviso il numero di azioni. Occhio che non sta scritto da nessuna parte che se l'azienda guadagna 200 e ha 10 azioni in mano a 10 azionisti ogni azionista debba beccarsi 200/10 = 20 a testa. L'azienda può decidere di dire ok, abbiamo un utile di 200, 150 ce lo teniamo da investire in un nuovo modello sportivo così sverniciamo i tedeschi brutti e cattivi al nurburgring che è casa loro, e i 50 li diamo ai soci (che a quel punto si beccano 5 a testa ma sono contenti perchè possono dire che la loro azienda fa una macchina che svernicia i tedeschi brutti e cattivi ecc ecc.). Oppure può pure dire, non mi accontento di sverniciare i tedeschi ma voglio pure fare un razzo che va su Plutone così posso vendere le mie macchine anche là, mi servono un sacco di soldi quindi per quest'anno niente dividendi (e i soci non beccano nulla). Per esempio, che io sappia Google fino a pochissimi anni fa (2 mi pare) non ha mai distribuito 1 cent in dividendi.

Che vuol dire tutto ciò? Che l'entità dei dividendi dipende da:
1) quanto guadagna l'azienda
2) quanto l'azienda decide di distribuire agli azionisti

le tasse che gli azionisti pagano dipendono quindi da tutto ciò (ovviamente, in quanto soci gli azionisti hanno voce in capitolo, chi più chi meno, sul punto 2) E dalle aliquote fiscali del paese dove si pagano dette tasse (che non sono scolpite nella pietra e calate dall'alto: possono pure cambiare. Se domani il governo italiano decide che tale aliquota passa allo 0,5% invece che al valore attuale -che non conosco, sinceramente, ma credo sia intorno al 40%-, dopodomani Sergione nostro prende il suo bel maglioncino, fa una bella conferenza e dice "sapete che c'è? Riportiamo la sede a Torino...")

Quindi, come puoi vedere, dire "rispetto a prima quanto resta qua e quanto finisce là" è il classico caso di domanda facile con una risposta mooolto difficile...

Dovendo proprio dare una risposta sensata, io direi:

"La maggior parte delle tasse credo che resti qua (leggasi: nei vari paesi dove Fiat produce e vende, per quanto ci interessa, Italia), però la totalità delle tasse che interessano agli azionisti (perchè intaccano direttamente i loro ricavi) adesso si pagano là (Olanda), il che agli azionisti stessi aggrada parecchio, perchè così gli restano più soldi in tasca".
 
pilota54 ha scritto:
Come è stato scritto sia da me che qui sopra anche da altri utenti, sono due discorsi differenti: uno riguarda la produzione, le fabbriche, le società produttive e commerciali, i dipendenti con le loro ritenute fiscali alla fonte, nonché contributi previdenziali, ecc., l'altro riguarda esclusivamente la Holding, che è una finanziaria e ha interessi economici da finanziaria.
Non si tratta di essere "contenti" o meno. E' una scelta di carattere strategico-finanziario, che si può condividere o meno, ma indubbiamente è vantaggiosa per la proprietà ed è stata operata da moltissime aziende.
Credo però che siamo andati un po' oltre la tematica del topic.

Il problema credo derivi che pre Chrysler gli utili Fiat, al netto della tassazione italiana, finivano direttamente nelle tasche degli azionisti, idem la Chrysler una volta pagato lo zio Sam.
Ora invece confluiscono nella Holding fca e, avessero messo la sede fiscale di questa in Italia, ripasserebbero di nuovo per le forche caudine del fisco italiano, pagando le tasse sugli utili Usa (dopo averle già pagate li) e ripagandoli per la seconda volta su quelli italiani (su questi, alla fine dei giochi, avrebbero pagato quasi il 65% di tassa).
Tradotto, rispetto alla situazione pre fusione, non cambia una fava, fiscalmente parlando, le pagano esattamente come prima, evitano solo di pagarne altre.
Ma ne sai sicuramente più tu.
 
Capisco che uno vada dove lo porta il portafogli, ma defilarsi da un paese che, con soldi pubblici ha comprato tutte le auto statali o di aziende riconducibili, mezzi pesanti e commerciali, pagato ogni tipo di cassa integrazione, sovvenzinato nuovi stabilimenti con la cassa del mezzogiorno, promosso le vendite con incentivi governativi alla rottamazione etcetcetc mi pare un atteggiamento poco grato...
 
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