<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FAP, questa truffa legalizzata | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

FAP, questa truffa legalizzata

forse si sta facendo un po di confusione:
1) il fagimerato PM10 è stata presa per convenzione, cio è stato definito un valore accettabile rispetto ai vavori superiori PM12 13 ecc.
2) come gia detto il numero indica la grandezza dei granelli di polvere epressa in micron
3) tutte le combustioni generano polveri residue di varie grandezze
il problema è propio questo, per essere una cosa valida bisognerebbe raccogliere queste scorie con filtri e smaltirli quando saturi.
invece i sistemi fap, dpf, ecc non fanno altro che bruciarli " quindi produrre polveri sempre piu sottili "dpf", oppure bruciarli e inglobarli in altri corpi " cerina" " fap"

dove la fregatura:
è solo un illusione che questi fitri inquinano di meno, e vero che non si vedono piu quelle fumate nelle Ns auto, ma siccome in natura nulla si distrugge ma si trasforma, e questa fa piu male di come era prima.

perche:
tette le scienze mediche dicono che questi polveri agiscono sui nostri organi in base alla loro grandezza:
quelle piu grandi nelle cavita orali e nasali, poi nella larince, e cosi via sino a quelle piu piccole che vanno ad insidiarsi negli alveoli polmonali dove è impossibili rimuoverli anche con interventi chirurgici.

per concludere ci stanno facendo pagare una cosa che anziche salvaguardarci ci fa sparire.

la soluzione:.............. sicuramente le cosidettte energie alternative, tipo gas naturale " metano" e ancora meglio idrogeno
;) ;)
 
Paolo_ ha scritto:
Da Wikipedia:
La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico medio è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

Quindi:
Il PM10 già comprende il PM2,5 e tutte le altre polveri più sottili.

I vari filtri non sono dei trita-polveri... non è che prendono una particella e la spezzettano in tante particelle più piccole e più pericolose ma le bruciano, eliminandone una grande quantità.

No,
le bruciano producendo particolato più fine in grado passare attraverso il filtro.

Qundi producendo nano-particelle che hanno la squisita caratteristica di essere cancerogene, in quanto in grado di entrare direttamente nella cirolazione.
 
pll66 ha scritto:
le bruciano producendo particolato più fine in grado passare attraverso il filtro.

Qundi producendo nano-particelle che hanno la squisita caratteristica di essere cancerogene, in quanto in grado di entrare direttamente nella cirolazione.

Le ricerche di Montanari/Gatti sono quantomeno un po' "strane".

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/ritorna-il-caso-del-dottor-montanari.html

Qui puoi trovare che gran parte di quello che si dice è aria fritta...
 
PM 10 o 2,5, chi nasce oggi ha un'aspettativa di vita di 100 anni. Certo che dovrà lavorare fino a 75/80.......
 
testerr ha scritto:
PM 10 o 2,5, chi nasce oggi ha un'aspettativa di vita di 100 anni. Certo che dovrà lavorare fino a 75/80.......

QUINDI........ che vuoi dire è un ottimo modo per far pulizia, oltretutto a nostre spese........ :D :D
;) ;)
 
Paolo_ ha scritto:
Da Wikipedia:
La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico medio è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.

Quindi:
Il PM10 già comprende il PM2,5 e tutte le altre polveri più sottili.

I vari filtri non sono dei trita-polveri... non è che prendono una particella e la spezzettano in tante particelle più piccole e più pericolose ma le bruciano, eliminandone una grande quantità.

Quello che dici e' inesatto e fuorviante.
Il PM 10 sono particelle di dimensioni tipiche attorno ai 10 µm.
Le particelle di cui si parla riguardo alle emissioni del FAP, non sono il PM 2,5 (come molti vorrebbero lasciar credere) ma particelle dell'ordine dei nm, ossia dei MILIONESIMI di millimetro: MILLE volte piu' piccole del PM10.
Il FAP , accumula particelle di PM10 e le brucia ad alta temperatura.
- Piccola parte di queste particelle viene trasformata in calore.
- Un'altra parte, piu' consistente, viene trasformata in ossido di carbonio e altri gas (compresi composti del cerio, per dirne una, non esattamente salubri gia' di per loro).
- Un'ultima, consistente parte della combustione del PM10, che e' imperfetta, produce NANOPARTICOLATO.

Le nanoparticelle sono un pulviscolo i cui effetti erano ignoti non piu' di 8 anni fa.
Si sospettava potessero essere nocive data la loro capacita' di penetrare con estrema facilita' non solo nei tessuti (come il PM10, che provoca effetti a livello istologico) ma nelle cellule stesse, provocando effetti a livello citologico ben piu' pericolosi.
Dei nefasti effetti delle nanopolveri si ebbe drammatica conferma dopo l'11 Settembre, in cui migliaia di cittadini e membri delle forze dell'ordine e dei reparti di soccorso rimasero esposti a dosi significative e molto alte di nanoparticolato prodotto dal disgregamento ad alta pressione ed alta temperatura delle Torri Gemelle.
Gli effetti furono finalmente correlati, data la causa scatenante comune per tutti i casi di intossicazione poi riscontrata.

Intossicazione, in effetti, e' un termine assolutamente inadeguato.
Il nanoparticolato non e' semplicemente velenoso: puo' esserlo, a seconda delle sostanze che lo compongono, ma quello e' davvero il meno!
Il PM10 e' comune in natura. Circa il 50% del PM10 e' di origine naturale.
Viene eliminato facilmente dall'organismo, che ha meccanismi appositi per smaltirlo.
Il nanoparticolato, viceversa, non esiste in natura, non in quantita' e non comunemente. Il corpo non ha meccanismi efficaci per smaltirlo. Non solo: penetrando nelle cellule non viene eliminato se non con l'eventuale smaltimento della cellula morta stessa (o per i danni inflitti dalle nanoparticelle che colpiscono gli organi cellulari come proiettili, o per naturale processo di apoptosi). Dunque non esistono difese naturali, e l'organismo lo smaltisce con estrema lentezza, e comunque non completamente.
Il nanoparticolato, in sostanza, ha un effetto CUMULATIVO, analogo a quello delle radiazioni.

Per dirla in soldoni,
Il PM10 ti fa venire un arrossamento della gola, o puo' favorire una bronchite o un attacco d'asma.

Il nanoparticolato fa venire il cancro!

La nuvoletta nera che vediamo produrre dai diesel in autostrada ogni tanto, e' una nuvoletta di nanoparticolato. Che ci viene soffiata in faccia, e che non viene assolutamente fermata ne' ridotta dai filtri degli impianti di climatizzazione delle auto (che invece sono abbastanza efficaci contro il PM10).

Che bello, eh?
Quello davanti "non inquina", e stasa il FAP. E ti butta in faccia una bella nuvoletta cancerogena.

Tutto perche' la normativa misura solo il PM10. Dunque si puo' trasformare un relativamente innocuo ma fastidioso PM10 in un non misurato ma letale nanoparticolato.
Esattamente come con l'avvento delle benzine verdi si sostitui' lo scomodo ma relativamente innocuo piombo tetraetile (che veniva comunque eliminato dall'organismo e che richiedeva accumuli enormi per fare danni, ancora oggi tutti da dimostrare) con il benzene una delle sostanze piu' cancerogene conosciute dall'uomo, e tutt'ora presente in percentuali tutt'altro che trascurabili nelle benzine cosiddette "verdi".

Chi si ricorda di come si ciucciava magari la benza dall'auto di papa' per fare la miscela per il motorino?
All'epoca, se te ne finiva un po' in bocca, faceva schifo, ma pazienza.
Oggi ti viene il cancro.
Bella li'.
 
miki15 ha scritto:
la soluzione:.............. sicuramente le cosidettte energie alternative, tipo gas naturale " metano" e ancora meglio idrogeno
;) ;)

L'idrogeno e' una bufala, per motivi piu' volte ripetuti.
Oggi come oggi, la strada migliore sono per ora le ibride.
 
pll66 ha scritto:
le bruciano producendo particolato più fine in grado passare attraverso il filtro.

Qundi producendo nano-particelle che hanno la squisita caratteristica di essere cancerogene, in quanto in grado di entrare direttamente nella cirolazione.

Altro che nella circolazione: penetrano la membrana cellulare danneggiando gli organi cellulari e il nucleo stesso della cellula, portando a errori di trascrizione del DNA durante i processi di mitosi, e creando una bella potenzialita' per cancri di varia specie...
 
silverrain ha scritto:
pll66 ha scritto:
le bruciano producendo particolato più fine in grado passare attraverso il filtro.

Qundi producendo nano-particelle che hanno la squisita caratteristica di essere cancerogene, in quanto in grado di entrare direttamente nella cirolazione.

Le ricerche di Montanari/Gatti sono quantomeno un po' "strane".

http://attivissimo.blogspot.com/2009/09/ritorna-il-caso-del-dottor-montanari.html

Qui puoi trovare che gran parte di quello che si dice è aria fritta...

No,
gran parte di quello che si dice è ancora in fase di ricerca e non è ancora stato accreditato dalla comunità scientifica.
 
Ragazzi, ora non mi posso dilungare ma avete un idea sbagliata del DPF/FAP, il particolato viene in ogni caso ridotto, e di molto, e la generazione di particolato + sottile avviene, ma bisogna vedere IN CHE QUANTITA'.
Bisogna fare discorsi molto più tecnici dei discorsi da "sentito" dire...

Inoltre il filtro una volta consumato è assolutamente innocuo, niente di pericoloso.
 
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