<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ennesimo "regalo" della Commissione... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Ennesimo "regalo" della Commissione...

Centinaia di topic a dure che si aggisce solo sulle automobile quando ad esempio nei centri urbani sono le case che inquinano , ora che avendo centinaia di miliardi da utilizzare non sta bene che eventualmente con quei soldi si lavori proprio sulle case, poi sembra che tutti i proprietari italiani hanno necessità di vendere o affittare la propria casa
 
Centinaia di topic a dure che si aggisce solo sulle automobile quando ad esempio nei centri urbani sono le case che inquinano , ora che avendo centinaia di miliardi da utilizzare non sta bene che eventualmente con quei soldi si lavori proprio sulle case, poi sembra che tutti i proprietari italiani hanno necessità di vendere o affittare la propria casa
Infatti, quando ho letto la notizia mi è proprio venuto in mente il discorso "solo le auto quando è altro ad inquinare", ma ripeto come scritto tempo fa, non scordiamo che le conseguenze del non fare saranno catastrofiche economicamente e forse anche peggio, di questi tentativi di arginarle.

Oppure veramente prepararsi solo al peggio iniziando a liberare le aree esposte o realizzare argini [la pianura padana potrebbe diventare come l'Olanda sotto il livello del mare], riorganizzare l'agricoltura e l'industria per reggere al cambio di clima.

La seconda cosa x me andrebbe avviata e studiata a prescindere.
 
Oppure veramente prepararsi solo al peggio iniziando a liberare le aree esposte o realizzare argini [la pianura padana potrebbe diventare come l'Olanda sotto il livello del mare], riorganizzare l'agricoltura e l'industria per reggere al cambio di clima.
In Italia vige l'andazzo: ci penseranno quelli che verranno dopo e di rimando in rimando siamo sempre in emergenza.
 
L'agente immobiliare che ha commentato il testo della direttiva trapelato parlava di un gran numero di immobili,credo si riferisse a edifici storici che probabilmente hanno dei vincoli che non permettono di fare lavori che hanno un impatto estetico importante liberamente,per i quali raggiungere la classe energetica A è impossibile.

Per quanto riguarda gli altri edifici invece non bisogna solo considerare se è fattibile ma quanto costa.
Se io ho una casupola in un paesino tra le risaie ho due alternative.
Venderla così com'è a un prezzo molto basso (ne ho viste anche a 20-30 mila euro).
Oppure ristrutturarla e poi sperare di venderla dopo le migliorie.
Se veramente si arrivasse a uno scenario in cui la prima opzione non è più praticabile bisogna vedere quanto costano i lavori e quanto può valere dopo l'immobile.
Perchè se per portare a valere 100000 euro un immobile che non è appetibile e non lo sarà nemmeno dopo i lavori ci devo spendere quasi quella cifra di fatto non mi conviene perchè ben che vada andrò in pari.

Per me se i prezzi degli interventi non smettono di salire altro che rivoluzione edilizia,ci terremo gli edifici così come sono perchè la scarsa efficienza energetica costerà sempre meno di una ristrutturazione.

Questa bozza è una mazzata al mercato perché tanti [io fra questi ma ne conosco altri] sono rimasto molto scettico sul risultato di una conversione di casa mia [ha 40 anni].
Semplicemente sono convinto che un lavoro fatto bene richiederebbe di rifarla da capo.
E' veramente come voler portare agli standard odierni una Panda dell'80. Inutile e ridicolo, meglio rifare da zero.
 
Mi occupo spesso, per lavoro, di certificazione energetica di fabbricati.
E ad ogni aggiornamento normativo mi rendo conto di quanto sia lontana dalla realtà la regolamentazione del settore.
La visione normativa tende a creare uno standard unico europeo dei criteri di certificazione, ma ogni area geografica europea ha un suo clima e non ci si può basare sempre sugli stessi criteri.
Ad esempio, in Sardegna, specie nei centri più vicini al mare, gli impianti di riscaldamento si stanno diffondendo solo negli ultimi due decenni e principalmente nei condomini.
In molti sono abituati ad avere solamente la zona giorno riscaldata (soggiorno) e BASTA.
I consumi per si devono calcolare come se tutta l'abitazione fosse riscaldata, ma se non c'è un impianto, il consumo dovrebbe essere zero.
La norma invece impone di considerare un impianto di riscaldamento, e ne pone uno fittizio, di solito una caldaia a metano (ancora considerabile assente nell'isola, ma tant'è).
In queste aree del Mediterraneo, caratterizzate da climi tutto sommato caldi (i minimi invernali sono sempre sopra lo zero), si dovrebbe temere molto più il raffrescamento estivo, ancora poco considerato.
Solo nelle ultime evoluzioni normative si è iniziato a dare un minimo di peso alla questione, ma per oltre un decennio ho visto realizzare splendide abitazioni in Classe A che d'estate consumano molta più energia che in inverno, trattenendo all'interno tutto il calore accumulato nelle caldissime giornate estive e non riuscendo a disperderlo la notte.
 
Centinaia di topic a dure che si aggisce solo sulle automobile quando ad esempio nei centri urbani sono le case che inquinano , ora che avendo centinaia di miliardi da utilizzare non sta bene che eventualmente con quei soldi si lavori proprio sulle case, poi sembra che tutti i proprietari italiani hanno necessità di vendere o affittare la propria casa

Però qui si parla,anche se è solo una bozza,di obbligare chi vuole vendere.
Per la mia esperienza se uno non fa l'immobiliarista di mestiere le case non si vendono per sfizio ma per necessità.
Chi ha una sola casa se la cambia deve vendere quella vecchia.
Se muore un parente di solito non si tiene l'immobile vuoto ma lo si vende oppure lo si affitta.
E non poterlo fare senza spenderci qualche decina di migliaia di euro potrebbe voler dire per tante persone doversi indebitare oppure essere costretti a mantenere una casa che non si usa perchè non si hanno i mezzi per ristrutturarla per metterla in vendita.
 
Però qui si parla,anche se è solo una bozza,di obbligare chi vuole vendere.
Per la mia esperienza se uno non fa l'immobiliarista di mestiere le case non si vendono per sfizio ma per necessità.
Chi ha una sola casa se la cambia deve vendere quella vecchia.
Se muore un parente di solito non si tiene l'immobile vuoto ma lo si vende oppure lo si affitta.
E non poterlo fare senza spenderci qualche decina di migliaia di euro potrebbe voler dire per tante persone doversi indebitare oppure essere costretti a mantenere una casa che non si usa perchè non si hanno i mezzi per ristrutturarla per metterla in vendita.

...e vedrai come salteranno fuori agenzie immobiliari multinazionali che si assumeranno l'onere di effettuare i lavori per il cliente, previo ovviamente un modico ritocco del prezzo.......
 
Mi occupo spesso, per lavoro, di certificazione energetica di fabbricati.
E ad ogni aggiornamento normativo mi rendo conto di quanto sia lontana dalla realtà la regolamentazione del settore.
La visione normativa tende a creare uno standard unico europeo dei criteri di certificazione, ma ogni area geografica europea ha un suo clima e non ci si può basare sempre sugli stessi criteri.
Ad esempio, in Sardegna, specie nei centri più vicini al mare, gli impianti di riscaldamento si stanno diffondendo solo negli ultimi due decenni e principalmente nei condomini.
In molti sono abituati ad avere solamente la zona giorno riscaldata (soggiorno) e BASTA.
I consumi per si devono calcolare come se tutta l'abitazione fosse riscaldata, ma se non c'è un impianto, il consumo dovrebbe essere zero.
La norma invece impone di considerare un impianto di riscaldamento, e ne pone uno fittizio, di solito una caldaia a metano (ancora considerabile assente nell'isola, ma tant'è).
In queste aree del Mediterraneo, caratterizzate da climi tutto sommato caldi (i minimi invernali sono sempre sopra lo zero), si dovrebbe temere molto più il raffrescamento estivo, ancora poco considerato.
Solo nelle ultime evoluzioni normative si è iniziato a dare un minimo di peso alla questione, ma per oltre un decennio ho visto realizzare splendide abitazioni in Classe A che d'estate consumano molta più energia che in inverno, trattenendo all'interno tutto il calore accumulato nelle caldissime giornate estive e non riuscendo a disperderlo la notte.

Posso approfittare per chiederti come si calcola esattamente la classe energetica di un edificio?
Io di recente ho fatto fare un preventivo per sostituire la caldaia e mi hanno chiesto se ho pareti in comune con altri appartamenti,i metri quadri,l'altezza dei soffitti e quanti caloriferi ho.
Però mi è sembrato un calcolo fatto un po' a spanne,casa mia ad esempio è molto ben esposta al sole e secondo me rispetto ai miei vicini di pianerottolo io spendo decisamente meno in inverno per riscaldarla (loro penso che staranno meglio d'estate in compenso).
E poi soprattutto mi chiedevo se ci sono degli interventi fai da te che si possono fare per migliorare il punteggio della propria casa.
Ad esempio mettere quella schiuma isolante o un altro materiale intorno alle finestre e ai cassonetti delle tapparelle,dove spesso passano degli spifferi,può aiutare o non serve a niente?
Ti ringrazio in anticipo.
 
Una domanda

mi nasce spontanea....

" Non si vende e non si affitta "

Ma tutti coloro

che staranno in affitto al momento topico

??...

Verranno buttati fuori

1) in attesa dei lavori

2) per sempre, se il proprietario non ha i soldi per farli

3) altro

??
 
https://www.today.it/economia/case-vendita-affitto-classe-energetica.html

Riassumendo: uno che magari eredita una casetta e vuole affittarla o venderla, deve prima indebitarsi per riqualificarla, poi accettare il cappello di noci che l'acquirente gli metterà in mano perchè sarà costretto a svenderla per pagare i debiti contratti per riqualificarla.... Davvero geniale.
io personalmente sono favorevole all'idea anche se prima di giudicarla bisogna capire come intendono declinarla.
Si trattasse del salto di poche classi non sarebbe particolarmente oneroso. Spesso basta anche solo la caldaia e dobbiamo ricordare che in questi anni ci sono degli incentivi molto importanti alla ristrutturazione.

Ps: aggiungo su ispirazione di quanto hanno fatto molto responsabilmente in California, andrebbe richiesto ai proprietari di operare delle ristrutturazioni antisismiche su tutte le case.
Conosciamo oramai il nostro territorio e sappiamo che è solo questione di tempo prima di una nuova tragedia.
 
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Una domanda

mi nasce spontanea....

" Non si vende e non si affitta "

Ma tutti coloro

che staranno in affitto al momento topico

??...

Verranno buttati fuori

1) in attesa dei lavori

2) per sempre, se il proprietario non ha i soldi per farli

3) altro

??
direi che la cosa più realistica è applicarlo da ogni nuovo contratto.
Quelli in essere od i rinnovi per ragioni di fattibilità verrebbero esclusi dato che non puoi far uscire qualcuno di casa per una ristrutturazione.
 
io personalmente sono favorevole all'idea anche se prima di giudicarla bisogna capire come intendono declinarla.
Si trattasse del salto di poche classi non sarebbe particolarmente oneroso. Spesso basta anche solo la caldaia e dobbiamo ricordare che in questi anni ci sono degli incentivi molto importanti alla ristrutturazione.

Ps: aggiungo su ispirazione di quanto hanno fatto molto responsabilmente in California, andrebbe richiesto ai proprietari di operare delle ristrutturazioni antisismiche su tutte le case.
Conosciamo oramai il nostro territorio e sappiamo che è solo questione di tempo prima di una nuova tragedia.
Vero, ma fatti come al solito all'Italiana.
Basti pensare che non si riesce a fare ancora nulla per mancanza di tempo, materiali, disposizioni chiare, solo per esempio.
E non solo; hanno modificato ancora la normativa in quanto hanno scoperto che molti hanno truffato incassando il 110% di opere fasulle e/o dichiarando il falso. Però la modifica parte da quando hanno scoperto la truffa, quindi rallentando ulteriormente chi deve beneficiarne ora, e lasciando i truffatori a godersi il maltolto (hanno dichiarato che non riescono ad intervenire su rimborsi già liquidati!)
 
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