Che il motore a combustione interna verrà superato e abbandonato è fatale, e col tempo ci arriveremo. Quello che adesso appare stucchevole è l'inseguimento delle mode, va dato tempo al tempo,ci vuole un po' di anni per cambiare milioni di veicoli e spero c h e non li passeremo tutti a recitare in coro Oddio che porcata le nostre macchine che ci siamo comprati facendo pure i debiti. È una forma di ipocrisia, esclusi quelli che vanno solo in bicicletta,e non sono molti.
Bene, adesso non aver voglia di respirare e far respirare ai propri figli PM10 e PM2.5 in quantità sarebbe una moda, e volerne ridotte le fonti di produzione sarebbe da ipocriti...
Non sapevo che i valori superiori del 400% alla soglia del particolato che ho letto qualche volta, e la raccomandazione ai bambini di non uscire di casa fossero "fashion"...
Vai a sfiorare il giardinetto di qualcuno, ed ecco le risposte...
Non mi pare che nessuno qui dica che si debba fare la crociata ai veicoli esistenti pagati dalle famiglie; per quanto mi riguarda per esempio sono sempre stato contrario a blocchi, sovrattasse e limitazioni di qualsiasi tipo, visto che ciò che si compra fino a prova contraria è omologato, ed è un diritto sacrosanto anche portarlo a fine vita (magari, senza staccare EGR FAP e catalizzatori, come fanno tanti, e con controlli severi, come non ce ne sono). Ma che i costruttori e gli enti che si occupano di omologazioni, e tutti quelli che stanno a monte dei consumatori e decidono per loro, si diano una bella mossa per la produzione dell'immediato futuro e smettano magari di prenderci in giro come col FAP, NOx e tutto il resto, mi sembrerebbe sacrosanto, visto che parliamo della salute di tutti.
Oltre ovviamente a politiche per il traffico, l'urbanistica ed il trasporto pubblico un po' più intelligenti. Pare banale ricordarlo.
Detto questo, non sarebbe male se anche i consumatori che acquistano un bene importante come un'automobile si facessero qualche domanda in più al momento dell'acquisto, indirizzandosi verso veicoli più sostenibili, quando possibile.
Per me, per esempio, un costruttore che bara sulle emissioni è OUT, ma si vede che il problema non è considerato un vero problema da tanti.
Detto questo, all'atto pratico, il ciclo di vita e sostituzione di un'automobile o di un veicolo commerciale è molto più veloce di quello degli altri "attori" implicati nelle cause dell'inquinamento, come edifici, abitazioni ed impianti industriali. (II che non toglie che anche e soprattutto su questi si debba intervenire come si fa ormai da anni, ma ovvio che c'è ancora moltissimo da fare). Lo stesso Diesel é arrivato alla ribalta nelle vendite complessive in Europa in pochi anni.