<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dico la mia sui bisonti della strada!! | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Dico la mia sui bisonti della strada!!

rema007 ha scritto:
Rambogrigio ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vorrei sottolineare che la fretta non è una giustificazione per creare situazioni di pericolo di disagio agli altri viaggiatori. :evil:
Se tu camionista trasporti merci deperibili o sei stretto con i tempi sicuramente non è colpa delle decine di automobilisti che metti in pericolo con manovre azzardate o per l'intasamento che crei nel traffico.
Senza contare l'arroganza e l'egoismo che sta dietro al ragionamento "io lavoro ed ho fretta quindi faccio come voglio". Si tu lavori, tanto quanto il pendolare, l'agente di commercio e la cinquantina di altre persone che blocchi ad ogni sorpasso e che farai arrivare in ritardo o farai partire mezzora prima del necessario per avere un minimo di sicurezza di arrivare puntuale. :evil:
E poi scusate, se al camionista è permesso tutto perchè altrimenti arriva e non gli scaricano il camion, allora io sono giustificato ad andare a 160 perchè sennò non timbro in tempo il cartellino? :twisted:
Giusto quello che dici, pero sta di fatto che non ti ricattano, se non fai in tempo oppure non cammini ti butto fuori, perche' non sei capace a fare il tuo lavoro, sai quanti Albanesi o Rumeni vengono ogni giorno a chiedere di fare il camionista, questo e quello che mi dicevano, e quando hai un mutuo, due figli, cosa faresti tu stai zitto e vai via lasciando il posto a un'altro autista oppure taci e tiri avanti. Non dirmi che ti saresti licenziato perche' non ci credo :evil:. Io ho lasciato dopo quasi 20 anni perche mi sono ribaltato per un colpo di sonno e ringrazio dio che me lo fa raccontare, pero' 23 mesi tra ospedale e riposo domiciliare e terapie, li ho detto basta non potevo piu' sostenere quei ritmi. Piuttosto prendetevela con i adroni che ti fanno tirare fino all'estremo o ti ricattano??? pensateci non siamo dei camicaze abbiamo una famiglia anche noi. ciao

Complimenti!!! Il ragionamento non fa una piega e con questo hai detto tutto a tutti !!

vedo che hai ribadito il mio concetto.

non è mai abbastanza ripeterlo. :thumbup:
 
Sbaglierò, ma non mi convince affatto l'atteggiamento di quei numerosi camionisti che da un lato non perdono occasione per dipingersi come vittime (lavoro massacrante, orari indicibili, guadagni miseri o addirittura inesistenti...) e dall'altro spontaneamente scelgono il loro mestiere (non mi risulta che si diventi camionisti a seguito di cartolina precetto) o addirittura spontaneamente comprano il mega-camion e così via. Che senso avrebbe scegliere spontaneamente di intraprendere un'attività che nessuna prospettiva offre se non quella di fare una vita schifosa guadagnando praticamente nulla? Siccome non credo affatto che queste persone manchino di senno, c'è qualcosa che non mi torna.

I camion sulle nostre strade sono grottescamente troppi, con evidenti gravi conseguenze in termini di pericolo, inquinamento e deterioramento delle strade. Non vedo come si potrebbe negarlo, sempre che si conservi un minimo di obiettività.

Purtroppo, per non danneggiare il settore autotrasporti (operai, venditori, camionisti, meccanici...) e anzi per favorirne la prosperità da molti anni ormai si lascia che l'autotrasporto si espanda in maniera incontrollata. Con il risultato che oggi i camion sulle nostre strade sono un po' come i piccioni in certi centri storici o le zanzare in certi acquitrini: non necessariamente colpevoli o malvagi ma decisamente troppi ed invadenti, tanto da rappresentare un concreto problema e pericolo per l'ambiente in cui si trovano.

Il più elementare buon senso, ormai quasi estinto, suggerirebbe ovviamente di prendere provvedimenti in materia. Peccato che l'unico... provvedimento che nasce nelle illuminate menti sia sempre uno solo: costruire nuove strade nelle quali i camion possano proliferare ancora di più. Un po' come "risolvere" il problema delle troppe zanzare presenti nei pressi di un laghetto creando altri laghetti nei dintorni. Agire sulla struttura ferroviaria o promuovere ove possibile i trasporti fluviali sarebbe molto più intelligente e molto meno distruttivo, ma secondo la nostra malata mentalità il problema dei camion andrebbe risolto senza danneggiare in alcun modo il reddito di camionisti, venditori di camion, costruttori di camion, riparatori di camion... una pura e semplice assurdità, come pretendere che un golosone obeso possa dimagrire senza ridurre in alcun modo la quantità di dolci e gelati e merendine che mangia.
 
giuliogiulio ha scritto:
...quando i camion si sorpassano causano spesso code di auto dietro il "sorpassante", talvolta i cambi di careggiata sono improvvisi e capita che avvengano mentre l'auto sta a sua volta compiendo un sorpasso ma si trova nell'angolo buio dello specchietto...
Questo succede spesso, ma dall'altro canto io non vedo un (dico, uno!) automobilista che favorisca il sorpasso di un mezzo che proviene dalle corsie a dx, quelle del .... disonore. Sei pazzo? E perdere quella manciata di secondi?

Se ti e' mai capitato di guidare un mezzo "lento" per una serie di motivi (tipologia, carico, rimorchio, ecc.) non puoi che confermare che una volta inserito a dx sembri dover "morire li" ... non mi sorprende allora che usando la massa il bestione di faccia largo. E' una questione di ... "giungla", e pochi fanno qualcosa per evitarlo.
:(
 
marimasse ha scritto:
Sbaglierò, ma non mi convince affatto l'atteggiamento di quei numerosi camionisti che da un lato non perdono occasione per dipingersi come vittime (lavoro massacrante, orari indicibili, guadagni miseri o addirittura inesistenti...) e dall'altro spontaneamente scelgono il loro mestiere (non mi risulta che si diventi camionisti a seguito di cartolina precetto) o addirittura spontaneamente comprano il mega-camion e così via. Che senso avrebbe scegliere spontaneamente di intraprendere un'attività che nessuna prospettiva offre se non quella di fare una vita schifosa guadagnando praticamente nulla? Siccome non credo affatto che queste persone manchino di senno, c'è qualcosa che non mi torna.

I camion sulle nostre strade sono grottescamente troppi, con evidenti gravi conseguenze in termini di pericolo, inquinamento e deterioramento delle strade. Non vedo come si potrebbe negarlo, sempre che si conservi un minimo di obiettività.

Purtroppo, per non danneggiare il settore autotrasporti (operai, venditori, camionisti, meccanici...) e anzi per favorirne la prosperità da molti anni ormai si lascia che l'autotrasporto si espanda in maniera incontrollata. Con il risultato che oggi i camion sulle nostre strade sono un po' come i piccioni in certi centri storici o le zanzare in certi acquitrini: non necessariamente colpevoli o malvagi ma decisamente troppi ed invadenti, tanto da rappresentare un concreto problema e pericolo per l'ambiente in cui si trovano.

Il più elementare buon senso, ormai quasi estinto, suggerirebbe ovviamente di prendere provvedimenti in materia. Peccato che l'unico... provvedimento che nasce nelle illuminate menti sia sempre uno solo: costruire nuove strade nelle quali i camion possano proliferare ancora di più. Un po' come "risolvere" il problema delle troppe zanzare presenti nei pressi di un laghetto creando altri laghetti nei dintorni. Agire sulla struttura ferroviaria o promuovere ove possibile i trasporti fluviali sarebbe molto più intelligente e molto meno distruttivo, ma secondo la nostra malata mentalità il problema dei camion andrebbe risolto senza danneggiare in alcun modo il reddito di camionisti, venditori di camion, costruttori di camion, riparatori di camion... una pura e semplice assurdità, come pretendere che un golosone obeso possa dimagrire senza ridurre in alcun modo la quantità di dolci e gelati e merendine che mangia.

Guarda fare il camionista è massacrante e io ho rispetto per questi lavoratori.

Forse il problema non stà nei padroncini che usano il loro mezzo con attenzione ma sta nei camionisti assunti specie quelli rumeni o marocchini.

Secondo me dovrebbero discriminare di più rilasciando brervetto e patenti solo a chi dimostra reale capacità e preparazione alla guida di tali bisonti.

Ora invece le grandi ditte hanno delle corsie di attestazione particolari per i loro dipendenti pagati meno di quelli esperti e bravi
 
rema007 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Sbaglierò, ma non mi convince affatto l'atteggiamento di quei numerosi camionisti che da un lato non perdono occasione per dipingersi come vittime (lavoro massacrante, orari indicibili, guadagni miseri o addirittura inesistenti...) e dall'altro spontaneamente scelgono il loro mestiere (non mi risulta che si diventi camionisti a seguito di cartolina precetto) o addirittura spontaneamente comprano il mega-camion e così via. Che senso avrebbe scegliere spontaneamente di intraprendere un'attività che nessuna prospettiva offre se non quella di fare una vita schifosa guadagnando praticamente nulla? Siccome non credo affatto che queste persone manchino di senno, c'è qualcosa che non mi torna.

I camion sulle nostre strade sono grottescamente troppi, con evidenti gravi conseguenze in termini di pericolo, inquinamento e deterioramento delle strade. Non vedo come si potrebbe negarlo, sempre che si conservi un minimo di obiettività.

Purtroppo, per non danneggiare il settore autotrasporti (operai, venditori, camionisti, meccanici...) e anzi per favorirne la prosperità da molti anni ormai si lascia che l'autotrasporto si espanda in maniera incontrollata. Con il risultato che oggi i camion sulle nostre strade sono un po' come i piccioni in certi centri storici o le zanzare in certi acquitrini: non necessariamente colpevoli o malvagi ma decisamente troppi ed invadenti, tanto da rappresentare un concreto problema e pericolo per l'ambiente in cui si trovano.

Il più elementare buon senso, ormai quasi estinto, suggerirebbe ovviamente di prendere provvedimenti in materia. Peccato che l'unico... provvedimento che nasce nelle illuminate menti sia sempre uno solo: costruire nuove strade nelle quali i camion possano proliferare ancora di più. Un po' come "risolvere" il problema delle troppe zanzare presenti nei pressi di un laghetto creando altri laghetti nei dintorni. Agire sulla struttura ferroviaria o promuovere ove possibile i trasporti fluviali sarebbe molto più intelligente e molto meno distruttivo, ma secondo la nostra malata mentalità il problema dei camion andrebbe risolto senza danneggiare in alcun modo il reddito di camionisti, venditori di camion, costruttori di camion, riparatori di camion... una pura e semplice assurdità, come pretendere che un golosone obeso possa dimagrire senza ridurre in alcun modo la quantità di dolci e gelati e merendine che mangia.

Guarda fare il camionista è massacrante e io ho rispetto per questi lavoratori.

Forse il problema non stà nei padroncini che usano il loro mezzo con attenzione ma sta nei camionisti assunti specie quelli rumeni o marocchini.

Secondo me dovrebbero discriminare di più rilasciando brervetto e patenti solo a chi dimostra reale capacità e preparazione alla guida di tali bisonti.

Ora invece le grandi ditte hanno delle corsie di attestazione particolari per i loro dipendenti pagati meno di quelli esperti e bravi
Il problema è che il marocco o il rumeno si accontentano di (invento) 800 euro/mese e ti lavora (invento) 14 ore/giorno. Secondo me un italiano, a parità di ore, chiede almeno il doppio.

Chi mi smentisce?
 
GheddoStella ha scritto:
rema007 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Sbaglierò, ma non mi convince affatto l'atteggiamento di quei numerosi camionisti che da un lato non perdono occasione per dipingersi come vittime (lavoro massacrante, orari indicibili, guadagni miseri o addirittura inesistenti...) e dall'altro spontaneamente scelgono il loro mestiere (non mi risulta che si diventi camionisti a seguito di cartolina precetto) o addirittura spontaneamente comprano il mega-camion e così via. Che senso avrebbe scegliere spontaneamente di intraprendere un'attività che nessuna prospettiva offre se non quella di fare una vita schifosa guadagnando praticamente nulla? Siccome non credo affatto che queste persone manchino di senno, c'è qualcosa che non mi torna.

I camion sulle nostre strade sono grottescamente troppi, con evidenti gravi conseguenze in termini di pericolo, inquinamento e deterioramento delle strade. Non vedo come si potrebbe negarlo, sempre che si conservi un minimo di obiettività.

Purtroppo, per non danneggiare il settore autotrasporti (operai, venditori, camionisti, meccanici...) e anzi per favorirne la prosperità da molti anni ormai si lascia che l'autotrasporto si espanda in maniera incontrollata. Con il risultato che oggi i camion sulle nostre strade sono un po' come i piccioni in certi centri storici o le zanzare in certi acquitrini: non necessariamente colpevoli o malvagi ma decisamente troppi ed invadenti, tanto da rappresentare un concreto problema e pericolo per l'ambiente in cui si trovano.

Il più elementare buon senso, ormai quasi estinto, suggerirebbe ovviamente di prendere provvedimenti in materia. Peccato che l'unico... provvedimento che nasce nelle illuminate menti sia sempre uno solo: costruire nuove strade nelle quali i camion possano proliferare ancora di più. Un po' come "risolvere" il problema delle troppe zanzare presenti nei pressi di un laghetto creando altri laghetti nei dintorni. Agire sulla struttura ferroviaria o promuovere ove possibile i trasporti fluviali sarebbe molto più intelligente e molto meno distruttivo, ma secondo la nostra malata mentalità il problema dei camion andrebbe risolto senza danneggiare in alcun modo il reddito di camionisti, venditori di camion, costruttori di camion, riparatori di camion... una pura e semplice assurdità, come pretendere che un golosone obeso possa dimagrire senza ridurre in alcun modo la quantità di dolci e gelati e merendine che mangia.

Guarda fare il camionista è massacrante e io ho rispetto per questi lavoratori.

Forse il problema non stà nei padroncini che usano il loro mezzo con attenzione ma sta nei camionisti assunti specie quelli rumeni o marocchini.

Secondo me dovrebbero discriminare di più rilasciando brervetto e patenti solo a chi dimostra reale capacità e preparazione alla guida di tali bisonti.

Ora invece le grandi ditte hanno delle corsie di attestazione particolari per i loro dipendenti pagati meno di quelli esperti e bravi
Il problema è che il marocco o il rumeno si accontentano di (invento) 800 euro/mese e ti lavora (invento) 14 ore/giorno. Secondo me un italiano, a parità di ore, chiede almeno il doppio.

Chi mi smentisce?

Vabbè hai detto cifre a caso ma comunque il concetto è quello, ma non è la paga il problema.

Il problema è che non dovrebbero proprio guidare perchè non hanno la giusta professionalità.

Qui non si tratta di raccogliere pomodori capite?
 
rema007 ha scritto:
...fare il camionista è massacrante e io ho rispetto per questi lavoratori...
Il rispetto è dovuto a chiunque si comporti in maniera onesta e quindi, ovviamente, anche a chi fa onestamente il camionista.

Rispetto ma non, per quanto mi riguarda, particolare solidarietà per il lavoro "massacrante", per la semplice ragione che, a quanto mi risulta, non si tratta di un lavoro che viene imposto ma che viene spontaneamente scelto.

Insomma se io, senza ricevere alcun tipo di imposizione, scegliessi di fare un certo lavoro e poi ti venissi a dire che tale lavoro è pesante, che mi stressa, che mi impone orari "massacranti" e guadagni irrisori e che tu invece in confronto fai la bella vita, cosa mi diresti?
 
marimasse ha scritto:
Insomma se io, senza ricevere alcun tipo di imposizione, scegliessi di fare un certo lavoro e poi ti venissi a dire che tale lavoro è pesante, che mi stressa, che mi impone orari "massacranti" e guadagni irrisori e che tu invece in confronto fai la bella vita, cosa mi diresti?
Che sei un coglione?
 
marimasse ha scritto:
e che tu invece in confronto fai la bella vita, cosa mi diresti?

se il tu è riferito al dipendente statale che tira rospi allora sappi che la pacchia sta finendo.

Se è riferito al notaio o altri lavori da casta sai già che non è paragonabile.

Io sono abituato a guadagnarmi da vivere con le mie capacità e il mio sudore e non credo in lavori con guadagni facili e coscienza pulita.

Per cui abbi rispetto per chi sceglie di fare il camionista, lo fa seriamente ma è tartassato e svalutato.

Se consideriamo un padroncino che investe denaro per il mezzo e che rischia tutti i giorni per guadagnarsi da vivere credo che sia pagato poco in relazione all'investimento.

Seguendo la tua logica da genio del cerino allora tutti i dipendenti pubblici che manifestano perchè si lamentano dei loro insufficenti privilegi dovremmo rispondere a quest'ultimi andate a fare un altro lavoro vero????
 
rema007 ha scritto:
...Io sono abituato a guadagnarmi da vivere con le mie capacità e il mio sudore...
Allora saprai senz'altro che ogni lavoro ha i suoi pregi e i suoi difetti o, in altre parole, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Il rapporto non è lo stesso in tutti i lavori, ovviamente, ma i due lati della medaglia ci sono sempre, specialmente nelle società "avanzate" come la nostra ama definirsi.

Nel momento in cui io scelgo un certo lavoro, evidentemente quel lavoro presenta ai miei occhi dei vantaggi che mi interessano. Altrimenti, appunto, sarei una persona che ragiona in maniera molto strana ed autolesionista.
Se in seguito mi lamento sistematicamente del mio lavoro, descrivendolo come una fonte di soli svantaggi di ogni genere (sfruttamenti economici, orari massacranti, lontananza da casa ecc. ecc.), come se da esso poco o nulla di positivo io ricavassi, allora non mi comporto certo in maniera obiettiva. Esattamente come si potrebbe dire per chiunque altro facesse altrettanto, per qualunque altro tipo di lavoro.

...abbi rispetto per chi sceglie di fare il camionista, lo fa seriamente ma è tartassato e svalutato...
Non mi pare proprio di mancare di rispetto. Non ho rispetto per un certo tipo di comportamento che mi sembra poco corretto. Se invece le lamentele a senso unico sono da ritenere corrette e il lavoro del camionista è veramente solo fonte di svantaggi, allora non capisco assolutamente perché tanta gente continui a scegliere di fare un mestiere ben sapendo che ne ricaverà soltanto delusioni, tartassamenti e svalutazioni.

...Seguendo la tua logica da genio del cerino...
Immagino che questa frase voglia essere un esempio pratico di "abbi rispetto"...

...i dipendenti pubblici che manifestano perché si lamentano dei loro insufficienti privilegi...
...fanno qualcosa di simile, specie quando sottolineando solo e sempre gli aspetti negativi del loro lavoro, come se tutti gli aspetti positivi nemmeno esistessero. Anche in questo caso, inoltre, c'è il "mistero" delle tantissime persone che cercano in tutti modi di diventare dipendenti pubblici. Non ci sono molte spiegazioni possibili, mi pare: o tutte queste persone sono affette da qualche patologia che fa loro desiderare di fare un lavoro che porta solo motivi di lamentela, oppure quel lavoro presenta anche dei vantaggi che agli occhi di queste persone pesano ben di più.
 
marimasse ha scritto:
...i dipendenti pubblici che manifestano perché si lamentano dei loro insufficienti privilegi...
...fanno qualcosa di simile, specie quando sottolineando solo e sempre gli aspetti negativi del loro lavoro, come se tutti gli aspetti positivi nemmeno esistessero. Anche in questo caso, inoltre, c'è il "mistero" delle tantissime persone che cercano in tutti modi di diventare dipendenti pubblici. Non ci sono molte spiegazioni possibili, mi pare: o tutte queste persone sono affette da qualche patologia che fa loro desiderare di fare un lavoro che porta solo motivi di lamentela, oppure quel lavoro presenta anche dei vantaggi che agli occhi di queste persone pesano ben di più.

Vedo che le tue certezze di incoerenza dei camionisti, d'un tratto sono diventati "misteri" se riferiti ai dipendenti pubblici.

Io non sono un camionista, ho svolto questo lavoro per 10 anni nell'azienda di famiglia, e guidando tale bestione, un fiat 91 con rimorchio, ti posso dire che centellinavo gomme carburante e mezzo in generale, e quando quidi un mezzo così la prima cosa che devi imparare è "guardare lontano".

Ti ribadisco che, una persona può essere appassionata a questo lavoro e sceglierlo, ben sapendo degli orari e dei sacrifici e dell'assenza di qualsivoglia forma di privilegio che i dipendenti pubblici hanno.

Purtroppo il problema è poi il ritorno economico non proporzionato a tali sacrifici.

Al prossimo sciopero dei dipendenti pubblici, e non parlo di precari e altri sfruttati delle P.A, mi auguro che tutti gli autonomi artigiani e trasportatori vadano ad occupare i posti di questi scioperanti.

Magari così diventeranno meno "fessi" vero?
 
rema007 ha scritto:
...le tue certezze di incoerenza dei camionisti, d'un tratto sono diventati "misteri" se riferiti ai dipendenti pubblici...
Il caso dei dipendenti pubblici, che ho citato solo per seguire il tuo discorso, è a mio parere un caso qualunque, come tutti gli altri: un lavoro che ha i suoi svantaggi e anche i suoi vantaggi, un lavoro che molti scelgono spontaneamente perché evidentemente sono interessati ai vantaggi che esso comporta.
Non sono un dipendente pubblico e nemmeno sono un dipendente. Tanto per informazione, negli ultimi due anni il mio lavoro si è ridotto di oltre il 60%, nella seconda metà del 2009 totalizzerò qualcosa come dieci giornate di lavoro. Ciò nonostante non mi lamento; a dire il vero nemmeno saprei con chi lamentarmi: forse con chi non mi telefona più perché a sua volta non ha più lavoro?...
Senza dubbio mi dispiace ma non mi lamento, per la semplice ragione che ho sempre saputo che prima o poi la giostra si sarebbe fermata.

Certo non tutti i lavori hanno gli stessi vantaggi e svantaggi e ovviamente in certi lavori la bilancia può pendere più da una parte che dall'altra, ma si tratta di una valutazione (che esula dal mio discorso in questa sede) non facile in quanto fortemente influenzata dalle personali preferenze, grazie alle quali una persona può considerare vantaggioso qualcosa che un'altra invece considera inaccettabile.

...una persona può essere appassionata a questo lavoro e sceglierlo, ben sapendo degli orari e dei sacrifici...
Va bene, ma ci sarà pure qualche vantaggio, qualche tornaconto, qualche convenienza a fare il camionista! Altrimenti, ripeto, bisognerebbe concludere che i camionisti sono una massa di autolesionisti patologici. Ecco, a me piacerebbe che invece di parlare solo e sempre degli aspetti negativi del proprio lavoro, si imparasse (camionisti, impiegati, artigiani, professionisti...) ad ammettere e a considerare con obiettività e sincerità anche i vantaggi, gli aspetti positivi, le convenienze che, appunto, nella stragrande maggioranza dei casi ci sono eccome.
 
marimasse ha scritto:
Va bene, ma ci sarà pure qualche vantaggio, qualche tornaconto, qualche convenienza a fare il camionista!
[Ipotizzo]
Dunque, se tu fai l'impiegato 14 ore al giorno davanti a un pc farai certamente meno fatica di un camionista, però vogliamo scommettere che becchi anche meno quattrini? :twisted:

O per lo meno, un impiegato è difficile che abbia 14 ore continue di lavoro da giustificare, quindi è quasi impossibile che faccia 14 ore in un giorno, per un camionista è all'ordine del giorno. Se a uno piace lavorare, non ha un titolo di studio (quindi è quasi costretto a fare certi tipi di lavori), e gli piace guadagnare discretamente ecco che salta fuori il lato positivo del camionista.
 
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