I fruttivendoli non fanno preventivi e nel costo finale ci sono tutte le voci che hai citato,solo che non sono spiegate una per una.
I meccanici invece di loro spontanea volontà dicono al cliente tot per il pezzo e tot per la manodopera di solito.
Alcuni ricambi generici li tengono in officina invece.
Il lavoro del meccanico è offrire un servizio.
Per offrire tale servizio occorre un'officina,occorrono attrezzature,occorrono competenze e occorrono i ricambi.
Sono tutte cose necessarie per il professionista per poter svolgere il suo lavoro e offrire un servizio al cliente.
Il cliente paga un servizio non compra semplicemente un prodotto.
Ho forse scritto che dovrebbero morire tutti di fame?
Che dovrebbero lavorare gratis?
No.
Ho scritto una cosa diversa e ben comprensibile.
Cioè che dovrebbero essere sinceri coi clienti e dire loro quanto del prezzo totale richiesto serve per coprire il costo REALE del ricambio e quanto invece serve a coprire le altre voci tipo manodopera,perdita di tempo etc etc.
Non capisco perchè devi farla passare per una crociata contro i meccanici.
Ripeto per l'ultima volta.
Nessuno dice che i meccanici dovrebbero guadagnare di meno ma che non c'è alcun motivo logico per dire al cliente che il pezzo di ricambio costa di più e che invece i loro servigi costano meno.
Non ho frainteso quanto scrivi, ho capito esattamente che non parli di cifra totale finale ma solo di "trasparenza" nella composizione della stessa, proprio per questo infatti mi sto confrontando e ti sto spiegando perché personalmente trovo completamente errato ciò che scrivi.
Lungi da me giudicare le idee, ci mancherebbe, oltretutto mi hai sempre dato l'idea di un utente molto misurato e comunicativo e sovente leggo, apprezzandoli, i tuoi scritti.
In questo caso semplicemente la vediamo in modi diametralmente opposti, bello quindi provare a argomentare e illustrare il proprio parere: è un forum e serve esattamente a questo.
Ti rispondo sulla tua obiezione relativa al tenere a magazzino un pezzo; questo caso che citi rende ancora più assurdo il dover rivendere la parte alla stessa cifra (dichiarandola) a cui la si è acquistata per un semplice motivo: avere un magazzino significa avere del capitale immobilizzato quindi un costo, il che significa in maniera conseguenziale che già solo per questo motivo non possono fartelo pagare la stessa cifra a cui l'hanno acquistato.
Uscendo da questo paradigma poi tutti offrono un servizio: dal dentista all'idraulico passando per chi ripara computer/TV/lavatrici e infiniti altri casi.
I dentisti che ti addebitano e rivelano il loro costo di acquisto dall'odontotecnico?
Gli idraulici ti rivelano quanto pagano flessibili, valvole e materiale vario?
E, ancora, chi ripara computer/TV/lavatrici ti dirà quanto paga esattamente "l'hardware" che ti vende assieme al servizio?
Aggiungo un altro spunto: se il meccanico avesse accordi di acquisto tali dal fargli avere una scontistica importante su qualche determinato brand o prodotto, o avesse dei rebate per target acquisti e campagne simili, dovrebbe girare al cliente questa sua ottimizzazione?
Io ritengo che possa e debba decidere in piena autonomia la politica di prezzi che più ritiene Idonea, semplicemente il cliente deciderà con altrettanta autonomia se, commercialmente, questa politica sarà per lui valida e accettabile o meno.
