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Confessione di un meccanico...

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Ho la fortuna di avere un meccanico in gamba, ma soprattutto onesto. Ogni qualvolta mi è servito un ricambio, ha sempre telefonato con me presente e quasi sempre col vivavoce. Quindi, so quanto gli viene a costare un pezzo. Per quanto riguarda le pasticche dei freni o altri ricambi semplici, mi ha sempre detto che me li posso procurare io e poi lui me li monta/sostituisce; tra l'altro, conosco molto bene il mio ricambista e non ho nemmeno il problema se il pezzo sia difettoso.

Ecco un meccanico che si comporta in questo modo mi invoglierebbe a tornare da lui.
Anche se non fosse più economico degli altri perchè mostrerebbe la massima trasparenza e non darebbe al cliente alcun motivo per sospettare che i costi da lui preventivati siano stati ritoccati per eccesso.

Dopo tutto al meccanico cosa cambia?
Incassa la stessa cifra senza sminuire il proprio lavoro e quindi senza far credere al cliente che il pezzo costa tanto e il suo lavoro costa poco.
 
Ecco un meccanico che si comporta in questo modo mi invoglierebbe a tornare da lui.
Anche se non fosse più economico degli altri perchè mostrerebbe la massima trasparenza e non darebbe al cliente alcun motivo per sospettare che i costi da lui preventivati siano stati ritoccati per eccesso.

Dopo tutto al meccanico cosa cambia?
Incassa la stessa cifra senza sminuire il proprio lavoro e quindi senza far credere al cliente che il pezzo costa tanto e il suo lavoro costa poco.
Infatti. Tra l'altro, i clienti non gli mancano mai e tutti apprezzano la sua trasparenza e la sua bravura.
 
Però fatto sta che mi ha chiesto la stessa cifra di manodopera che mi aveva preventivato,quindi penso che il prezzo del ricambio non fosse maggiorato.
Ed è qui che sbagli. Il prezzo era maggiorato proprio per compensare la gestione del prezzo del ricambio e della gestione dell’eventuale garanzia. Glielo hai portato te e ti ha messo in conto solo il lavoro (è stato onesto).
Tra l’altro, a livello fiscale l’Agenzia presume (giustamente) che vi sia un certo ricarico sui pezzi, per cui anche ipoteticamente volendo non può girarteli a costo fattura.
 
Ho la fortuna di avere un meccanico in gamba, ma soprattutto onesto. Ogni qualvolta mi è servito un ricambio, ha sempre telefonato con me presente e quasi sempre col vivavoce. Quindi, so quanto gli viene a costare un pezzo.
Senza nulla togliere al tuo meccanico, questo è quello che ti fa credere ;)
I ricambisti in questi casi “ciao Mario, ho qui io cliente per la pompa dell’acqua, quanto puoi fare per il pezzo?” danno il prezzo “al cliente con sconto normale”, poi in fattura il prezzo viene ribassato con lo “sconto convenzionato” o “sconto operatore”. In questo modo sono tutti contenti ...
 
I fruttivendoli non fanno preventivi e nel costo finale ci sono tutte le voci che hai citato,solo che non sono spiegate una per una.
I meccanici invece di loro spontanea volontà dicono al cliente tot per il pezzo e tot per la manodopera di solito.



Alcuni ricambi generici li tengono in officina invece.
Il lavoro del meccanico è offrire un servizio.
Per offrire tale servizio occorre un'officina,occorrono attrezzature,occorrono competenze e occorrono i ricambi.
Sono tutte cose necessarie per il professionista per poter svolgere il suo lavoro e offrire un servizio al cliente.
Il cliente paga un servizio non compra semplicemente un prodotto.



Ho forse scritto che dovrebbero morire tutti di fame?
Che dovrebbero lavorare gratis?
No.
Ho scritto una cosa diversa e ben comprensibile.
Cioè che dovrebbero essere sinceri coi clienti e dire loro quanto del prezzo totale richiesto serve per coprire il costo REALE del ricambio e quanto invece serve a coprire le altre voci tipo manodopera,perdita di tempo etc etc.

Non capisco perchè devi farla passare per una crociata contro i meccanici.

Ripeto per l'ultima volta.
Nessuno dice che i meccanici dovrebbero guadagnare di meno ma che non c'è alcun motivo logico per dire al cliente che il pezzo di ricambio costa di più e che invece i loro servigi costano meno.
Non ho frainteso quanto scrivi, ho capito esattamente che non parli di cifra totale finale ma solo di "trasparenza" nella composizione della stessa, proprio per questo infatti mi sto confrontando e ti sto spiegando perché personalmente trovo completamente errato ciò che scrivi.

Lungi da me giudicare le idee, ci mancherebbe, oltretutto mi hai sempre dato l'idea di un utente molto misurato e comunicativo e sovente leggo, apprezzandoli, i tuoi scritti.

In questo caso semplicemente la vediamo in modi diametralmente opposti, bello quindi provare a argomentare e illustrare il proprio parere: è un forum e serve esattamente a questo.

Ti rispondo sulla tua obiezione relativa al tenere a magazzino un pezzo; questo caso che citi rende ancora più assurdo il dover rivendere la parte alla stessa cifra (dichiarandola) a cui la si è acquistata per un semplice motivo: avere un magazzino significa avere del capitale immobilizzato quindi un costo, il che significa in maniera conseguenziale che già solo per questo motivo non possono fartelo pagare la stessa cifra a cui l'hanno acquistato.

Uscendo da questo paradigma poi tutti offrono un servizio: dal dentista all'idraulico passando per chi ripara computer/TV/lavatrici e infiniti altri casi.

I dentisti che ti addebitano e rivelano il loro costo di acquisto dall'odontotecnico?

Gli idraulici ti rivelano quanto pagano flessibili, valvole e materiale vario?

E, ancora, chi ripara computer/TV/lavatrici ti dirà quanto paga esattamente "l'hardware" che ti vende assieme al servizio?

Aggiungo un altro spunto: se il meccanico avesse accordi di acquisto tali dal fargli avere una scontistica importante su qualche determinato brand o prodotto, o avesse dei rebate per target acquisti e campagne simili, dovrebbe girare al cliente questa sua ottimizzazione?

Io ritengo che possa e debba decidere in piena autonomia la politica di prezzi che più ritiene Idonea, semplicemente il cliente deciderà con altrettanta autonomia se, commercialmente, questa politica sarà per lui valida e accettabile o meno. ;)
 
Ecco un meccanico che si comporta in questo modo mi invoglierebbe a tornare da lui.
Anche se non fosse più economico degli altri perchè mostrerebbe la massima trasparenza e non darebbe al cliente alcun motivo per sospettare che i costi da lui preventivati siano stati ritoccati per eccesso.

Dopo tutto al meccanico cosa cambia?
Incassa la stessa cifra senza sminuire il proprio lavoro e quindi senza far credere al cliente che il pezzo costa tanto e il suo lavoro costa poco.
Posso darti un mio punto di vista anche sulla tua domanda rispetto a cosa cambi al meccanico: il libero mercato.

Ogni professionista, come detto, sceglie in autonomia cosa vada bene per lui e decide di conseguenza di applicare questa o quella politica dei prezzi, noi possiamo solo decidere, ed è nostro sacrosanto diritto, quale di queste politiche si adattino meglio al nostro modo di vedere le cose.

Un bravissimo meccanico potrebbe essere un cattivissimo "businessman" o, al contrario, un tecnicamente pessimo meccanico potrebbe essere estremamente attento e lungimirante nell'adottare politiche commerciali più statisticamente e percentualmente "gradite".

Personalmente cerco un meccanico "bravo" nel suo lavoro (idem per il dentista, l'idraulico, ecc...) più che nelle politiche commerciali che decide di seguire.
 
Senza nulla togliere al tuo meccanico, questo è quello che ti fa credere ;)
I ricambisti in questi casi “ciao Mario, ho qui io cliente per la pompa dell’acqua, quanto puoi fare per il pezzo?” danno il prezzo “al cliente con sconto normale”, poi in fattura il prezzo viene ribassato con lo “sconto convenzionato” o “sconto operatore”. In questo modo sono tutti contenti ...
Non sulla ricambistica automotive, anche io questo comportamento l'ho visto e rivisto.
 
Mah, le fatture che io vedo dicono altro ... ;)
Ho scritto malissimo, l'ora tarda non mi aiuta.

Sono completamente d'accordo con te (ho anche segnalato come "mi piace" il tuo messaggio), cercavo di dire che io ho osservato più volte lo stesso comportamento e so che fanno così, scontistica base, "di facciata" e poi accordi commerciali e rebate verso il professionista molto differenti.

Semplicemente, non lavorando nel campo automotive, dicevo che non l'ho potuto osservare in quel campo (ma solo perché non ho conoscenze o occasione di andare in profondità).
 
Ho scritto malissimo, l'ora tarda non mi aiuta.

Sono completamente d'accordo con te, cercavo di dire che io ho osservato più volte lo stesso comportamento e so che fanno così, scontistica base, "di facciata" e poi accordi commerciali e rebate verso il professionista molto differenti.

Semplicemente, non lavorando nel campo automotive, dicevo che non l'ho potuto osservare in quel campo (ma solo perché non ho conoscenze o occasione di andare in profondità).
Ah ok :)
Allora buonanotte, anch’io sto crollando
 
Libero mercato non significa dover far passare i propri concorrenti per disonesti.
E il cliente per poter decidere liberamente deve sapere esattamente quanto sta pagando e per cosa.

Esempio.
Mettiamo che io sia un meccanico con oltre 10 anni di esperienza.
Ho iniziato come dipendente,o se volete garzone,in un'officina e dopo diversi anni mi sono messo in proprio.
Ho un'officina in affitto,attrezzature che hanno un costo importante e mi tengo aggiornato,altro costo da tenere presente.
Arriva da me un cliente che lamenta un sibilo proveniente dal vano motore,io controllo e vedo che il carter che copre la cinghia di distribuzione è spaccato in corrispondenza delle viti che lo dovrebbero tenere fermo.
Dico al cliente che è fa cambiare e che ci vogliono 50 euro.

Ora il meccanico secondo me si comporta nella maniera più corretta e trasparente se dice al cliente :

Il pezzo costa 10 euro e i restanti 40 sono per il mio tempo (circa 1 ora tra diagnosi del problema,ordinazione del ricambio,smontaggio e rimontaggio finale) per il rischio in caso di pezzi difettosi,per l'uso della mia officina e delle mie attrezzature,e infine per fare fronte alle mie spese e premiare le mie competenze.
Mi sembra un prezzo equo.

Se invece il meccanico dice al cliente che il pezzo costa 30 euro e lui ne vuole 20 per montarlo di fatto sta dicendo al cliente che un pezzo di plastica fabbricato chissà dove vale più di 1 ora di lavoro e competenze di un professionista che gestisce un'attività e ha delle spese a cui fare fronte.
Sminuisce il proprio lavoro e sopravvaluta il valore di un ricambio.
E in questo modo fa apparire esosi o addirittura disonesti i suoi concorrenti che invece per 1 ora di lavoro chiedono 40 euro.

Ci fa più bella figura?
E' una strategia di marketing per apparire più onesto?

Secondo me la miglior strategia è la trasparenza,anche perchè se poi il cliente scopre che il ricambio in realtà costa un terzo penserà "Onesto onesto mi ha chiesto poco per la manodopera ma dopo aver ricaricato del 200% il costo del ricambio".

Io preferisco rivolgermi a un professionista che mi chiede il giusto e non sente il bisogno di addebitare costi occulti per giustificare i propri preventivi.
Il topic parla proprio di questo,cioè dell'onestà del professionista nei confronti del cliente.
Ogni aspetto del lavoro,dalla manodopera al rischio d'impresa,deve essere ripagato da un giusto compenso.
Ma non deve essere fatto passare per qualcos'altro.

Poi magari il mercato premia questa politica e i clienti vogliono questo,vogliono credere che i ricambi siano costosissimi (e in certi casi lo sono) e i meccanici onestissimi al punto da fare quasi beneficenza lavorando quasi gratis per loro.
Ma sempre di balle si tratta.
 
Incluso il margine sulla rivendita della merce (i ricambi sono merce)

Allora lo metti in fattura.
Scrivi costo del ricambio X e ricarico sul ricambio Y motivandolo col fatto che il rischio per eventuali difetti del ricambio ricadono su di te.
Se no dici al cliente se vuoi pagare solo X per il ricambio compralo da solo,te ne assumi il rischio,e io te lo monto.

Tu hai scritto che il meccanico che mi ha montato il radiatore è stato onesto.
Magari lo è stato controvoglia,magari avrebbe voluto chiedere di più ma ormai mi aveva detto 45 e non voleva farmi capire che il costo del ricambio era maggiorato.
In ogni caso non mi ha fatto alcun favore,io l'ho sollevato dal peso del rischio per ipotetici difetti del ricambio quindi il ricarico non era dovuto.
 
Zinzabr secondo me ha espresso fin troppo bene il concetto.
Io, molto più semplicemente, penso a una cosa: mettiamo che mi faccio fare un preventivo con pezzo 100 euro e manodopera 100 euro, gli dico:"no, il pezzo me lo cerco io". Diciamo che lo trovo a 40 euro. Il meccanico mi farà ancora 100 euro di manodopera? Già provato più e più volte. Non mi è mai capitato: il meccanico si rifiuta, anzi, addirittura SI OFFENDE, come se volessi fregarlo! Ma se tu non mi fai più lo stesso prezzo, caro mio, chi stava cercando di fregare chi? Ma andiamo... queste cose mi fanno altamente incx@are.
 
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