Le batterie che si possono smontare e caricare in casa son già un discreto peso per gli scooter elettrici che hanno batterie da circa 1 kWh ciascuna e già qualche chilo lo pesano. Anche immaginando di suddividere una batteria da 8-10 kW in tanti moduli da un kilowattora per ridurre il peso, vorrebbe dire fare una serie di viaggi su e giù per le scale (prima la sera e poi la mattina a rimetterle sul quadriciclo) che ti passa la voglia dopo il primo giorno.
La soluzione potrebbe essere un sistema di ricarica diffuso come stanno sperimentando in altri Paesi sui lampioni, chiaramente ricarica a bassa potenza, in modo che si possa parcheggiare il quadriciclo o l'auto elettrica in strada la sera, attaccare la spina e staccare la mattina dopo, chiaramente con un sistema di abbonamento o qualcosa del genere.
Anche se venisse però definito uno standard unico cioè non 3 o 4 tipi di prese (schuko, tipo, tipo 3A, ecc) e non servissero 28 app diverse per l'abbonamento, non ho idea di quanti anni o decenni ci vorrebbero per realizzare una infrastruttura di questo tipo in tutte le città e paesi d'Italia.
La soluzione potrebbe essere un sistema di ricarica diffuso come stanno sperimentando in altri Paesi sui lampioni, chiaramente ricarica a bassa potenza, in modo che si possa parcheggiare il quadriciclo o l'auto elettrica in strada la sera, attaccare la spina e staccare la mattina dopo, chiaramente con un sistema di abbonamento o qualcosa del genere.
Anche se venisse però definito uno standard unico cioè non 3 o 4 tipi di prese (schuko, tipo, tipo 3A, ecc) e non servissero 28 app diverse per l'abbonamento, non ho idea di quanti anni o decenni ci vorrebbero per realizzare una infrastruttura di questo tipo in tutte le città e paesi d'Italia.