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Ci si può fidare delle batterie del progetto ID ?

Si però finché viaggi nei pressi di grandi arterie,
Ecco seppur banale e’ il “segreto” delle elettriche.
Ovvero, con una termica di solito fai il pieno nel distributore vicino a casa e tendi a rifarlo se devi a destinazione fuori dall’autostrada anche se ti fermi all’auto grilli per faccende urologiche.
Conosco gente che se deve fare lunghe tratte che necessitano un rifornimento esce al primo casello trova un distributore e rientra per proseguire il viaggio.
Con le elettriche generalmente funziona al contrario, perché di solito fuori dalla grande arteria nel raggio di 100 km arrivi a destinazione. A meno che il viaggio è strutturato a tappe ma quello presuppone un altro tipo di ragionamento.
Ad esempio un turista nella tua zona un volta caricato ad un fast che tra Lecco e Como c’è ne sono diverse hai voglia girare per 200/300 km.
Esempio a maggio dell’anno scorso sono andato a San Marino per un weekend ma avevo il Rav però una volta che esci a Rimini su e ricarichi alla stazione Elettra a 300 kw hai voglia finire la carica girando nei d’intorni. Poi quando devi riparti ti fermi alla prima DC, magari la stessa, e fai il pieno.
sinché il circolante BEV italiano è limitato, non ci sono problemi.
Questo riprende quello che avevo detto prima. Tutte le colonnine sono sottoposte a statistica in base ai giorni e orari. Se il flusso tende aumentare e duraturo allora si interviene a correggere il tiro.
 
2030.
Dopo il 2035 si sa solo che non devono essere vendute auto con carburanti inquinanti ma non ci sono più obbiettivi da raggiungere in campo automobilistico salvo la generica neutralità carbonica al 2050,
Ricordandosi che riguarda solo l'UE questa cosa.
Ma a quella data la UE per raggiungere l’obiettivo vuole rendere elettrico tutti i parchi aziendali.
Che secondo 4R il 60% è composto da aziende di noleggio temporaneo, tipo Hertz, Sixt per intenderci.
Lo vedo fattibile, il resto che è il 70% del venduto non del circolante avverrà naturalmente al 2035 al ritmo di 1,5 milioni anno se le vendite si mantengono tali.
Già oggi, 2025, dall’anno prossimo nell’azienda dove lavora mia moglie le nuove auto aziendali solo plug-in e nell’auditorium dell’azienda stanno già facendo i corsi di come gestire l’auto.
 
Ecco seppur banale e’ il “segreto” delle elettriche.
Ovvero, con una termica di solito fai il pieno nel distributore vicino a casa e tendi a rifarlo se devi a destinazione fuori dall’autostrada anche se ti fermi all’auto grilli per faccende urologiche.
Conosco gente che se deve fare lunghe tratte che necessitano un rifornimento esce al primo casello trova un distributore e rientra per proseguire il viaggio.
Con le elettriche generalmente funziona al contrario, perché di solito fuori dalla grande arteria nel raggio di 100 km arrivi a destinazione. A meno che il viaggio è strutturato a tappe ma quello presuppone un altro tipo di ragionamento.
Ad esempio un turista nella tua zona un volta caricato ad un fast che tra Lecco e Como c’è ne sono diverse hai voglia girare per 200/300 km.
Esempio a maggio dell’anno scorso sono andato a San Marino per un weekend ma avevo il Rav però una volta che esci a Rimini su e ricarichi alla stazione Elettra a 300 kw hai voglia finire la carica girando nei d’intorni. Poi quando devi riparti ti fermi alla prima DC, magari la stessa, e fai il pieno.

Questo riprende quello che avevo detto prima. Tutte le colonnine sono sottoposte a statistica in base ai giorni e orari. Se il flusso tende aumentare e duraturo allora si interviene a correggere il tiro.
Grazie per la risposta.
Mi rimangono 2 dubbi. Il primo è come gestire l'eventuale vacanza in un albergo, metti che non è disponile la postazione di ricarica, vorrebbe dire magari perder parte della vacanza se non riesci ad abbinare una visita nei paraggi con annessa ricarica.
E pensando coi piedi per terra. Esempio che mi è balzato all'occhio in un altro post. Un'auto normale di quelle che si vendono molto ma Bev, l'avenger. In autostrada leggo che ha un'autonomia di circa 200 km, che se poi viene gestita con del margine è anche meno. E' veramente poco no? Viaggiare diventa complesso. O c'è qualcosa che mi sfugge?
Perché, fermo restando che per i km che faccio probabilmente in cambio auto mio sarà tra un po' di anni, e valuterò probabilmente un'elettrica, metti un usato non troppo vecchio, sarà su modelli del genere che dovrei indirizzarmi. E' vero anche di che viaggi lunghi ne faccio pochi.
 
Ma a quella data la UE per raggiungere l’obiettivo vuole rendere elettrico tutti i parchi aziendali.
Che secondo 4R il 60% è composto da aziende di noleggio temporaneo, tipo Hertz, Sixt per intenderci.
Lo vedo fattibile, il resto che è il 70% del venduto non del circolante avverrà naturalmente al 2035 al ritmo di 1,5 milioni anno se le vendite si mantengono tali.
Già oggi, 2025, dall’anno prossimo nell’azienda dove lavora mia moglie le nuove auto aziendali solo plug-in e nell’auditorium dell’azienda stanno già facendo i corsi di come gestire l’auto.
Vedremo.
In Ue sostenevano che questa transizione sarebbe stata un grande volano economico (a proposito di corsi di formazione e quant'altro) e invece stanno devastando economie su economie al punto che per non dare una fottutissima macchina al cittadino squattrinato han convertito all'industria militare che notoriamente non inquina ed è elettrica o, nelle versioni base, a elastico.

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Continuiamo a prenderci in giro anche tra di noi.
 
Ovvero, con una termica di solito fai il pieno nel distributore vicino a casa e tendi a rifarlo se devi a destinazione fuori dall’autostrada anche se ti fermi all’auto grilli per faccende urologiche.
Conosco gente che se deve fare lunghe tratte che necessitano un rifornimento esce al primo casello trova un distributore e rientra per proseguire il viaggio.
Ognuno giustamente fa quello che crede e non si discute.
Tempo, soldi e salute ognuno sa di se.
Una qualunque auto termica se usata in viaggio nei limiti di codice percorre con il proprio serbatoio dai 600 (devi avere un serbatoio proprio piccolo) agli oltre 1000 km con un pieno (auto parca e serbatoio adeguato).
È piuttosto raro trovare persone che in maniera continuativa guidino per oltre 600-700 km verso una destinazione. In genere uno tende a frazionare il viaggio per potersi riposare (si ok ci sono quelli che si alternano alla guida) ma in ogni caso uscire per trovarsi un parco e rilassarsi magari un ora o due è molto più salutare che in autogrill o piazzola pertanto diventa anche normale rifornire fuori dove spendi 30-40 cent in meno che in autostrada mentre magari ti mangi qualcosa di decente spendendo 1/3 che in autostrada.
Gli unici che devono uscire dalla rete autostradale in maniera obbligata sono quelli che vanno a gas se sulla tratta non ci sono stazioni di rifornimento.
 
Finché sono in vendita solo in terra cinese non mi fido delle loro innovazioni.

Se avevano in mano le carte per sbancare il banco avrebbero già agito anche qui da noi.

Poi lo stato solido lo sento annunciare da prima della diffusione moderna delle BEV.

Lo aspettiamo con ansia, anche se poi bisognerà dotarsi di colonnine ultra fast con tutto ciò che segue.
 
neanche per idea, l'immobilismo nostro, la nostra concezione del futuro come riproposizione del passato è la lora arma migliore.
non condivido.

Se era una soluzione migliore e meno costosa, per tutti ci saremo buttati a capofitto. Vedi la crescita del diesel nel recente passato. La gente sarà anche dura di orecchie ma non è stupida.
 
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