vedo che nessuno coglie l'aspetto che reputo fondamentale.
Io ho lavorato 25 anni in un laboratorio chimico ed una dozzina in un impianto chimico di trattamento rifiuti. Ambienti entrambi non esattamente salutari per la esposizione a diverse sostanze chimiche o patogeni . Periodicamente venivano effettuate rilevazioni per misurare le concentrazioni degli inquinanti rilevati per confrontarli con i valori di TLV-TWA ( concentrazione media da non superare nell'arco delle 8 ore) e di TLV-STEL (idem, ma per esposizioni di breve durata) oltre ad effettuare campionamenti in continuo sulle emissioni dell'impianto nell'arco delle 8 ore.
Ciò per la tutela della salute dei lavoratori, dei cittadini delle zone residenziali in prossimità e per indirizzare gli interventi migliorativi sui punti critici per ridurre le emissioni.
Ci rivolgevamo a laboratori esterni ed a professionisti di igiene sul lavoro, ma i valori per i parametri sopra citati erano estratti dalle tabelle che organismi internazionali avevano compilato .
Immagino che per stilare tali tabelle i metodi di ricerca per l'individuazione dei valori siano un poco più rigorosi che non un test su 20 persone e probabilmente anche meno legate ai desideri dei committenti.
Una ricerca così ridotta ed empirica cosa avrebbe potuto testimoniare nei confronti di studi già effettuati per conto dei massimi organismi sanitari?
Io la reputo poco più di un tentativo di pubblicità teso a mostrare come sul biossido di azoto si fosse fatto del terrorismo psicologico per colpire proprio loro, che in realtà gli ossidi di azoto non ci fanno assolutamente nulla. E credo che ciò sia stato frutto di una clamorosa topica nel loro marketing che non è stato assolutamente in grado di prevedere la reazione dell'opinione pubblica alla notizia.
È in quest'ottica che vedo il licenziamento del responsabile delle relazioni pubbliche.
Ha sbagliato campagna pubblicitaria, anche se io credo che anche tale scandalo non sortirà alcun effetto negativo.
Io ho lavorato 25 anni in un laboratorio chimico ed una dozzina in un impianto chimico di trattamento rifiuti. Ambienti entrambi non esattamente salutari per la esposizione a diverse sostanze chimiche o patogeni . Periodicamente venivano effettuate rilevazioni per misurare le concentrazioni degli inquinanti rilevati per confrontarli con i valori di TLV-TWA ( concentrazione media da non superare nell'arco delle 8 ore) e di TLV-STEL (idem, ma per esposizioni di breve durata) oltre ad effettuare campionamenti in continuo sulle emissioni dell'impianto nell'arco delle 8 ore.
Ciò per la tutela della salute dei lavoratori, dei cittadini delle zone residenziali in prossimità e per indirizzare gli interventi migliorativi sui punti critici per ridurre le emissioni.
Ci rivolgevamo a laboratori esterni ed a professionisti di igiene sul lavoro, ma i valori per i parametri sopra citati erano estratti dalle tabelle che organismi internazionali avevano compilato .
Immagino che per stilare tali tabelle i metodi di ricerca per l'individuazione dei valori siano un poco più rigorosi che non un test su 20 persone e probabilmente anche meno legate ai desideri dei committenti.
Una ricerca così ridotta ed empirica cosa avrebbe potuto testimoniare nei confronti di studi già effettuati per conto dei massimi organismi sanitari?
Io la reputo poco più di un tentativo di pubblicità teso a mostrare come sul biossido di azoto si fosse fatto del terrorismo psicologico per colpire proprio loro, che in realtà gli ossidi di azoto non ci fanno assolutamente nulla. E credo che ciò sia stato frutto di una clamorosa topica nel loro marketing che non è stato assolutamente in grado di prevedere la reazione dell'opinione pubblica alla notizia.
È in quest'ottica che vedo il licenziamento del responsabile delle relazioni pubbliche.
Ha sbagliato campagna pubblicitaria, anche se io credo che anche tale scandalo non sortirà alcun effetto negativo.
Ultima modifica: