Si lo possiamo ripetere anche per 100 pagine ma sempre una spiegazione non convincente resta.
I pagamenti elettronici sono il futuro perchè?
Se si parla di pagamenti perfettamente legali tipo comprare il pane o un paio di pantaloni perchè quali vantaggi offre il pagamento elettronico?
A me sembra che si prenda per buono il fatto che se una cosa è nuova è migliore,è giusta anche se non si sa spiegare esattamente il perchè.
Io resto dell'idea che incentivare l'uso della carta per le spese che anche se effettuate in contanti non rappresentavano alcun illecito ne evasione non abbia alcun effetto benefico sull'economia.
E' una trasformazione perfettamente inutile.
Zinza non ci capiamo. I passaggi sono questi: 1) il cashback è un incentivo all’uso delle carte; 2) l’uso delle carte e, più in generale, dei pagamenti elettronici consente di gestire meglio i le transazioni economiche e contrastare fenomeni illegali.
Il primo punto non merita ulteriori commenti. Può piacere o meno, ad alcuni sembrerà una misura stupida, ma il cashback nasce per incentivare i pagamenti con carta. Né più, né meno.
Il secondo punto è più complesso. Perché mai l’Italia dovrebbe promuovere l’uso delle carte? Secondo alcuni, per fare un favore alle banche. Secondo me, anche alla luce dell’ampia letteratura esistente, per una ragione molto più generale. Sarà che per deformazione professionale sono portato a privilegiare i ragionamenti macrosistemici, ma a me pare che i motivi siano di ordine generale.
La società nella quale viviamo tende ad informatizzarsi sempre più. Anni fa, nel periodo universitario, per programmare un viaggio in treno facevo 15 km per andare alla biglietteria a prenotare diversi giorni prima. Oggi non più: attraverso l’app ci impiego dieci secondi, dal divano di casa. Sempre in quegli anni, ogni mese andavo a ricaricare la tessera della metro alla biglietteria più vicina. Oggi non più: lo faccio dal sito. Anni fa, per fare un bonifico si andava in banca. Ora non più: basta uno smartphone e un’app. Un tempo i lavoratori dipendenti percepivano lo stipendio in contanti. Ora non più: viene accreditato loro sul conto corrente. Gli esempi potrebbero continuare all’infinito.
Noi italiani siamo molto indietro con la tecnologia e ciò comporta dei costi elevati in termini di impiego di risorse e di produttività. Le imprese italiane, per dire, sono spesso meno competitive rispetto a quelle straniere perché sfruttano poco la rivoluzione tecnologica. Non parliamo della pubblica amministrazione per carità di patria.
Lo stesso vale per il denaro. Così come siamo passati dal baratto all’oro come strumento per regolare le transazioni, e poi siamo passati dall’oro alla moneta cartacea, oggi siamo in una fase di transizione e stiamo lentamente passando dalla moneta cartacea a quella elettronica. Ci vorranno 20 anni, forse 30 o magari 50, ma la moneta cartacea prima o poi sparirà. È nell’ordine delle cose. Ciò detto, cui prodest? A chi conviene?
Io credo convenga al sistema-Paese: le transazioni tracciate sono più sicure (se pago con pay-pal per un acquisto telematico posso riavere indietro i soldi), non devo tenere i soldi in tasca con il rischio che mi vengano rubati (avete presente la vecchietta scippata dopo aver ritirato la pensione?), la moneta elettronica è anche più igienica (avete presente il covid?) e via dicendo. Certo, ci sono i rischi delle truffe informatiche. Ma i benefici sono evidenti: se tutti i pagamenti sono tracciati è più semplice ricostruire le transazioni commerciali (avete presente la fattura elettronica? E il 730 precompilato? Due innovazioni importarti).
Se circola meno moneta, è difficile avere attività in nero, è difficile prendere un dipendente senza fargli un contratto, è difficile evadere le tasse. Non impossibile, ma senz’altro più difficile. Se la moneta non circola, le attività illecite (sostanze stupefacenti, prostituzione, contrabbando, tangenti, etc.) sono più complicate. Non impossibili, ma più complicate. Potrei continuare all’infinito.
Certo, se vado a comprare il pane al supermercato cambia poco se pago 2 euro in contanti o con il bancomat. Ma se diamo uno sguardo più ampio, i benefici per la collettività sono evidenti.
Il fatto è che ci scontriamo con cittadini poco inclini ai cambiamenti. Come si fa a convincerli? Semplice: bisogna “premiarli”, dare loro un incentivo. Paghi con la carta? Ecco uno sconto, così c’è una convenienza concreta.
Queste, a grandi linee, le logiche del cashback. Se poi pensi che i pagamenti elettronici non rechino alcun vantaggio alla collettività e che, tutto sommato, potremmo continuare ad usare la moneta cartacea per altri 100 anni, quando il mondo va in un’altra direzione, che dire, non mi troveresti d’accordo