<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Blocco euro 5 in Piemonte, qualche soluzione? | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Blocco euro 5 in Piemonte, qualche soluzione?

Il blocco delle diesel euro 5 in Piemonte e nelle altre regioni del nord Italia discende da una procedura di infrazione avviata anni fa a motivo di continui sforamenti delle percentuali di concentrazione delle polveri sottili (PM10). Non ha nessun legame con il provvedimento sulle auto elettriche e sulle emissioni di CO2 (che sono gas serra e non già inquinanti).
È noto che la pianura padana, per conformazione geografica, sia particolarmente esposta alle polveri sottili, se poi bloccare le auto diesel sia sufficiente o meno non saprei dire. Personalmente ho dubbi sul blocco delle euro 5 perché hanno il filtro antiparticolato, mentre le auto a benzina a iniezione diretta possono circolare liberamente sebbene abbiano emissioni maggiori. Ma la questione qui attiene all'aria inquinata di quelle regioni, va detto, e non ad un mero capriccio di qualcuno che siede a Bruxelles
 
ahem....... politica......
Assolutamente educazione civica, sta ai cittadini fare scelte, di qualsiasi parte sia, di rappresentanti che siano davvero tali. Sopratutto in ottica delle alleanze ed apparentamenti che, colà, vengono prese per macroblocchi. Noi siamo il nostro Stato, noi siamo l'Europa, noi siamo gli artefici, tutti, nessuno escluso, persino io, pensaunpo'te...
 
Sul tema dei referendum io ho sentimenti contrastanti.
Concordo con le perplessità di molti,almeno su certe tematiche complesse credo che affidare la decisione di pancia alla popolazione sia controproducente e offra troppo spazio alle manipolazioni.
Anche perchè spiegare in termini comprensibili alle persone comuni come me il perchè fare o non fare determinate scelte in tema di politica macroeconomica o energetica penso non sia facile.
Su altre tematiche più legate all'etica e alla morale credo invece che il referendum sia uno strumento utile.

Da un lato non vorrei andare a votare ogni mese su temi che magari non capisco bene.
Ma dall'altro a volte mi sento un po' escluso.
Ogni tot anni prendo la mia scheda elettorale e dolorosamente metto la croce.
Però vorrei dire a quelli a cui ho dato il mio voto che su questo,questo e quest'altro tema non la penso come loro.
O vorrei dire a quelli a cui ho negato la croce che condivido magari alcune loro posizioni,ma che su altre mi trovo talmente distante da non poter nemmeno considerare l'idea di mettere quella crocetta.

Insomma mi piacerebbe non dover scendere sempre a compromessi e dovermi accontentare del minestrone che è meno peggio ma poter selezionare quali ingredienti togliere dal menu e quali invece inserire.
 
Personalmente ho dubbi sul blocco delle euro 5 perché hanno il filtro antiparticolato, mentre le auto a benzina a iniezione diretta possono circolare liberamente sebbene abbiano emissioni maggiori
La risposta ce l'ha data la pandemia, dunque il Padreterno. Di cui sinceramente mi fido molto più che degli Euroburocrati...
 
Esatto, bastano posti di blocco e telecamere, sforzo zero e incasso assicurato. Invece controllare le temperature dei riscaldamenti nelle case e i sistemi installati non si può perchè bisognerebbe entrare nelle case e ci vuole un mandato di un giudice. Si aggredisce sempre il più debole, è una legge di natura.


Specie se nel contempo,
e' pure remunerativo
 
Perché è così... Invece di ergersi ad organismo di coordinamento delle politiche commerciali a protezione dei Paesi membri (cosa che fanno TUTTI gli Stati del mondo), di mettere a punto una vera strategia militare di protezione dei propri confini, al pari di TUTTI gli Stati del mondo (e/o delle confederazioni del passato), di armonizzare norme tributarie e operare una vera strategia di difesa valutaria obbiettivo su cui si fondava la valuta comune, si è messa a disquisire della lunghezza dei cetrioli e di come mi devo organizzare la giornata, se mettere un calzino di lana o se rottamare un veicolo in nome di un delirio ecologista che non ha pari nell'universo conosciuto. Oltretutto causando un enorme e incolmabile disastro industriale a vantaggio della Cina, come già espresso in altro topic.

Normale che non la si percepisca come un'istituzione "amica" della popolazione attiva.

Pur non piacendomi i ragionamenti semplicistici , debbo dire anch'io che questa Ue appare più come astratta unione monetaria e burocratica , che come democrazia concreta . Una volta , quando ero giovane , gli euroscettici dubitavano sulla natura dell'Europa che si stava formando intorno alla sua moneta , temendo un'Europa dei mercanti , al posto di una positiva Europa dei popoli ...Non vorrei sconfinare in argomento proibito , ma qualche cosa di vero in questa boutade c'era e purtroppo c'è...Vi è infatti un'unione monetaria , poco incline a discutere le sue tesi con i cittadini , piuttosto ad imporre diktat non discutibili , non negoziabili , non transabili , non emendabili , come questa transizione troppo tranchant e troppo poco soft , troppo poco graduale , troppo poco elastica , troppo monolitica , diversamente dalla realtà , pure quella della natura , della salute e della sua protezione , che è composita e in continuo movimento , in eterno (?) divenire...
 
Bah, sull'Europa si è sempre propensi a credere a chi le addossa tutte le colpe della nostra capacità di autogovernarci.
Anche in UK davano la colpa all'EU.
Dopo pochissimo dall'uscita, hanno capito che invece l'EU mitigava le loro mancanze.
Prendere esempio ed iniziare a ragionare con una visione più panoramica?
 
Bah, sull'Europa si è sempre propensi a credere a chi le addossa tutte le colpe della nostra capacità di autogovernarci.
Anche in UK davano la colpa all'EU.
Dopo pochissimo dall'uscita, hanno capito che invece l'EU mitigava le loro mancanze.
Prendere esempio ed iniziare a ragionare con una visione più panoramica?
Ma infatti l'uscita non è mai la soluzione giusta . La GB ha scelto la strada del porto franco per finanza internazionale e sede di società . La via per l'Italia credo sia quella di negoziare , spingere per rendere le regole più democratiche , efficaci ed eque , salvaguardando i suoi punti fi forza e il suo welfare , non buttando il bambino insieme all'acqua sporca...
 
Invece controllare le temperature dei riscaldamenti nelle case e i sistemi installati non si può perchè bisognerebbe entrare nelle case e ci vuole un mandato di un giudice.
Questo no, il Comune se vuole può effettuare i controlli anche a campione ed a sorpresa. Sulla caldaietta di studio e su quella domestica del suocero facciamo la regolare manutenzione annuale ed ogni due anni un controllo più specifico per i fumi con trasmissione del rapportino al comune, che fa controlli a campione. Era capitato anche a me qualche anno fa, arriva una lettera in cui si fissa data e ora del controllo. Quel giorno arriva puntuale il tecnico che ha fatto un controllo approfondito sia della caldaia sia della documentazione sui precedenti controlli e gli ho chiesto cosa sarebbe successo in caso di inottemperanza o di irregolarità pregresse. In caso di omessi controlli periodici, la sanzione variava a seconda della loro totale assenza o della regolarizzazione intervenuta tra il preavviso di controllo e controllo stesso (il preavviso era di un mese proprio per invitare gli smemorati a regolarizzare), in caso di assenza del proprietario/inquilino il tecnico ritornava lasciando avviso, poi passava la pratica alla Polizia Locale, in caso di rifiuto di ingresso attendeva l'arrivo della PL.
Parliamoci chiaro, se il cittadino non collabora, fai presto a metterlo sotto pressione al punto che gli conviene collaborare.
 
Questo no, il Comune se vuole può effettuare i controlli anche a campione ed a sorpresa. Sulla caldaietta di studio e su quella domestica del suocero facciamo la regolare manutenzione annuale ed ogni due anni un controllo più specifico per i fumi con trasmissione del rapportino al comune, che fa controlli a campione. Era capitato anche a me qualche anno fa, arriva una lettera in cui si fissa data e ora del controllo. Quel giorno arriva puntuale il tecnico che ha fatto un controllo approfondito sia della caldaia sia della documentazione sui precedenti controlli e gli ho chiesto cosa sarebbe successo in caso di inottemperanza o di irregolarità pregresse. In caso di omessi controlli periodici, la sanzione variava a seconda della loro totale assenza o della regolarizzazione intervenuta tra il preavviso di controllo e controllo stesso (il preavviso era di un mese proprio per invitare gli smemorati a regolarizzare), in caso di assenza del proprietario/inquilino il tecnico ritornava lasciando avviso, poi passava la pratica alla Polizia Locale, in caso di rifiuto di ingresso attendeva l'arrivo della PL.
Parliamoci chiaro, se il cittadino non collabora, fai presto a metterlo sotto pressione al punto che gli conviene collaborare.

Però ti possono controllare al massimo che la caldaia sia in regola.
Poi se tu decidi di tenere 28 gradi e stare in costume da bagno nessuno ti dice niente,salvo magari per quel giorno in cui c'è il controllo essere costretti ad abbassare la temperatura.
Capisco anche chi dice che paga le proprie bollette e fa come gli pare però se io ho la canna fumaria della sua caldaia sotto le finestre o se la qualità dell'aria fa schifo e mi tocca andare a piedi la cosa influisce anche su di me.
Qui negli ultimi anni,per la paura dei rincari,tutti quelli che hanno il camino ma non l'avevano mai usato hanno iniziato a bruciare legna.
Magari hanno la caldaia in regola ma non è con quella che producono la maggior parte delle emissioni.
 
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