mai vista, e ne ignoravo esistenza, che bella!
Sì, ha ancora il suo notevole fascino, e inoltre per me è indissolubilmente legata a tanti ricordi da bambino.
Quel mio zio era un omaccione di 1,90 con una notevole panza, e ancora oggi mi chiedo come facesse a starci dentro.
Era un cugino di mia madre (anch'essa nata a Milano, ma erano di famiglia siciliana), un tipo molto estroverso, gioviale, sempre allegro, e naturalmente grande appassionato di motori. L'opposto di mio padre, serio professore all'antica tutto casa e chiesa. Inutile dire che la prima passione per le auto me l'ha instillata da bambino mio zio, non certo mio padre.
Tornando alla sua Fulvia Zagato, lui la chiamava semplicemente così, "La Zagato", e per me da allora è sinonimo di auto bassa, veloce e sportiva.
Nonostante sia passato all'incirca mezzo secolo, ricordo bene quando ci portava a fare un po' di curve, con mio padre visibilmente preoccupato che si aggrappava dappertutto e io impressionato (ero abituato alla Fiat 850 di famiglia). La mia passione per la guida con la MX-5 su stradine piene di curve forse è nata in quell'occasione, anche se il vero interesse per i motori è sbocciato più tardi, verso gli 11-12 anni.
Sembra incredibile, ma in quegli anni con la sua Zagato mio zio viaggiava spesso da Milano alla Sicilia e viceversa (era un imprenditore edile, e inoltre aveva proprietà in Sicilia), e spesso si fermava a pranzo da noi, in provincia di Roma.
Altro ricordo indelebile di quegli anni: una volta ci telefonò perché aveva fuso il motore in autostrada, dalle parti di Firenze. Quindi mio padre dovette andare a recuperarlo.
Ma la cosa bella era che non aveva fuso il motore della sua Zagato, ma di quella di sua moglie!! (non so perché quella volta non aveva preso la sua...)
Mia zia non la prese tanto bene...
Quanti ricordi, anche a distanza di mezzo secolo....