<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Autonomia elettrica: non è solo questione di batteria. | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Autonomia elettrica: non è solo questione di batteria.

praticamente se si esce per un viaggetto è consigliabile avere un cardiochirurgo al fianco e una siringa pronta con adrenalina....
aggiungiamoci un defribrillatore va :D

...o questo nel bagagliaio....

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Non dite che sparo sulla croce rossa.......
simpatico il driver, oltre ad avere un cognome piuttosto noto... però mi è venuto il nervoso per lui. Suggerirei alle case automobilistiche di fare un accordo con un monastero tibetano per tenere dei corsi di yoga zen per i clienti delle auto elettriche, in alcune situazioni sarebbe di aiuto....
 
il cruscotto e' inguardabile

e il tizio che si filma con una mano, e legge il cellulare con l'altra e' un bell'esempio, da divulgare
 
probabilmente la usano solo per brevi spostamenti

anche un mio vicino ha una mini a pila.
la mini la usa solo la moglie in citta', per spostarsi fuori hanno un chr (o una rv4, me li confondo sempre), e la presa di corrente nel box.
cosi' han senso
ma devi anche averci un po' di pecunia
 
...e comunque, c'è poco da fare: l'unica elettrica in commercio che si possa chiamare un'auto è la Tesla, il resto del mondo non ce la fa.
 
Utilizzare una elettrica come unica auto a disposizione non è per tutti (e neanche per molti, direi, almeno per qualche anno).
Se invece si hanno in famiglia 2 o più auto spesso il discorso è diverso...
Credo tu abbia centrato perfettamente il punto della questione.
Un'auto elettrica va bene per il 90% degli utilizzi, ma quel 10% di casi in cui fai difficoltà ad usarla senza troppi problemi ne rende sconsigliabile l'acquisto come unica auto.
L'auto elettrica ha il massimo della convenienza come mezzo per andare e tornare da lavoro quando si può caricare a casa o a lavoro, ma non ha quella versatilità che oggi (e da decenni) hanno le termiche che le consentono di essere utilizzabili come "unica auto" di famiglia che va bene per quasi tutti gli usi. Io ad esempio come unica auto non me la "posso permettere" e nonostante abbia valutato le elettriche che oserei dire mi piacciono di più come esperienza di guida, ho dovuto ripiegare per la termica.
La mia Hyundai i10 impiega forse un minuto a fare il pieno in ogni stazione di rifornimento del globo terracqueo, la accendo e leggo che l'autonomia è 680km, fine dei problemi.
Con una qualsiasi elettrica avrei certamente autonomia inferiore, tempi di ricarica imparagonabili e dovrei studiarmi il percorso per evitare di rimanere a secco in cerca di colonnine, quella volta l'anno che ho del tempo libero e decido di farmi un viaggetto più lungo.
Ad oggi l'unico vero problema è questo (oltre al costo iniziale decisamente più alto) in futuro quando e se le tecnologie miglioreranno ne riparleremo.
 
Non dite che sparo sulla croce rossa.......
simpatico il driver, oltre ad avere un cognome piuttosto noto... però mi è venuto il nervoso per lui. Suggerirei alle case automobilistiche di fare un accordo con un monastero tibetano per tenere dei corsi di yoga zen per i clienti delle auto elettriche, in alcune situazioni sarebbe di aiuto....
È vero che non si va a Nizza tutti i giorni partendo da Padova, Milano o Torino...

È vero che si può (anzi, si deve!) partire carichi.

Però l'idea di metterci 10 (9 o 11...) ore per fare meno di 600 km, SENZA IL MINIMO TRAFFICO è inquietante, mette realmente l'ansia.

Mi penso già con le tre donne in auto... Ad agosto...

Eccellenti auto per commuting casa-lavoro-casa, super confortevoli, grandi accelerazioni e poca spesa (caricando a casa), però come unica auto per una famiglia come la mia (ma anche come quelle di colleghi, parenti e amici tranne uno) non può essere una soluzione valutabile.
 
È vero che non si va a Nizza tutti i giorni partendo da Padova, Milano o Torino...
Questo è il punto, per la maggioranza degli utenti il commuting quotidiano è fatto di percorsi brevi, spesso urbani o extraurbani ma sotto o poco sopra i 100km/die. L'uso su lunghe tratte è sporadico, con un adeguato sviluppo della modalità di trasporto integrata, tra noleggio per il singolo viaggio, mezzi di trasporto collettivi etc si dovrebbe poter gestire le esigenze estemporanee.
 
ANZI, sarebbe utilissimo un minimo di reportage, se hai occasione di conoscere le impressioni d'uso.

Non lo posso fare certo io il reportage, visto che vedo raramente mia sorella, e quando la vedo non ci mettiamo certo a parlare di auto.
So solo che l'unica volta che l'ho vista con la Spring, è partita dal parcheggio bella sprintosa, cosa decisamente inusuale per un tipo come lei (ha sempre avuto utilitarie Fiat).

L'unica cosa certa che posso dire è che la usa per commuting quotidiano di poche decine di chilometri e che non ha problemi di ricarica, abitando in una villa in campagna.
 
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