"Difetto" nell'impianto frenante.
Come vi avevo anticipato questa auto (come tecnologia) non è esente da "difetti" se così li vogliamo chiamare infatti ho notato questo comportamento non proprio limpido dell'impianto frenante. Tengo a precisare che non è un allarme, ma può creare se non abituati qualche disagio o piccolo spavento. Non sono ne un meccanico ne tantomeno un ingegnere quindi cercherò di esprimermi il meglio che posso.
In un'auto normale quando si preme sul pedale del freno si aziona una pompa che è collegata direttamente al circuito idraulico e poi alle pinze, fin qui, come dire ho scoperto l'acqua calda.Quindi se facciamo sempre la stessa pressione sul pedale le pinze faranno sempre la stessa forza sul disco, con lunghezze di frenate diverse a secondo della velocità, dunque ogni volta che premiamo sul pedale del freno ci aspettiamo e abbiamo una risposta conosciuta. Nella HSD invece tra il gruppo pedale-pompa e le pinze è un groviglio di sistemi, di ripartizioni di forza che intervengono contemporaneamente con tantissimi parametri diversi a secondo delle situazioni. Mentre in un impianto tradizionale si ha il completo controllo sulla frenata (tranne le frenate in cui interviene l'ABS), sull'impianto frenante della HSD non è così dando all'inizio (bisogna abituarsi) una sensazione di incertezza e di non collegamento diretto tra il pedale e le pinze, e quindi un non completo controllo. Infatti il sistema frenante deve capire, a seconda della velocità e forza sul pedale, se serve usare:
-Il solo recupero di energia del motore elettrico per la batteria e per quanto tempo visto che, solo nel tratto finale, l'auto si ferma con le pinze ( per rallentamenti o frenate normali)
-il recupero di energia in abbinamento alle pinze, e come ripartire uno e l'altro e per quanto tempo (frenate più energiche o ad alte velocità)
-come nel caso sopra ma con l'intervento dell'ABS quindi deve sapere quali sistemi devono intervenire a seconda della velocità, e come e per quanto tempo.
-in caso di scarsa aderenza anche a basse velocità, tipo ghiaccio, ghiaia e via dicendo, quali sistemi e come usarli.
Mi rendo conto che il compito di progettare questo sistema non deve essere stato facile inoltre l'intervento di più sistemi, quando intervengono in una singola frenata, devono essere coordinati e non provocare scossoni e discontinuità nella sua progressione dando false indicazioni alle centralina. Infatti, ed è qui dove vorrei arrivare, nonostante tutta la cura progettuale qualche scompenso e discontinuità si nota, anche dopo il grande lavoro di aggiornamento sul software di gestione fatto qualche tempo fa dopo i problemi sorti negli USA. I problemi più grossi che sorgevano sul pavé, in quanto la centralina interpretava male i segnali che arrivavano dalle ruote facendo intervenire l'ABS allungando di molto gli spazi di arresto, sono stati risolti. Comunque il comportamento delle frenate sempre sul pavé, in base alla velocità e a secondo se lavora il solo recupero di energia o le pinze, tuttora non è perfetto e cambia leggermente ad ogni situazione imponendo a volte piccole correzioni di pressione sul pedale del freno per frenare negli spazi desiderati, cioè non è preciso e sincero quanto uno tradizionale.La stessa imprecisione la si può notare (se non abituati) nelle piccole manovre tipo parcheggi o nel box dove le prime volte sono arrivato "lungo" perché mi attendevo, sempre con la stessa pressione, una risposta più decisa e sempre uguale. Una situazione dove il suo comportamento mi lascia un po' perplesso succede quando si prende un tombino che è più basso ( incassato) rispetto al livello della strada durante una frenata in cui interviene solo il recupero di energia. Percorro una strada a senso unico tutte le mattine vicino a casa mia in cui, posizionato leggermente sulla destra ad una quindicina di metri dallo stop, c'è un tombino non grigliato ( 60 x 60 circa ) che risulta incassato di circa 3/4 cm. rispetto al livello stradale. Se viene preso, durante la frenata che viene effettuata in quel tratto solo con il recupero di energia a circa 25/35 all'ora, l'impianto frenante dopo lo scossone del buco diminuisce la sua efficacia facendo scivolare più forte la macchina se tempestivamente non si aumenta la pressione sul pedale ristabilendo l'azione frenate desiderata.Non penso che sia l'ABS se no non mi permetteva di correggere la frenata, ma penso che sia il sistema di recupero di energia che scambia il buco come se fosse una perdita di aderenza intervenendo di conseguenza. Il problema è che, se non se conosce il comportamento e non si è abbastanza reattivi ad aumentare la forza sul pedale del freno, si rischia di percorrere alcune metri in più rispetto a quello preventivato. Per confronto ho usato come tester la mia Punto Actual 3P super base ( però ha l' ABS) che dopo lo scossone del buco mantiene imperterrita e costante la sua azione frenante. Allora mi sono chiesto se quel tombino non fosse a 15 ma a 4/5 metri dallo stop cosa sarebbe successo ? Prima di ritrovarmi se fosse successo in un altra situazione in mezzo alla strada con notevoli conseguenze. Beh su questo posso stare tranquillo perché riprendendo lo stesso tombino, ma simulando che lo stop fosse subìto dietro (4/5) , ad una velocità ovviamente più bassa perché devo fermarmi subito dopo, la machina si è comportata bene. Probabilmente, visto le caratteristiche di frenata dell HSD che le pastiglie intervengono verso la fine della frenata, nell' azione frenante il recupero di energia in abbinamento alle pastiglie non commette lo stesso errore.
Devo ammettere però che ho potuto testare personalmente anche la grande affidabilità di tutti i sistemi di sicurezza di controllo della macchina poche settimane fà quando, per scartare un ciclista, ho percorso con ABS inserito una decina metri con le 2 gomme di destra nel selciato laterale della strada, senza sbandamenti e controllando perfettamente l'auto.