Rick65 ha scritto:Io dico solo che a fianco di Marchionne, grande risanatore di bilanci come ha dimostrato prima con Fiat e sta dimostrando ora con Chrysler, ci vorrebbe un Ghidella, l'ingegnere che portò Fiat ai fasti degli anni '80, mettendo l'auto al centro degli interessi del Gruppo Italiano, finchè venne malamente rimpiazzato con Romiti che ne diede inizio al progressivo disimpegno dal core business dell'automobile e ai successivi guai, ben noti a tutti.
Per quanto si possa ridere del patetico antifiattismo che si legge un po' dappertutto (è di moda) o delle altrettanto patetiche prove sul giro per affermare una presunta inferiorità dell'auto italiana, non si può negare che il Gruppo ultimamente non stia producendo novità, modelli, varianti, eventi, promozioni, iniziative di marketing tese a risvegliare l'interesse dei potenziali clienti, e in un mondo dove l'immagine ormai conta ben più del prodotto, questo è imperdonabile.
Per di più acquistano sempre più forza le ipotesi della cessione (cioè della morte) di Alfa Romeo e di una spersonalizzazione dell'auto italiana in favore di quella a stelle e strisce. In pratica la fine di una storica industria e di marchi leggendari.
E' qui che bisogna criticare, e con forza, l'operato di Marchionne. Che spero avrà la bontà di farci sapere quali auto intenda produrre, dove e soprattutto quando! La risposta che diede a Fabio Fazio qualche settimana fa, evasiva, non mi è piaciuta per niente.
Cinque stelle per il tuo intervento.
Best regards,
The frog