jackari ha scritto:
1- sei tu che parli di aria fritta. quale sarebbero gli strumenti? il processo penale?
dieci anni di processo per un certificato falso senza la possibilità di dimostrare che tale certificato è effettivamente fasullo. suvvia... non spariamo cazzate. come dimostri che un certificato per un giorno è fasullo. TUTTI i lavoratori se vogliono vanno dal medico per farsi fare un certificato magari dicendo che hanno un gran mal di testa e il medico cosa dovrebbe fare, non farglielo?
diversamente se si prende un parametro di riferimento (tipo la media delle assenza degli altri lavoratori) e l'azienda paga solo fino a quel numero di assenze e poi non paga più anche il lavoratore avrà un disincentivo a "prendersi una giornata di vacanza, che tanto è mio diritto". ovviamente il discorso vale per le assenze per malattie brevi e non gravi, che le altre sono ovviamente più facili da verificare (es. se ti rompi una gamba..... )
Cazzate le spari tu. Non è la prima volta che si legge sulla stampa di gente che è stata beccata a fare i furbi, denunciati sia loro che i medici compiacenti e cacciata IMMEDIATAMENTE. Poi ovviamente il processo ha i suoi tempi, ma quello è un altro discorso. Se poi un medico non è in grado di capire se uno è davvero malato o simula allora è meglio che si dia all'ippica. Il mio controlla le ricette tre volte prima di darmele, tanta è la paura che gli hanno messo di sbagliare qualcosa.
Ripeto, finchè l'illecito non viene provato non si possono colpevolizzare le persone. Questo dalle vostre parti lo chiamano giustizialismo forcaiolo.
jackari ha scritto:
2- ma che stai dicendo... uno può criticare e spalare merda quanto vuole e immaginarsi che se fosse lui il dirigente allora si che le cose andrebbero bene .... tuttavia se è operaio e vuole lavorare si deve affidare necessariamente a quella dirigenza. semmai con specifico riferimento al caso fiat questo era il momento di chiedere qualcosa in più dal punto di vista di ergonomia, ambiente di lavoro, retribuzione e non dire all'azienda "i miei diritti non si toccano vattene a gambe all'aria". se vuoi finire come a longbridge o come ad arese....
se l'operaio vuole essere "padrone del suo destino" può anche diventare imprenditore. così' vediamo se poi qualcuno gliela paga la malattia o le ore di pausa in meno.
Ti pare che possa esistere un paese di soli imprenditori?
Rivolto la questione, se gli imprenditori italiani sono così infelici perchè i lavoratori italiani pretendono troppo, vadano pure all'estero.
Per come la vedo io questo paese prima si libera di capitalistucoli da quattro soldi, intrallazzatori e avidi, che per realizzare un po' più di profitto sono disposti a qualunque cosa, ha tutta da guadagnarci.
jackari ha scritto:
3- certo sempre incompetenza degli altri. non è che magari sono anni che il mercato dell'auto è dopato e caratterizzato dalla sovraccapacità produttiva almeno nei paesi "avanzati"? magari si. e non è merito dei governi che tu dici "assistenzialisti" che i posti di lavoro si sono conservati (o addirittura creati)? a quest'ora magari questi operai non avevano neanche un cazzo da protestare che erano stati licenziati da dieci anni. e magari questi governi non hanno raggiunto questo equilibrio sacrificando dei poveri giovani che arrivati a 40anni ancora non hanno un posto a tempo indeterminato. e non è vero che questo governo ha fatto una bella riforma del diritto del lavoro volta a cancellare quelle norme e quei principi che magari consentivano al giudice di raddrizzare certe storture?
ma chi se ne frega l'importante è non toccare i 10 minuti di pausa dell'operaio FIAT.
Certo così come i lavativi, assenteisti, fancazzisti e superpagati sono sempre i dipendenti. Sono stati loro a progettare e a lanciare sul mercato la multipla, la stilo, la new croma, la phedra, e tutte le altre altre schifezze che il gruppone ci ha propinato in questi anni. Però ora sono loro che devono rimetterci.
jackari ha scritto:
4- a me pare di no. per fare salvi i diritti di alcuni si sono sacrificati i diritti di molti (quantomeno dal punto di vista di finanziamento pubblico). insomma i vecchi hanno maturato i diritti e li devono conservare a tutti i costi (anche se sono quisquilie come i dieci minuti di pausa) i giovani si devono sacrificare per consentire ai vecchi di mantenerli.
Se gli anziani hanno maturato diritti portarglieli via, per come la vedo io, si configura come furto.
Anche questa stronzata del mettere i giovani contro gli anziani è una delle tecniche impiegate dai capitalisti nostrani per metterlo in quel posto a chi lavora.
Si continua a cercare di togliere a chi il lavoro ce l'ha perchè bisogna dare lavoro ai giovani. I risultati si sono visti.