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A spasso per Roma in cerca di colonnine

-------------------------------------Uora uora-------------------------------------------

Notizia flash Tg24( Mediaset )

L' Italia e' al QUINT' ULTIMO posto per l' elettrico.

Considerato che l' Italia e' il terzo paese d' Europa, e che i paesi sono 27....

essere al QUINT' ULTIMO posto,

significa essere

la foto,

che piu' foto

non puo' essere,

DI UN RIFIUTO MONSTRE,
CHE PIU' MONSTRE NON PUO' ESSESERE DEL BELPAESE

verso questa nuova alimentazione.
 
Che scandalizzarsi per dare in rapporto degli spiccioli per comprare un'auto elettrica e/o sviluppare una infrastruttura di ricarica ed energie alternative più green per evitare di inquinare meno lo trovo un po comico.
O non sei d'accordo.
Quattro spiccioli mica tanto. Se mi dici che dal 2020 al 2022 (3 anni) l'Italia ha destinato 2,5 miliardi di dollari per gli idrocarburi lo devi raffrontare al miliardo di euro nel solo 2024 per il cambio auto (la maggior parte per le BEV.
 
Quattro spiccioli mica tanto. Se mi dici che dal 2020 al 2022 (3 anni) l'Italia ha destinato 2,5 miliardi di dollari per gli idrocarburi lo devi raffrontare al miliardo di euro nel solo 2024 per il cambio auto (la maggior parte per le BEV.
Non proprio.
A disposizione ci sono circa 950 milioni di euro, per la maggior parte (403 milioni) destinati alle auto a benzina e alle diesel Euro 6 nuove. Il nuovo meccanismo, però, riguarda anche l'usato (20 milioni), i veicoli commerciali leggeri (53 milioni), il noleggio (50 milioni) e, ovviamente, le auto a basse emissioni: per le elettriche e comunque per la categoria tra 0 e 20 g/km di CO2, sono previsti 240 milioni, mentre per la fascia 21-60 g/km (in sostanza le ibride plug-in) sono stati stanziati 150 milioni. I contributi vanno da 1.500 a 13.750 euro (il massimo possibile è riservato ai redditi più bassi), con la seguente ripartizione in base all'ipotesi di rottamazione di una vecchia auto:
Su 950 milioni 240 alle Bev ,150 alle plugin.
 
...accostare al termico la parola "inquinamento ambientale" .
La questione ruota tutta attorno a questo punto. Una "certa" parte della società, essendo a corto di argomentazioni, ha acuito lo scontro sociale attribuendo nuovi significati a parole e concetti già assimilati dal pensiero comune. Di più: il pensiero comune è stato relegato all'essere perennemente retrogrado anche se esprime concetti standard, assodati, ineludibili, oggettivi, fattuali. Nemmeno le statistiche scalfiscono il nuovo "Ministero della Verità" che, dopo aver imposto anche la "Neolingua" procede a passi veloci verso il predominio delle idee, sempre supportate da una "Comunità Scientifica" completamente allineata ai dettami del nuovo "Socing".

George Orwell's 1984? no, 2024.
 
Questa statistica è assolutamente falsa.
E' calcolata sull'impatto delle emissioni di una vettura nuova, e con i parametri di omologazione.
Un'elettrica inquina (mi riferisco al puro utilizzo) nulla, non avendo emissioni, e molto meno di una termica per la produzione di corrente, dato che una larga parte, sempre maggiore, a proviene dalle rinnovabili.
Una termica inquina sempre di più con il passare del tempo e dei chilometri percorsi, inoltre a motore freddo, le emissioni sono elevatissime e tossiche/cancerogene.
E ribadisco, le termiche molto spesso vengono manomesse.
ti metto like al precedente messaggio perche' capisco che ci possa essere una certa "soggettivita' " nel pensare come la spesa pubblica possa essere utilizzata , fermo il fatto che e' pacifico che in un sistema di mercato normale lo stato non dovrebbe finanziare auto a fondo perduto l'acquisto di un bene come la macchina.
Per quel che riguarda le statistiche non ho capito a quale ti riferisci. Produrre un elettrica , ma non te lo scrivono sui siti di disinformazione elettrica, richiede un impatto ambientale molto superiore ad una termica. Molto di piu'. Quanto? il break even e' a circa 80.000km o piu' a seconda del motore termico che si prende a riferimento. Se prendo un 1.0 sopra i 100.000km.
Poi e' ovvio che quell'inquinamento lo spostiamo da cosa nostra a casa loro in un altro continente.
Basta saperlo ed essere coerenti , a me va pure bene eh... pero' eviterei di scrivere (non parlo di te) che l'elettrico inquina zero quindi impatto zero. Ma de che.
 
Vivo in val padana che , a sentire gli esperti, pare sia tra le più inquinate del mondo.
Dovrei essere terrorizzato.
Poi vado a leggere queste statistiche:

"Negli anni a seguire ci sono aumenti e flessioni, ma con un complessivo trend in crescita che fa registrare come età media di morte 54 anni nel 1881, quasi 60 nel 1891, 62,46 nel 1901, fino ai 71,11 del 1951
Oggi siamo a 84 anni circa."


Certo,la riduzione della mortalità infantile, la medicina, gli interventi chirurgici, i farmaci e mettici dentro la maggior attenzione al cibo (non per tutti) ma resta un fatto incontrovertibile. Campiamo sempre più a lungo.
Ma siamo circondati da veleni che dovrebbero in qualche modo decimarci.
Come la mettiamo? Non è che ci abbiano ossessionato un pò troppo con le polveri sottili i NOX e tutto quello che sputano fuori i tubi di scappamento delle maledette macchine ICE?
Il corpo umano è alquanto complicato e sofisticato e non è esluso che si abitui ai veleni e in qualche modo vi reagisca a modo suo. In passato si parlava di mitridatismo, ossia l'assunzione giornaliera di piccolissime quantità di veleno che abituavano l'organismo a difendersi da essi anche se assunti in dosi più massicce e letali.
Insomma, posso essere perplesso senza per questo passare per nagazionista o terrapiattista?
Parto dal fondo, ossia dal Mitridatismo.
Penso che si, effettivamente ci sia una relazione.
Credo anche che, per sfortuna o altro che non mi è dato conoscere, valga per molti ma non per tutti, ma gli inquinanti, questi sì, valgono purtroppo per tutti.
Per il resto, l'età media è aumentata, ma il dato è spurio e l'hai già evidenziato, perciò non mi dilungo.
Mi permetto solo però di evidenziare che, la qualità della vita è peggiorata moltissimo.
Si vive più a lungo, ma con più tempo passato dal medico/in cura, e con uno stress da "patologie" molto elevato.
Non sono tutte rose...
 
OT ON
Tra i Paesi del G20, l’Italia è prima in Europa e al quinto posto nel mondo per sostegno pubblico alle fonti fossili. Il nostro Paese eroga più di Stati Uniti, Russia e Arabia Saudita al comparto, a cui, tra il 2020 e il 2022, le istituzioni finanziarie pubbliche dei paesi del G20 e le banche multilaterali di sviluppo hanno concesso sussidi per almeno 142 miliardi di dollari. Lo rivela il nuovo rapporto, datato Aprile 2024, di Oil Change International e Friends of the Earth Stati Uniti, a cui ha contribuito ReCommon. La maggioranza dei finanziamenti pubblici per il settore – circa il 54% del totale – è destinata al gas (estrazione, produzione, trasporto e stoccaggio), mentre il 32% va a progetti misti di petrolio e gas. Sono le agenzie di credito all’esportazione (Eca) a tirare le fila di questo enorme flusso di denaro: da loro è passato il 65% di tutto il supporto finanziario pubblico destinato al settore tra il 2020 e il 2022. E l’Italia è in prima fila proprio per l’operatività della sua agenzia di credito all’esportazione, Sace. Controllata dal ministero dell’Economia, fra il 2016 e il 2023 Sace ha emesso garanzie per il settore degli idrocarburi (sotto forma di assicurazioni sui progetti o garanzie sui prestiti per la realizzazione) pari a venti miliardi di euro, una fetta importante dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad) italiani. Una somma che equivale quasi a una manovra finanziaria. Come ricordano gli autori del report, la finanza pubblica ha un’influenza enorme sulle tipologie di progetti energetici da sviluppare: “Prestiti, sovvenzioni, acquisti di capitale e garanzie riducono il rischio per gli altri investitori perché sono garantiti dal governo e spesso godono di tassi agevolati, cioè inferiori rispetto al mercato e con orizzonti temporali più lunghi. Ciò contribuisce ad attrarre ulteriori investimenti per i progetti proposti”, spiegano.
Tra il 2020 e il 2022 i cinque principali finanziatori di combustibili fossili sono stati il Canada con 10,9 miliardi di dollari, la Corea del Sud con 10 miliardi, il Giappone con 6,9 miliardi di dollari, la Cina (4 miliardi) e l’Italia, con 2,5 miliardi di dollari. Tanto per avere un’idea, gli Stati Uniti seguono con 2,2 miliardi, la Germania è a 2 miliardi, la Russia a 1,3 miliardi di dollari e l’Arabia Saudita a 800 miliardi.
La sostanza ? Con i tuoi soldi, ovvero pubblici, lo stato permette a soggetti privati di riempirsi facilmente le tasche a sedere parato su un comparto degenerativo dove altri paesi stanno indirizzando investimenti in progetti in energie alternative lasciandoci di fatto tecnologicamente indietro. E tu sei contento che l'ENI sia in attivo e alla luce del sole non costituisce un costo per la collettività ? Bene.
OT OFF
Si ma cosi' capisci, non se ne esce piu'.
Mi sembra che la cosa si stia spostando "sui massimi sistemi" quello che giusto e quello che e' sbagliato.
Io so' che l'ENI e' in attivo , e meno male aggiungo, ma come lo faccia io non posso saperlo.
Dove e come investe i suoi soldi.
Come non posso sapere tale azienda Y come estrae i minerali da una cava ; come tratta le popolazioni che stanno a 1km dalla miniera. Cosa respirano i bambini che stanno a 1km dalla miniera. Quanto camperanno i lavoratori dell'azienda mineraria X che lavorano alla meno peggio nella miniera. Perche' lavorano non certo seguendo standard di sicurezza europei.
Capisci che e' una coda lunga , fatta di mille compromessi su cui noi tutti (io compreso) chiudiamo vigliaccamente gli occhi tutti i giorni.
Poi andiamo in concessionaria e andiamo a vedere l'ultima auto elettrica fiammante ecologica che non inquina mentre ti porta da A a B..
 
ti metto like al precedente messaggio perche' capisco che ci possa essere una certa "soggettivita' " nel pensare come la spesa pubblica possa essere utilizzata , fermo il fatto che e' pacifico che in un sistema di mercato normale lo stato non dovrebbe finanziare auto a fondo perduto l'acquisto di un bene come la macchina.
Per quel che riguarda le statistiche non ho capito a quale ti riferisci. Produrre un elettrica , ma non te lo scrivono sui siti di disinformazione elettrica, richiede un impatto ambientale molto superiore ad una termica. Molto di piu'. Quanto? il break even e' a circa 80.000km o piu' a seconda del motore termico che si prende a riferimento. Se prendo un 1.0 sopra i 100.000km.
Poi e' ovvio che quell'inquinamento lo spostiamo da cosa nostra a casa loro in un altro continente.
Basta saperlo ed essere coerenti , a me va pure bene eh... pero' eviterei di scrivere (non parlo di te) che l'elettrico inquina zero quindi impatto zero. Ma de che.
Ti ringrazio per il like.
Non ho scritto che l'elettrico inquina zero!
Ho scritto che ha emissioni zero, è ovviamente diverso.
E che anche per la ricarica, le termiche ovviamente non godono di alcun vantaggio da fonti rinnovabili, le elettriche sì, sempre in maggior misura.
La statistica è errata nel metodo. Considera le emissioni delle termiche sempre uguali, da nuova sino ad X chilometri percorsi ed anzianità. Ma più l'auto invecchia più inquina.
Ecco perchè il punto di pareggio è ottenuto a percorrenze inferiori.
Ciao
 
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Notizia flash Tg24( Mediaset )

L' Italia e' al QUINT' ULTIMO posto per l' elettrico.

Considerato che l' Italia e' il terzo paese d' Europa, e che i paesi sono 27....

essere al QUINT' ULTIMO posto,

significa essere

la foto,

che piu' foto

non puo' essere,

DI UN RIFIUTO MONSTRE,
CHE PIU' MONSTRE NON PUO' ESSESERE DEL BELPAESE

verso questa nuova alimentazione.
incredibile.
Potremmo arrivare anche al paradosso che la termica costera' piu' della elettrica ma gli italiani
non la copreranno lo stesso!
prezzi dell'usato alle stelle.
Disgraziatamente ti rubano la termica saresti rovinato ; per ricomprarla devi prendere un carretto con 10 anni sopra il groppone e ringraziare il concessionario.
Speriamo non vada cosi'.
 
Che voi sappiate sono state fatte prove comparative tra vetture elettriche nuove e vetture elettriche datate?
Meglio ancora un confronto tra la stessa auto da nuova e dopo 150000 km per vedere se anche le elettriche hanno un peggioramento?
Se per dire un'auto elettrica nuova avesse una media di consumo di 15 kwh per 100 km e dopo 150000 km invece il consumo salisse vorrebbe dire che anche l'auto elettrica da vecchia inquina di più.
Non emette ma se richiede più energia per percorrere la stessa strada o se c'è una maggiore dispersione durante le ricariche significa che il suo impatto ambientale aumenta,non essendo tutta l'energia che usa prodotta con fonti rinnovabili ma solo una parte.
 
Ti ringrazio per il like.
Non ho scritto che l'elettrico inquina zero!
Ho scritto che ha emissioni zero, è ovviamente diverso.
E che anche per la ricarica, le termiche ovviamente non godono di alcun vantaggio da fonti rinnovabili, le elettriche sì, sempre in maggior misura.
La statistica è errata nel metodo. Considera le emissioni delle termiche sempre uguali, da nuova sino ad X chilometri percorsi ed anzianità. Ma più l'auto invecchia più inquina.
Ecco perchè il punto di pareggio è ottenuto a percorrenze inferiori.
Ciao
hai ragione.
Io quando parlo di inquinamento di un auto penso sempre da quando e' stata prodotta a quando verra' rottamata.
Una bev ha emissioni zero. E' correto.
 
Per Zero-cilindri.
Mi sembra abbastanza logico che Stati Uniti - Russia - Arabia Saudita investano meno di noi su una materia prima di cui abbondano (lo hanno fatto abbondantemente in anni passati e ora godono dei frutti). Siamo noi che dobbiamo investire in idrocarburi per paraci il c..o da paesi fornitori che possono metterci seriamente in difficoltà. Se pensi che col le pale, il fotovoltaico e l'idrolettrico possiamo sopperire a tutte le nostre esigenze (soprattutto future: auto, riscaldamento, cottura) ti sbagli alla grande. Credo che investire in un settore dove siamo debolissimi sia oltre che giusto anche doveroso.
Visto che sei così bene documentato potresti dirmi quante risorse economiche abbiamo impiegato nell'eolico, fotovoltaico(leggi anche incentivi) e idroelettrico? Pura curiosità
Infatti... avremmo investito di meno se avessimo avuto ad esempio, che so... 56 centrali nucleari?
 
Se lo stesso Musk, che credo se ne intenda, parla di un max. 30% di penetrazione delle BEV (escludiamo Cina e paesi nordici in europa), la domanda è: che ne facciamo del restante 70%? Lo appiediamo?

Non vorrei che se si verificasse quello che ipotizza Musk cioè al massimo 1 vettura su 3 elettrica,che vorrebbe dire comunque decuplicare il numero di elettriche attualmente circolanti con tutto quello che ne consegue a livello di infrastutture necessarie,si riaprisse alla vendita di vettture termiche.
Proprio per evitare che il 70% rimanente vada a piedi oppure tenga la stessa auto per 30 anni e passa.
Solo che se succedesse quante case delle attuali decine sarebbero ancora in piedi e tornerebbero a proporre vetture con motore termico,o anche termico diciamo,secondo te?
Imho molte meno di quelle che ci sono oggi e i prezzi sarebbero ulteriormente più alti dovendo tornare a investire sulla produzione di motori termici che erano stati abbandonati.
 
Continuo a non avere grandi stimoli in una discussione che viene dirottato su questioni che non sono automobilistiche, detto questo mi ripeto ma probabilmente quello che scrivo non è troppo sensazionalistico rispetto alle ormai abitudine prese dal italiano medio per cui ho la spari grossa o non ti ascolta nessun9 , ma perché continuate a pensare che tra 20 o 30 anni servano lo stesso numero di auto che servivano nel 2000?
Detto questo torniamo ad Orwell, con tutto il rispetto, da amante della letturatura, è un romanziere che leggevo a 15 / 20 anni, già a 30 mi sembrava un poco infantile
 
ma perché continuate a pensare che tra 20 o 30 anni servano lo stesso numero di auto che servivano nel 2000?
Perchè l'orografia e la distribuzione della popolazione in Italia saranno sempre le stesse più o meno e volenti o nolenti sino all'età della casa di riposo in molte regioni, province territori e comuni l'auto è come il pane, se non hai l'auto non comperi il pane. Soprattutto dal 2000 quando piano piano, cheto cheto, di crisi in crisi, il trasporto locale di suddette aree generalmente è stato ridotto rendendo di fatto non proponibile sopravvivere senza almeno un mezzo privato a nucleo familiare....per le metropoli, città metropolitane e capoluoghi di provincia la situazione è variabile, le problematiche sono locali e non sovrapponibili nè categoricizzabili....
 
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