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&#34;Non ha senso sfornare prodotti con la crisi&#34;

BelliCapelli3 ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Menech ha scritto:
Questa frase....."Le speranze, in attesa dell?Alfa Giulia, sono affidate all?Alfa 159 del 2005 rinfrescata nel 2009...." ci fa capire, comunque, come spesso i giornalisti trattano argomenti che non conoscono.

quoto
Sul finale è scivolato perdendo credibilità.

Quoto, peccato di leggerezza poco difendibile.

Segnalo però che nonostante la 159 sia ormai fuori produzione da mò, Fiat continua a tenerla regolarmente a listino per allungare il brodo.

L'articolista probabilmente non sa che é fuori produzione, diversamente avrebbe accennato al bluff. D'altro canto, quando qualcuno dice una sciocchezza, certe volte, invece di sbugiardarlo immediatamente, potrebbe venire la tentazione di prenderlo sul serio per fargli fare figura ancor peggiore.
Caro M., la cosa che mi stupisce sempre, riguardo ai giornalisti, è che, io, anche prima di inviare un post, lo leggo più volte, per vedere se ci sono errori di grammatica o se ci sono frasi da "smussare" per evitare di offendere qualcuno. Loro spesso scrivono cose senza controllarle, scrivono strafalcioni sbagliando nomi, luoghi, etc. Non ti dico le inesattenze che raccontano nelle notizie sulla sanità...... :(
 
Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Menech ha scritto:
Questa frase....."Le speranze, in attesa dell?Alfa Giulia, sono affidate all?Alfa 159 del 2005 rinfrescata nel 2009...." ci fa capire, comunque, come spesso i giornalisti trattano argomenti che non conoscono.

quoto
Sul finale è scivolato perdendo credibilità.

Quoto, peccato di leggerezza poco difendibile.

Segnalo però che nonostante la 159 sia ormai fuori produzione da mò, Fiat continua a tenerla regolarmente a listino per allungare il brodo.

L'articolista probabilmente non sa che é fuori produzione, diversamente avrebbe accennato al bluff. D'altro canto, quando qualcuno dice una sciocchezza, certe volte, invece di sbugiardarlo immediatamente, potrebbe venire la tentazione di prenderlo sul serio per fargli fare figura ancor peggiore.
Caro M., la cosa che mi stupisce sempre, riguardo ai giornalisti, è che, io, anche prima di inviare un post, lo leggo più volte, per vedere se ci sono errori di grammatica o se ci sono frasi da "smussare" per evitare di offendere qualcuno. Loro spesso scrivono cose senza controllarle, scrivono strafalcioni sbagliando nomi, luoghi, etc. Non ti dico le inesattenze che raccontano nelle notizie sulla sanità...... :(

Indubbio. Purtroppo abbiamo la stampa che ci meritiamo. Un po'come la politica, la scuola, l'industria ecc.... Mi accorgo che più vado avanti ( leggi invecchio ) più unisco i puntini. E mi deprimo.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Indubbio. Purtroppo abbiamo la stampa che ci meritiamo. Un po'come la politica, la scuola, l'industria ecc.... Mi accorgo che più vado avanti ( leggi invecchio ) più unisco i puntini. E mi deprimo.

Pensa a me che già ho una quindicina d'anni più di te.... :evil: devo dire che oggi mi sto deprimendo di più per quello che leggo nel post su Posillipo....in ot...stiamo tornando al Far West? (un OT sull' OT è un OT al quadrato?... ;) )

Dopo essere smontato da una notte, preferirei leggere altre cose..
 
mitoAR ha scritto:
Dal Fatto di oggi:
Le valutazioni sbagliate sulla crisi economica e del mercato dell?auto in Euro hanno costretto Sergio Marchionne ad accelerare sugli investimenti per colmare l?enorme
gap dei modelli che si è creato con i competitor europei in questi ultimi anni. Due giorni fa l?annuncio dell?ad di Fiat di un miliardo di euro per lo stabilimento di Mirafiori. Con l?indiscrezione di altre assegnazioni a breve per lo stabilimento
di Cassino. La Fiat si sta svegliando, notizia positiva che nasconde però
una errata valutazione di mercato. Arrivato nel 2004 al Lingotto, in questi anni Marchionne ha puntato tutto sulla conquista di Chrysler, sugli Stati Uniti, Brasile e Paesi emergenti, tralasciando l?Europa. Marchionne non ha mai nascosto di non credere in una ripresa europea a breve visto che la contrazione del mercato
dura dal 2007. Scelta che ora rischia di rivoltarglisi contro: le previsioni sul 2014 per il mercato dell?auto a livello continentale segnano +3 per cento.
Ma Fiat, che ha rinviato tutti i principali nuovi modelli, si potrebbe trovare scoperta. Soltanto pochi mesi fa, sembravano illogiche le politiche di Volkswagen, Opel, Peugeot e Renault, ma anche delle premium Bmw, Mercedes, Audi e Volvo che sfornavano modelli con un mercato in caduta libera. Marchionne spiegava che non
aveva senso investire miliardi di euro nella nuova Punto quando mancava la domanda. Se però, come sembra, il mercato si riprende, Fiat si trova scoperta nei tre segmenti principali del mercato. COMPATTE. Il segmento C rappresenta le berline medie ed è il più importante per il mix tra volume e prezzo medio. Qui
primeggia la Volkswagen Golf che guida anche la classifica dei modelli più venduti in Europa. Nonostante la crisi perdurante, da Wolfsburg nell?autunno dell?anno scorso hanno lanciato la settima generazione di Golf, disegnata dall?italiano
Walter De Silva che ha subito conquistato la vetta del mercato (grazie al nuovo modello a luglio ha venduto 37.661 auto facendo registrare +15 per cento
sullo stesso mese del 2012).
In questo segmento sono arrivate anche la nuova Mercedes Classe A e i restyling di Bmw 1 e Audi A3 mentre tra poche settimane arriva la Peugeot 308. Il gruppo Fiat in questo segmento propone come principale modello l?Alfa Romeo Giulietta
del 2010 che non appare tra le prime 5 auto vendute e la settimana prossima a Francoforte presenterà il suo restyling. Per il Lingotto ci sarebbero anche la Lancia Delta che però risale al 2008 e la Fiat Bravo del 2007 che risentono dei troppi anni
per affrontare le concorrenti.
UTILITARIE E CITY CAR. Sono i due segmenti in cui Fiat ha sempre primeggiato. Nelle più piccole il Lingotto si piazza bene, con la Fiat 500 che nonostante
sia del 2007 continua a mietere successi. Altro modello vincente è la nuova Panda,
che l?anno scorso ha debuttato e conquistato la vetta europea del segmento con 184.772 auto vendute. Ad inseguire, in questo caso sono gli altri ma con
modelli che stanno rosicchiando quote, a partire dalla Volkswagen
Up! (disegnata sempre da De Silva e lanciata nel 2012) che ha permesso al colosso tedesco di entrare in un segmento per lei completamente nuovo e, partendo da zero, conquistato subito il terzo posto con 113.662 auto vendute.
Nelle utilitarie invece la Fiat è ferma, con la Punto che è un modello del 2005, rinfrescato nel 2009 e poi nel 2012. Gli altri due marchi si presentano con
la Lancia Ypsilon del 2011 e con l?Alfa Mito del 2008, che sempre a Francoforte presenta il restyling. In questo segmento però i concorrenti volano, a partire dai francesi che nell?ultimo anno hanno lanciato modelli completamente rivoluzionari
come la Peugeot 208 (a luglio sesta assoluta con 18.583 auto vendute) con il suo crossover 2008 e la Renault Clio (quarta con 22.272) con le varianti crossover Captur e station wagon Sporter. MEDIE. Nel segmento D dove i margini sono più alti per le case automobilistiche, la Fiat si presenta con le armi spuntate.
Nessun modello per il marchio principale dopo l?uscita dal listino della Croma. E nessun modello per la Lancia. Le speranze, in attesa dell?Alfa Giulia, sono affidate all?Alfa 159 del 2005 rinfrescata nel 2009. Che dovrebbe vedersela da sola contro modelli come la Bmw Sere 3, Volkswagen Passat, Mercedes Classe C, Audi A4,
Opel Insigna e Citroen Ds5.

un bel minestrone di niente, complimenti!!! :thumbup:
 
Assolutamente d'accordo sulla sciatteria e approssimazione di molti professionisti, ivi compresi i giornalisti, che spesso non hanno cognizione di causa rispetto a quello di cui parlano.Tornando al tema che ci occupa, allo stato mi sembra alberghi, come spesso accade in questi ultimi tempi, gran confusione intorno ai programmi industriali di Alfa.L'unica certezza è la 4c che sta uscendo che però rappresenta un prodottodi nicchia, sicuramente interessante sul piano dell'immagine ma che va inserita in una gamma più completa e coerente. Forse un'ipotesi percorribile sarebbe quella di puntare su Maserati per un lusso sportivo, avendo come competitor principale Jaguar e di puntare su Alfa per una sportività più accessibile. Ci sono stati tanti proclami e dichiarazioni da parte dell'amministratore delegato, ma a questi non sono seguiti comportamenti e fatti concreti e coerenti. Un'ultima cosa, produre Alfa in Italia rappresenterbbe un quid pluris poichè esalterebbe l'immagine e l'esclusività del prodotto come made in Italy che risulterebbe viceversa un po' annacquata ove i prodotti più esclusivi fossero costruiti all'estero. Senza tenere presenti gli effetti positivi sul mercato del lavoro che respirerebbe un po' in un'ottica di investimenti chiari e certi. Per realizzare tutto questo, occorrerebbe che tutte le forze in campo, management,governo, politici, sindacati e mondo del lavoro in generale collaborassero per creare simili condizioni, circostanza questa che mi auspico fortemente ma che al momento vedo non chiaramente delineata, con riflessi inquietanti sulla crescita industrale del nostro paese.
 
Asterisco1 ha scritto:
Assolutamente d'accordo sulla sciatteria e approssimazione di molti professionisti, ivi compresi i giornalisti, che spesso non hanno cognizione di causa rispetto a quello di cui parlano.Tornando al tema che ci occupa, allo stato mi sembra alberghi, come spesso accade in questi ultimi tempi, gran confusione intorno ai programmi industriali di Alfa.L'unica certezza è la 4c che sta uscendo che però rappresenta un prodottodi nicchia, sicuramente interessante sul piano dell'immagine ma che va inserita in una gamma più completa e coerente. Forse un'ipotesi percorribile sarebbe quella di puntare su Maserati per un lusso sportivo, avendo come competitor principale Jaguar e di puntare su Alfa per una sportività più accessibile. Ci sono stati tanti proclami e dichiarazioni da parte dell'amministratore delegato, ma a questi non sono seguiti comportamenti e fatti concreti e coerenti. Un'ultima cosa, produre Alfa in Italia rappresenterbbe un quid pluris poichè esalterebbe l'immagine e l'esclusività del prodotto come made in Italy che risulterebbe viceversa un po' annacquata ove i prodotti più esclusivi fossero costruiti all'estero. Senza tenere presenti gli effetti positivi sul mercato del lavoro che respirerebbe un po' in un'ottica di investimenti chiari e certi. Per realizzare tutto questo, occorrerebbe che tutte le forze in campo, management,governo, politici, sindacati e mondo del lavoro in generale collaborassero per creare simili condizioni, circostanza questa che mi auspico fortemente ma che al momento vedo non chiaramente delineata, con riflessi inquietanti sulla crescita industrale del nostro paese.

basterebbe un governo che intraprendesse una politica di costante (cioè scansionata per anno non una tantum) riduzione della spesa pubblica al fine di destinare le risorse così reperite per 1/4 alla riduzione delle tasse, per 1/4 agli investimenti in infrastrutture, per 1/4 al rilancio dei siti a forte vocazione turistica e per 1/4 alla riforma di ciascuna delle istituzioni che realizzano le 4 funzioni statali. Sono sogni, non mi illudo, tuttavia è ciò che occorre.
Per il resto mi sento di sottoscrivere quasi tutto ciò che hai scritto, non credo che Alfa andrà a produrre all'estero, forse potrà portare in Usa la Giulia ma è tutto da vedere
 
Asterisco1 ha scritto:
produre Alfa in Italia rappresenterbbe un quid pluris poichè esalterebbe l'immagine e l'esclusività del prodotto come made in Italy che risulterebbe viceversa un po' annacquata ove i prodotti più esclusivi fossero costruiti all'estero.

Credo si concentri proprio tutto qui il busillis. Nel definire cioè la collocazione di Alfa come prodotto *esclusivo*. Una scelta che per Maserati è già stata confermata, con produzione a Grugliasco ed a Mirafiori. Per Alfa si continua invece a parlare di un marchio competitor di VW, che esclusivo non è.

Finchè questa condizione rimane vera, e non cambia, è chiaro che una produzione italiana, e quindi costosa, non prospetterebbe alcun ritorno economico su prodotti che debbono competere ( e quindi continuare a costare quanto - se non meno ) l'omologo modello VW. Corollario: roba come una 169 su base Ghibli può esser pronta quanto vuole, ma non può uscire, mentre quello che uscirà, sarà ben più conveniente farlo in USA, dove non c'è la Fiom a rompere i cabasisi.
 
Bè, almeno per una volta siamo tutti daccordo sull'incompetenza di certa stampa.

E' proprio un articolo scritto da un ignorane con intenti unicamente denigratori. :rolleyes:

Anche se ovviamente alcune critiche si possono pure condividere.Nel mucchio qualcosa l'ha pure azzeccata. ;)
 
loopo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
qui invece si parlava proprio del fenomeno che segnalavo, ovvero dei modelli fantasma tenuti in vita artificialmente col favore della stampa.

www.motori24.ilsole24ore.com/Mercat...php?uuid=1324e5a2-1609-11e3-b06c-186b3e42bb7b

Belli, "favore" magari è una parola un poco grossa, "business" a mio avviso descrive meglio questo caso (per quanto riguarda la stampa di settore... )
Saluti

chiedo scusa per il link corrotto, l'ho sistemato.

Perché parola grossa? Io presuppongo che se una testata sa che la 159 é morta da ben DUE anni, ma questa figura ancora nei suoi listini, configurabile ed in ben due versioni, evidentemente ció accade perche la casa produttrice ( che sul proprio sito fa altrettanto) evidentemente ha chiesto questo favore, e la testata, a costo di fare cattiva informazione all'ignaro lettore, glielo concede. Non indago a quale titolo.

Ora se tu invece scomodi il concetto di business, indaghi proprio il titolo. Presupponi che a fronte di quel favore ci sarà anche un corrispettivo. Ovvero uno scambio di favori. Mi sembra più grossa e non ci voglio entrare. Preferisco pensare ad un favore gratuito che ad un business.
 
Al Mirafiori Motor Village, emanazione diretta della casa, l'hanno ormai tolta da tempo la 159. È curioso che sul sito sia ancora configurabile e via dicendo.
 
Fancar_ ha scritto:
Al Mirafiori Motor Village, emanazione diretta della casa, l'hanno ormai tolta da tempo la 159. È curioso che sul sito sia ancora configurabile e via dicendo.

Addirittura configurabile?

Come si fa a configurare qualcosa che non viene più prodotto? :?: :shock:
 
capisco che gli avvocati difensori ci marcino sulla inesattezza della requisitoria dell'accusa (l'alfa 159 è fuori mercato) , l'articolo è palesemente ideologico perché si sa che una certa parte politica ha in odio da sempre i "padroni"....detto questo però inviterei gli avvocati della fiat qua dentro a non tirare troppo la corda ! perché un'azienda che da mesi tace sul fatto che un suo prodotto non è + in produzione, lasciando che compaia nei listini, non fa davvero una gran figura ! e nemmeno le riviste che non controllano a dire il vero :D
quindi se la 159 si fa allora ha ragione il fatto, se non si fa ma fanno credere che si costruisca ancora allora preferisco tacere per non dire troppo...
 
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