Visti i prezzi assurdamente alti dell’usato termico e davvero bassi di quello elettrico, mi viene il dubbio che l’aggrapparsi al termico sia una necessità più che una paturnia.
Poi ovviamente ciascuno guarda con le proprie lenti: le mie, sicuramente difettose, mi mostrano che nella migliore delle ipotesi non più del 10% dei circa 110.000 veicoli circolanti ha un garage o box (ma anche meno, se escludiamo le frazioni del circondario) e che solo una parte di questi ricoveri può supportare una wallbox. Le elettriche circolanti non arrivano a 500 unità, ne deduciamo che gli altri 109.500 sono tutti “aggrappati” alla pompa della benzina?
Come ho sempre detto e sostenuto l'elettrico non è per tutti ed è molto influenzato dalle opportunità.
Ovvio che queste opportunità si traducono in posizione geografica, dai km percorsi giornalmente, dalle abitudini, dalle agevolazioni, e appunto avere un box ma sempre tenedo in considerazione le prime non è più così categorigo averlo.
Il fatto di aggrapparsi al termico piuttosto che all'elettrico non la definirei una paturnia ma semplicemente scartare a priori altre possibilità, non avere abbastanza informazioni, essere influenzati da informazioni errate, o non avere in coraggio di sperimentare una alternativa allo spostamento personale che potrebbe rivelarsi vantaggiosa.
Ed il fatto che chi sceglie l'elettrico in modo ponderato poi non abbia più voglia di tornare indietro è un chiaro segno che indubbiamente è diventata ormai una tecnologia matura e funzionale.
Ed io l'esempio l'ho in casa, mia moglie. Se la sentivi parlare prima di comprare la ID.4 dell'elettrico ne diceva peste e corna, quindi il fatto di portarla a casa c'è stata una notevole opera di convincimento con dati reali, visioni in concessionaria, prove, lunghi dialoghi con il venditore ed ora dopo un anno e mezzo di utilizzo e gestione dell'auto è entrata nella normalità e per lei è diventata un'auto come le altre, "diversa", ma come le altre. E questo credimi da parte sua è un grosso cambio di mentalità che non mi sarei aspettato e per ora e spero in futuro è in territorio positivo.
Se il 90% di cui si parla è la polazione di questo forum potrei essere d'accordo con te visto che in definitiva tutti gli aspetti di questa tecnoòogia ormai sono noti ai frequentatori, se invece parliamo del 90% degli automobilisti allora non mi trovi d'accordo.
Dalle mie parti, appena fuori Milano, il 60-65% delle abitazioni possiede un box favorito dal fatto che da circa 10 anni vi è stato un cambio generazionale con nuovi inquilini scappati dalla metropoli che trovano rifugio nei paesi esterni dove una moltitudine di nuove abitazioni, villaggi, quartieri moderni sono sorti al posto di vecchie corti, case o palazzine.
Non a caso come scrivo nell'altra discussione nell'arco di un anno solo nel mio paese le elettriche si sono moltiplicate enormente.
Da gennaio a ottobre 2025 si continua a notare un incremento delle elettriche in tutti i maggiori Paesi Europei.
Olanda e Belgio con market share rispettivamente del 35,5% e 33,3% seguiti da Regno Unito e Germania con quote rispettivamente pari a 22,5% e 18,5%. Segue la Francia con il 18,9% e chiudono Spagna e Italia con market share rispettivamente del 8,7% e 5,2%.
In numeri ecco le elettriche vendute da gennaio a ottobre in Europa/Uk nei maggiori paesi :
-Germania 435.724
-Regno Unito 386.860
-Francia 251.132
-Belgio 120.866
-Olanda 108.079
-Spagna 84.111
-Italia 67.606
Per quanto riguarda l'infrastruttura di ricarica l'Italia con 19 punti di ricarica a uso pubblico ogni 100 auto elettriche circolanti si conferma davanti a quelle di Francia con 14 punti ogni 100 auto elettriche circolanti, Germania con 8 punti ogni 100 auto elettriche circolanti e Regno Unito con 7 punti ogni 100 auto elettriche circolanti, conservando il primato anche se si considerano solo i punti di ricarica veloci in corrente continua: Italia con 3,4 punti in DC ogni 100 auto elettriche circolanti, Francia con 2,6 punti in DC ogni 100 auto elettriche circolanti, Germania 1,7 punti in DC ogni 100 auto elettriche circolanti, Regno Unito 1,2 punti in DC ogni 100 auto elettriche circolanti.
L’Italia è davanti anche per quanto riguarda il numero di punti di ricarica rispetto alla lunghezza totale della rete stradale, con una media di 1 punto di ricarica ogni 4 km di strade. A seguire ci sono Regno Unito con 1 punto ogni 5 km, Germania con 1 punto ogni 6 km e Francia con 1 punto ogni 7 km.
Se poi aggiungiamo che l'Italiano medio si posiziona nelle ultime posizioni rispetto algi altri paesi Europei come chilometraggio annuo percorso il cerchio si chiude.
Adesso posso capire tutto : il prezzo delle elettriche, che l'Italia sia conciata economicamente, ma sul fatto delle possibilità strutturali no. Che l'Italia rispetto agli altri paesi abbia dal 50% al 85% in meno di possibilità di adozione per problemi strutturali legati al consumatore, visto che per l'infrastruttura siamo i primi, scusa ma non ci credo manco morto.