<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1899 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 9 26,5%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 8,8%
  • no dipende dalle case

    Votes: 6 17,6%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 15 44,1%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 9 26,5%

  • Total voters
    34
Mi sono fatto un giro sui siti ARPA di alcune regioni a vedere i dati delle centraline di rilevamento attuali e con dati storici.
Una cosa che salta all'occhio è che le centraline sono poste tutte entro le zone più complicate con gravami che poi invece riguardano tutti.
Sono rare le centraline poste in collina o montagna e in quelle poche la qualità dell'aria è pressoché perfetta.
Capita anche che all'interno di un centro pedemontano vi siano più centraline e mentre alcune registrano valori oltre norma altre stiano sotto e non di poco. Difficile da spiegare ma evidentemente il posizionamento delle centraline gioca un ruolo fondamentale ma se nei grandi centri c'è una certa uniformità di rilevazione nella provincia poi non sempre è così. Passi la tutela generale ma servirebbe un investimento massiccio per avere adeguata capillarità territoriale di rilevamento.
Alcune centraline di alta collina mostrano il rilevamento (con valori bassi rispetto alle soglie di legge) delle polveri PM10/PM2,5 solo nei mesi invernali ovvero quando si accendono le caldaie quindi le auto in quei luoghi non incidono in estate e nemmeno in inverno ma in certi ambiti regionali sono soggette alle solite restrizioni delle grandi città.
Situazioni intermedie nei fondovalle ove si localizzano insediamenti industriali con anche traffico pesante. Li tuttavia sono probabilmente le correnti d'aria a smaltire rapidamente gli eventuali momenti di ristagno. I grafici infatti mostrano dei picchi giornalieri intervallati da periodi "bassi" e/o "nulli".
 
Io non ho capito se la riduzione delle emissioni viene calcolata sui modelli che le case hanno a listino oppure sulle vendite effettive.
Cioè una casa che ha una gamma composta da 10 modelli sarebbe in regola se ne proponesse 9 elettrici e 1 termico?
Anche se il modello termico vendesse da solo quanto gli altri 9 elettrici?
Non che sia fattibile perché i modelli che non vendono sono fonte di perdite che si ripercuoterebbero sul prezzo dell'intera gamma.

A prescindere dalle soluzioni che verranno adottate per raggiungere l'obiettivo (che sia la riduzione delle emissioni del 90% oppure una percentuale minore) i problemi più grossi tanto per cambiare saranno quelli delle persone che si possono permettere una sola auto con cui fare tutto.
Fare una vettura piccola che sia versatile e che non costi una fucilata è praticamente impossibile come hanno già scritto altri.
Anche gli e fuel secondo me potranno avere senso solo se non comporteranno un aumento esagerato dei costi.
Se andare a e fuel significherà che andare in giro con una panda costerà quanto costa oggi andare in giro con un Dodge RAM più che una riduzione delle emissioni ci sarà una riduzione dell'uso dell'auto con conseguenti rinunce.
 
Ultima modifica:
Una cosa che salta all'occhio è che le centraline sono poste tutte entro le zone più complicate con gravami che poi invece riguardano tutti.
Le centraline ARPA si posizionano dove servono. Ce ne sono sui bacini fluviali, in collina in città con scopi diversi. A monitorare i pm in un bosco servirebbe a niente e sarebbero soldi pubblici sprecati, come misurare il livello idrometrico in collina o il vento su un bacino fluviale. I PM hanno significato nelle aree antropizzate da che è li che hanno effetti deleteri sulla salute pubblica.
 
In piena attività magari no ma la linea di produzione devi averla altrimenti è una truffa.
La fai, ma possono essere 9 modelli su una linea... poi rifiniti fuori stile dr... magari pure cinesi ribadgiati... come i crediti CO2 che vende Tesla senza neanche il trusco dei modelli fantoccio in listino... bisognerà attendere la norma e le attuazioni dei singoli stati. Attendo senza troppa fiducia.
 
Se andare a e fuel significherà che andare in giro con una panda costerà quanto costa oggi andare in giro con un Dodge RAM più che una riduzione delle emissioni ci sarà una riduzione dell'uso dell'auto con conseguenti rinunce.
È quello che penso da anni.
La 'transizione' non la vedo pensata verso l'elettrico, ma verso i ... piedi.
Almeno per le classi meno abbienti in continua crescita.
 
La fai, ma possono essere 9 modelli su una linea... poi rifiniti fuori stile dr... magari pure cinesi ribadgiati... come i crediti CO2 che vende Tesla senza neanche il trusco dei modelli fantoccio in listino... bisognerà attendere la norma e le attuazioni dei singoli stati. Attendo senza troppa fiducia.

Se la fai sono comunque decine di milioni di euro da investire se non di più.
Se poi fossero solo specchietti per le allodole per essere in regola e poter continuare a vendere il modello che è richiesto il loro costo andrebbe comunque a gravare sul listino.
Boh aspettiamo e vediamo ma senza troppe speranze così non rischiamo di rimanere delusi.
 
Le centraline ARPA si posizionano dove servono. Ce ne sono sui bacini fluviali, in collina in città con scopi diversi. A monitorare i pm in un bosco servirebbe a niente e sarebbero soldi pubblici sprecati, come misurare il livello idrometrico in collina o il vento su un bacino fluviale. I PM hanno significato nelle aree antropizzate da che è li che hanno effetti deleteri sulla salute pubblica.
Le mettono dove gli interessa di metterle e non dove servono perché la salute pubblica riguarda anche chi lavora o deve andarci o deve transitarci. Perciò se è giusto individuare le aree a rischio è altrettanto giusto non equiparare le aree che quel rischio non lo hanno e farle ricadere tutte sotto le stesse regole come accade sovente che tu hai una centralina nel posto X e poni i vincoli a 30-40 km nel posto Y che però non ha lo stesso problema e nemmeno può contare sugli stessi servizi sostitutivi (e spesso su nessun servizio sostitutivo).
 
Le mettono dove gli interessa di metterle e non dove servono perché la salute pubblica
Smentisco categoricamente. Sono parametrizzate le installazioni in base ai rilevamenti mobili, tengono conto delle concentrazioni di inquinanti e di impatto sulla popolazione. Prima di denigrare un lavoro scientifico occorre avere le competenze per arrivare in ARPA servono una laurea magistrale ed una specializzazione, pari ad una decina di anni di formazione accademica e tirocinio. Altrimenti finisce come i virologi laureati su internet che dicevano di usare l'amuchina per via endovenosa.
 
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Smentisco categoricamente. Sono parametrizzate le installazioni in base ai rilevamenti mobili, tengono conto delle concentrazioni di inquinanti e di impatto sulla popolazione. Prima di denigrare un lavoro scientifico occorre avere le competenze per arrivare in ARPA servono una laurea magistrale ed una specializzazione, pari ad una decina di anni di formazione accademica e tirocinio. Altrimenti finisce come i virologi laureati su internet che dicevano di usare l'amuchina per via endovenosa.
Non ti rispondo allorché il tuo assunto è che da una parte non sbaglino mai e dall'altra ci sarebbero solo ignoranti e dai sistematicamente per scontato che chi scrive diversamente da te non sia adeguato. Francamente ti lascio alla tua collezione di tituli.
 
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