Non voglio entrare nella polemica né tantomeno scivolare in politica, se ci limitiamo a quanto si osserva però si nota qualche segnale di "correzione".
Leggo in questo modo, per esempio, l'introduzione del criterio delle zone FUA all'interno della tornata di incentivi che si appresta a partire, poi magari si potrà ragionare o criticare introduzione di questa o quella zona come l'aver ignorato quell'altra zona ancora, però a livello di concetto macro direi che va esattamente nella direzione di accelerare/agevolare (benché sia in "brodino") il ricambio in alcune zone più critiche.
Purtroppo il problema della pianura padana o delle grandi città italiane, soprattutto al nord, è qualcosa che richiederà tantissimo tempo e tantissime risorse ma che certamente va affrontato in maniera completa (auto, riscaldamenti, efficienza degli stabili, industrie, ecc.).
concordo in toto anche perchè va verso la mia critica alla transizione che secondo me è stata fatta senza considerare realtà differenti dei vari paesi, secondo me questa distinzione doveva essere alla base della transizione, poi certo non ho le basi per dire come sarebbe potuta essere tirata su una transizione ma pensare che il paese di mia nonna con 50 cittadini abbi lo stesso target della città con milioni di abitanti a me ha lasciato sempre dubbi