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Motociclismo cessa le pubblicazioni

Parlo sempre in generale, e mi sembra che mediamente sul forum si pensa che prima era meglio, ma ci sono anche pareri differenti ovviamente
Un qualcosa c'è....o forse era nell'aria....mai sentito nessuno in vita mia esclamare mai "ah quegli schifosi anni ottanta" da chi li ha vissuti ovviamente....

Anche riguardando un vecchio film di quegli anni ti accorgi che globalmente quel modello americano globale in occidente (la cortina esisteva ancora) era sostanzialmente, con i suoi limiti "spensieratezza" e dunque ottimismo.
 
Un qualcosa c'è....o forse era nell'aria....mai sentito nessuno in vita mia esclamare mai "ah quegli schifosi anni ottanta" da chi li ha vissuti ovviamente....

Anche riguardando un vecchio film di quegli anni ti accorgi che globalmente quel modello americano globale in occidente (la cortina esisteva ancora) era sostanzialmente, con i suoi limiti "spensieratezza" e dunque ottimismo.
Diciamo che erano gli anni dell'illusione, della speranza che dopo gli anni di piombo tutto sarebbe andato a migliorare, dell'edonismo e del godersi la bella vita, della spensieratezza e della superficialità.
Basta anche vedere il tipo di produzione musicale predominante negli anni 80 rispetto ai 70. C'è stata comunque molta musica di qualità (anche riscoperta a posteriori), però quella che si ascoltava prevalentemente alla radio da ragazzi era musica commerciale, musica di plastica, senza nessuno spessore né musicale né dei testi, a volte persino senza veri musicisti né veri cantanti, ma solo tizi e tizie venuti dal nulla che facevano immagine.
Insomma, finora il decennio più superficiale delle nostre vite, e già negli anni 90 abbiamo cominciato a tornare alla cruda realtà.
E c'è anche un'altra cosa da dire: in quel tanto mitizzato decennio noi eravamo adolescenti, studenti, e vedevamo la vita e il mondo in un modo completamente diverso da quello che possiamo fare oggi da persone mature con tante esperienze alle spalle.
In conclusione, tornerei agli anni 80? Tornerei ai miei 13-22 anni? Assolutamente no, preferisco di gran lunga la mia vita di oggi, seppur me ne resti molto meno da vivere.
 
Un qualcosa c'è....o forse era nell'aria....mai sentito nessuno in vita mia esclamare mai "ah quegli schifosi anni ottanta" da chi li ha vissuti ovviamente....

Anche riguardando un vecchio film di quegli anni ti accorgi che globalmente quel modello americano globale in occidente (la cortina esisteva ancora) era sostanzialmente, con i suoi limiti "spensieratezza" e dunque ottimismo.
I miei genitori in realtà parlavano dei meravigliodu anni 60, I miei nonni degli anni 20.... Ma per restare in ambito motoristico sicuramente sono stati anni con grande interesse generale, ma tutto di allora è da prendere e tutto di oggi da buttare? Per me no anche allora c'erano aspetti positivi e aspetti negativi, come oggi
 
Diciamo che erano gli anni dell'illusione, della speranza che dopo gli anni di piombo tutto sarebbe andato a migliorare, dell'edonismo e del godersi la bella vita, della spensieratezza e della superficialità.
Basta anche vedere il tipo di produzione musicale predominante negli anni 80 rispetto ai 70. C'è stata comunque molta musica di qualità (anche riscoperta a posteriori), però quella che si ascoltava prevalentemente alla radio da ragazzi era musica commerciale, musica di plastica, senza nessuno spessore né musicale né dei testi, a volte persino senza veri musicisti né veri cantanti, ma solo tizi e tizie venuti dal nulla che facevano immagine.
Insomma, finora il decennio più superficiale delle nostre vite, e già negli anni 90 abbiamo cominciato a tornare alla cruda realtà.
E c'è anche un'altra cosa da dire: in quel tanto mitizzato decennio noi eravamo adolescenti, studenti, e vedevamo la vita e il mondo in un modo completamente diverso da quello che possiamo fare oggi da persone mature con tante esperienze alle spalle.
In conclusione, tornerei agli anni 80? Tornerei ai miei 13-22 anni? Assolutamente no, preferisco di gran lunga la mia vita di oggi, seppur me ne resti molto meno da vivere.
Sarà....io la vedo diversamente...vedo una Italia industriale, il lavoro (per tutti) e quello vero e se posso ricordare la musica usciva una hit al mese che oggi ce la scordiamo. Vedi il mio post su johan Thiele e ...e capisci che sì i duran duran che ....ma quelle loro canzoni....sai che ti dico che poi si rimpiange sempre quello che si criticava.

Ho Nipoti e sai che provo tanta pena per loro, a volte mi fanno tristezza, che vita diversa che fanno....rispetto a chi adolescente ha vissuto quei periodi.....

Il decennio più superficiale delle nostre vite . Concordo, ma anche nelle molte chiacchere da bar il più bello....
 
I miei genitori in realtà parlavano dei meravigliodu anni 60, I miei nonni degli anni 20.... Ma per restare in ambito motoristico sicuramente sono stati anni con grande interesse generale, ma tutto di allora è da prendere e tutto di oggi da buttare? Per me no anche allora c'erano aspetti positivi e aspetti negativi, come oggi
Gli ottanta, fondamentalmente, non sono stati che un "reprise" dei sessanta.....
 
Però non capisco cosa c'entri l'educazione dei figli con la passione motoristica.
Te lo spiego facile ... quando passi dal parlare della passione dei motori alla passione per i bit con la conseguenza che va bene perché così non si fanno male è facile che il discorso diventi scivoloso .. poi come al solito dopo averti portato fuori strada ti accusano di esserci andato ... nulla di nuovo su questi lidi quando ti relazioni con alcuni.
 
Sarà....io la vedo diversamente...vedo una Italia industriale, il lavoro (per tutti) e quello vero e se posso ricordare la musica usciva una hit al mese che oggi ce la scordiamo. Vedi il mio post su johan Thiele e ...e capisci che sì i duran duran che ....ma quelle loro canzoni....sai che ti dico che poi si rimpiange sempre quello che si criticava.

Ho Nipoti e sai che provo tanta pena per loro, a volte mi fanno tristezza, che vita diversa che fanno....rispetto a chi adolescente ha vissuto quei periodi.....

Il decennio più superficiale delle nostre vite . Concordo, ma anche nelle molte chiacchere da bar il più bello....
Il lavoro per tutti? Non lo so, io ho cominciato a lavorare veramente nel 1992 (prima facevo lavoretti per conto mio come programmatore alle primissime armi, e nel 1989 provai persino a vendere enciclopedie e computer porta a porta... un completo fallimento!)
Bisognerebbe vedere gli indici di disoccupazione di quel periodo in cui noi studiavamo, se erano veramente prossimi allo zero come intendi tu.

Per quanto riguarda le hit musicali, spesso e volentieri erano tormentoni di plastica. "Vamos a la playa" è solo uno dei tantissimi esempi. Mi mancano quelle hit? Assolutamente no! Purtroppo gli anni 80 dal punto di vista musicale non sono stati solo quelli degli exploit di band come gli U2 e di altri che hanno fatto la storia, ma anche quelli di tantissima musica vuota e superficiale che rispecchiava perfettamente la superficialità imperante di allora.
Io me la ricordo bene la musica che si ascoltava nelle estati del 1983 e del 1984, ad esempio... ecco, di quella oggi ne salverei ben poca. Essere una hit, un tormentone, non vuole dire essere musica di qualità.
Gli anni 60 e 70 sono stati tutt'altra cosa, e anche i successivi 90 sono stati molto meglio come qualità musicale (al netto dei tormentoni e delle hit leggere leggere, che non finiscono mai, perché c'è tanta gente che ancora li vuole e li vorrà sempre).

Per finire, le chiacchiere da bar... non so, non sono mai stato un tipo da bar. Ho un bar proprio sotto casa e non ci vado mai.
Comunque oggi siamo passati alle chiacchiere da forum o da social, mi sembra che come chiacchieratori da bar siano rimasti solo gli anziani, da quel che posso vedere.
 
Ho Nipoti e sai che provo tanta pena per loro, a volte mi fanno tristezza, che vita diversa che fanno....rispetto a chi adolescente ha vissuto quei periodi.....

Non amavo molto andare per locali e discoteche però con i vari giri di compagnie prima o dopo ci finivi sempre ... ogni 3 passi un locale diverso e talvolta uscivi a far serata e magari ti facevi 2 ore o più di macchina per cercare qualcosa di nuovo e finivi per dormire su un sedile o una panchina da qualche parte.
Oggi non ci sono più manco i locali e quei pochi ti fan pagare all'entrata ... praticamente impossibile entrare nel locale anche solo per vedere se c'è qualcuno che conosci (non servirebbe a molto in effetti) e decidere se trattenerti o meno.
Mi ricordo tavolate infinite nei pub dove anche chi non aveva soldi e non consumava poteva stare con gli amici e magari era poi il gruppo a offrirgli qualcosa e nessuno guardava com'eri vestito per decidere se entravi o stavi fuori. È tutto molto diverso, si.
 
Gli ottanta, fondamentalmente, non sono stati che un "reprise" dei sessanta.....

ma ogni generazione ha il suo decennio preferito ed i confronti non esistono proprio anche perchè chi li fa è di parte. Poi nessuno dice che le cose vanno bene cosi come vanno figuriamoci, ma secondo te può nascere un sano confronto generazionale se ti poni alle nuove generazioni dicendo che ti fa tristezza la loro? I problemi si affrontano ma non con una semplice giudizio
 
Il lavoro per tutti?
Nei primi anni 90 ancora potevi scegliere se lavorare o studiare.
Io ho studiato ma molti miei amici dopo 1-2 anni di superiori (e qualcuno direttamente dopo la terza media) hanno preso la via del lavoro e cambiavano facilmente azienda.
Alcuni poi con l'esperienza acquisita sono diventati titolari di azienda e se la sono cavata egregiamente.
Oggi è impossibile. Se vuoi far lavorare un minorenne è praticamente impossibile .. fosse anche solo stare in una edicola. Gli unici che riescono a far qualcosa sono i camerieri in black.
 
Te lo spiego facile ... quando passi dal parlare della passione dei motori alla passione per i bit con la conseguenza che va bene perché così non si fanno male è facile che il discorso diventi scivoloso .. poi come al solito dopo averti portato fuori strada ti accusano di esserci andato ... nulla di nuovo su questi lidi quando ti relazioni con alcuni.

ma credo che li si voleva sottolineare che uno degli aspetti del passato che è da superare, anzi che è stato superato per fortuna è quello relativo alla sicurezza, poi parimenti oggi sono nati nuovi di problemi, ma la soluzione non è quella di dire che il passato era bello ed il presente fa schifo.
Poi il discorso dei bit è sempre da analizzare a 360°, ti porto il mio di esempio, a me di guidare in strada non è che abbia mai molto entusiasmato , se non per motivi turistici andando ma piano piano, a me è sempre piaciuta la pista, visto che andare in pista costa ora non ci vado quasi più rispetto al passato, alla fine ho trovato i moderni simulatori per sopperire a questo. Certo non è la stessa cosa figuriamoci, ma sempre per come la vedo ora è molto più passionale usare un simulatore che mettersi a 200 sul autostrada , e almeno per quelli che conosco io gli appassionati sono più presenti nella prima di categoria che nella seconda.
 
Torniamo alla questione educativa quindi ;)

non credo che quella sia educazione ma confronto. Sulle passioni l'educazione non so quanto conti, a me piace leggere ad esempio ma una cosa che non ho mai sopportato e che non ho mai fatto con mia figlia è stata quella di forzare a farlo e di dirgli che la lettura fa cultura, questo per me ad esempio è uno dei casi in cui tanti sbagliano, la lettura deve essere un piacere ed inutile forzarla, anche perchè se al forzi in linea di massima hai il risultato opposto, la devi un poco aiutare , ma non più di quello perchè ci si deve arrivare da soli. La stessa cosa è la passiona motoristica secondo me
 
ma ogni generazione ha il suo decennio preferito ed i confronti non esistono proprio anche perchè chi li fa è di parte. Poi nessuno dice che le cose vanno bene cosi come vanno figuriamoci, ma secondo te può nascere un sano confronto generazionale se ti poni alle nuove generazioni dicendo che ti fa tristezza la loro? I problemi si affrontano ma non con una semplice giudizio
Salvo che non abbia avuto un adolescenza spensierata come mia nonna che a 11 anni badava ai bambini di qualche signorotto prima in qualche residenza lontana centinaia di km da casa sua e poi dove capitava da sfollata al seguito di varie famiglie direi che l'età dell'infanzia e l'adolescenza siano più o meno per tutti uguale in qualunque generazione in cui un bambino non abbia dovuto lavorare.
 
Nei primi anni 90 ancora potevi scegliere se lavorare o studiare.
Io ho studiato ma molti miei amici dopo 1-2 anni di superiori (e qualcuno direttamente dopo la terza media) hanno preso la via del lavoro e cambiavano facilmente azienda.
Alcuni poi con l'esperienza acquisita sono diventati titolari di azienda e se la sono cavata egregiamente.
Oggi è impossibile. Se vuoi far lavorare un minorenne è praticamente impossibile .. fosse anche solo stare in una edicola. Gli unici che riescono a far qualcosa sono i camerieri in black.
Se un ragazzo o una ragazza non si trova in una situazione familiare tale (dal punto di vista economico) che è costretto a lavorare, studiare è sempre l'opzione migliore, per il suo futuro e per la qualità della vita negli anni a venire. Non lasciarsi tentare dal guadagno immediato, bisogna essere più lungimiranti.
A meno che a uno non piaccia proprio studiare, e allora la sua vita sarà quel che sarà.

Io ho in tutto 8 (splendidi) nipoti, 5 femmine e 3 maschi.
Di questi, 6 sono già laureati, uno è al primo anno di Matematica (e ha già dato 3 esami con voti altissimi) e la più piccola è ancora al liceo.
Ecco, per nessuno di loro avrei voluto un percorso diverso, ovvero mettersi subito a lavorare invece di continuare a studiare.
 
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