Diciamo che erano gli anni dell'illusione, della speranza che dopo gli anni di piombo tutto sarebbe andato a migliorare, dell'edonismo e del godersi la bella vita, della spensieratezza e della superficialità.
Basta anche vedere il tipo di produzione musicale predominante negli anni 80 rispetto ai 70. C'è stata comunque molta musica di qualità (anche riscoperta a posteriori), però quella che si ascoltava prevalentemente alla radio da ragazzi era musica commerciale, musica di plastica, senza nessuno spessore né musicale né dei testi, a volte persino senza veri musicisti né veri cantanti, ma solo tizi e tizie venuti dal nulla che facevano immagine.
Insomma, finora il decennio più superficiale delle nostre vite, e già negli anni 90 abbiamo cominciato a tornare alla cruda realtà.
E c'è anche un'altra cosa da dire: in quel tanto mitizzato decennio noi eravamo adolescenti, studenti, e vedevamo la vita e il mondo in un modo completamente diverso da quello che possiamo fare oggi da persone mature con tante esperienze alle spalle.
In conclusione, tornerei agli anni 80? Tornerei ai miei 13-22 anni? Assolutamente no, preferisco di gran lunga la mia vita di oggi, seppur me ne resti molto meno da vivere.