<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 554 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Secondo me dipende dal tipo di lavoro.
Chi fa un lavoro di concetto e non ha scadenze giornaliere probabilmente se inizia a lavorare alle 8 o alle 10 cambia poco.
Ma se io per lavoro riempio gli scaffali del supermercato alle 8 deve essere già tutto pronto per i clienti.
E ogni giorno sarà così.
Anni fa ho parlato con un signore che lavorava nel mio stesso settore ed era stato qualche anno a Dubai e mi diceva che li il concetto del tempo era molto relativo.
Che magari aveva appuntamento con un cliente alle 11 e non vedendolo arrivare a mezzogiorno lo chiamava e questo gli rispondeva che avevano detto intorno alle 11...
Probabilmente li i soldi erano talmente tanti che ci si poteva permettere di essere flessibili o poco professionali a seconda dei punti di vista.
Chi invece per portare a casa lo stipendio che gli basta per arrivare a fine mese deve fare 8 ore di lavoro o di più (conosco un ragazzo che tira su 1000 euro scarsi al mese e lavora anche 10 ore al giorno,altro che salario minimo) non avrà margine per organizzare diversamente i propri orari.
E comunque non può farlo autonomamente perchè 9 su 10 è un dipendente o un collaboratore occasionale quindi deve fare come gli viene richiesto.

Si Zinza, dipende dal lavoro, per questo ti dò una percentuale tra il 30% ed il 40% , perchè non coinvolgo tutte quelle categorie per cui la flessibilità non è fattibile o più problematica. Ma se dalle 8 alle 9 ho il 40% in meno di gente che si muove , in auto , con i mezzi o con lo sharing alleggerisco il sistema.
 
Ma dati alla mano quanti possono lavorare da casa?
Sicuramente tanti non lo metto in dubbio ma certe stime mi sembrano un po' eccessive.
Qualcuno dovrà ancora lavorare con le braccia a parte quelli di amazon.
Purtroppo o per fortuna non tutti svolgono lavori impiegatizi.
Capisco che lo smart working abbia dei lati positivi,sia per il lavoratore che per le aziende,però fatico a credere che non abbia un impatto negativo sulla produttività.
E comunque è una soluzione che può essere valida solo per alcuni.
Azzarderei anche che probabilmente quelli che in futuro avranno più difficoltà a permettersi un'auto e a raggiungere il luogo di lavoro saranno proprio quelli che svolgono lavori manuali perchè sono generalmente meno pagati e vengono svolti in aree industriali difficilmente raggiungibili coi mezzi.
Mentre magari gli impiegati che lavorano in centro e ambiscono allo smart working potrebbero benissimo acquistare una vettura elettrica o condividerla o usare i mezzi etc etc.
Non voglio cadere nel benaltrismo ma secondo me il problema più urgente non è garantire lo smart working a chi tutto sommato ha già una posizione privilegiata ma assicurarsi che in futuro anche i lavoratori meno abbienti possano permettersi un mezzo per andare a lavorare.
 
E ci si mettono anche i mezzi pubblici.
Mi spiego.
Io sono un privilegiato (2gg a settimana si smartworking, orari flessibilissimi), mia moglie ha orari rigidi (ingresso alle 9, un minuti di ritardo le costa mezz'ora di ferie).
Finché nostro figlio è andato alla materna, privata, nessun problema: ingresso alle 8, bus, metro, tutti al lavoro.
Con la scuola primaria le cose sono cambiate: ingresso 8:30, porto io il bambino a scuola, poi auto, metro, ufficio.
Perché non più il bus? Perché a quell'ora dovrei aspettare le 9 per prenderlo e arriverei al lavoro alle 10. Orario, nonostante la flessibilità, poco accettabile se continuativo.
 
Ma dati alla mano quanti possono lavorare da casa?
Sicuramente tanti non lo metto in dubbio ma certe stime mi sembrano un po' eccessive.
Qualcuno dovrà ancora lavorare con le braccia a parte quelli di amazon.
Purtroppo o per fortuna non tutti svolgono lavori impiegatizi.
Capisco che lo smart working abbia dei lati positivi,sia per il lavoratore che per le aziende,però fatico a credere che non abbia un impatto negativo sulla produttività.
E comunque è una soluzione che può essere valida solo per alcuni.
Azzarderei anche che probabilmente quelli che in futuro avranno più difficoltà a permettersi un'auto e a raggiungere il luogo di lavoro saranno proprio quelli che svolgono lavori manuali perchè sono generalmente meno pagati e vengono svolti in aree industriali difficilmente raggiungibili coi mezzi.
Mentre magari gli impiegati che lavorano in centro e ambiscono allo smart working potrebbero benissimo acquistare una vettura elettrica o condividerla o usare i mezzi etc etc.
Non voglio cadere nel benaltrismo ma secondo me il problema più urgente non è garantire lo smart working a chi tutto sommato ha già una posizione privilegiata ma assicurarsi che in futuro anche i lavoratori meno abbienti possano permettersi un mezzo per andare a lavorare.

Lo smart working non è necessariamente lavorare da casa, è anche distribuire l'orario lavorativo nel corso della giornata a seconda degli impegni che si hanno , e per me tanti lavori di back office potrebbero avere questa metodologia. Poi io ad esempio lo coniugo anche con il lavorare da casa perchè per il mio lavoro stare a casa o stare in ufficio non cambia nulla, anche perchè ormai si lavora in gruppi di lavoro sparsi in diverse sedi e quindi il contatto fisico non esiste comunque, ma è una mia condizione specifica che però anche altri hanno.
 
E ci si mettono anche i mezzi pubblici.
Mi spiego.
Io sono un privilegiato (2gg a settimana si smartworking, orari flessibilissimi), mia moglie ha orari rigidi (ingresso alle 9, un minuti di ritardo le costa mezz'ora di ferie).
Finché nostro figlio è andato alla materna, privata, nessun problema: ingresso alle 8, bus, metro, tutti al lavoro.
Con la scuola primaria le cose sono cambiate: ingresso 8:30, porto io il bambino a scuola, poi auto, metro, ufficio.
Perché non più il bus? Perché a quell'ora dovrei aspettare le 9 per prenderlo e arriverei al lavoro alle 10. Orario, nonostante la flessibilità, poco accettabile se continuativo.

io sono nella tua stessa situazione ma ho la fortuna di fare smart working tutti i giorni , prima mi ritrovo nella tua stessa situazione e ti capisco, ma anche professionalmente per me è stato un miglioramento che si ripercuote anche sul lavoro perchè ora senza fretta porto la figlia a scuola e poi torno a casa che è a 5 minuti ed inizio a lavorare, mentre prima dovevo attraversare Roma con una gran perdita di temo ed anche una fatica che si riversava sul lavoro, perchè se devi iniziare a lavorare dopo che magari per 1 ora e mezza sei corso a destra e manca si nota la differenza.
 
Anche a me il parallelismo tra abbandono di rifiuti e utilizzo di un'auto termica sembra eccessivo.
Non è eccessivo, è una solenne vaccata, e spero che il buon Zeno mi perdoni se sono eccessivamente schietto.
Secondo me, e questo lo sottolineo tre volte, è proprio l'urgenza di intervenire per arginare gli effetti del cambiamento climatico a rendere assurdo l'accanimento sulle auto elettriche, oltre, sempre secondo me, a sortire l'effetto contrario.
In un mondo perfetto dove avessimo risorse economiche e materiali illimitate, certo che sarebbe una bella cosa favorire la diffusione delle auto elettriche: oltre a non emettere gas di scarico sono silenziose alle basse velocità ed entusiasmanti da guidare, chi le ha provate ne è entusiasta.... però, questo non è il mondo ideale, le risorse materiali sono limitate (e non esenti da pesantissime esternalità sociali e ambientali), e su quelle economiche meglio stendere un velo pietoso. Quindi, una volta di più e a maggior ragione, vale la metafora del paraspifferi in cashmere accuratamente collocato sotto la porta quando le finestre sono spalancate, e si sta aprendo un buco nel tetto. Lasciate (colà dove si puote) perdere le auto private, e quei quattro soldi spendeteli nella produzione di energia pulita, che il resto ci va dietro da solo nel momento in cui diventa conveniente. Ma mi sento sempre più
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io sono nella tua stessa situazione ma ho la fortuna di fare smart working tutti i giorni , prima mi ritrovo nella tua stessa situazione e ti capisco, ma anche professionalmente per me è stato un miglioramento che si ripercuote anche sul lavoro perchè ora senza fretta porto la figlia a scuola e poi torno a casa che è a 5 minuti ed inizio a lavorare, mentre prima dovevo attraversare Roma con una gran perdita di temo ed anche una fatica che si riversava sul lavoro, perchè se devi iniziare a lavorare dopo che magari per 1 ora e mezza sei corso a destra e manca si nota la differenza.
I giorni in cui sono in smartworking risparmio 2 ore di spostamenti e elimino tutta una serie di perdite di tempo.
Senza contare il piacere della passeggiata per portare il figlio a scuola (10 minuti scarsi da casa, si fa prima a piedi che in auto), le due chiacchiere con gli altri genitori e gli insegnanti, la piccola spesa (pane, frutta, verdura) tornando a casa e iniziare il lavoro prima delle 9....altra vita!
 
Qui sarà perchè ci sono poche grandi aziende e per lo più piccole realtà mi sembra che la stragrande maggioranza delle persone che lavorano abbia orari abbastanza canonici perchè o fa un lavoro manuale o fa un lavoro di concetto ma deve comunque interfacciarsi col cliente quindi non potrà lavorare alle 10 di sera.
Da chi lavora nei supermercati,i negozi,le piccole ditte che si occupano di serramenti o rubinetti,anche gli spaccamar...ehm quelli che lavorano nei call center.
Tutti bene o male sono vincolati agli orari durante i quali il servizio al cliente è garantito.

Se il problema grosso fosse evitare i picchi di traffico negli orari più caldi io partirei dalle auto che si trovano nel traffico degli studenti e dei lavoratori alle 8 di mattina ma non sono guidate da studenti o lavoratori.
Un signore che conosco è in pensione da 10 anni.
Cascasse il mondo lui alle 8 di mattina è nel traffico anche se potrebbe benissimo stare a casa fino alle 9 evitando di contribuire al traffico.
A settembre con l'inizio della scuola so già che dovrò allungare di molto il tragitto casa lavoro perchè con quel maledetto cavalcavia ancora chiuso ci saranno almeno per 1 mese,finchè la gente non si riabituerà e adatterà i propri orari,code infinite.
Ecco in quel frangente onestamente se ci fossero tra le centinaia di vetture ferme in coda qualche decina di automobilisti che non hanno impegni lavorativi ne visite mediche non ci vedrei nulla di male nel dire loro di evitare almeno quando possono di aggravare ulteriormente il problema del traffico.
 
oltre a non emettere gas di scarico sono silenziose alle basse velocità ed entusiasmanti da guidare

L'avvento dei mezzi elettrici nel mio piccolo mi ha già portato un minimo miglioramento della qualità della vita.
I postini qui non hanno più gli scooter,credo che fossero dei piaggio.
Hanno le Zoe oppure dei tricicli elettrici.
E devo dire che la differenza si sente.
Mi ha sempre dato fastidio il rumore che facevano prima.
L'accelerata col gas a martello per fare 50 metri e poi lo scooter lasciato in moto mentre il postino metteva le buste nelle cassette.
Adesso sento un lieve sibilo tipo calabrone.
In compenso il figlio di un vicino di casa è arrivato all'età per guidare lo scooter e fa quello che faceva prima il postino solo che lo fa alle 2 di notte.
Un bel triciclo elettrico anche per lui ci vorrebbe...
 
Ho appena fatto una ricerca online e mi è venuto da piangere.
Una citroen c-zero del 2010 con 80000 km e autonomia FINO a 40 km in vendita a 3900 euro...
Imho una vettura con quelle caratteristiche dovrebbe essere quasi regalata oppure andrebbe sostituito il pacco batterie per fare in modo che sia un minimo sfruttabile.
Ma chi non si può permettere un'auto nuova domani cosa diamine potrà trovare sul mercato dell'usato?
 
Ho appena fatto una ricerca online e mi è venuto da piangere.
Una citroen c-zero del 2010 con 80000 km e autonomia FINO a 40 km in vendita a 3900 euro...
Imho una vettura con quelle caratteristiche dovrebbe essere quasi regalata oppure andrebbe sostituito il pacco batterie per fare in modo che sia un minimo sfruttabile.
Ma chi non si può permettere un'auto nuova domani cosa diamine potrà trovare sul mercato dell'usato?

ma di termiche cosa trovo a quella cifra? secondo me del 2010 a 3900 ormai nulla, io ho visto la mia che è del 2012 , Yaris 1.000, e sta sui 6000
 
Ho appena fatto una ricerca online e mi è venuto da piangere.
Una citroen c-zero del 2010 con 80000 km e autonomia FINO a 40 km in vendita a 3900 euro...
Imho una vettura con quelle caratteristiche dovrebbe essere quasi regalata oppure andrebbe sostituito il pacco batterie per fare in modo che sia un minimo sfruttabile.
Ma chi non si può permettere un'auto nuova domani cosa diamine potrà trovare sul mercato dell'usato?
le scarpe
 
ok, ma 40 km sono un numero ridicolo.
un'auto cosi', puo' solo andare alla discarica

io parlavo di prezzo, la vettura è quella e si sa se la si compra le caratteristiche.
Ma perchè 40 km? io ricordo che ne aveva cmq di più, certo non è che ci fai 300 km con la C zero, ma sui 100 li aveva
 
ma di termiche cosa trovo a quella cifra? secondo me del 2010 a 3900 ormai nulla, io ho visto la mia che è del 2012 , Yaris 1.000, e sta sui 6000

Diesel quanti ne vuoi.
Benzina roba sfruttata con 150000 km o più.
Però per quanto datata una vettura termica sarà comunque sfruttabile.
Quello è un fermacarte da 3900 euro diciamocelo.
E nei prossimi anni temo che la situazione potrà solo peggiorare.
 
Stato
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