Con i combustibili fossili è lo stesso, bisognerà pure che chi può inizi a farlo. E, credetemi, si può fare.
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È più comodo il rifornimento di gasolio, così come è più comodo gettare la cicca dal finestrino.
Il ispetto delle regole, dell'ambiente, delle altre persone, implica sacrifici.
Ma l'egoismo, l'ignoranza, l'arroganza, la fanno spesso da padrone
Nel tuo caso l’energia elettrica necessaria è prodotta dai pannelli FV (e possiamo aprire un capitolo sulla sostenibilità di questa produzione industriale) ed accumulata in celle al litio (non serve nemmeno accennare all’inquinamento, anzi avvelenamento e intossicazione generati da questa attività estrattiva e di raffinazione, per non parlare del lavoro minorile in condizioni da miniere ottocentesche che vi è alla base).
Nel mio caso, ho un mix energetico con il 37% di gas, 7,5% di carbone, 4% di nucleare e meno della metà di “rinnovabili”.
Nel contempo, migliaia di mercantili, di cui ciascuno di essi emette come decine se non centinaia di migliaia di auto, continuano a scorrazzare attraverso gli oceani per portarci la maglietta da 5 euro acquistata online (ed anche lì il dispendio energetico della rete a livello globale non è poca cosa) oppure si continua a giocare con le criptovalute, la cui attività di mining assorbe un quantitativo spaventoso di energia elettrica, per lo più generata da centrali termoelettriche (fai una breve ricerca in rete e troverai numeri da tragedia).
Però dovrei sentirmi uno zozzone perché faccio il pieno di gasolio. Eh no Zeno, massimo rispetto per la tua scelta (e rinnovo i ringraziamenti per le preziose condivisioni che ci stai facendo, oltre che per i piacevoli momenti dati da alcuni esilaranti post

), molto interesse e diciamo “studi di fattibilità” per un eventuale inserimento di un EV ad uso urbano in famiglia – sulla base di motivi tecnici, non “ambientali di facciata”, ma, per cortesia, non assimiliamo il guidatore ICE a chi getta per terra la spazzatura. La gettiamo tutti, chi in un modo, chi nell’altro; chi sotto gli occhi di tutti, chi dietro l’angolo.