<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Calo autonomia auto elettriche | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Calo autonomia auto elettriche

Io sto pensando alle possibili conseguenze sul mondo del lavoro della transizione.
Oggi almeno nel nostro paese la regola è che più allarghi il raggio di ricerca più hai probabilità di trovare un buon lavoro.
In futuro forse non sarà più possibile per chi vive in zone poco servite dai mezzi e non si può permettere un'elettrica che gli assicuri un'autonomia sufficiente per fare il pendolare senza ansia.
Trasferirsi più vicino al lavoro sappiamo che spesso non è fattibile perchè ad offrire maggiori opportunità lavorative sono le grandi città ma viverci costa molto.
Oggi anche chi ha uno stipendio modesto se il datore di lavoro glielo richiede può avere una macchinina che,se non si guasta,gli fa fare 100 km al giorno tra andata e ritorno.
Domani paradossalmente fare il pendolare potrebbe diventare un'opzione solo per chi guadagna abbastanza da acquistare un'elettrica di fascia alta.
E allora chi ha un buon lavoro ma troppo lontano da casa cosa dovrà fare?
Cambiare lavoro rischiando di andare a guadagnare meno o di andare a fare un lavoro che non lo faccia sentire realizzato?
Oppure ridimensionarsi a livello abitativo vendendo magari la villetta nella cittadina di provincia per trasferirsi in un bilocale nella grande città?
Noi di solito pensiamo alle conseguenze pratiche dell'avvento delle elettriche sugli spostamenti ma il discorso è più ampio e i cambiamenti potrebbero riguardare molti altri aspetti della nostra vita.
 
Conosco un ragazzo che ha più o meno la mia età.
E' passato,per ragioni diverse che non hanno a che fare solo con gli spostamenti,da un lavoro che gli rendeva piuttosto bene ma che richiedeva spostamenti quotidiani anche di 100 km a un lavoro retribuito molto peggio che però si trova a soli 10-15 km da casa sua.
Che comunque sono già una bella percorrenza per un'elettrica.
Oggi ha potuto scegliere tra le due opzioni,ha una caccavella peggio della mia che probabilmente non l'avrebbe accompagnato a lungo se avesse continuato a fare 100 km al giorno ma comunque non era un'alternativa preclusa.
Domani si potrà fare una simile scelta oppure l'unica opzione sarà accettare il lavoro più vicino anche se non è quello che vorresti e anche se lo stipendio fosse basso e non permettesse di mettere su famiglia o di viaggiare o di fare qualsiasi altra cosa a cui una persona può ambire?
Parlo ovviamente di zone in cui pensare ad alternative alla mobilità tipo autobus o treni è fantascienza,qui ci sono ancora le littorine a gasolio e gli autobus di linea fanno poche corse,è facile dover aggiungere alla giornata lavorativa 3 ore di viaggio al giorno per percorrere soli 50 km.
 
Si sta scoprendo l'acqua calda.
Non ci voleva chissà quale intelligenza per arrivarci da soli.
Bene, adesso lo hanno dimostrarto scientificamente.
E quindi? Che si fa?
Ah già, ci si attacca alla mitica maniglia del tram.
 
Da par mio continuo sempre a pensare che mi pone qualche dubbio un utilizzo della vettura termica come l'abbiamo fatto fino ad ora quando nel pianeta ci sarà magari un miliardo in più di automobilisti, me lo pone ovviamente anche con le EV , forse mi sfugge qualcosa.
Riformulo:
“Perché mai io utilizzatore di un veicolo termico a basse emissioni dovrei cambiare in peggio le mie abitudini e spendere molto di più al fine di consentire ad un miliardo aggiuntivo di automobilisti di guidare dei catorci ad alto impatto ambientale?”

(sì lo so, la domanda è un filino polemica, ma il concetto quello è)
 
Riformulo:
“Perché mai io utilizzatore di un veicolo termico a basse emissioni dovrei cambiare in peggio le mie abitudini e spendere molto di più al fine di consentire ad un miliardo aggiuntivo di automobilisti di guidare dei catorci ad alto impatto ambientale?”

(sì lo so, la domanda è un filino polemica, ma il concetto quello è)

figurati un poco di sana polemica è accettabile e del resto in parte lo sono stato anche io .
Ti rispondo per come la vedo io premettendo che per me la soluzione non è sostituire una termica con una EV, per il me il problema sta nel fatto che non si può più continuare a credere illimitata la possibilità di movimento, che poi sia quella delle persone o delle merce poco cambia, ci siamo ormai abituati che con la nostra auto o anche con altri mezzi di trasporto possiamo andare dove vogliamo a costo zero, per me non è cosi, come allo stesso modo non è a costo zero trasportare una merce da una parte all'altra del mondo.
Credo che come società più avanzata ci possiamo dotare di tutti i mezzi per rendere un cambiamento meno traumatico di quanto immaginiamo, dando invece ad altre società meno sviluppate, ma che utilizzano molte meno risorse di noi , più tempo per adeguarsi.
Poi entro in modalità polemica :) Ricordo che fino a qualche decennio fa, diciamo i nostri nonni, spesso si nasceva in una piccola provincia e ci si spostava a piedi e non si usciva mai da quella se non in rari casi, ora invece diamo per scontato avere la casa nel posto più bello al mondo e poi andare a lavorare magari a centinaia di km , queste per me è una deviazione che oltretutto regge perchè se la permettono alcuni, nel momento in cui tutti potremmo permettercela vorrei capire che conseguenze avremmo.
 
fino a qualche decennio fa, diciamo i nostri nonni, spesso si nasceva in una piccola provincia e ci si spostava a piedi e non si usciva mai da quella se non in rari casi, ora invece diamo per scontato avere la casa nel posto più bello al mondo e poi andare a lavorare magari a centinaia di km , queste per me è una deviazione

...si chiama anche progresso.... ;) senza queste e altre "deviazioni" molto probabilmente l'aspettativa di vita non supererebbe i 50 anni e parleremmo ancora di pellagra e scorbuto. IMHO.
 
...si chiama anche progresso.... ;) senza queste e altre "deviazioni" molto probabilmente l'aspettativa di vita non supererebbe i 50 anni e parleremmo ancora di pellagra e scorbuto. IMHO.

secondo me cosi si scambia progresso per comodità, è come dire che è progresso mangiare 1 kg di dolci al giorno, li per li ti sembra progresso poi quando vai a fare le prime analisi e vedi i valori che ti escono forse questo progresso ti appare meno positivo. Il progresso sarebbe quello che invece tu ad esempi aborri, me ne vado a vivere nel posso bellissimo a 200 km dal lavoro e faccio telelavoro :)
 
secondo me cosi si scambia progresso per comodità, è come dire che è progresso mangiare 1 kg di dolci al giorno, li per li ti sembra progresso poi quando vai a fare le prime analisi e vedi i valori che ti escono forse questo progresso ti appare meno positivo. Il progresso sarebbe quello che invece tu ad esempi aborri, me ne vado a vivere nel posso bellissimo a 200 km dal lavoro e faccio telelavoro :)
Il progresso porta anche le comodità.... tu puoi telelavorare proprio grazie al progresso, se fossimo rimasti al tempo che Berta filava il telelavoro non solo non lo potresti fare, ma probabilmente non faresti nemmeno il tuo lavoro in presenza, perchè saresti un bracciante o un minatore....
 
...PS: sul telelavoro il dibattito è aperto, io per esempio non è che lo "aborro", semplicemente non fa per me. Il problema è che se la sua produttività è la stessa della didattica a distanza.......................
 
Il progresso porta anche le comodità.... tu puoi telelavorare proprio grazie al progresso, se fossimo rimasti al tempo che Berta filava il telelavoro non solo non lo potresti fare, ma probabilmente non faresti nemmeno il tuo lavoro in presenza, perchè saresti un bracciante o un minatore....

non sto negando in toto il progresso, dico solo che ci sono aspetti del progresso che non necessariamente sono positivi a livello sociale, per me avere uno spostamento continuo e senza limiti di persone e cose non è un progresso positivo a livello generale, e comunque funziona fino a quando a beneficiarne sono in pochi, il progresso per me è quello che invece da questo fondamento, che poi è quello che abbiamo avuto negli ultimi 60 anni , si possa avere una società in cui non ci sia più la necessità di questi spostamenti.
 
Qui uno studio
https://www.sicurauto.it/news/auto-...-il-70-la-capacita-si-riduce-prima-lindagine/
Considerando la già limitata autonomia di partenza, non c'è da stare allegri.

Il dato è molto simile a quello che si ha dopo un solo anno, poi si stabilizza su una perdita dell'1% annuo.
Infatti per la model S indicata nell'articolo, gli esemplari che hanno superato i 10 anni hanno una perdita media dell'11%.

Sulla Leaf purtroppo non ci sono speranze, la batteria raffreddata ad aria è stata una pessima idea progettuale.

Vedessi quelle del mio PC
Dopo un 3 anni costanti, tipo intorno ad una giornata, nell' ultimo e' precipitata, se va bene, alle 3 ore

Pure il mio fa ancora un giorno. Però, all'inizio, arrivavo a sera con il 50%; adesso al pelo .

Fortunatamente gli ultimi Pc permettono da bios di fermare la ricarica all'80% proprio per far durare la batteria più anni.
Il drastico calo su PC e smartphone è dovuto al fatto che tutti i giorni stanno al 100% per svariate ore.

Io non ho ancora capito però qual è il modo più corretto di ricaricarle per prevenire il decadimento.
Non farle andare sotto il 20% ne sopra l'80% mi sembra.
Ma sono meglio le ricariche lente o rapide?
Ed è meglio fare più cicli di ricarica parziali oppure meno cicli di ricarica ma completi?

Non è un problema usarla a qualsiasi percentuale o caricarla fast, il degrado avviene se la si tiene ferma per ore o giorni oltre il 90 o sotto il 10. Portando sempre l'esempio della Model S (il motivo è che altre vetture con oltre 10 anni e 500000km in giro non ce ne sono), quelle con oltre 10 anni hanno le ricariche gratuite ai supercharger, quindi hanno fatto il 99% delle ricariche a potenze oltre i 150kW.
 
Tra le tante rotture in qualche caso le elettriche ci salveranno anche da viaggi che non avremmo voluto fare

Per me ogni occasione di un viaggio in auto, anche non per motivi piacevoli (lavoro, incombenze varie ..) è un invito a nozze!
Sono sempre contento di partire con l'auto: preferisco di gran lunga una giornata al volante che una giornata sedito davanti a un computer o alla televisione.
 
In questo senso facevo l'esempio della longevità del tram...


E' un dato di fatto che il grosso delle percorrenze sono brevi, e perfettamente a portata di elettriche.
Usiamole per quello !

Le termiche...non dobbiamo mica buttarle via.
L'unica soluzione che mi sembra credibile sarà la giusta coesistenza pacifica delle due.

Bisogna risolvere il problema del NOLEGGIO, che adesso è troppo costoso per essere praticabile sistematicamente.
Bisogna renderlo sostenibile.
I tram, ottimo esempio. Vedi i tram storici di Milano, serie 1500, costruiti tra il 1928 e il 1930, girano ancora adesso dopo quasi un secolo e diversi milioni di chilometri percorsi ciascuno. Ma non hanno batterie, altrimenti...

Sui percorsi cittadini o comunque brevi le elettriche ci vanno a nozze, quello è il loro ruolo ideale.

Coesistenza pacifica, sarebbe una soluzione che accontenta tutti ma l'unione europea purtroppo per noi la pensa diversamente e vede il motore termico come il male da estirpare.

Ecco, il noleggio, ottimo spunto. Se ho una elettrica con 200-250 km di autonomia reale (non sulla carta) e mi basta quasi sempre tranne quei 4 o 5 viaggi lunghi all'anno, potrei noleggiare una termica solo quando mi serve o magari viaggiare in treno, aereo e noleggiare qualcosa a destinazione per gli spostamenti in loco. Ma se il costo totale dei noleggi è improponibile, faccio a meno di prendere l'elettrica.
 
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