Un amico di uno dei gruppi che intrattengo, ha mandato questa mattina i seguenti due link (è un architetto con una certa sensibilità verso il "green", anche professionale):
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In tutti gli articoli si segnalano enormi problemi di emissioni CO2 relativi all'estrazione e alla "preparazione" del litio, qualcosa come 15-19 tonnellate di CO2 prodotta per ogni tonnellata di litio estratta/lavorata.
Ci sono metodi più "puliti" dal punto di vista della CO2 ma hanno complessità e costi iniziali di realizzazione impianti molto alti (e tempistiche di conseguenza).
In uno degli studi riportati in questi articoli si spiega proprio come il voler accelerare a tutti i costi, in tempi stretti, questa rincorsa, sia globalmente CONTROPRODUCENTE dal punto di vista della CO2 totale immessa nell'ambiente (e ancora non stiamo parlando della CO2 emessa durante le fasi di costruzione dell'auto) e si arriva a suggerire il metodo di estrazione in affiancamento all'estrazione del petrolio (si parla, in questo caso, di estrarre il litio -petrolitio- da salamoie di petrolio).
Insomma, come sempre, non è tutto oro ciò che luccica.
E' che in questa assurda corsa contro il tempo (auto-imposta), francamente, non si vede nemmeno il luccichio.