<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti | Page 87 | Il Forum di Quattroruote

Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Forse, visto il periodo storico, era il caso di tornare per un poeriodo di tempo al prezzo fisso, come ai tempi del CIP.

Irrealizzabile ? forse si, ma necessario se si volessero davvero fare gli interessi della collettività ...
 
Al momento il taglio durerà per 30 giorni. La possibilità di proroga esiste, quanto meno per l'accisa "mobile", ma vedremo tra qualche settimana quali saranno le condizioni del mercato. Nessuno ha la sfera di cristallo e men che meno la bacchetta magica
Ma, proprio perchè nessuno ha la sfera di cristallo , perchè invece di stabilire la durata di 30 giorni(troppo poco , secondo qualcuno, per avere effetti apprezzabili sull'economia) per il ribasso delle accise , non stabilire un tetto minimo di prezzo carburante sotto al quale far cessare il taglio e ripristinare la situazione precedente ?
 
Ma, proprio perchè nessuno ha la sfera di cristallo , perchè invece di stabilire la durata di 30 giorni(troppo poco , secondo qualcuno, per avere effetti apprezzabili sull'economia) per il ribasso delle accise , non stabilire un tetto minimo di prezzo carburante sotto al quale far cessare il taglio e ripristinare la situazione precedente ?
Perché non si può fare. Tagliare le accise, come detto varie volte, comporta un onere per la finanza pubblica e questo onere deve essere quantificato. Non puoi condizionare tale misura ad un evento non prevedibile e in ogni caso si tratta di stanziare miliardi di euro che escono dalle nostre tasse. Tutti quanti vorremmo la benzina a 1,20 al litro, io per primo, così come vorrei che non vi fossero le guerre, la fame nel mondo e tanto altro ancora, ma purtroppo ci si deve confrontare con la realtà
 


Perche' e' stimato costi
370 mln il mese.
Ah....
Rimetterlo
??
Non e' stato escluso a priori
 
Perché non si può fare. Tagliare le accise, come detto varie volte, comporta un onere per la finanza pubblica e questo onere deve essere quantificato. Non puoi condizionare tale misura ad un evento non prevedibile e in ogni caso si tratta di stanziare miliardi di euro che escono dalle nostre tasse. Tutti quanti vorremmo la benzina a 1,20 al litro, io per primo, così come vorrei che non vi fossero le guerre, la fame nel mondo e tanto altro ancora, ma purtroppo ci si deve confrontare con la realtà

Ma , il taglio delle accise non doveva essere a costo (quasi) zero per l'erario , finanziato attraverso l’extra-gettito Iva derivante dall’aumento dei prezzi in scia ai rialzi dei mercati internazionali.?

E qualora così non fosse , gli effetti benefici della minore pressione fiscale , non dovrebbero , migliorando l'andamento generale dell'economia , riverberarsi sul bilancio statale , per maggior gettito Iva sui maggiori consumi ? Certo un mese è troppo poco per avere effetti benefici !
Per tutto il resto fame nel mondo , guerre ecc. considerare che un buon benessere fatto da servizi welfare ed economia brillante , non li elimina , ma li tiene lontani , come già sosteneva più di 100 anni fa il buon lord Keynes , non certo uno spilorcio quando si parlava di social-democrazia ...
 
-Se si guardano solo i costi immediati , non si fa nulla ,
-ossia si fa della spending-review a vantaggio di pochi e a detrimento dei molti...

-Dipende dagli occhi di chi guarda*
-( Quella della ) Spending - review....proprio non la capisco

* Anche tu, se fossi pieno di debiti....Facile, non faresti cosi'
??
 
Ultima modifica:
-Dipende dagli occhi di chi guarda*
-( Quella della ) Spending - review....proprio non la capisco

* Anche tu, se fossi pieno di debiti....Facile, non faresti cosi'
??
La risposta dei rigoristi ( non parlo di te ovviamente ) è sempre una metafora con il bilancio delle famiglia e il criterio del "buon padre di famiglia" , ma lo stato , e tanto più oggi parte dell'unione europea , non funziona proprio come il conto bancario di una famiglia . Uno stato può (e deve ) andare a debito , fare deficit per offrire servizi , qualità della vita ai suoi cittadini e migliorare in prospettiva la sua economia e l'occupazione , che poi renderanno alle casse irpef , iva , inps

...https://dealflower.it/al-new-deal-europeo-serve-integrare-la-prospettiva-keynesiana/
 
Ma , il taglio delle accise non doveva essere a costo (quasi) zero per l'erario , finanziato attraverso l’extra-gettito Iva derivante dall’aumento dei prezzi in scia ai rialzi dei mercati internazionali.?

E qualora così non fosse , gli effetti benefici della minore pressione fiscale , non dovrebbero , migliorando l'andamento generale dell'economia , riverberarsi sul bilancio statale , per maggior gettito Iva sui maggiori consumi ? Certo un mese è troppo poco per avere effetti benefici !
Per tutto il resto fame nel mondo , guerre ecc. considerare che un buon benessere fatto da servizi welfare ed economia brillante , non li elimina , ma li tiene lontani , come già sosteneva più di 100 anni fa il buon lord Keynes , non certo uno spilorcio quando si parlava di social-democrazia ...
L'extra gettito, come ho scritto qualche post fa, ammonta a poco più di 300 milioni, che consentono di ridurre le accise di 8,5 centesimi con una riduzione del costo alla colonnina di circa 10 centesimi (occorre considerare anche l'Iva). Questo per 30 giorni. Se ci sarà ulteriore extra gettito la misura potrà essere prorogata anche nei mesi successivi.
Formalmente è una riduzione a costo zero, in realtà è una sorta di artifizio contabile in quanto i 300 milioni che si spendono sono pur sempre un mancato gettito. Come dire che anziché prendere i soldi dal portafogli li prendo dal salvadanaio.
La riduzione delle tasse non comporta, nell'immediato, una crescita delle entrate fiscali tale da bilanciare il mancato gettito. Nel lungo periodo è un effetto possibile, se cresce il Pil, nel breve no
 
Ultima modifica:
La risposta dei rigoristi ( non parlo di te ovviamente ) è sempre una metafora con il bilancio delle famiglia e il criterio del "buon padre di famiglia" , ma lo stato , e tanto più oggi parte dell'unione europea , non funziona proprio come il conto bancario di una famiglia . Uno stato può (e deve ) andare a debito , fare deficit per offrire servizi , qualità della vita ai suoi cittadini e migliorare in prospettiva la sua economia e l'occupazione , che poi renderanno alle casse irpef , iva , inps

...https://dealflower.it/al-new-deal-europeo-serve-integrare-la-prospettiva-keynesiana/

Abbiamo un livello di debito tale per cui ce la caviamo solo perché gli interessi sono bassi.
Se si alzassero un po', non saremmo più in grado di pagare.
Facendo ulteriore debito, rischiamo parecchio.
 
L'extra gettito, come ho scritto qualche post fa, ammonta a poco più di 300 milioni, che consentono di ridurre le accise di 8,5 centesimi con una riduzione del costo alla colonnina di circa 10 centesimi (occorre considerare anche l'Iva)...artifizio contabile in quanto i 300 milioni che si spendono sono pur sempre un mancato gettito. Come dire che anziché prendere i soldi dal portafogli li prendo dal salvadanaio.
La riduzione delle tasse non comporta, nell'immediato, una crescita delle entrate fiscali tale da bilanciare il mancato gettito

Non sono d'accordo con questa interpretazione.

Nel periodo dal 7 gennaio (gasolio € 1,539/litro) al 5 marzo (€ 1,799) l'IVA sul prezzo maggiorato è entrata per davvero nelle casse statali (a parità di accise).

Per di più nello stesso periodo i retisti e le compagnie, che hanno "magazzino", hanno avuto una consistente rivalutazione del prodotto in giacenza.

Alla vendita (sempre a parità di accise) è maturata maggior tassazione sul reddito generato.

Anche questa voce è extra-gettito effettivo per l'Erario.

Nei prossimi giorni, con la riduzione (in 2 tranches) delle accise, non mi sembra che l'Erario preveda il rimborso di quelle già pagate sul prodotto in magazzino
 
Ultima modifica:
Non sono d'accordo con questa interpretazione.

Nel periodo dal 7 gennaio (gasolio € 1,539/litro) al 5 marzo (€ 1,799) l'IVA sul prezzo maggiorato è entrata per davvero nelle casse statali (a parità di accise).

Per di più nello stesso periodo i retisti e le compagnie, che hanno "magazzino", hanno avuto una consistente rivalutazione del magazzino.

Alla vendita (sempre a parità di accise) è maturata maggior tassazione sul reddito generato.

Anche questa voce è extra-gettito effettivo per l'Erario.

Nei prossimi giorni, con la riduzione (in 2 tranches) delle accise, non mi sembra che l'Erario preveda il rimborso di quelle già pagate sul prodotto in magazzino
Per dare una risposta definitiva occorre leggere le norme definitive, che avremo solo domani. Al momento quindi ci basiamo su bozze incomplete e su un comunicato stampa.
Premesso questo, la norma del 2007 che consente di applicare un'accisa "mobile" prevede che, a seguito di un extra gettito Iva, si possa rimodulare l'accisa carburanti in modo da compensare entrate e mancate entrate. L'extra gettito del trimestre ottobre-dicembre 2021 permette una riduzione di 8,5 centesimi per un mese (22 marzo-21 aprile) poi nei prossimi mesi si potrà prorogare la misura sfruttando l'extra gettito dei primi mesi 2022. A grandi linee le cose stanno in questo modo. Non so se ho ben compreso la tua domanda però
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto