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La convenienza dell'elettrico

Infatti mi ritrovo in bolletta il costo dei pannelli fotovoltaici senza averne mai avuto uno.

Ma utilizzi tutti i giorni l'energia che producono anche tu, utilizzando energia di rete. E sempre di più l'utilizzerai con le smart grid.

Anch'io non ho usufruito della migliore fiscalità del gasolio, avendo posseduto sempre auto a benzina, in un certo senso finanziando indirettamente con le tasse maggiori sul carburante da me utilizzato, quelle inferiori sul gasolio ;)
 
Considera che per il 2021 abbiamo credo circa 150 milioni di incentivi per il cambio di TV , vero è che sono legati all'Isee ma se entriamo nell'ottica di giudicare gli incentivi credo che ce ne siano veramente pochi che ci mettono tutti d'accordo o forse nessuno .Probabilmente per gli incentivo occorre avere una visione molto ampia dell'operazione che per noi resta molto difficile, ci limitiamo al nostro vivere quotidiano che giustamente ha orizzonti limitati

Concordo.
Io scommetterei che se i vari incentivi dovessero essere approvati dalla collettività in stile referendum ben pochi passerebbero.

Io anni fa ho usufruito di un incentivo.
350 euro per installare un impianto a metano sulla mia auto.
Giusto?Ingiusto?Dipende dai punti di vista.
La collettività ha tratto un guadagno da questa operazione?
Forse si.
Senza incentivo probabilmente non avrei fatto l'impianto.
Quindi l'impiantista non avrebbe versato 220 euro di Iva su 1000 del costo dell'impianto.
Io ho percorso circa 130-140 mila km dall'installazione dell'impianto.
L'ambiente ne avrà beneficiato?
Le casse dello stato e della regione probabilmente no.

Io ne avevo bisogno perchè in quel periodo facevo tanti km e quindi ne ho approfittato.
Quelli che oggi beneficiano degli incentivi sull'acquisto di auto elettriche ne hanno bisogno?
E non ci sono altre persone che hanno bisogni più impellenti in questo momento?
Il discorso "Ho la possibilità di approfittarne quindi mi spetta,è un mio diritto e io me lo becco" non mi convince del tutto.
Sta alla coscienza delle persone.
Io probabilmente non ne avrei usufruito oggi,ma magari sono fatto strano.

E' vero che bisogna sforzarsi di guardare oltre e considerare anche i benefici indiretti.
Però secondo me bisogna anche ragionare su altri due aspetti.
Sostenibilità economica ed effettiva necessità.
Senza contare poi che purtroppo storicamente noi siamo fortissimi nello stanziare fondi per infrastrutture che non vedranno mai la luce.
Non vorrei che oggi si incentivassero le elettriche e nonostante questo tra 30 anni fosse tutto come è oggi e l'auto elettrica fosse ancora alla portata di pochi (sia a livello di costi che di effettiva capacità della rete di produrre e distribuire l'energia necessaria per ricaricarle).
 
Lo sarà anche molto di più in termini economici complessivi però dobbiamo fare un bel distinguo.
Se parliamo di trasporto merci, e quindi di consumi elevatissimi, effettivamente il risparmio è notevole però non dimentichiamoci che proprio il trasporto merci non ha alternative nell'elettrico per ovvie ragioni (salvo i furgoni per consegne in città che già si stanno orientando all'elettrico)
L'alternativa del trasporto da gomma a rotaia non ha attecchito in nessun paese al mondo a livello, non dico capillare, ma neanche lontanamente interessante. I costi sarebbero altissimi per le infrastrutture e soprattutto il treno non arriva nei magazzini merci e ci sarebbe bisogno un doppio trasbordo (puoi immaginare i costi e i tempi dilatati)
Se parliamo di un automobilista medio da 20.000 km/anno che con un litro di puzzonafta fa 15/16 km/l alla fine in un anno risparmia si e no 140/150 euro.In 20 anni lo stato gli ha "regalato" 3000 euro.
Mentre chi acquista un elettrica da 30/100.000 euro risparmia subito 5000 euro. Non mi sembra una cosuccia molto proporzionata.

Beh se parliamo di trasporto merci, è sotto gli occhi di tutti che c'è stata una progressiva dismissione del trasporto su ferro rispetto al passato, questa è stata una precisa scelta, e non capisco perché non potremmo avere il coraggio di tornare indietro, incentivando anche l'intermodalità.
Se utilizziamo il ferro per le lunghe tratte l'elettrico avrebbe molto da dire nel trasporto e distribuzione finale soprattutto in ambito urbano, io penso che fra l'altro ciò sarà inevitabile. Pensiamo che siamo fra l'altro nell'"era amazon" ed all'impatto di tutto ciò.
Per quanto riguarda gli incentivi, il singolo automobilista "x" non riceverà moltissimo dagli sgravi fiscali su gasolio e gas, ma a scala complessiva di consumi e gettito per lo stato questa differenza sulle accise è ingentissima e molto più importante degli incentivi una tantum.
D'altra parte non avrebbe senso proporre incentivi de questi non sono neanche vantaggiosi per il singolo rispetto alla normalità. Però sono in numero complessivo limitato, così come la loro durata nel tempo. D'altra parte la ratio è proprio quella di incentivare tecnologie ancora poco diffuse per diminuirne i costi ed aumentarne la fattibilità con la diffusione.
 
Ma alla fine di questo io torno sempre alla solita considerazione, non c'è alcun obbligo a comprare vetture EV

Però è obbligatorio contribuire a finanziare gli incentivi sul loro acquisto.
E' questa se vogliamo la mezza fregatura,almeno finchè la maggior parte delle persone non potrà permettersi di acquistarne una e quindi di beneficiarne direttamente.
 
I costi sarebbero altissimi per le infrastrutture e soprattutto il treno non arriva nei magazzini merci e ci sarebbe bisogno un doppio trasbordo (puoi immaginare i costi e i tempi dilatati)

Per togliere i bestioni dalle strade e bruciare meno gasolio basterebbe caricarli sui treni o sui traghetti. Certo il treno è più lento, anche perchè i merci ormai sono residuali ma se divenisse un modus operandi con tanto di logistica dedicata non sarei così sicuro che non sarebbe competitivo.
 
Però è obbligatorio contribuire a finanziare gli incentivi sul loro acquisto.
E' questa se vogliamo la mezza fregatura,almeno finchè la maggior parte delle persone non potrà permettersi di acquistarne una e quindi di beneficiarne direttamente.

Se non ci fossero o fossero stati derminati incentivi, probabilmente la maggior parte delle persone potrà o avrebbe potuto permettersi di acquistare determinati beni ancora dopo, o mai, per certi settori.
 
Beh se parliamo di trasporto merci, è sotto gli occhi di tutti che c'è stata una progressiva dismissione del trasporto su ferro rispetto al passato, questa è stata una precisa scelta, e non capisco perché non potremmo avere il coraggio di tornare indietro, incentivando anche l'intermodalità.

Su questo aspetto forse qualche positivo passo indietro è stato fatto.
A pochi km da casa mia c'è un interporto piuttosto attivo e negli ultimi anni il numero di treni merci carichi di Tir provenienti da tutta Europa è aumentato molto.
Poi magari è solo un'impressione,magari sono gli stessi treni di prima solo che adesso transitano maggiormente in orari diurni quindi si notano di più.
Io la ritengo una cosa positiva anche se mi crea qualche disagio praticamente ogni giorno.
 
Se non ci fossero o fossero stati derminati incentivi, probabilmente la maggior parte delle persone potrà o avrebbe potuto permettersi di acquistare determinati beni ancora dopo, o mai, per certi settori.

Verissimo.
Ma siamo sempre li.
Distinguiamo tra incentivi che hanno portato cambiamenti positivi per la collettività e incentivi che invece sono stati soldi buttati nel gabinetto.
Io non sono sicuro che questi rientrino nella prima categoria.
Ripeto non vorrei che oggi si stanziassero miliardi per agevolare l'acquisto e il mantenimento di auto elettriche e nel frattempo non venissero realizzate le infrastrutture perchè si possano diffondere realmente.
 
A mio modesto parere la discussione sull'opportunità ed equità di vari tipi d'incentivi (EV, ma anche ristrutturazioni, elettrodomestici, gasolio ecc) è destinata a durare in ETERNO.
E questo non fa altro che confermare il fatto, sempre a mio modesto parere, che qualsiasi forma d'incentivo diretto è altamente discutibile, a seconda dei punti di vista, delle esigenze e dei propri valori.

Per questo motivo, credo che gli incentivi sarebbero SEMPRE da evitare in quanto scelgono vincitori e vinti secondo ideologie od obiettivi, non sempre corretti.
Solamente lasciando che il mercato si aggiusti gradualmente consente l'efficienza ed è un metodo imparziale, neutrale.
Piuttosto che un reset come quello attuale che invece dovrebbe essere un reset degli sprechi.
 
A mio modesto parere la discussione sull'opportunità ed equità di vari tipi d'incentivi (EV, ma anche ristrutturazioni, elettrodomestici, gasolio ecc) è destinata a durare in ETERNO.
E questo non fa altro che confermare il fatto, sempre a mio modesto parere, che qualsiasi forma d'incentivo è altamente discutibile, a seconda dei punti di vista, delle esigenze e dei propri valori.

Per questo motivo, credo che gli incentivi sarebbero SEMPRE da evitare in quanto scelgono vincitori e vinti secondo ideologie od obiettivi, non sempre corretti.
Solo lasciando che il mercato si aggiusti gradualmente consente l'efficienza ed è un metodo alla fine neutrale.
Piuttosto che un reset come quello attuale.

Quindi via al turboliberismo al cubo, olé!
Il mercato è neutrale? Quello energetico? hahaha
Per me invece i politici devono decidere, e devono indirizzare le scelte strategiche per la società del futuro, non le multinazionali petrolifere o qualche dittatore che siede su un mare di petrolio o di gas. Questo è il loro (alto) ruolo.
 
Certamente via al liberismo, solo allora avresti un mercato veramente libero dell'energia. Oggi non c'e' in quanto si tratta di un mercato con un fortissimo intervento statale in fase di estrazione, produzione e distribuzione,

Mi spiace, ma al profitto delle multinazionali e dei regimi, soprattutto quando si tratta della salute nostra e soprattutto del nostro pianeta, preferisco scelte alternative e magari coraggiose. Su temi strategici e fondamentali come l'energia lo stato non può non intervenire e non dare un indirizzo politico di lungo respiro.
Quanto sia difficile cambiare lo status quo e andare contro certi interessi lo dimostra la storia, per esempio quella di un certo Enrico Mattei, oltre alle numerose guerre fatte per il petrolio
 
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