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Siamo in ritardo? O gli altri sono in anticipo?

Secondo me quando si parla di mobilità noi non siamo bravi nel differenziare.
Cerchiamo una sola soluzione e puntiamo su quella senza magari incentivarla e senza tenere presente che dovranno esistere anche delle alternative.
Facciamo le piste ciclabili?
Bene ma poi non incentiviamo l'uso della bici,nella mia città ad esempio gli stalli per posteggiare le bici quasi non esistono.
E l'unico risultato che otteniamo è restringere le carreggiate mentre la stragrande maggioranza delle persone usano ancora l'auto.
Puntiamo sui parcheggi?
Bene ne facciamo tanti,tutti a pagamento ovviamente,anche lontani dal centro e non li colleghiamo in alcun modo.
Così la gente continua ad affollarsi per i posti vicini al centro mentre in periferia parcheggiano solo i residenti.
Per le elettriche sarà lo stesso.
Faremo le colonnine a scapito dei parcheggi e non risolveremo molto.
Purtroppo il problema della mobilità,soprattutto nelle grandi città,è talmente complesso che bisogna fare un progetto che includa i mezzi pubblici,le auto,i parcheggi,le colonnine,le piste ciclabili etc etc.
 
se mi dici di andare in pista è un altro discorso

Sono sempre punti di vista. Io in pista non ci sono mai andato, ma non mi attira neppure l'idea di andarci. Guido spedito se serve (anche più che spedito...), ma non è che sbavo all'idea di pennellare cordoli o fare traversi, preferisco fare un po' di km tranquilli godendomi il viaggio.
 
se uno rinuncia al possesso di un'auto e si affida più o meno quotidianamente (o peggio più volte al giorno) al reperimento di un auto disponibile nelle vicinanze e a costi accettabili, io penso che fra aprire app in continuazione e attese snervanti prima o poi lo ricoverano a Villa dei Tigli nota clinica specializzata nei trattamenti mentali.

Appunto. Posso capire un abbonamento a un servizio di car sharing per uno studente fuori sede o una permanenza temporanea in una città per lavoro, ma se c'è una necessità anche solo minimamente abituale no, grazie... ti immagini tutte le incombenze coi figli o coi genitori anziani, o anche solo un'emergenza o più auspicabilmente la voglia di fare una gita dovendo cercare una macchina in giro? O un taxi o uber con le sporte della spesa e i borsoni della palestra o del calcio? Ma neanche morto!
 
Ultima modifica:
il mio è un discorso lungo, e premetto che per me la passione dell'auto è altro dal stare seduti in macchina, lo dico perchè sembra che altrimenti non ho questa passione.
Soprattutto nei centri urbani la mobilità deve essere declinata in diverse forme , ci si potrebbe muovere con un mix di mezzi e senza che nessuno di questi sia di proprietà, in questo mix quindi ci vedo anche le vetture EV ma in forma di car sharing che quindi si utilizzano al bisogno. Al di fuori dei contesti urbani vetture ibride o plugin potrebbero essere un altra risposta valida, mi riferisco alle provincie .
Di base però io credo che ci debba essere anche una rivoluzione mentale per cui non si può pretendere di poter fare km come e quando ci pare e senza alcun limite, purtroppo questo a prescindere dalle tecnologie

Premetto che abito in un paese di 16 mila abitanti alle porte di Milano non nel Burundi. Per fare 22 miseri km e arrivare zona Maciacchini con i mezzi ci metterei 1 ora e 20 distribuiti tra pullman e metro, anzi diverse metro. In auto nelle giornate sfigate ci metto lo stesso tempo se no in 45 arrivo.
Ma ammettiamo che la sfiga duri anche un anno in auto evito : di essere rapinato se faccio tardi, un freddo becco o un caldo asfissiante per prendere le coincidenze, e qui potete dirmi che ho la puzza sotto il naso evitare di respirare odori immondi di gente che non si lava, e infine se mi devo fermare a fare la spesa nel ritorno o qualsiasi altra commissione non devo minacciare il conducente dirottando il pullman.
E a giudicare dalle code che ogni mattina entrano a Milano (anche prima del Covid) molta gente la pensa così.
Poi per carità, se devo comprare qualcosa di veloce, andare in banca o in posta di solito vado in bicicletta non mi disturba, anzi. Ma l'auto per me è un segno di libertà che posso usare quando voglio, dove voglio e come voglio, sia che rimanga nel box ferma un mese sia che la uso ogni giorno per andare a lavorare.
Forse è questo che sfugge, se le generazioni di oggi o quelli che vedono questa rivoluzione come un cambiamento per rivoluzionare la loro mobilità meglio per loro ma non possono imporla a chi invece l'auto la vive diversamente.
 
Appunto. Posso capire un abbonamento a un servizio di car sharing per uno studente fuori sede o una permanenza temporanea in una città per lavoro, ma se c'è una necessità anche solo minimamente abituale no, grazie... ti immagini tutte le incombenze coi figli o coi genitori anziani, o anche solo un'emergenza o più auspicabilmente la volglia di fare una gita dovendo cercare una macchina in giro? O un taxi o uber con le sporte della spesa e i borsoni della palestra o del calcio? Ma neanche morto!

Secondo me la rinuncia all'auto di proprietà in favore del car sharing o dell'uso promiscuo di mezzi pubblici,auto a noleggio,uber e cose varie è un'opzione molto più praticabile per un single o una coppia senza figli o con figli grandi che vivono altrove.
Conciliare le esigenze di un nucleo famigliare allargato imho diventa difficile.
Se invece gli spostamenti sono per lo più abituali (lavoro,spesa settimanale,palestra e qualche gita nel weekend) imho ci si può pensare.
 
Qui mi pare che non vuoi sottolineare la mancanza di investimenti sull'elettrico fatta da FCA e questo comporterà meno lavoro in Italia come già sottolineato da altri utenti visto che in pratica si prendono piattaforme per ev già pronte progettate da psa, poi se si vuole negare l'evidenza ok.
Non peserà la mancanza di investimenti FCA se le piattaforme progettate da altri ( che adesso appartengono comunque - e qui mi tocca insistere un po' - allo stesso gruppo) verranno utilizzate anche in Italia. Quale evidenza vorrei negare?
 
2030 ma ti pare che quello che non si è riuscito a risolvere in 50 anni si risolve in 9 anni? Davvero trovo più realistico un motore a benzina, gasolio o ibrido da 30-40km/l che un pacco batterie che permetta ai grandi stradisti di effettuare 1500km senza sosta (solo quella fisiologica) e una ricarica in qualsiasi luogo in un tempo ragionevole
 
2030 ma ti pare che quello che non si è riuscito a risolvere in 50 anni si risolve in 9 anni? Davvero trovo più realistico un motore a benzina, gasolio o ibrido da 30-40km/l che un pacco batterie che permetta ai grandi stradisti di effettuare 1500km senza sosta (solo quella fisiologica) e una ricarica in qualsiasi luogo in un tempo ragionevole


Beh....
1500, se non inventano qualcosa di futuribile....
Ne basterebbero 6/700*, ma in tempi di ricarica da
" pausa di pranzo veloce ".
*Da far giusto quel MI RM
 
A me sembra che l'evoluzione della mobilità sia molto più lenta di quanto non si voglia far credere.
Tra 9 anni proporranno elettriche con autonomia doppia rispetto ad oggi a prezzi più accessibili?
Benissimo!
Ma quante Panda circoleranno ancora?
Tra il lancio di un nuovo prodotto e l'effettiva diffusione dello stesso in un mercato come il nostro passano anni.
Forse in mercati diversi tipo quelli asiatici le trasformazioni avvengono più repentinamente,ma se ripensate alle strade nel 2011 voi vedete tanta differenza rispetto a quello che vedete ogni giorno guardando fuori dal finestrino?
 
2030 ma ti pare che quello che non si è riuscito a risolvere in 50 anni si risolve in 9 anni? Davvero trovo più realistico un motore a benzina, gasolio o ibrido da 30-40km/l che un pacco batterie che permetta ai grandi stradisti di effettuare 1500km senza sosta (solo quella fisiologica) e una ricarica in qualsiasi luogo in un tempo ragionevole

OK!!. Allora hai risposto alla domanda, "sono gli altri in anticipo", speriamo bene...!!!
 
OK!!. Allora hai risposto alla domanda, "sono gli altri in anticipo", speriamo bene...!!!

Più che in anticipo forse fanno solo proclami meno realistici.
9 anni sono pochi,soprattutto dopo una crisi come quella che stiamo ancora vivendo.
Certo potrebbe essere il trampolino di lancio per grossi cambiamenti epocali.
O potrebbe essere un freno che renderà più difficile cambiare le cose.
Qui si parla di passare a un diverso modello di mobilità ma se tanta gente ci metterà 1 o 2 anni solo per rimettersi in piedi come si può pensare che decida di spendere di più per cambiare il proprio modo di spostarsi entro 9 anni?
 
9 anni per me sono un niente, abbiamo una società che si basa su di un modello energetico, quindi tutto ruota attorno ad esso comprese le infrastrutture, pensare che in così poco tempo cancelli un secolo di storia lo trovo impossibile, il che però non vuol dire che non si debba cominciare a mettere in modo in progetto che da qui a qualche decennio possa portare a cambiamenti significativi.
 
Premetto che abito in un paese di 16 mila abitanti alle porte di Milano non nel Burundi. Per fare 22 miseri km e arrivare zona Maciacchini con i mezzi ci metterei 1 ora e 20 distribuiti tra pullman e metro, anzi diverse metro. In auto nelle giornate sfigate ci metto lo stesso tempo se no in 45 arrivo.
Ma ammettiamo che la sfiga duri anche un anno in auto evito : di essere rapinato se faccio tardi, un freddo becco o un caldo asfissiante per prendere le coincidenze, e qui potete dirmi che ho la puzza sotto il naso evitare di respirare odori immondi di gente che non si lava, e infine se mi devo fermare a fare la spesa nel ritorno o qualsiasi altra commissione non devo minacciare il conducente dirottando il pullman.
E a giudicare dalle code che ogni mattina entrano a Milano (anche prima del Covid) molta gente la pensa così.
Poi per carità, se devo comprare qualcosa di veloce, andare in banca o in posta di solito vado in bicicletta non mi disturba, anzi. Ma l'auto per me è un segno di libertà che posso usare quando voglio, dove voglio e come voglio, sia che rimanga nel box ferma un mese sia che la uso ogni giorno per andare a lavorare.
Forse è questo che sfugge, se le generazioni di oggi o quelli che vedono questa rivoluzione come un cambiamento per rivoluzionare la loro mobilità meglio per loro ma non possono imporla a chi invece l'auto la vive diversamente.

Ma è evidente che allo stato attuale il servizio pubblico non è comodo e competitivo rispetto al mezzo privato, ma questo accade perché si sono fatte scelte ben precise 60/70 anni fa per cui c'è questa situazione.
Per quanto riguarda la libertà è un aspetto innegabile ma quanto ci sta costando questa libertà? E quanto questa libertà è egoistica? Qui abbiamo sempre ddetto che un aumento delle EV richiede un aumento di forniture elettriche , ma nessuno pensa che i 30.000 km al.anno che un automobilista percorre li fa perché ci sono tanti alti che non li fanno e che se tutti cominciassero nel mondo a voler utilizzare la vettura di proprietà e fare tanti km probabilmente si entrerebbe in una crisi di forniture spaventosa e anche pericolosa.E attenzione che mentre l'aumento delle EV è tutto ipotetico nei prossimi 10 anni avremo centinaia di milioni di nuovi automobilisti provenienti dal asia e da altri paesi del mondo che richiederanno altra energia da idrocarburi e chissà quali scenari ci aspettano per soddisfarli
 
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