<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettrica "c'è poca luce" attorno. | Page 15 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettrica "c'è poca luce" attorno.

per me si'

poi vedo che c'e' chi va in giro col battery pack.
contenti loro, contenti tutti.
che poi, caricare il cellulare in ufficio, sarebbe anche banale.
l'auto, permettimi, e' un filino piu' difficile

Dipende.

Se si ha la disponibilità di installare una colonnina domestica e se, ogni giorno, si fanno, per esempio, 100 km, non serve nemmeno ricaricarla nei tempi morti.

La ricarichi banalmente la sera nel tuo garage quando torni a casa. E la lasci in carica tutta la notte. E ti ritrovi ogni mattina 300-350-400 km di autonomia, a seconda del modello.

Se fai 100 km, su un'autonomia di almeno 300, non credo che l' "ansia da ricarica" abbia ragione di esistere.
 
A buona possibilita' di fare la scelta sbagliata se dai seguito
( " Nel Marzo 2021 dovendo sostituire l' auto " )
Rileggiti, prego, il tuo post 197

Continuo a non comprendere per quale motivo possa condurre ad errore ragionare sullo stato dell'arte - tecnologica, infrastrutturale, economica - che è attualmente sotto gli occhi di tutti.

Lanciarsi in azzardate (nessuno di può prevedere con certezza cosa accadrà tra 5/10/30/50 anni) ipotesi di un futuro più o meno lontano ha sicuramente una quota di errore più ampia di un banale ragionamento su ciò che è attualmente sotto i nostri occhi.
 
Continuo a non comprendere per quale motivo possa condurre ad errore ragionare sullo stato dell'arte - tecnologica, infrastrutturale, economica - che è attualmente sotto gli occhi di tutti.

Lanciarsi in azzardate (nessuno di può prevedere con certezza cosa accadrà tra 5/10/30/50 anni) ipotesi di un futuro più o meno lontano ha sicuramente una quota di errore più ampia di un banale ragionamento su ciò che è attualmente sotto i nostri occhi.


Sei tu che dici che dovendo acquistare
per forza di cose
un' auto nel 202i,
non sapendo cosa succedera' negli anni a venire,
non resta che tentare un ragionamento al riguardo.
Ho solo dedotto che se devi tentare,
( si suppone ) su quale sara' la scelta giusta
( parli di: auto 100% elettrica? )
hai buone possbilita' di sbagliare.

Saluti
 
Dipende.

Se si ha la disponibilità di installare una colonnina domestica e se, ogni giorno, si fanno, per esempio, 100 km, non serve nemmeno ricaricarla nei tempi morti.

La ricarichi banalmente la sera nel tuo garage quando torni a casa. E la lasci in carica tutta la notte. E ti ritrovi ogni mattina 300-350-400 km di autonomia, a seconda del modello.

Se fai 100 km, su un'autonomia di almeno 300, non credo che l' "ansia da ricarica" abbia ragione di esistere.

...che è più o meno quello che sto predicando da un po': l'autonomia dell'auto deve essere tale da far fronte alla giornata tipo di utilizzo con la metà della carica, e va ricaricata obbligatoriamente ogni notte. Poi resta la necessità di una rete di stazioni di ricarica rapida equivalente agli attuali distributori di benzina per le ricariche in viaggio all'occorrenza. Le ricariche durante i "momenti morti" (es. le soste al supermercato le vedo più intrigose che comode.
 
Sei tu che dici che dovendo acquistare
per forza di cose
un' auto nel 202i,
non sapendo cosa succedera' negli anni a venire,
non resta che tentare un ragionamento al riguardo.
Ho solo dedotto che se devi tentare,
( si suppone ) su quale sara' la scelta giusta
( parli di: auto 100% elettrica? )
hai buone possbilita' di sbagliare.

Saluti

Credo che stiamo facendo dell'inutile filosofia su un'espressione che ho usato che, almeno a me, non sembra così folle.

Dirò cose banali: ogniqualvolta si valuti un acquisto, di qualsiasi cosa, si 'tentano ragionamenti'. L'espressione 'tentare ragionamenti' non mi sembra tanto differente da 'fare un ragionamento' o 'facciamo ipotesi' o 'valutiamo gli scenari'. E' la prassi preventiva prima di qualsiasi mossa che richieda un esborso di denari.

Cosa c'è di strano nel tentare un ragionamento? Non capisco.

Tra l'altro, continuo a non comprendere per quale motivo ci stiamo fossilizzando su quella maledetta espressione che ho usato (non l'avessi mai scritta!!!) invece di discutere, eventualmente, sul merito di quello che ho detto, cioè sulla convenienza di acquistare, nel marzo 2021, un'auto elettrica, qualora ci si ritrovi, per XYZ motivi, costretti/indotti a cambiare veicolo.

Tutto qui.
 
...che è più o meno quello che sto predicando da un po': l'autonomia dell'auto deve essere tale da far fronte alla giornata tipo di utilizzo con la metà della carica, e va ricaricata obbligatoriamente ogni notte. Poi resta la necessità di una rete di stazioni di ricarica rapida equivalente agli attuali distributori di benzina per le ricariche in viaggio all'occorrenza. Le ricariche durante i "momenti morti" (es. le soste al supermercato le vedo più intrigose che comode.

Sono pienamente d'accordo con te: l'automobile deve necessariamente soddisfare l'utilizzo giornaliero che se ne fa, arrotondato per eccesso per far fronte ad eventuali emergenze.

Detto ciò, al netto di determinate categorie professionali (pendolari pesanti; rappresentanti; in generale tutti gli utenti che coprano più di 300 km al giorno), io ritengo che l'auto 100% elettrica possa rappresentare già un'ottimo investimento per la mobilità personale già oggi.

Sì, il prezzo di listino è alto, al netto di tutti gli ecoincentivi statali, ed è reso più esoso dall'installazione di una colonnina domestica (concordo con te nel dire che sia folle acquistare un'auto 100% elettrica senza disporne di una nel proprio garage), con tutto ciò che ne consegue in termini di aumento della potenza almeno fino a 6 Kw del proprio impianto e di verifica dell'assorbimento con voltmetro per qualche ora, onde evitare cali di tensione repentini.

Ma, dati alla mano, il risparmio negli anni è enorme: l'energia elettrica costa molto meno di benzina/gasolio/metano/GPL. L'assenza di componenti tipiche delle auto termiche (filtro olio, filtro aria, filtro gasolio, frizione, candele etc.) rende la manutenzione molto meno onerosa. Il bollo ha un'esenzione quinquennale e, dal 6° anno, si paga 1/4 del valore di una pari gamma benzina. Il costo di assicurazione è inferiore rispetto ad una pari gamma termica.

E sorvolo sugli innegabili vantaggi ambientali. Sono le auto più pulite sia sul fronte CO2 sia sul fronte PM10.

Quindi, è un investimento che conviene, a condizione di fare meno di 300 km giornalieri e di poter adeguare il proprio impianto all'installazione di una colonnina nel garage della propria abitazione (l'ecobonus 50% aiuta in tal senso).

Dopodiché, abituarsi a sfruttare ogni momento morto per ricaricare l'auto e ritrovarsi qualche decina di km in più, magari fuori di casa con una banale presa Schuko, diventa una prassi che, a mio avviso, dubito possa rappresentare un grave fattore di stanchezza o logoramento o stress...
 
Sono pienamente d'accordo con te: l'automobile deve necessariamente soddisfare l'utilizzo giornaliero che se ne fa, arrotondato per eccesso per far fronte ad eventuali emergenze.

Detto ciò, al netto di determinate categorie professionali (pendolari pesanti; rappresentanti; in generale tutti gli utenti che coprano più di 300 km al giorno), io ritengo che l'auto 100% elettrica possa rappresentare già un'ottimo investimento per la mobilità personale già oggi.

Sì, il prezzo di listino è alto, al netto di tutti gli ecoincentivi statali, ed è reso più esoso dall'installazione di una colonnina domestica (concordo con te nel dire che sia folle acquistare un'auto 100% elettrica senza disporne di una nel proprio garage), con tutto ciò che ne consegue in termini di aumento della potenza almeno fino a 6 Kw del proprio impianto e di verifica dell'assorbimento con voltmetro per qualche ora, onde evitare cali di tensione repentini.

Ma, dati alla mano, il risparmio negli anni è enorme: l'energia elettrica costa molto meno di benzina/gasolio/metano/GPL. L'assenza di componenti tipiche delle auto termiche (filtro olio, filtro aria, filtro gasolio, frizione, candele etc.) rende la manutenzione molto meno onerosa. Il bollo ha un'esenzione quinquennale e, dal 6° anno, si paga 1/4 del valore di una pari gamma benzina. Il costo di assicurazione è inferiore rispetto ad una pari gamma termica.

E sorvolo sugli innegabili vantaggi ambientali. Sono le auto più pulite sia sul fronte CO2 sia sul fronte PM10.

Quindi, è un investimento che conviene, a condizione di fare meno di 300 km giornalieri e di poter adeguare il proprio impianto all'installazione di una colonnina nel garage della propria abitazione (l'ecobonus 50% aiuta in tal senso).

Dopodiché, abituarsi a sfruttare ogni momento morto per ricaricare l'auto e ritrovarsi qualche decina di km in più, magari fuori di casa con una banale presa Schuko, diventa una prassi che, a mio avviso, dubito possa rappresentare un grave fattore di stanchezza o logoramento o stress...
Chi percorre 300 km al giorno? Sono 109.500 km/anno. La maggioranza dei guidatori ne percorre 300 alla settimana (15.600 all'anno).
 
Se fai 100 km, su un'autonomia di almeno 300, non credo che l' "ansia da ricarica" abbia ragione di esistere.

Secondo me il tema autonomia è un pò più complesso.
Tipo, se prendi una Panda o un X6 è uguale, posso andare dove come e quando voglio. Ho un conoscente che con la Panda è andato a San Pietroburgo e in epoca dove l'auto elettrica non esisteva, tanto per dire...
Poi se il 90% di chi acquista una Panda fa al massimo 100 km al giorno non cambia perchè è l'idea, l'idea di avere un'auto è l'idea che sei libero di fare quello che vuoi, come vuoi quando vuoi. E' l'idea di sbatterne se arrivi a casa una sera e sei in riserva, tanto domani ti fermi al primo distributore e ci fai 10 euro se vuoi. E se arrivi a casa in riserva e la moglie o il figlio deve uscire con le amiche/i le 10 euro le dai a loro. E' l'idea di parcheggiarla dove ti capita o nel primo buco che ti capita.
Se prendi una Zoe no, non puoi fare tutto quello che vuoi come vuoi e quando vuoi, anche se poi chi la compra ci fa al massimo 100 km. Non è più una idea è un obbligo.
 
l'energia elettrica costa molto meno di benzina/gasolio/metano/GPL.

...per adesso, in virtù di una fiscalità "asimmetrica". Puoi scommettere la camicia che non appena i numeri cresceranno anche le accise si adegueranno. Per inciso, l'energia elettrica costa meno solo se ricarichi in casa, alle colonnine rapide si spende più che col gasolio, e non credo di peccare di pessimismo se prevedo un allineamento in alto nel prossimo futuro.

Il bollo ha un'esenzione quinquennale e, dal 6° anno, si paga 1/4 del valore di una pari gamma benzina. Il costo di assicurazione è inferiore rispetto ad una pari gamma termica.

Entrambe sono distorsioni, destinate ad appianarsi con la diffusione.

E sorvolo sugli innegabili vantaggi ambientali. Sono le auto più pulite sia sul fronte CO2 sia sul fronte PM10.

Discorso tutto da approfondire. Le EV sono "pulite" localmente, ma non in assoluto, anzi possono essere più "sporche" delle tradizionali, dipende solo dalla "pulizia" dell'energia di partenza. Se poi parliamo di impatto ambientale delle batterie, si apre un mondo, e non è un bel mondo.
 
Secondo me il tema autonomia è un pò più complesso.
Tipo, se prendi una Panda o un X6 è uguale, posso andare dove come e quando voglio. Ho un conoscente che con la Panda è andato a San Pietroburgo e in epoca dove l'auto elettrica non esisteva, tanto per dire...
Poi se il 90% di chi acquista una Panda fa al massimo 100 km al giorno non cambia perchè è l'idea, l'idea di avere un'auto è l'idea che sei libero di fare quello che vuoi, come vuoi quando vuoi. E' l'idea di sbatterne se arrivi a casa una sera e sei in riserva, tanto domani ti fermi al primo distributore e ci fai 10 euro se vuoi. E se arrivi a casa in riserva e la moglie o il figlio deve uscire con le amiche/i le 10 euro le dai a loro. E' l'idea di parcheggiarla dove ti capita o nel primo buco che ti capita.
Se prendi una Zoe no, non puoi fare tutto quello che vuoi come vuoi e quando vuoi, anche se poi chi la compra ci fa al massimo 100 km. Non è più una idea è un obbligo.

Questo tuo discorso - perfettamente comprensibile - non fa altro che confermare una cosa che ho sempre pensato: l'auto elettrica è vittima di pregiudizi e di un modo di intendere la mobilità ormai totalmente desueto.

Qual è la difficoltà - se non mentale - di attaccare l'auto alla presa nel proprio garage appena arrivi a casa e di farla ricaricare tutta la notte fino al pieno? Un pieno ti fornisce 300-400 km di autonomia.

Come giustamente scritto da @maurofiorini , l'utente medio fa 300 km a settimana.

Da ciò se ne deduce che problemi di parcheggio non ce ne sono: se la ricarichi ogni notte sfruttando le comunque solite ore "di sonno" dell'auto..., dove sta la difficoltà dell'uso quotidiano? Non sei obbligato ad inseguire le colonnine pubbliche e a dover parcheggiare a chilometri di distanza dal punto che ti interessa sol perché hai l'esigenza di ricaricarla.

Sfruttare banalmente le ore notturne per fare un pieno ti consente di non arrivare mai a 0. Se, su un'autonomia massima di 300 km, fai 100 km al giorno, ti restano 200 km di autonomia, cioè più del 60%. Quindi ricarichi solo quel 40% che hai consumato. Il concetto di "andare in riserva" sparisce totalmente e rende il "pieno" economicamente molto più conveniente.

Il tema di andare "dove voglio, quando voglio, come voglio" è comprensibile ma è frutto di una mentalità ormai desueta e non sostenibile. Forse tendiamo ad ignorarlo, ma le lunghe distanze si coprono meglio in... treno o aereo.

Si tratta semplicemente di togliersi di dosso una serie di fisime mentali novecentesche che non hanno ragione di esistere. Se uno fa 100 km al giorno e può installare una colonnina domestica, vive con la sua Zoe esattamente come faceva il giorno prima con la sua Twingo a benzina... si tratta semplicemente di cambiare la propria mentalità e di rendersi conto che il proprio stile di vita non cambia se si usano alcune accortezze 100% banalissime. Per di più, portafoglio ed ambiente possono solo ringraziare.

Chi rifiuta l'elettrico, pur potendoselo permettere per esborso iniziale e chilometraggio giornaliero, è vittima di una propria chiusura mentale che gli impedisce di constatare i reali vantaggi, tanto economici quanto ambientali.
 
c'e' un concetto di fondo che sfugge
le auto a pile fanno 300km di autonomia, in citta'
ma se vai in autostrada, non li fai mica se vai a 130km/h
devi adare a 90-100km/h
quindi, chi fa 100km al giorno, difficilmente li fa in citta' (forse nemmeno i taxi ne fanno cosi' tanti in citta'), ma in autostrada, dove la batteria viene drenata molto piu' in fretta.
e poi c'e' la solita sfilza di "se"
se hai il garage
se hai la wall box
se hai il contratto da 6kW (che son comunque pochi, visto che 3 te li devi tenere per vivere in casa)
se hai il soldo da spendere

chi non ha il garage o il posteggio in un posto privato, e' gia' senza speranza.
 
...per adesso, in virtù di una fiscalità "asimmetrica". Puoi scommettere la camicia che non appena i numeri cresceranno anche le accise si adegueranno. Per inciso, l'energia elettrica costa meno solo se ricarichi in casa, alle colonnine rapide si spende più che col gasolio, e non credo di peccare di pessimismo se prevedo un allineamento in alto nel prossimo futuro

Come specificavo anche sopra, si parla della convenienza di acquistare un'auto 100% elettrica oggi, marzo 2021. Di cosa accadrà tra 5/10/15/20 anni, francamente mi interessa poco ed è difficile prevederlo.

E, comunque, se proprio dobbiamo fare una previsione, il prezzo dell'energia elettrica è molto probabile che vada al ribasso. Il mercato dell'energia è libero, quindi il prezzo varia a seconda dello scenario. In estate, il costo dell'energia, spesso e volentieri, può tendere allo zero perché abbiamo il 37% dell'energia nazionale prodotta dalle rinnovabili e d'estate la produzione eccede il fabbisogno; al contrario, nelle stagioni fredde (senza dimenticare la notte, anche d'estate), la situazione si inverte ed è necessario ricorrere alle centrali a gas/petrolio. Tuttavia, dal momento che 1) la produzione da fonti rinnovabili è in pieno aumento, 2) le vendite relative ai gruppi di accumulo domestici si stanno stabilizzando 3) la variabile prezzo vale per tutti, non solo privati, ma anche industrie, aziende, pubbliche amministrazioni, è facile dedurre che l'idea che l'energia elettrica possa essere penalizzata a livello di costo di approvvigionamento sia quantomeno ardua. Anzi, è molto probabile che i costi si abbassino...

Per di più, quello che affermi sui consumi non è esatto. Se fai ricarica a casa, il costo dell'energia elettrica che trovi in bolletta è 0,18 euro al Kw. Con un'auto con batteria da, per esempio, 50 Kw/h, avrai 0,18 moltiplicato per 50 = 9 euro.
9 euro è la spesa che faresti per avere un pieno, cioè da 0 % di autonomia a 100%. Considerato che, con un'elettrica, a meno di non fare almeno 300 km al giorno, non raggiungeresti mai lo 0% (ma nemmeno il 10 o il 20 o il 30 percento), la spesa reale per un pieno è nettamente inferiore.

Discorso speculare per le ricariche alle colonnine pubbliche. Fermo restando che non si arriva mai allo 0% (ma nemmeno al 10 o al 20 o al 30), il costo è di 0,40 euro a Kw su colonnine fino a 22 Kw/h e di 0,50 euro a Kw su colonnine più potenti. Di più che in casa, ma comunque molto meno rispetto a gasolio/benzina/metano/GPL

A seconda dell'efficienza dell'auto, i consumi oscillano da 9 Kw per 100 km a 20/25 Kw per 100 km. Se facciamo una media, possiamo dire che i consumi medi siano di 15 Kw per 100 km. Con questi dati, su un "serbatoio" da 50 Kw/h, ci fai 330 km.

sono distorsioni, destinate ad appianarsi con la diffusione

Infatti, si parla di oggi. Sta di fatto che il vantaggio odierno sia effettivo.
 
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