<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettrica "c'è poca luce" attorno. | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettrica "c'è poca luce" attorno.

Più che altro in mezza Italia la ricarica manca del tutto. Ci sono comuni con decine o forse centinaia di colonnine, altri che ne hanno magari 2 o 3 mentre a spanne metà dei Comuni italiani ha zero colonnine. Se invece di coprire di soldi chi compra un'auto elettrica avessero usato gli stessi milioni per far mettere almeno una colonnina in ogni Comune che ne era sprovvisto, probabilmente le vendite di auto sarebbero salite lo stesso. Perché tuttora c'è chi comprerebbe un'elettrica anche senza mega incentivi tipo i 18mila totali della Lombardia (statali più regionali)... Ma non lo fa perché vive in zone dove trovare una
colonnina è facile come fare 13 al totocalcio.


Per Comuni,
intendi quelli che assieme
sono 8000
??
 
Personalmente ritengo poco fattibile da parte nostra - banali consumatori - fare ragionamenti troppo a lungo termine sulla fattibilità dell'elettrificazione di massa nei prossimi 10/20/30/40/50 anni. Non possiamo prevedere nulla in termini di sviluppo tecnologico, infrastrutturale o politico.

L'unica cosa che noi - banali consumatori - possiamo fare è: nel marzo 2021, dovendo, per vari motivi, sostituire l'automobile, è conveniente puntare su una vettura 100% elettrica? Ed è questa l'unica domanda che ha senso porsi e a cui ha senso tentare di rispondere.
 
Personalmente ritengo che, se si facciano meno di 300 km al giorno e se si abbia la disponibilità di installare una colonnina di ricarica nel garage della propria abitazione (con l'accortezza di far aumentare la potenza del proprio impianto almeno fino a 6 Kw mediante banale richiesta all'Enel di turno e di farne verificare ad un elettricista l'assorbimento per qualche ora, onde evitare futuri cali di tensione), magari grazie anche all'Ecobonus statale al 50% (che diventa 110% se si ha la disponibilità di fare interventi che consentano un miglioramento del proprio immobile abitato di almeno 2 classi energetiche), l'elettrico non possa non essere la scelta economicamente ed ecologicamente giusta.
 
L'energia elettrica costa notevolmente molto meno del petrolio e del gas.
L'esenzione bollo è quinquennale.
I costi di assicurazione sono inferiori rispetto ad una pari gamma termica.
I costi di manutenzione, per l'assenza delle componenti tipiche dei motori tradizionali (frizione, filtro olio, filtro aria, filtro gasolio, candele etc.), sono molto più bassi di una pari gamma termica.
 
Tutte le panzane su "le auto elettriche si incendianooo" iniziano ormai ad essere smentite.

Insomma, l'elevato prezzo iniziale, molto più alto di una pari gamma termica, al netto di tutti gli ecoincentivi statali (che comunque garantiscono, al momento, 8000 euro di sconto senza rottamazione e 10.000 euro di sconto con rottamazione), per quanto reso più esoso dall'installazione di una colonnina domestica, viene ammortato negli anni in breve tempo grazie ai costi notevolmente inferiori di ricarica, assicurazione, manutenzione.
 
Poi, ovvio: se si percorrono più di 300 km al giorno, risulta difficile potersi affidare ad un'auto elettrica. Ma per una mera ragione di tempo: fare 300 km con un'auto termica resta comunque più oneroso di fare 300 km con un'auto elettrica. Si risparmia sui tempi, ok, ma non sul portafoglio.

Probabilmente, inoltre, l'acquisto di un'auto elettrica rappresenta anche una grande sfida al nostro concetto di mobilità: siamo davvero sicuri che sia sostenibile, nel 3° decennio del XXI secolo, l'utilizzo dell'automobile personale per farsi 300 km? Siamo davvero sicuri che non sia più conveniente usare un altro mezzo di trasporto? Probabilmente, dovremmo piano piano comprendere quanto, per l'esclusivo bene del nostro caro pianeta, la proporzione "1 automobile ad 1 individuo" non possa più essere sostenibile.

Sì, è vero, purtroppo i mezzi pubblici, soprattutto nel Mezzogiorno (dove abito), sono assenti o, se presenti, totalmente inefficienti. E anche quelli ferroviari, spesso, sono lacunosi.

Ma, ammesso di voler utilizzare l'auto elettrica anche per lunghi spostamenti..., siamo sicuri che l'ansia da ricarica sia un vero problema e non semplicemente una fisima mentale?In fondo, è un po' come utilizzare un cellulare: nei momenti 'morti' o di sosta, lo ricarichi, facendo attenzione che non arrivi mai a 0 (cosa molto difficile se si fanno meno di 300 km al giorno). Ammesso di dover fare la ricarica più lenta in assoluto perché si è fuori di casa e si può usare solo la banale Schuko, siamo sicuri che sia così gravoso e stancante collegare l'automobile e farla ricaricare per tutta la notte, mentre si dorme?
Siamo sicuri che sia così stancante metterla in ricarica un paio di ore mentre stiamo a pranzo dalla fidanzata o da amici? Siamo sicuri che sia un problema reale?

Insomma, il futuro nessuno sa prevederlo. Ma inizio ad avere molti dubbi sul fatto che davvero, oggi come oggi, sia conveniente acquistare un'auto termica rispetto ad una elettrica. Davvero facciamo tutti tutti tutti almeno 300 km giornalieri?
 
Chiedo scusa per tutti i post che ho scritto. Ne avevo scritto 1 solo lungo ma, al momento di inviarlo, mi impediva di completare l'organizzazione. Credendo che fosse troppo lungo, l'ho spacchettato taglia e incolla in post diversi. Chiedo scusa
 
Personalmente ritengo poco fattibile da parte nostra - banali consumatori - fare ragionamenti troppo a lungo termine sulla fattibilità dell'elettrificazione di massa nei prossimi 10/20/30/40/50 anni. Non possiamo prevedere nulla in termini di sviluppo tecnologico, infrastrutturale o politico.

L'unica cosa che noi - banali consumatori - possiamo fare è: nel marzo 2021, dovendo, per vari motivi, sostituire l'automobile, è conveniente puntare su una vettura 100% elettrica? Ed è questa l'unica domanda che ha senso porsi e a cui ha senso tentare di rispondere.

MA,

Ha senso il " tentare...."
....Come concetto
??
 
MA,

Ha senso il " tentare...."
....Come concetto
??

Certo che ce l'ha. Restare immobili vaneggiando un chissà quale futuro - ignorando qualsivoglia innovazione tecnologica/infrastrutturale che ovviamente nessuno di noi può prevedere con esattezza - mi sembra inutile. Tanto vale ragionare con i dati di oggi e valutare cosa offrano il mercato e la tecnologia oggi.

Poi niente è obbligatorio, sono solo ragionamenti :emoji_grin:
 
Certo che ce l'ha. Restare immobili vaneggiando un chissà quale futuro - ignorando qualsivoglia innovazione tecnologica/infrastrutturale che ovviamente nessuno di noi può prevedere con esattezza - mi sembra inutile. Tanto vale ragionare con i dati di oggi e valutare cosa offrano il mercato e la tecnologia oggi.

Poi niente è obbligatorio, sono solo ragionamenti :emoji_grin:


Tentare: presuppone la possibilita' di una buona quota di errore....
O mancato buon fine.
 
Tentare: presuppone la possibilita' di una buona quota di errore....
O mancato buon fine.

Tentare un ragionamento che quota di errore ti porta? E' dalla discussione tra menti diversi che si trae giovamento intellettuale.
Scusa, ma non riesco a capire quale sia il 'buon fine' di cui parli...

Se, magari, intervieni nel merito di quanto ho scritto, magari ci capiamo
 
Poi, ovvio: se si percorrono più di 300 km al giorno, risulta difficile potersi affidare ad un'auto elettrica. Ma per una mera ragione di tempo: fare 300 km con un'auto termica resta comunque più oneroso di fare 300 km con un'auto elettrica. Si risparmia sui tempi, ok, ma non sul portafoglio.

Probabilmente, inoltre, l'acquisto di un'auto elettrica rappresenta anche una grande sfida al nostro concetto di mobilità: siamo davvero sicuri che sia sostenibile, nel 3° decennio del XXI secolo, l'utilizzo dell'automobile personale per farsi 300 km? Siamo davvero sicuri che non sia più conveniente usare un altro mezzo di trasporto? Probabilmente, dovremmo piano piano comprendere quanto, per l'esclusivo bene del nostro caro pianeta, la proporzione "1 automobile ad 1 individuo" non possa più essere sostenibile.

Sì, è vero, purtroppo i mezzi pubblici, soprattutto nel Mezzogiorno (dove abito), sono assenti o, se presenti, totalmente inefficienti. E anche quelli ferroviari, spesso, sono lacunosi.

Ma, ammesso di voler utilizzare l'auto elettrica anche per lunghi spostamenti..., siamo sicuri che l'ansia da ricarica sia un vero problema e non semplicemente una fisima mentale?In fondo, è un po' come utilizzare un cellulare: nei momenti 'morti' o di sosta, lo ricarichi, facendo attenzione che non arrivi mai a 0 (cosa molto difficile se si fanno meno di 300 km al giorno). Ammesso di dover fare la ricarica più lenta in assoluto perché si è fuori di casa e si può usare solo la banale Schuko, siamo sicuri che sia così gravoso e stancante collegare l'automobile e farla ricaricare per tutta la notte, mentre si dorme?
Siamo sicuri che sia così stancante metterla in ricarica un paio di ore mentre stiamo a pranzo dalla fidanzata o da amici? Siamo sicuri che sia un problema reale?

Insomma, il futuro nessuno sa prevederlo. Ma inizio ad avere molti dubbi sul fatto che davvero, oggi come oggi, sia conveniente acquistare un'auto termica rispetto ad una elettrica. Davvero facciamo tutti tutti tutti almeno 300 km giornalieri?
io, il mio cellulare, se non arriva a fine giornata, lo butto.
non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, di caricarlo nei momenti morti.
 
per me si'

poi vedo che c'e' chi va in giro col battery pack.
contenti loro, contenti tutti.
che poi, caricare il cellulare in ufficio, sarebbe anche banale.
l'auto, permettimi, e' un filino piu' difficile
 
Tentare un ragionamento che quota di errore ti porta? E' dalla discussione tra menti diversi che si trae giovamento intellettuale.
Scusa, ma non riesco a capire quale sia il 'buon fine' di cui parli...

Se, magari, intervieni nel merito di quanto ho scritto, magari ci capiamo


Ad una buona possibilita' di fare la scelta sbagliata se dai seguito
( " Nel Marzo 2021 dovendo sostituire l' auto " )
Rileggiti, prego, il tuo post 197
 
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