Poi, ovvio: se si percorrono più di 300 km al giorno, risulta difficile potersi affidare ad un'auto elettrica. Ma per una mera ragione di tempo: fare 300 km con un'auto termica resta comunque più oneroso di fare 300 km con un'auto elettrica. Si risparmia sui tempi, ok, ma non sul portafoglio.
Probabilmente, inoltre, l'acquisto di un'auto elettrica rappresenta anche una grande sfida al nostro concetto di mobilità: siamo davvero sicuri che sia sostenibile, nel 3° decennio del XXI secolo, l'utilizzo dell'automobile personale per farsi 300 km? Siamo davvero sicuri che non sia più conveniente usare un altro mezzo di trasporto? Probabilmente, dovremmo piano piano comprendere quanto, per l'esclusivo bene del nostro caro pianeta, la proporzione "1 automobile ad 1 individuo" non possa più essere sostenibile.
Sì, è vero, purtroppo i mezzi pubblici, soprattutto nel Mezzogiorno (dove abito), sono assenti o, se presenti, totalmente inefficienti. E anche quelli ferroviari, spesso, sono lacunosi.
Ma, ammesso di voler utilizzare l'auto elettrica anche per lunghi spostamenti..., siamo sicuri che l'ansia da ricarica sia un vero problema e non semplicemente una fisima mentale?In fondo, è un po' come utilizzare un cellulare: nei momenti 'morti' o di sosta, lo ricarichi, facendo attenzione che non arrivi mai a 0 (cosa molto difficile se si fanno meno di 300 km al giorno). Ammesso di dover fare la ricarica più lenta in assoluto perché si è fuori di casa e si può usare solo la banale Schuko, siamo sicuri che sia così gravoso e stancante collegare l'automobile e farla ricaricare per tutta la notte, mentre si dorme?
Siamo sicuri che sia così stancante metterla in ricarica un paio di ore mentre stiamo a pranzo dalla fidanzata o da amici? Siamo sicuri che sia un problema reale?
Insomma, il futuro nessuno sa prevederlo. Ma inizio ad avere molti dubbi sul fatto che davvero, oggi come oggi, sia conveniente acquistare un'auto termica rispetto ad una elettrica. Davvero facciamo tutti tutti tutti almeno 300 km giornalieri?