<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ricarica elettrica in 10 minuti | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ricarica elettrica in 10 minuti

...e solo questo basta a metterle completamente fuori mercato per percentuali oltre una cifra.

Dipende dalla zona.
In città medio piccole in cui la stragrande maggioranza delle case è dotata di garage metà delle auto potrebbero essere tranquillamente elettriche e ricaricarsi la notte nella loro cuccia.
 
Ok, ma quanta gente prende abitualmente il taxi, o viaggia con Uber? Diciamo il 10% o è troppo?

Oggi in Italia,altrove penso che la percentuale sia già più alta.
Ma in futuro chi lo sa.
Senza contare poi chi continuerà a guidare ma non vorrà più possedere un'auto.
Anche chi guida un'auto a noleggio potrebbe condividerla con gli altri membri di una sorta di community (termine orrendo).
Il punto è che se si arrivasse al punto in cui con un click trovi un passaggio in pochi secondi possedere un'auto diventerebbe superfluo.

In questo servizio delle Iene mi pare che le decine di app concorrenti tipo Uber siano arrivate a una copertura tale del territorio da poterci fare affidamento senza timore di rimanere appiedati.

https://www.iene.mediaset.it/video/tassisti-uber-trasporti-app_254358.shtml
 
Stragrande maggioranza? E tutte le auto che vedo dormire in strada che ci fanno, prendono il fresco?

Ripeto dipende dalla zona.
Sai qual è la differenza più lampante che vedo io tra Novara e Vercelli?
Che a Vercelli i cassonetti dei rifiuti sono lungo le strade,mentre a Novara ormai sono quasi esclusivamente nei cortili delle case.
Perchè evidentemente a Vercelli ci sono tante case e condomini senza passo carraio e quindi senza cortile e garage.
A Novara invece la stragrande maggioranza dei condomini è provvista di cortile e garage.
Poi magari una famiglia ha due garage e quattro macchine quindi per strada ce ne sono comunque tante,ma io sono convinto che già oggi senza creare colonnine ci potrebbero essere un buon numero di vetture elettriche.
Ammettiamo che solo una casa su due abbia un garage,se una vettura su due fosse elettrica sarebbe già un cambiamento epocale.
 
Cioé, francamente non capisco perché organizzare una rete elettrica che possa far fronte a nuove esigenze, anche robuste sia il male, mentre lo status quo dell'industria oil and gas e dei trasporti sia ok, ecco
Anche a me uno Scania da 600 cv piace piú di una colonnina di ricarica di pari potenza, ma tra i due credo che la seconda sia piú sostenibile:)
Almeno per quanto mi riguarda, una rete elettrica adeguata non è affatto il male, anzi è un bene : ritengo però che metterla in piedi sia un'opera colossale, ed allora vorrei vedere qualcuno che, anziché blaterarne a vuoto come fosse una questione da poco, inizi a dire / fare come risolvere i grandi problemi che comporta.
Non è certo la rete, né tanto meno le vetture elettriche, che mi urtano i nervi, ma la superficialità con cui tanta gente ne parla come se fosse un non-problema, come se l'auto elettrica si attaccasse tranquillamente alla spina di casa, manco fosse un telefonino, e poi tutti a posto e tutti felici.... non è esattamente così semplice, e quindi ecco che chi ragiona con la sua testa non vuole sentirsi tirato dentro nella palude dei (tanti) imbecilli che sottovalutano i problemi, anzi spesso non se li pongono proprio.
Non si tratta quindi di essere a tutti i costi difensori dello status quo, si tratta invece di essere realisti : io stimo ad es. la Danimarca, che già da anni (quanti non so) sta lavorando (lavorando, non blaterando) per essere completamente indipendente entro il 2050 dai combustibili fossili. Mancano, si badi bene, una trentina d'anni, a loro che si stanno muovendo già da un pezzo : fatta così, mi sembra una cosa fatta bene, realista e ragionevole.
Ma qui da noi.... senti solo chiacchiere, del tutto sganciate dalla fattibilità reale ; leggi articoli sul Corriere della Sera - che pure è uno dei giornali più seri, altri dicono di peggio - che esaltano le automobili ad "emissioni zero" (e sappiamo benissimo che le emissioni nulle esistono solo nella loro fantasia) o la traversata altlantica "ecologica" della ragazza svedese, fa nulla se per riportare indietro la modesta barchetta da 4.000.000 $ hanno preso l'aereo in quattro...
Non mi pare che ci sia da aspettarsi gran che come soluzioni pratiche, quando ad imperare è questa demagogia da quattro soldi : ecco tutto.
.
 
Non è certo la rete, né tanto meno le vetture elettriche, che mi urtano i nervi, ma la superficialità con cui tanta gente ne parla come se fosse un non-problema, come se l'auto elettrica si attaccasse tranquillamente alla spina di casa, manco fosse un telefonino, e poi tutti a posto e tutti felici.... non è esattamente così semplice, e quindi ecco che chi ragiona con la sua testa non vuole sentirsi tirato dentro nella palude dei (tanti) imbecilli che sottovalutano i problemi, anzi spesso non se li pongono proprio.

Dal mio punto di vista il problema c'è ma va visto in maniera meno estrema e quindi meno tragica,senza pensare di dover mettere su 1 colonnina per ogni auto elettrica venduta e senza temere che ogni giorno tutti i possessori di un'auto elettrica debbano ricaricare le batterie partendo da zero.
Per me le elettriche si diffonderanno quasi esclusivamente tra le persone che hanno un garage dove effettuare di notte delle ricariche parziali e lente.
Questo non richiederebbe chissà quali infrastrutture,certo ci sarebbe una maggior richiesta di energia.
Se invece iniziassero a comprare l'auto elettrica anche quelli che non la possono ricaricare a casa e ogni giorni si sparano 300 km quindi hanno bisogno di ricariche rapide quotidiane beh allora si che il sistema collasserebbe.
Però fortunatamente io credo che oggi solo un masochista si comprerebbe un'elettrica pur sapendo che per via delle sue esigenze e della sua situazione abitativa andrebbe incontro a disagi rilevanti.
 
Secondo me non dobbiamo immaginare un futuro in cui la mobilità elettrica potrà soddisfare le esigenze attuali.
Nelle grandi città cambieranno le esigenze e verrà ridotto l'uso dell'auto,almeno come mezzo individuale.
Ci credo poco anch'io, sai.
Tanto per fare un esempio : la società dove lavoro io, grande operatore della logistica, non si è fatta e non si fa nessuno scrupolo nell'aprire sedi (magazzini e uffici vari) assolutamente fuori dalle città e LONTANO anche dalle zone servite dai mezzi pubblici.
Perché ? perché in quei posti c'è abbondante disponibilità di spazio a basso costo : e non che la mia società sia un caso isolato....
Dopodiché, sono cazzi dei dipendenti come arrivarci.... di fatto, senza macchina stai fresco.
E si deve lavorare : prova tu a convincere i dirigenti delle aziende a non guardare solo i costi, ma anche i problemi sociali.....:emoji_disappointed:

Altro esempio, che ho già citato qualche volta anche se non ricordo più in quale discussione : le fabbriche si fanno rifornire in tempo reale, lavorano con scorte ristrettissime di materie prime.
Frega nulla, a loro, se anziché una volta a settimana un camioncino dovrà andare da loro a consegnare tutti i giorni, ovviamente pochissima merce, con relativo, ovvio intasamento del traffico : ottengono quel che vogliono, il resto non sono affari loro.

Con questi presupposti, credici tu che la mobilità individuale potrà calare, come anche il trasporto merci estremizzato e frammentario... sinora, tutto mi lascia pensare che sarà così a lungo.
E, ripeto, si deve lavorare.....
.
 
della logistica, non si è fatta e non si fa nessuno scrupolo nell'aprire sedi (magazzini e uffici vari) assolutamente fuori dalle città e LONTANO anche dalle zone servite dai mezzi pubblici.
Perché ? perché in quei posti c'è abbondante disponibilità di spazio a basso costo : e non che la mia società sia un caso isolato...

Queste però sono difficoltà logistiche e non legate al problema della ricarica.
Poi non so quanto siano distanti ma spero che non ci siano dipendenti che abitano a più di 30-40 km dalla sede in cui lavorano.
Una distanza simile sarebbe alla portata di una buona elettrica da usare proprio come macchina per andare a lavoro,tenendo invece la termica di casa per il weekend.
 
Ma non spendono di più, le aziende, a pagare un furgone che si muove tutti i giorni invece che una volta a settimana?

E' una delle tante contraddizioni a cui assistiamo ogni giorno.
Di fronte a dove lavoro c'è una farmacia di quelle piccole e poco frequentate.
Il furgoncino che rifornisce i farmaci passa due o tre volte al giorno perchè probabilmente finchè c'è una scatola di un farmaco in magazzino non viene effettuato un'ordine.
E pare che facciano così anche le farmacie grandi come supermercati che incassano nelle giornate buone parecchie migliaia di euro,quindi in teoria non dovrebbero avere difficoltà a fare un po' di scorta preventiva.
 
Back
Alto