Ottima affermazione, in realtà ce li lasciamo fare in quanto, se non si tratta di una partita di calcio, siamo soliti accettare qualsiasi cosa.ho letto che:
il motivo per cui non fanno atti terroristici innItalia é perché ce li facciamo da soli.
Ottima affermazione, in realtà ce li lasciamo fare in quanto, se non si tratta di una partita di calcio, siamo soliti accettare qualsiasi cosa.ho letto che:
il motivo per cui non fanno atti terroristici innItalia é perché ce li facciamo da soli.
In effetti era perdutamente innamorato dei suoi brevetti sul calcestruzzo armato precompresso... da usarlo Worldwide... forse anche per guadagnare di più... comunque chi ha preso in gestione un tratto problematico con quel ponte e non solo sapeva cosa doveva gestire e come dovesse farlo e non solo per applicarvi i pedaggi più esosi d'Europa... se anche ci fosse stata buona fede nella gestione sarebbe ancor più preoccupante l'inconsapevolezza dello stato pericoloso se non pericolanteComunque, a leggere in giro, pare che questo ing. Morandi non ne abbia azzeccato uno dei ponti che ha fatto.....
Se leggi meglio prima devi dimostrare (con sentenze) la manifestazione per non pagare penali. Resta il fatto che se revochi la gestione da domani devi mettere su una gestione alternativa altrimenti da mala gestione passi a chiusura della rete...le penali, in genere, si pagano se ti ritiri da qualcosa, se rompi un contratto senza motivo. Tipo Tav.
ma se non fai quel che dovresti fare perché pagare penali? anzi.....
che poi si una cosa lunga é fuori discussione.
cmq la concessione scade nel 2038
Ovvio...ne stanno parlando ora ( non ho sentito tutto perchè ho acceso ora la TV) ed è assai complicato. Pare che cmq se la revochi lo stato dovrebbe pagare una penale altissima. Oltretutto, le revoca riguarderebbe il tratto il questione.Se leggi meglio prima devi dimostrare (con sentenze) la manifestazione per non pagare penali. Resta il fatto che se revochi la gestione da domani devi mettere su una gestione alternativa altrimenti da mala gestione passi a chiusura della rete...
Mi sembra di ricordare che il precompresso subisca una pre-tensione dei tondini in acciaio, nella parte soggetta a trazione della sezione. In questo modo, il rilascio successivo delle barre per la messa in esercizio, porta ad una precompressione della parte tesa diminuendo la flessione della trave stessa in mezzeria (freccia). Diventano più resistenti e puoi fare campate più lunghe . La lettura dell'abbassamento in mezzeria è un metodo di verifica dello stato dell'impalcato, se è eccessiva può essere irreversibile ed entrare in una fase plastica (non più elastica) prima della rottura.Chi mi dice la differenza tra cemento armato ordinario e cemento armato precompresso?
Grazie
In due parole il precompresso "tiene" di piú.Mi sembra di ricordare che il precompresso subisca una pre-tensione dei tondini in acciaio, nella parte soggetta a trazione della sezione. In questo modo, il rilascio successivo delle barre per la messa in esercizio, porta ad una precompressione della parte tesa diminuendo la flessione della trave stessa in mezzeria (freccia). Diventano più resistenti e puoi fare campate più lunghe . La lettura dell'abbassamento in mezzeria è un metodo di verifica dello stato dell'impalcato, se è eccessiva può essere irreversibile ed entrare in una fase plastica (non più elastica) prima della rottura.
Vedi l'allegato 7938
ormai é chiaro, basta leggere i giornali di oggi pieno di interviste - a ingegneri - dalle quali si evince chi sono i colpevoli. In ponte non é crollato per una fatalitá come ha detto anche il magistrato di Genova.
Inutile arrampicarsi sugli specchi cercando di dare la colpa al fulmine o alla pioggia.
Si fa peccato se lo si fa subito....se lo si fa il giorno dopo dopo aver sentito come stanno le cose ( almeno a grandi linee ) non è piú peccato.Eh lo so ma a puntare il dito sembra che si fa peccato. E ricordo che lo scherzo ci costerebbe milioni di euro come stato ,ovvero milioni di tasse . Percui....
Si fa peccato se lo si fa subito....se lo si fa il giorno dopo dopo aver sentito come stanno le cose ( almeno a grandi linee ) non è piú peccato.
Sentire la societá che dichiara di essere tranquilla per aver fatto tutto correttamente, dá fastidio.
Una società che non ha speso una parola per i morti.
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Partendo da questo assunto la vera mancanza non è stata nella manutenzione straordinaria, ma nel non prevederne la sostituzione in tempi rapidi
Altra opinione tecnica:
Pier Giorgio Malerba, docente di Bridge Theory and Design nella facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano, «il problema però non è tanto della manutenzione: oggi è accanimento terapeutico. E neanche del monitoraggio, per cui c’è una fiducia eccessiva delle strumentazioni. Andrebbe presa una decisione forte: demolire e rifare»
i veri responsabili non sono quelli che hanno in gestione il ponte ma probabilmente chi non ha voluto la costruzione di una strada alternativa che ne consentisse poi la demolizione
zagoguitarhero - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa