<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Confronto le utilitarie più parsimoniose .. | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Confronto le utilitarie più parsimoniose ..

Con tutto il rispetto per i tecnici che le eseguono, ho sempre ritenuto le prove di consumo in pista poco affidabili.
Non importa che così facendo si ha una prova ripetibile. Lo è anche il ciclo di omologazione dei consumi e sappiamo bene quanto valgano quei rilevamenti. Il percorso in pista è troppo breve per avere significato, specie per quelle auto che fanno significativo uso del recupero di energia (non so se mi spiego...).
L'unico modo per testare veramente il consumo è fare una "carovana" delle auto e circolare almeno un'ora dentro Milano (visto che il centro QR è a Vairano), un'ora in giro per la campagna e un'ora in autostrada.
 
Con tutto il rispetto per i tecnici che le eseguono, ho sempre ritenuto le prove di consumo in pista poco affidabili.
Non importa che così facendo si ha una prova ripetibile. Lo è anche il ciclo di omologazione dei consumi e sappiamo bene quanto valgano quei rilevamenti. Il percorso in pista è troppo breve per avere significato, specie per quelle auto che fanno significativo uso del recupero di energia (non so se mi spiego...).
L'unico modo per testare veramente il consumo è fare una "carovana" delle auto e circolare almeno un'ora dentro Milano (visto che il centro QR è a Vairano), un'ora in giro per la campagna e un'ora in autostrada.

La ripetibilità è la prima condizione indispensabile di una prova. Se manca quella, la prova è perfettamente inutile.
 
Con tutto il rispetto per i tecnici che le eseguono, ho sempre ritenuto le prove di consumo in pista poco affidabili.
Non importa che così facendo si ha una prova ripetibile. Lo è anche il ciclo di omologazione dei consumi e sappiamo bene quanto valgano quei rilevamenti. Il percorso in pista è troppo breve per avere significato, specie per quelle auto che fanno significativo uso del recupero di energia (non so se mi spiego...).
L'unico modo per testare veramente il consumo è fare una "carovana" delle auto e circolare almeno un'ora dentro Milano (visto che il centro QR è a Vairano), un'ora in giro per la campagna e un'ora in autostrada.
Il test su pista è la riproduzione esatta di un periodo di tempo di circolazione stradale, con traffico, registrato precedentemente nelle strade che indichi. Precisione assoluta, misure rilevate con il GPS.
Quindi tutte le aute "incontrano" la stessa situazione di traffico, le stesse "auto vicine" che rallentano o accelerano, gli stessi stop e semafori rossi o verdi, sempre nello stesso punto.
Una precisione che non è possibile avere in un test su strada libera dove ogni ora, non solo ogni giorno, si possono avere problemi di traffico imprevisti che falsano la prova.
Quindi accade esattamente ciò che chiedi, come se le auto fossero in carovana anche a distanza di mesi o anni, ma senza l'errore dovuto alla variabile traffico, che in questo caso diventa una costante.
Un tablet guida il pilota che effettua il test, secondo per secondo, dando istruzioni precise su tempi, distanza, velocità da tenere.
 
Cosa c'entra la pubblicità ora... sriamo parlando di prove strumentali che non sono un indottrinamento a come si guida un'auto ma il rilievo delle prestazioni in condizion pariitetiche... eppoi cosa c'entra il condizionamento ad acquisto fatto? ci penserà il conce alla consegna a spiegare come guidare al meglio il nuovo veicolo
Sul tuo intervento nulla da obiettare, Max, eccetto sull'ultima frase, he ripeto per chiarezza:

ci penserà il conce alla consegna a spiegare come guidare al meglio il nuovo veicolo

Ecco, quanto a questo io ho qualche perplessità. Mia modesta opinione, é che anche in concessionaria non sappiano spiegare benebenebene come si usa al meglio una vettura ibrida, magari la sanno guidare ma spiegarla ai nuovi clienti é un altro paio di maniche.
Meglio ancora, chiarisco: magari lo sanno perfettamente, e lo sanno anche spiegare benissimo, ma non hanno il tempo, né loro in concessionaria nè tantomeno il cliente.

In conclusione, il cliente guiderà un veicolo ibrido faticando a capire come é opportuno usarlo per ottenere sostanziosi risparmi di consumi, se é al primo impiego.

Ripeto,questa é solamente la mia impressione, mia modesta opinione.
 
Sul tuo intervento nulla da obiettare, Max, eccetto sull'ultima frase, he ripeto per chiarezza:

ci penserà il conce alla consegna a spiegare come guidare al meglio il nuovo veicolo

Ecco, quanto a questo io ho qualche perplessità. Mia modesta opinione, é che anche in concessionaria non sappiano spiegare benebenebene come si usa al meglio una vettura ibrida, magari la sanno guidare ma spiegarla ai nuovi clienti é un altro paio di maniche.
Meglio ancora, chiarisco: magari lo sanno perfettamente, e lo sanno anche spiegare benissimo, ma non hanno il tempo, né loro in concessionaria nè tantomeno il cliente.

In conclusione, il cliente guiderà un veicolo ibrido faticando a capire come é opportuno usarlo per ottenere sostanziosi risparmi di consumi, se é al primo impiego.

Ripeto,questa é solamente la mia impressione, mia modesta opinione.

francamente a me quando ritirai la mia auris non dissero nulla in merito alle tecniche di guida, aggiungo che quando vado per concessionari spesso sento dai venditori tante di quelle castronerie, sull'ibrido ma anche su temi più comuni da far rizzare i capelli, per chi li ha !

Devo dire che invece tempo fa ero in un concessionario di casa coreana e ascoltavo un venditore che presentava la loro ibrida ad una coppia che era interessata, veramente preparato e professionale, tanto che quando poi si è liberato di quei possibili acquirenti gli ho fatto i complimenti
 
Quando ho deciso di cambiare la mia Honda Jazz 1.4 idsi a GPL per una nuova utilitaria, all'inizio ho pensato alla soluzione facile del diesel, ma poi l'ho scartato per una serie di ragioni:

Il diesel per l'uso prevalente in citta' e' un controsenso.

Lungo a scaldarsi, rumoroso a freddo e non completamente esente da vibrazioni. Anche se i progressi in questo senso sono stati molti.

Presenza del filtro antiparticolato e delle relative e frequenti rigenerazioni specie se l'auto viene usata in citta'.

Effetto jojo del motore diesel turbocompresso di piccola cubatura.
Mancanza di spinta - Spinta decisa - Calo di spinta che si verifica su un range abbastaza corto del regime motore.

Chi fa tanta citta', ha bisogno di motori, rotondi, fluidi, silenziosi e che diano una spinta regolare dai regimi piu' bassi fino ai 4000 rpm. Dopo tale soglia e' piacevole se c'e' un picco di spinta adatto a favorire un sorpasso extraurbano.

Per questa circostanza, un 4 cilindri aspirato a benzina , resta una buona scelta. Intanto la durata del motore e' massima, non c'e' fap, non c'e' turbina, non ci sono picchi di coppia che usurano frizioni e cambio la macchina dura di piu' ed e' piu' semplice da riparare.

Il motore e' intrinsecamente piu' pulito del diesel e tecnicamente, con l'uso di soluzioni ibride, si puo' abbattere anche la CO2.

Per ottenere buoni consumi, il peso della vettura deve essere basso, il motore diesel pesa di piu' e richiede organi meccanici maggiormente dimensionati. Piu' peso, meno efficienza.

I sistemi start & stop , avviano meglio i motori a benzina, dove il rapporto di compressione e' piu' basso e quindi i riavvii avvengono in minor tempo e con meno consumo di corrente elettrica.
Le turbine dei diesel, non si giovano troppo dei ripetuti start%stop.

La mia scelta e' andata sulla Suzuki Baleno mild hybrid, che per uso cittadino offre, grazie al peso molto contenuto, ottime prestazioni e consumi ridotti. I 50nm aggiuntivi del piccolo motore elettrico, aiutano le ripartenze da fermo e il raggiungimento della velocita' di crociera, la corrente spesa e' recuperata in rallentamento e frenata. Il generatore/motore elettrico, riavvia l'auto in una frazione di secondo e senza alcuna vibrazione. Io sono gia' abituato con la Honda Jazz a cambiare marcia in citta' a 1500 giri e sfilare subito le marce per portarmi ai 50km/h di crociera. Poi veleggio con un filo di gas , scalando non appena davanti a me rallentano e usando i freni al minimo. Gia' cosi' faccio 6litri/100 km in citta'. Mi aspetto che con la Suzuki in consumi calino ulteriormente. Quanto a co2... la Baleno e' a 93g/km direi un valore da diesel.
Sto valutando poi se fare l'impianto a GPL sulla Baleno, perche', a differenza della Yaris Hybrid, la Suzuki installa un impianto BRC approvato e studiato ad hoc che mantiene la garanzia dell'auto. Gli unici miei dubbi sono sul tempi di ammortamento.
Se ci fossero un po' di incentivi per GPL e IBRIDO (in toscana dove abito meno di ZERO), credo che le vendite di utilitarie diesel andrebbero ai minimi storici in un attimo. Qui lo stato e' carente e poco lungimirante. Con quello che incassa in tasse sui carburanti, (ieri ero un austria e i carburanti costano almeno 40 centesimi in meno al litro) , secondo me non ha alcuna intenzione a favorire l'aggiornamento del parco auto con mezzi ecologici, salvo poi svegliarsi di colpo tra qualche anno e inventarsi piu' che qualche incentivo, qualche astrusa tassa per stangare gli ignari automobilisti che stanno ancora comprando auto diesel come se non ci fosse un domani.
 
Quando ho deciso di cambiare la mia Honda Jazz 1.4 idsi a GPL per una nuova utilitaria, all'inizio ho pensato alla soluzione facile del diesel, ma poi l'ho scartato per una serie di ragioni:

Il diesel per l'uso prevalente in citta' e' un controsenso.

Lungo a scaldarsi, rumoroso a freddo e non completamente esente da vibrazioni. Anche se i progressi in questo senso sono stati molti.

Presenza del filtro antiparticolato e delle relative e frequenti rigenerazioni specie se l'auto viene usata in citta'.

Effetto jojo del motore diesel turbocompresso di piccola cubatura.
Mancanza di spinta - Spinta decisa - Calo di spinta che si verifica su un range abbastaza corto del regime motore.

Chi fa tanta citta', ha bisogno di motori, rotondi, fluidi, silenziosi e che diano una spinta regolare dai regimi piu' bassi fino ai 4000 rpm. Dopo tale soglia e' piacevole se c'e' un picco di spinta adatto a favorire un sorpasso extraurbano.

Per questa circostanza, un 4 cilindri aspirato a benzina , resta una buona scelta. Intanto la durata del motore e' massima, non c'e' fap, non c'e' turbina, non ci sono picchi di coppia che usurano frizioni e cambio la macchina dura di piu' ed e' piu' semplice da riparare.

Il motore e' intrinsecamente piu' pulito del diesel e tecnicamente, con l'uso di soluzioni ibride, si puo' abbattere anche la CO2.

Per ottenere buoni consumi, il peso della vettura deve essere basso, il motore diesel pesa di piu' e richiede organi meccanici maggiormente dimensionati. Piu' peso, meno efficienza.

I sistemi start & stop , avviano meglio i motori a benzina, dove il rapporto di compressione e' piu' basso e quindi i riavvii avvengono in minor tempo e con meno consumo di corrente elettrica.
Le turbine dei diesel, non si giovano troppo dei ripetuti start%stop.

La mia scelta e' andata sulla Suzuki Baleno mild hybrid, che per uso cittadino offre, grazie al peso molto contenuto, ottime prestazioni e consumi ridotti. I 50nm aggiuntivi del piccolo motore elettrico, aiutano le ripartenze da fermo e il raggiungimento della velocita' di crociera, la corrente spesa e' recuperata in rallentamento e frenata. Il generatore/motore elettrico, riavvia l'auto in una frazione di secondo e senza alcuna vibrazione. Io sono gia' abituato con la Honda Jazz a cambiare marcia in citta' a 1500 giri e sfilare subito le marce per portarmi ai 50km/h di crociera. Poi veleggio con un filo di gas , scalando non appena davanti a me rallentano e usando i freni al minimo. Gia' cosi' faccio 6litri/100 km in citta'. Mi aspetto che con la Suzuki in consumi calino ulteriormente. Quanto a co2... la Baleno e' a 93g/km direi un valore da diesel.
Sto valutando poi se fare l'impianto a GPL sulla Baleno, perche', a differenza della Yaris Hybrid, la Suzuki installa un impianto BRC approvato e studiato ad hoc che mantiene la garanzia dell'auto. Gli unici miei dubbi sono sul tempi di ammortamento.
Se ci fossero un po' di incentivi per GPL e IBRIDO (in toscana dove abito meno di ZERO), credo che le vendite di utilitarie diesel andrebbero ai minimi storici in un attimo. Qui lo stato e' carente e poco lungimirante. Con quello che incassa in tasse sui carburanti, (ieri ero un austria e i carburanti costano almeno 40 centesimi in meno al litro) , secondo me non ha alcuna intenzione a favorire l'aggiornamento del parco auto con mezzi ecologici, salvo poi svegliarsi di colpo tra qualche anno e inventarsi piu' che qualche incentivo, qualche astrusa tassa per stangare gli ignari automobilisti che stanno ancora comprando auto diesel come se non ci fosse un domani.

Dai risultati della prova, pare che il mild ibrido della Baleno non incida molto.
L'auto è molto efficiente già nella versione a benzina, ma migliora solo in maniera molto marginale con l'ibrido. Non so quale sia la differenza di prezzo, ma c'è da chiedersi se valga la pena.
Non vorrei vedere degli ibridi fatti solo per prendere le agevolazioni qualora previste.
 
incide molto in citta', meno in extraurbano, pochissimo in autostrada.
In citta' si parla del 10-15% in meno, su consumi gia' molto bassi.
A firenze, quando c'e' davvero traffico, ci si muove a 5-8 km/h di velicita' media, non hai idea quante volte sto fermo in coda e vorrei avere lo start & stop opzione che sulla Baleno "normale" non c'e'.
Chiaramente i 1000 euro in piu' del sistema , si ammortizzano forse nell'arco di vita della vettura. La scelta e' stata fatta sia per motivi ecologici (occorre che questi sistemi si diffondano sempre di piu') ma anche per i favorevoli riscontri sulla rivendibilita' futura tra 3-5 anni quando vorrei comprare una Hybrid di ultimissima generazione.
 
Beh la CO2 la sintetizzano le piante per produrre ossigeno, non direi che rimane tutta lì.

http://www.repubblica.it/ambiente/2..._co2_rallentano_grazie_alle_piante-151736638/

L'articolo non è proprio chiarissimo, ma mi pare che parli di un aumento inferiore a quello che dovrebbe essere date le emissioni. In pratica mi pare che dica che va meno peggio del previsto non che va bene. Bisognerebbe andare a leggere l'originale.
Da quello che mi hanno fatto studiare a suo tempo, gran parte della CO2 che emettiamo verrà assorbita dagli oceani, ma occorreranno secoli se non millenni. Bisogna vedere che succede nel frattempo.
 
incide molto in citta', meno in extraurbano, pochissimo in autostrada.
In citta' si parla del 10-15% in meno, su consumi gia' molto bassi.
A firenze, quando c'e' davvero traffico, ci si muove a 5-8 km/h di velicita' media, non hai idea quante volte sto fermo in coda e vorrei avere lo start & stop opzione che sulla Baleno "normale" non c'e'.
Chiaramente i 1000 euro in piu' del sistema , si ammortizzano forse nell'arco di vita della vettura. La scelta e' stata fatta sia per motivi ecologici (occorre che questi sistemi si diffondano sempre di piu') ma anche per i favorevoli riscontri sulla rivendibilita' futura tra 3-5 anni quando vorrei comprare una Hybrid di ultimissima generazione.

Voglio solo ragionarci sopra tranquillamente.
Se diamo per buoni i risultati della prova, in città, l'ibrido fa risparmiare 0,4 litri/100 km, quindi servono 160.000 km di città per pareggiare i conti.
Anche dal punto di vista ecologico, i conti bisogna farli sull'intero ciclo di vita dell'automobile, compresi produzione e smaltimento. Siamo sicuri che una differenza così risicata, comporti un vantaggio reale con l'ibrido?
 
Il nox è un inquinante (bronchiti, asma, piogge acide, smog), il co2 no. Il co2 concorre a formare l'effetto serra, ma NON è un inquinante. Ecco perchè in tutto il mondo, tranne che in Europa, si fa la guerra agli nox e non alla Co2
E poi ai tempi in cui l'uomo non era apparso sulla terra, a causa dei vulcani la terra era piena di Co2, ma desso ce ne è solo una piccolissima percentuale di quella di 30.000 anni fa, eppure il gas serra è diminuito, quindi l'unica cosa che dobbiamo ridurre sono i nox
 
Voglio solo ragionarci sopra tranquillamente.
Se diamo per buoni i risultati della prova, in città, l'ibrido fa risparmiare 0,4 litri/100 km, quindi servono 160.000 km di città per pareggiare i conti.
Anche dal punto di vista ecologico, i conti bisogna farli sull'intero ciclo di vita dell'automobile, compresi produzione e smaltimento. Siamo sicuri che una differenza così risicata, comporti un vantaggio reale con l'ibrido?
mediamente a livello energetico non c'è nessun guadagno con l'ibrido. ancora di meno con l'elettrico a menoo che non produci energia elettrica col fotovoltaico e l'eolico, ma non basta minimamente. Ci vorrebbe elettricità prodotta dal nucleare.
 
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