<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Voi dove vi trasferireste? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Voi dove vi trasferireste?

Ma sono casi per cui trovi soluzioni a due passi da casa .. se poi non ti van bene è questione tua e se decidi di attraversare mezza regione per trovare il "tuo" è una scelta ma non una necessità.

Non sono d'accordo.
Conosco alcune persone che si sono dovute trasferire perché pur vivendo vicino a un ospedale quest'ultimo era sprovvisto del reparto di cui avevano bisogno.
Qui ad esempio chi vive a Galliate pur essendo un paesino ha a disposizione un distaccamento dell'ospedale.
Ma non ci sono tutti i reparti,credo ad esempio che chi deve fare la dialisi debba venire a Novara.
Ci sono poi casi non sufficientemente gravi per allertare un'ambulanza o ancora peggio l'elisoccorso.
Metti anche solo di avere bisogno di un farmaco in un giorno festivo e di non avere a portata ne la guardia medica ne una farmacia.
Un malessere che sarebbe piuttosto facile da gestire in città diventerebbe un bel problema.
Qualche anno fa proprio la notte di capodanno mio padre ha deciso di prendere i farmaci a modo suo,compresi quelli per tenere il sangue liquido.
Gli si è gonfiata una gamba e siamo corsi alla guardia medica.
Da lì siamo andati in farmacia e fortunatamente avevano in casa delle iniezioni di eparina,anche se in teoria non potrebbero tenerle, quindi non abbiamo dovuto aspettare la mattina successiva.
Visto che l'ultima volta che a mio padre si è formato un trombo è diventato in poche ore una trombo embolia polmonare bilaterale e ci ha quasi lasciato le penne meno male che vivevamo in città e a pochi minuti dalla guardia medica e dalla famracia di turno.
Altrimenti la storia poteva avere un finale diverso.
 
Ma sono casi per cui trovi soluzioni a due passi da casa .. se poi non ti van bene è questione tua e se decidi di attraversare mezza regione per trovare il "tuo" è una scelta ma non una necessità.


Soluzioni a coliche le trovi solo in un Pronto Soccorso....
Il dentista, se c'e' nei tanti paesini di montagna da 100 abitanti,
come non detto.
 
Rispondo solo a questo cercando di fare un sunto.
Se ci nasci non te ne accorgi.
In quei contesti hai amici, vicini, parenti e passanti che sono pronti a sostenerti e aiutarti nel tuo problema. Perfino gente che si manda a quel paese sa riconoscere la necessità di aiuto e aiutarti.
Dopo di che, superata l'emergenza ti organizzi e risolvi e ognuno per la sua strada.
Tu sai che se qualcuno è in difficoltà dovrai fare la tua parte. Funziona così non è che ci siano segreti, alchimie o chissàcosa.

Si ma è come dire che se nasci senza una gamba la vivi meno peggio rispetto a chi invece perde la gamba in un incidente.
Magari ti abitui poi facilmente ma non significa che qualche disagio non ci sia.
E la solidarietà va bene ma non sopperisce a qualsiasi bisogno.
Se in una comunità uno resta senza legna per il camino è un conto,se resti senza medicine è un altro.
A me piacerebbe tanto vivere in un posto più bello invece che tra le risaie circondato dai passaggi a livello però le volte in cui mi sono capitate delle emergenze le ho sempre potute risolvere senza dover chiedere aiuto a nessuno.
Fossi stato anche solo a 10 km dalla città le stesse emergenze sarebbero state molto più difficili da risolvere.
Anche solo i medici di base,mancano in città figuriamoci nei paesini in montagna.
Finché uno sta bene lo può fare,se uno inizia ad avere anche solo delle patologie lievi ma che richiedono visite e prescrizioni addio.
 
Non sono d'accordo.
Conosco alcune persone che si sono dovute trasferire perché pur vivendo vicino a un ospedale quest'ultimo era sprovvisto del reparto di cui avevano bisogno.
Qui ad esempio chi vive a Galliate pur essendo un paesino ha a disposizione un distaccamento dell'ospedale.
Ma non ci sono tutti i reparti,credo ad esempio che chi deve fare la dialisi debba venire a Novara.
Ci sono poi casi non sufficientemente gravi per allertare un'ambulanza o ancora peggio l'elisoccorso.
Metti anche solo di avere bisogno di un farmaco in un giorno festivo e di non avere a portata ne la guardia medica ne una farmacia.
Un malessere che sarebbe piuttosto facile da gestire in città diventerebbe un bel problema.
Qualche anno fa proprio la notte di capodanno mio padre ha deciso di prendere i farmaci a modo suo,compresi quelli per tenere il sangue liquido.
Gli si è gonfiata una gamba e siamo corsi alla guardia medica.
Da lì siamo andati in farmacia e fortunatamente avevano in casa delle iniezioni di eparina,anche se in teoria non potrebbero tenerle, quindi non abbiamo dovuto aspettare la mattina successiva.
Visto che l'ultima volta che a mio padre si è formato un trombo è diventato in poche ore una trombo embolia polmonare bilaterale e ci ha quasi lasciato le penne meno male che vivevamo in città e a pochi minuti dalla guardia medica e dalla famracia di turno.
Altrimenti la storia poteva avere un finale diverso.
Capisco le tue ragioni e le rispetto tuttavia mi pare eccessivo vivere in funzione di chi dovrebbe provare a salvarti dai mali della salute.
Se avrai bisogno di degenze lunghe non vedo che importanza abbia dove abiti .. il trasferimento sarà comunque necessario perché come dici tu stesso mica è sicuro che il reparto che ti serve sia presente o all'altezza delle tue esigenze/aspettative ... secondo il tuo ragionamento, mi perdonerai, i tanti che vivono al sud e si lamentano (anche giustamente) dei servizi dovrebbero scappare tutti in massa e invece si vive comunque e la malasanità si vive un po' ovunque perché che me ne faccio di un ospedale a 2 passi se ho una lista di attesa di 12 o più mesi?
Ribadisco poi che se non sei grave è indifferente la distanza .. si occuperanno di te quando potranno. Magari potevi risparmiarti di andare.
Infine, poi chiudiamo che sennò ci si avvilisce, i tempi medi di arrivo dell'ambulanza sono 15 minuti (e spera ci sia il dottore perché non sempre c'è) che, come dicevo prima, portano a minimo 30 minuti per essere in ospedale.
Se ti trovi in una zona per cui in 30 minuti non sei in ospedale viene l'elisoccorso con il "rischio" concreto di arrivare in ospedale prima dei 30 minuti di cui prima e li sei sicuro di avere il medico a bordo.
Ma non dobbiamo farne una questione di chi arriva prima all'ospedale che non mi pare una bella corsa cui partecipare ... cerchiamo anche di valutare tutto il prima perché anche quella è vita, anzi soprattutto quella.
Ovviamente uno è liberissimo di avere tra le priorità la comodità di tutti i servizi a passo di gamba ma non mi pare da deplorare chi invece non bada a queste cose.
 
Soluzioni a coliche le trovi solo in un Pronto Soccorso....
Il dentista, se c'e' nei tanti paesini di montagna da 100 abitanti,
come non detto.
Vi capisco ma fatico a capire le ragioni per cui uno dovrebbe impostare una vita in funzione del se e quando forse gli verranno le coliche renali.
Riguardo il dentista. C'è gente che va all'estero partendo da centinaia di km e uno che vive in montagna dovrebbe preoccuparsi per doverne fare 10 o 20 per raggiungere il primo centro dove può trovarlo?
 
Nessuno ha deplorato alcun ché.
Secondo me non si tratta di comodità ma di necessità che sono due cose diverse.
A me ad esempio di non avere vicino il centro commerciale importerebbe meno di zero.
La farmacia invece avendo dei famigliari che hanno patologie importanti o che comunque non tanto raramente non stanno bene per me è molto molto importante.
Fosse solo per me ancora per qualche anno,tanti spero,ne potrei anche fare a meno.
 
Vi capisco ma fatico a capire le ragioni per cui uno dovrebbe impostare una vita in funzione del se e quando forse gli verranno le coliche renali.
Riguardo il dentista. C'è gente che va all'estero partendo da centinaia di km e uno che vive in montagna dovrebbe preoccuparsi per doverne fare 10 o 20 per raggiungere il primo centro dove può trovarlo?

Non era, IMO, questo il punto di partenza....

1)
-Se uno nel paesino ci nasce e' un conto
( infatti decine di questi paesini si vanno spopolando, vedi quelli in cui vendono le case a 1 euro ),
-se uno ci si deve trasferire, meglio si faccia un esamino, specie di salute e poi serenamente decide.
Per dire....
Io, a 66 anni, da senza pensieri, la' ci sarei andato*, a 73 no

2)
Il primo lo fa per scelta
Il secondo per necessita'

* vedi mio post 19
 
Io a 38 ci andrei nel paesino.
Però se avessi figli probabilmente no se significasse fare ogni giorno 30 km per raggiungere la scuola e vivere in un paesino magari in cui tutti si aiutano e sono solidali ma dove non c'è un medico.

Purtroppo quello che mi attira e che mi ha spinto ad aprire il topic sono bei paesaggi e tranquillità.
Che vuol dire niente collegamenti ferroviari e poche strade che possono anche rimanere isolate.
D'altra parte non si può avere tutto.
O la giungla di cemento o il bel panorama.
 
Nessuno ha deplorato alcun ché.
Secondo me non si tratta di comodità ma di necessità che sono due cose diverse.
A me ad esempio di non avere vicino il centro commerciale importerebbe meno di zero.
La farmacia invece avendo dei famigliari che hanno patologie importanti o che comunque non tanto raramente non stanno bene per me è molto molto importante.
Fosse solo per me ancora per qualche anno,tanti spero,ne potrei anche fare a meno.
Credo sia difficile ragionare per massimi sistemi senza rapportarli a dei parametri reali del vivere quotidiano.
Però concedetemi un appunto. Tra la città più comoda e meglio organizzata e la baita sperduta raggiungibile solo a piedi dopo 3 ore di cammino dall'ultimo parcheggio possibile c'è un mare di situazioni che non per forza significano "oddio chissà come va a finire se mi piglia uno strizzone". Ci sono posti vivibilissimi e i cui temp di viaggio sono ampiamente inferiori a quelli di uno che deve attraversare un pezzo di città per soddisfare un suo bisogno magari nello stesso luogo della città. Poi ci sono quelli che amano vedere le persone sui marciapiedi, le vetrine e quelli che preferiscono vedere un gheppio, una poiana, un capriolo o un lupo. Sono scelte che non credo vadano discusse e divise in "questo è meglio di quello" perché si rischia di replicare la stessa diatriba delle auto elettriche finendo per utilizzare la stessa logica di pensiero.
L'ho già scritto e lo ribadisco. Ognuno scelga ciò che ritiene più opportuno per la sua idea di vita, sicurezza e stabilità (familiare, lavorativa, mentale, emotiva, etc).
È doveroso avere dubbi per una soluzione e per l'altra e come per le elettriche le cose si possono fare sempre tenendo a mente i + e i -.
 
Si vede che tu salendo in aereo salti direttamente il nord :emoji_wink: ... il nord è come il resto d'italia poi certo ci sono zone maggiormente curate di altre ma spesso è scelta dei residenti che curano il posto o di strategie turistiche ma non me la sento di generalizzare il concetto perché, spostandosi più a sud) sia in Calabria che in Sicilia o Puglia ci sono luoghi perfettamente ordinati e in qualche comune limitrofo trovi discariche a cielo aperto ma la differenza tra i comuni la fanno le persone e chi eleggono. E più o meno è così ovunque.
Senza dimenticare che certamente in una zona poco popolata è più facile mantenere l'ordine rispetto a una densamente popolata.

Il concetto non può essere generalizzato, ma, mediamente, è così. Sicuramente ci sono paesi molto curati nella Sila e anche il lungomare di Reggio Calabria è tenuto bene, ma non credo ci siano dubbi che, mediamente la Calabria sia più sporca e peggio mantenuta di una regione del nord.
 
Il concetto non può essere generalizzato, ma, mediamente, è così. Sicuramente ci sono paesi molto curati nella Sila e anche il lungomare di Reggio Calabria è tenuto bene, ma non credo ci siano dubbi che, mediamente la Calabria sia più sporca e peggio mantenuta di una regione del nord.


" Il piu' bel chilometro d' Italia "
Lo defini' il vate
( Senza pero' aver visto il nuovo skailain di Milano....Altrimenti.... )


:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye: :emoji_stuck_out_tongue::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
La cosa che mi infastidisce dell'Italia, ogni volta che torno da un viaggio all'estero, è il degrado, l'incuria, la carenza di manutenzione, lo sporco in giro.
Anche questa volta, dopo una settimana nei paesi baltici, da questo punto di vista, l'impatto con Pescara, già appena uscito dall'aeroporto, è stato desolante. Al nord Italia, sicuramente, è meglio, da questo punto di vista.
In Italia, per il resto, per molte cose, la qualità della vita, in molti sensi è tra le migliori.

In realtà una questione molto importante in cui leggendo opinioni di expat, in Italia non è buona è la situazione in cui ti ritrovi nel lavoro. Molti dicono che l'Italia sarebbe complessivamente uno dei paesi migliori per vivere se non fosse per il lavoro.


Mi era sfuggita
" l' impatto con Pescara "....

Sono anni che non ci vado....
....Quindi " subisco ", sulla fiducia, caro ing/prof

:emoji_wink: :emoji_wink:

Certo che,
una delle province, seppur piccola, top nel Meridione ridotta cosi'....
Mi amareggia, come piu' non si potrebbe

:emoji_cold_sweat::emoji_cold_sweat:
 
Anni fa in ospedale ho letto una specie di massima che era incorniciata su una parete.
C'era un anziano seduto su una sedia all'ingresso del paese.
Un viaggiatore si ferma e gli chiede come ci si trova lì.
L'anziano allora gli chiede come ti trovavi nei posti da dove sei partito?
Il viaggiatore dice che si trovava bene,che la gente era amichevole e ospitale.
L'anziano replica qui troverai le stesse cose.
Allora il viaggiatore decide di fermarsi.

Dopo poco ne arriva un altro e anche lui chiede all'anziano come ci si trova lì.
E di nuovo l'anziano gli chiede come si trovava nel posto da cui era partito.
E il viaggiatore dice che si trovava male,che la gente era scontrosa e diffidente.
E l'anziano gli risponde che anche lì si troverà allo stesso modo.
Quindi il viaggiatore decide di proseguire e fermarsi altrove.

Credo che il morale della favola sia che la colpa è sempre nostra,non dell'ambiente o degli altri,se non troviamo la felicità.

A me è sembrata una solenne vaccata.
Conosco persone che si sono trasferite da qui in altre zone d'Italia e sono rimaste sbigottite di fronte a dei piccoli gesti di cordialità e ospitalità da parte dei nuovi vicini di casa che erano degli estranei.
E alla mia famiglia è capitata la stessa identica situazione in Romagna e poi qui in Piemonte.
Macchina stracarica di bagagli durante il trasloco lasciata temporaneamente in divieto.
Il nuovo vicino romagnolo ha fatto la ramanzina a mio padre ma poi lo ha invitato a pranzo,ci ha tenuto a fare rispettare le regole ma anche a dare il benvenuto ai nuovi arrivati.
A Novara nella stessa situazione il nuovo vicino di casa ha squarciato una gomma alla macchina di mio padre,che già era una duna ci mancava solo il vandalismo.
Dimostrando che più che alle regole ci teneva a fare sapere ai nuovi arrivati che non erano i benvenuti.
Inutile dire che coi vicini romagnoli siamo rimasti amici e adesso che non ci sono più siamo ancora amici dei loro figli.
A Novara di amicizie ne abbiamo fatte ben poche e probabilmente dopo 30 anni siamo diventati anche noi meno ospitali,per quanto non arriveremo mai a certi livelli.

Imho la stessa persona a seconda di dove vive da felice e aperta può diventare chiusa e sfuggente e viceversa.
E da zona a zona cambia molto il modo di rapportarsi con gli altri.
 
mho la stessa persona a seconda di dove vive da felice e aperta può diventare chiusa e sfuggente e viceversa.
Le circostanze, le persone, le sfumature possono fare la differenza in maniera significativa ma non c'è contraddizione con quanto scritto da streak qui sopra.
Se non tutto, tanto parte da noi.
Racconti due circostanze analoghe dove il primo errore (veniale vista la situazione) l'ha fatto tuo padre e in un caso alla prima rimbrottata è seguita una apertura poi un amicizia mentre nel secondo han tagliato subito i ponti disinteressati, forse infastiditi, a qualunque relazione.
Forse sarebbe stato sufficiente arrivare sul posto e dire "sono nuovo, c'è un posto dove posso metterla e che non da fastidio per scaricare?". Magari sarebbe cambiato tutto e ti avrebbero anche aiutato per far prima.
Non possiamo sapere come sarebbe andata ma è un peccato che non siate riusciti a inserirvi come avreste voluto.
 
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