<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Voi dove vi trasferireste? | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Voi dove vi trasferireste?

Per vivere in certi luoghi ci devi nascere e restarci. Io ho l'esempio di mia moglie. Lei e vissuta fino a 11 anni in un paesino a 650 mt. Quando è venuta via ed è venuta ad abitare a Lecco, mi ha detto che ha pianto, quel posto no l'avrebbe mai lasciato. Bene dopo qualche anno, forse anche a causa mia, al suo paesino non ritornerebbe neanche pitturata. Noi ci andiamo solo in casi di eventi dei suoi parenti o far visita al cimitero ai suoi nonni. I suoi cugini che sono rimasti al paesino, non lo cambierebbero per nessuna ragione al mondo.
 
Per vivere in certi luoghi ci devi nascere e restarci. Io ho l'esempio di mia moglie. Lei e vissuta fino a 11 anni in un paesino a 650 mt. Quando è venuta via ed è venuta ad abitare a Lecco, mi ha detto che ha pianto, quel posto no l'avrebbe mai lasciato. Bene dopo qualche anno, forse anche a causa mia, al suo paesino non ritornerebbe neanche pitturata. Noi ci andiamo solo in casi di eventi dei suoi parenti o far visita al cimitero ai suoi nonni. I suoi cugini che sono rimasti al paesino, non lo cambierebbero per nessuna ragione al mondo.
Fosse nata a Lecco e l'avessi portata tu nel paesino forse, sempre a causa tua, non sarebbe tornata a Lecco neanche pitturata :emoji_wink:
 
Le circostanze, le persone, le sfumature possono fare la differenza in maniera significativa ma non c'è contraddizione con quanto scritto da streak qui sopra.
Se non tutto, tanto parte da noi.
Racconti due circostanze analoghe dove il primo errore (veniale vista la situazione) l'ha fatto tuo padre e in un caso alla prima rimbrottata è seguita una apertura poi un amicizia mentre nel secondo han tagliato subito i ponti disinteressati, forse infastiditi, a qualunque relazione.
Forse sarebbe stato sufficiente arrivare sul posto e dire "sono nuovo, c'è un posto dove posso metterla e che non da fastidio per scaricare?". Magari sarebbe cambiato tutto e ti avrebbero anche aiutato per far prima.
Non possiamo sapere come sarebbe andata ma è un peccato che non siate riusciti a inserirvi come avreste voluto.

No scusa premesso che il divieto di sosta è un illecito non si può dare la colpa a chi ha subìto un atto di vandalismo per non aver usato l'approccio giusto.
A te sembra normale squarciare una gomma a una persona mai vista ne conosciuta?
In Romagna giustamente il vicino ha chiesto di spostare la macchina, è stato intransigente ma allo stesso tempo civile.
Avrebbe potuto chiamare i vigili,sarebbe stato perfettamente lecito,le norme non si fanno rispettare violandone altre.
Una persona che invece di venirti a dire guarda che stai sbagliando oppure di rivolgersi alle autorità prende un coltello e di nascosto ti squarcia una gomma è probabilmente arrabbiata con la vita e pure vigliacca.
Fossi stato al posto di mio padre avrei ricaricato i bagagli in macchina e me ne sarei andato.
Io non parcheggio mai in divieto ma se mi dovesse capitare di farlo e qualcuno mi facesse una ramanzina la prima cosa che farei sarebbe ammettere di essermela meritata.
Se mi squarciassero una gomma probabilmente reagirei in maniera diversa perché rispondere a un torto con un torto più grande,anzi con un reato,a me sembra un comportamento da squilibrati.
Vale per tutto,se una persona mi passa davanti in coda alla cassa del supermercato non gli rompo un finestrino per ripicca.
Sempre sull'accoglienza qui non è raro sentire gli autoctoni etichettare come napoletani,in senso fortemente dispregiativo,chiunque sia originario del sud.
Non dicono terroni perché probabilmente è un termine passato di moda.
E dagli anziani te lo aspetti anche ma da persone relativamente giovani e istruite uno si aspetterebbe che fossero capaci di ragionare senza basarsi su stereotipi risalenti a un'altra epoca.
Poi fossero un popolo nordico che incarna tutte le virtù ma a me non pare che ci sia chissà quale gap rispetto agli altri.
 
Per vivere in certi luoghi ci devi nascere e restarci.
Magari in certi luoghi particolari sì (tipicamente, quelli piuttosto isolati, le piccole comunità...), ma non sempre.
La città in cui ci siamo trasferiti 7 anni e mezzo fa io e mia moglie, non la conoscevamo per niente: un posto del tutto nuovo per noi. Niente parenti, niente amici: non conoscevamo proprio nessuno lì, e nemmeno in tutta la provincia. L'idea di comprarci casa per viverci è stata piuttosto azzardata, un po' un salto nel buio, ma oggi lo rifaremmo mille volte (tanto che mia moglie ci si è appena comprata una seconda casa!)

La capacità di adattamento e di ambientamento dipende molto (direi quasi totalmente) dall'atteggiamento mentale che si ha. Noi fin da subito non abbiamo avuto alcun problema di ambientamento: abbiamo stretto subito relazioni molto positive con i nostri vicini (la nostra prima casa è in un condominio), tanto che a ogni Natale ci scambiamo i doni e con alcuni di loro andiamo a mangiare fuori insieme ogni tanto. Comunque mai una litigata o un'incomprensione, pur essendo noi per loro degli "stranieri".
Poi mia moglie ha una vita sociale molto attiva in città, e ha stretto tantissime amicizie, ma fa parte del suo carattere, estremamente empatico (forse la sua virtù più grande) e socievole. Io invece, come molti maschietti, sono più "orso": non nel senso di scontroso, affatto (pure a me piace stare in piacevole e simpatica compagnia), ma nel senso che mi piace stare da solo, non cerco compagnia e amicizie; eventualmente mi ci lascio trascinare passivamente. Anche con le donne: se non avessero preso l'iniziativa loro, a quest'ora probabilmente sarei ancora single! Sono fatto così (anche quando ero bambino mia madre ogni tanto mi definiva "orso"), ma mi piaccio così: è il mio carattere naturale, sono felice così e non mi potrei immaginare diverso da come sono.
Ecco, nonostante la mia naturale "orsitudine", io vivo proprio bene - quasi benissimo - in una città in cui fino all'età di 50 anni non avevo mai messo piede!
 
No scusa premesso che il divieto di sosta è un illecito non si può dare la colpa a chi ha subìto un atto di vandalismo per non aver usato l'approccio giusto.
A te sembra normale squarciare una gomma a una persona mai vista ne conosciuta?
In Romagna giustamente il vicino ha chiesto di spostare la macchina, è stato intransigente ma allo stesso tempo civile.
Avrebbe potuto chiamare i vigili,sarebbe stato perfettamente lecito,le norme non si fanno rispettare violandone altre.
Una persona che invece di venirti a dire guarda che stai sbagliando oppure di rivolgersi alle autorità prende un coltello e di nascosto ti squarcia una gomma è probabilmente arrabbiata con la vita e pure vigliacca.
Fossi stato al posto di mio padre avrei ricaricato i bagagli in macchina e me ne sarei andato.

E andandotene gliela avresti data vinta

Io non parcheggio mai in divieto ma se mi dovesse capitare di farlo e qualcuno mi facesse una ramanzina la prima cosa che farei sarebbe ammettere di essermela meritata.
Se mi squarciassero una gomma probabilmente reagirei in maniera diversa perché rispondere a un torto con un torto più grande,anzi con un reato,a me sembra un comportamento da squilibrati.
Vale per tutto,se una persona mi passa davanti in coda alla cassa del supermercato non gli rompo un finestrino per ripicca.
Sempre sull'accoglienza qui non è raro sentire gli autoctoni etichettare come napoletani,in senso fortemente dispregiativo,chiunque sia originario del sud.

Beh! io mi sentirei offeso a sentirmi chiamare Napoletano ... :emoji_innocent: non mi piace essere scambiato per un SETTENTRIONALE ...

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye: :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye: :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:

Non dicono terroni perché probabilmente è un termine passato di moda.
E dagli anziani te lo aspetti anche ma da persone relativamente giovani e istruite uno si aspetterebbe che fossero capaci di ragionare senza basarsi su stereotipi risalenti a un'altra epoca.
Poi fossero un popolo nordico che incarna tutte le virtù ma a me non pare che ci sia chissà quale gap rispetto agli altri.

Ogni luogo ha le sue regole non scritte e, volente o nolente, per abitarci bisogna, non dico adeguarsi perfettamente, ma almeno conoscerle

Detto questo l'averti squarciato una gomma non è un atto tipico (ne può essere considerata una delle leggi non scritte di cui sopra) di un Novarese o di un abitante di qualsiasi altro paese Italiano, è un gesto che denota l'incapacità di stare al mondo e dia vere rapporti civili e sociali con altre persone
 
Col senno di poi sarebbe stato molto meglio andarsene.
Non solo per quel vicino,che comunque negli anni si è distinto molte volte per il proprio comportamento.
 
A te sembra normale squarciare una gomma a una persona mai vista ne conosciuta?
Non è normale assolutamente e non lo scuso ne giustifico.
Dico solo che non avendo cognizione del pregresso del luogo usare accortezze minime può salvare da situazioni spiacevoli. Le teste di razzo purtroppo ci sono ovunque e occorre tenerne di conto per limitare situazioni spiacevoli.
 
Io sono d'accordo che ogni posto ha delle sue regole non scritte, che non vuol dire che si deve accettare l'illecito ma che se la tendenza della popolazione va verso una direzione se si vuole stare bene lì bisogna condividere questa tendenza. Io per esempio sono molto nordico di mio, ma non perché ritenga la mentalità nordica superiore, ma perché di mio carattere sono più vicino a come si concepisce la vita in questi posti , per questo non andrei a vivere in un paese in cui invece si ha un approccio differente, ma ripeto non è fare una classifica ma capire quale è la propria comfort zone
 
Detto questo l'averti squarciato una gomma non è un atto tipico (ne può essere considerata una delle leggi non scritte di cui sopra) di un Novarese o di un abitante di qualsiasi altro paese Italiano, è un gesto che denota l'incapacità di stare al mondo e dia vere rapporti civili e sociali con altre persone
Esatto.
 
Magari prima che ci trasferissimo noi c'erano state liti per il parcheggio e la duna è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Però io ho notato proprio che c'erano trattamenti diversi a seconda di chi faceva cosa.
Al medico del terzo piano,novarese doc,nessuno ha mai squarciato una gomma eppure la macchina in divieto la lasciava.
Secondo me al netto delle differenze che ci sono da persona a persona e da regione a regione basta essere civili per riuscire a convivere,che magari non vuol dire andare d'amore e d'accordo ma semplicemente non trovarsi in situazioni di attrito continuo.
Ma a volte non basta neanche quello quando dall'altra parte chi non è del posto o non ha il cognome giusto viene visto come un intruso.
Imho ci sono zone,forse per via del fatto che l'economia è basata molto sul turismo,in cui è più facile ambientarsi e ti fanno sentire subito a tuo agio.
E altre in cui invece è più difficile vincere la diffidenza ed essere accolti.
Arriva comunque un punto in cui uno non ci prova nemmeno più e allora si diventa tutti più chiusi.
 
Magari prima che ci trasferissimo noi c'erano state liti per il parcheggio e la duna è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Però io ho notato proprio che c'erano trattamenti diversi a seconda di chi faceva cosa.
Al medico del terzo piano,novarese doc,nessuno ha mai squarciato una gomma eppure la macchina in divieto la lasciava.
Secondo me al netto delle differenze che ci sono da persona a persona e da regione a regione basta essere civili per riuscire a convivere,che magari non vuol dire andare d'amore e d'accordo ma semplicemente non trovarsi in situazioni di attrito continuo.
Ma a volte non basta neanche quello quando dall'altra parte chi non è del posto o non ha il cognome giusto viene visto come un intruso.
Imho ci sono zone,forse per via del fatto che l'economia è basata molto sul turismo,in cui è più facile ambientarsi e ti fanno sentire subito a tuo agio.
E altre in cui invece è più difficile vincere la diffidenza ed essere accolti.
Arriva comunque un punto in cui uno non ci prova nemmeno più e allora si diventa tutti più chiusi.

Dice il saggio:
" Un medico puo' semple tolnale utile....
Pelsino anche piu' di un amico milionalio "

hihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihihi
 
Vivo in collina, nel verde e vedo il mare.
Il problema è che il mare è inquinato, la strada che la costeggia con pineta è piena di prostitute, le persone sono incivili e i servizi in generale sono totalmente assenti.
Mi piacerebbe si ripulisse qua più che trasferirmi, visto che ci sono nato, cresciuto e ho tutti quelli a cui tengo.
 
Magari in certi luoghi particolari sì (tipicamente, quelli piuttosto isolati, le piccole comunità...), ma non sempre.
La città in cui ci siamo trasferiti 7 anni e mezzo fa io e mia moglie, non la conoscevamo per niente: un posto del tutto nuovo per noi. Niente parenti, niente amici: non conoscevamo proprio nessuno lì, e nemmeno in tutta la provincia. L'idea di comprarci casa per viverci è stata piuttosto azzardata, un po' un salto nel buio, ma oggi lo rifaremmo mille volte (tanto che mia moglie ci si è appena comprata una seconda casa!)

La capacità di adattamento e di ambientamento dipende molto (direi quasi totalmente) dall'atteggiamento mentale che si ha. Noi fin da subito non abbiamo avuto alcun problema di ambientamento: abbiamo stretto subito relazioni molto positive con i nostri vicini (la nostra prima casa è in un condominio), tanto che a ogni Natale ci scambiamo i doni e con alcuni di loro andiamo a mangiare fuori insieme ogni tanto. Comunque mai una litigata o un'incomprensione, pur essendo noi per loro degli "stranieri".
Poi mia moglie ha una vita sociale molto attiva in città, e ha stretto tantissime amicizie, ma fa parte del suo carattere, estremamente empatico (forse la sua virtù più grande) e socievole. Io invece, come molti maschietti, sono più "orso": non nel senso di scontroso, affatto (pure a me piace stare in piacevole e simpatica compagnia), ma nel senso che mi piace stare da solo, non cerco compagnia e amicizie; eventualmente mi ci lascio trascinare passivamente. Anche con le donne: se non avessero preso l'iniziativa loro, a quest'ora probabilmente sarei ancora single! Sono fatto così (anche quando ero bambino mia madre ogni tanto mi definiva "orso"), ma mi piaccio così: è il mio carattere naturale, sono felice così e non mi potrei immaginare diverso da come sono.
Ecco, nonostante la mia naturale "orsitudine", io vivo proprio bene - quasi benissimo - in una città in cui fino all'età di 50 anni non avevo mai messo piede!
Bhe dai, non vivi in un posto isolato. C'è tutto, anche un bel centro storico. Spero di non ricordarmi male la cittadina in cui vivi.
 
Back
Alto