<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vinile vs CD nell'era dello streaming | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Vinile vs CD nell'era dello streaming

Sempre a sostegno della musica dal vivo o dal vivo registrata:

„Penso ancora a quel gigante di Rubinstein che in studio perdeva un po' di slancio e, conseguentemente, di varietà di colori. Il pubblico gli dava forza. Qualche anno fa ho visto il video del Concerto chopiniano che fece quando rientrò in Russia nel 1964: d'una bellezza impressionante. Non esiste un suo disco altrettanto bello.“ — Daniel Barenboim

Fonte: https://le-citazioni.it/autori/daniel-barenboim/
 
bhe questo è un'altro discorso, io sono fan di Vasco Rossi ma ascolto solo i live, i suoi brani registrati in studio non mi piacciono, pare che manca qualcosa.
 
A me invece i live non piacciono,nella mia testa il brano registrato in studio è quello originale.
Nella versione dal vivo c'è sempre qualcosa di diverso.
Senza togliere nulla agli artisti con la A maiuscola che dal vivo sono bravissimi e non hanno bisogno del playback.
Un conto è ascoltare un brano dal vivo,un altro è ascoltare a casa un live.
Quello che si perde in pulizia del suono dal vivo è compensato dall'emozione che a casa imho non c'è.
 
in assoluto il cd audio è il sistema che riproduce la musica nella miglior qualità possibile, i vecchi sistemi tipo vinile o audiocassette avevano dei difetti ma se originali davano tanta qualità e fedeltà. Il CD audio riusciva ad avere ancor più fedeltà eliminando il fruscio, la musica liquida partendo da un mp3 derivato dal cd audio non è altro che una compressione, vengono tagliate le frequenze che l'udito umano riesce a percepire difficilmente, le altissime e bassissime frequenze (impercettibili sia all'udito sia dai diffusori che usiamo solitamente e che sono di pessima qualità).
Un impianto di qualità ma di "musica liquida" è un contro senso, è come una macchina da 600cv ma con velocità autolimitata a 250km/h, da un impianto di qualità io voglio ascoltare il massimo ascoltabile, voglio ascoltare tutte le frequenze, voglio sentire la differenza con l'impianto della macchina o con lo speaker bluetooth dello smartphone. Sennò questa musica liquida dev'essere offerta da un server che deve dare la miglior musica liquida, allora sì che potrebbe valerne la pena, vicino ma non uguale ad un CD

Sì e no.

Nel senso che anche io, se dovessi decidere di dotarmi di un impianto audio casalingo di svariate migliaia di euro, punterei sicuramente sull'ambito CD piuttosto che su quello del vinile o dello streaming audio. Anche da un punto di vista di fascino estetico (che magari è solo una suggestione soggettiva ma ha la sua importanza), possedere CD originali di artisti del presente e del passato è stupendo.

Certamente, però, comprendo che esistano servizi legali a pagamento di streaming audio molto più costosi e qualitativamente elevati del gettonatissimo e ultracompresso Spotify che va per la maggiore e che fa accapponare la pelle ad un qualsiasi audiofilo. Penso a AppleMusic, a Tidal, a Deezer e ad altri che permettono l’ascolto di tracce in formato lossless (FLAC, ALAC, MQA...), cosa che Spotify o YouTube Music non consentono. In tal senso, dotarsi di un sistema audio che ne sfrutti le qualità come suggeriva l'articolo di AF Digitale che ho postato, può avere ragion d'essere

Poi, anche per me, la musica dal vivo in un bar (un bel bar), davanti ad un cocktail, insieme ad amici ed altri avventori sconosciuti, ha un fascino assolutamente impareggiabile: non c'è impianto di riproduzione domestica che tenga. Per non parlare dei concerti, mutatis mutandis
 
il mio impianto ideale, un CD serio, con line out variabile, collegato direttamente ad un finale di potenza, meglio se dual mono con due altoparlanti adeguati
il classico HiFi domestico anni 80 con le piastre separate, c'è chi lo comprava mono marca con mobiletto e casse e chi invece era in eterno working progress con un continuo ricambio di elementi alla ricerca del miglior amplificatore o equalizzatore e quant'altro :)
 
Esistono degli adattatori bluetooth con uscita jack (ne voglio comprare uno per la macchina) che collegato ad un sistema descritto sora potrebbe essere una cosa davvero simpatica
 
C'è modo e modo di ascoltare musica in streaming.
Io ho un abbonamento a Deezer HiFi (formato FLAC lossless) e ascolto da notebook, tablet o smartphone tramite un DAC Audioquest Dragonfly Red e cuffie HifiMan Ananda, che tra i loro pregi hanno un'ottima risoluzione del dettaglio e un'eccellente soundstage.
Con il risultato che anche brani musicali che pensavo di conoscere a memoria mi sembra di sentirli per la prima volta, scoprendo dettagli e sfumature che non avevo mai sentito prima, e permettendo una vera e propria full immersion nella musica, molto vicina a quella che si prova ascoltando musica dal vivo (in pratica mancano solo le vibrazioni dei bassi che attraversano il corpo, per ovvi motivi).
 
il mio impianto ideale, un CD serio, con line out variabile, collegato direttamente ad un finale di potenza, meglio se dual mono con due altoparlanti adeguati

Molto fa anche l'acustica della stanza e ogni stanza fa storia a sé, quindi è estremamente difficile parlare in termini generali

https://www.afdigitale.it/alchimia-audio-la-ricetta-sonora-assoluta/

https://www.afdigitale.it/filosofia-audio-cosi-e-se-mi-pare/

https://www.afdigitale.it/fare-suonare-la-zona-dascolto-sonorizzazione-istruzioni-alluso/

https://www.afdigitale.it/i-grandi-dimenticati-il-fattore-di-smorzamento/

https://www.afdigitale.it/care-orchestra-la-sartoria-acustica-italiana/



C'è modo e modo di ascoltare musica in streaming.
Io ho un abbonamento a Deezer HiFi (formato FLAC lossless) e ascolto da notebook, tablet o smartphone tramite un DAC Audioquest Dragonfly Red e cuffie HifiMan Ananda, che tra i loro pregi hanno un'ottima risoluzione del dettaglio e un'eccellente soundstage.
Con il risultato che anche brani musicali che pensavo di conoscere a memoria mi sembra di sentirli per la prima volta, scoprendo dettagli e sfumature che non avevo mai sentito prima, e permettendo una vera e propria full immersion nella musica, molto vicina a quella che si prova ascoltando musica dal vivo (in pratica mancano solo le vibrazioni dei bassi che attraversano il corpo, per ovvi motivi).

Perfettamente d'accordo. Poi, potendo scegliere, io francamente opterei sempre e comunque per CD originali: il supporto fisico ha un fascino irresistibile per me. Però è verissimo che ci siano servizi streaming audio di qualità eccelsa e Deezer è tra questi. Purtroppo, quando dici in giro che ascolti musica liquida ma sei abbonato a qualcosa che non è Spotify, ti guardano come se fossi un marziano

https://www.afdigitale.it/sistema-compatto-per-musica-liquida-da-1000-euro-un-miracolo-possibile/
 
Poi, potendo scegliere, io francamente opterei sempre e comunque per CD originali: il supporto fisico ha un fascino irresistibile per me. Però è verissimo che ci siano servizi streaming audio di qualità eccelsa e Deezer è tra questi.

Ascoltare musica lossless in streaming, come con Deezer HiFi, equivale praticamente ad ascoltarla con il CD: la qualità è quella. Di più c'è solo l'HiRes, ma non so se ne vale la pena: già così è molto dettagliata.
Tant'è vero che, pur avendo una marea di CD in casa, sono diversi anni (almeno 5) che non ne tocco uno. Troppo comodo avere sottomano qualsiasi brano musicale ovunque mi trovi.
Poi posso capire il fascino del vinile, ma per me i CD, come supporto fisico, non hanno alcun fascino.... giusto un po' di nostalgia per i tempi in cui ero molto giovane e mi comprai il mio primo impianto HiFi serio e, di conseguenza, cominciai a collezionare CD.
Ma, come fruibilità della sterminata offerta musicale, preferisco di gran lunga lo streaming. Mi ricordo che comprai diversi CD perché avevo letto ottime recensioni ma all'ascolto mi piacevano poco o nulla e ci restavo male: delle vere e proprie fregature per me.
Ora non c'è più questo rischio!
 
Ascoltare musica lossless in streaming, come con Deezer HiFi, equivale praticamente ad ascoltarla con il CD: la qualità è quella. Di più c'è solo l'HiRes, ma non so se ne vale la pena: già così è molto dettagliata.
Tant'è vero che, pur avendo una marea di CD in casa, sono diversi anni (almeno 5) che non ne tocco uno. Troppo comodo avere sottomano qualsiasi brano musicale ovunque mi trovi.
Poi posso capire il fascino del vinile, ma per me i CD, come supporto fisico, non hanno alcun fascino.... giusto un po' di nostalgia per i tempi in cui ero molto giovane e mi comprai il mio primo impianto HiFi serio e, di conseguenza, cominciai a collezionare CD.
Ma, come fruibilità della sterminata offerta musicale, preferisco di gran lunga lo streaming. Mi ricordo che comprai diversi CD perché avevo letto ottime recensioni ma all'ascolto mi piacevano poco o nulla e ci restavo male: delle vere e proprie fregature per me.
Ora non c'è più questo rischio!

Sono d'accordo, la modernità sta proprio nel non dover più comprare CD a scatola chiusa. Fisico e digitale possono coesistere per l'appassionato: compri in fisico ciò che sai già che ascolterai alla follia mentre usi lo streaming per ciò che inizi ad ascoltare. Se dopo tot mesi quel brano/album ti entra nel cuore, lo acquisti in CD

Poi, sai, per me è il fisico ad essere importante, sia esso vinile o CD cambia poco dal punto di vista del fascino, pagare per possedere mi dà una sensazione diversa dal pagare per fruire in streaming, mi sembra di pagare ad libitum senza possedere mai nulla per davvero. Chiaramente c'è il rovescio della medaglia, ovvero poter addentrarsi in mondi musicali che con l'acquisto di CD non sarebbe bastata una vita per conoscere
 
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