<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vespa P150X | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Vespa P150X

Sicuramente, però se nemmeno il cinquantino più scrauso attuale, li monta più all'anteriore, un motivo ci sarà, magari di sicurezza a 45 km/h, figurati a 90-100, che era la V° massima dichiarata (mi sembra) per il PX 150. Poi se la moto era elaborata, anche di più. Cmq erano altri tempi e questi mezzi si guidavano pure senza casco, per dire.
che attualmente un disco semplice è più economico di un tamburo che fa lo stesso lavoro, e non dimentichiamo la parte psicologica, che è il motivo per cui gli aerei turboelica sono lontani dai terminal, altrimenti la gente li vede e pensa siano pericolosi perché "hanno l'elica" giusto per avere un'idea, quella in foto l'ho provata a monza durante un raduno a cui io ero andato con due mie e ho trovato un amico con quella, ai 250 con i tamburi davanti e dietro era comunque perfetta, e staccava benissimo per le varianti.
images
 
che attualmente un disco semplice è più economico di un tamburo che fa lo stesso lavoro.
Non mi dire che alla fine si riduce tutto a un semplice calcolo economico. Al posteriore tante auto montano ancora i tamburi, ma non all'anteriore e se fosse come dici tu, perché non montare tutti tamburi? Per le moto non saprei, penso che funzioni allo stesso modo, specie su quelle più piccole.

Ad ogni modo i dischi già c'erano sulle moto degli anni 70, almeno su quelle più potenti e veloci.


Honda CB750 four​


1969-CB750-four-K0_800px.jpg
 
che attualmente un disco semplice è più economico di un tamburo che fa lo stesso lavoro, e non dimentichiamo la parte psicologica, che è il motivo per cui gli aerei turboelica sono lontani dai terminal, altrimenti la gente li vede e pensa siano pericolosi perché "hanno l'elica" giusto per avere un'idea, quella in foto l'ho provata a monza durante un raduno a cui io ero andato con due mie e ho trovato un amico con quella, ai 250 con i tamburi davanti e dietro era comunque perfetta, e staccava benissimo per le varianti.
images
Infatti i freni a tamburo frenano meglio di quelli a disco, per un semplice motivo fisico: a parità di diametro e di ingombro, la superficie frenante è maggiore.

Il problema è la dissipazione del calore che li rende meno efficienti dopo qualche frenata impegnativa. Nella Vespa il problema era dato più che altro dal cinematismo della forcella anteriore, dal ridotto diametro delle ruote (e quindi del cerchio e del freno) rispetto al baricentro del motociclo, che creava forte instabilità in frenata, e dalla ridotta sezione del battistrada. La combo perfetta per schiantarsi.
 
Vero!
Non conosco il mondo Lambretta e francamente non so perché abbiano avuto minor diffusione della Vespa.

Comunque mi è capitata per le mani questa e devo accontentarmi...

Chissà, potrebbe nascere una passione per gli scooter d'epoca.
L'ho conosciuta bene dato che mio padre la vendeva insieme al ciclomotore "Vivì" che era l'unione delle iniziali di Viberti, quelli che costruivano rimorchi e si erano messi a produrre la parte ciclistica e Victoria, il motore tedesco, in internet se ne parla e aveva una piccola officina di riparazione. La Lambretta mi sembra costasse qualcosa in più della Vespa, ma soprattutto non erano in grado di eguagliare i volumi produttivi della Vespa, infatti ricordo che molti, dato i tempi di consegna passavano alla Vespa...
 
Non conosco il mondo Lambretta e francamente non so perché abbiano avuto minor diffusione della Vespa.
In Lombardia c'erano parecchie Lambrette, a quanto mi ricordi io parlando con amici al tempo che iniziavano a collezionarle, le Innocenti erano fatte molto meglio, affidabili e molto più veloci e stabili delle contemporanee Piaggio. Il vero problema della Lambretta (oltre al costo maggiore) era la sua raffinatezza meccanica, che richiedeva attrezzi e competenze specifiche già all'epoca. In soldoni, non erano adatte ad essere riparate col fil di ferro e dal primo maniscalco che capitava in zona. Inoltre l'estetica rimase più o meno sempre quella mentre la Vespa tendeva ad adeguarsi alle mode del momento, pur mantenendo la "forma" originaria.
Che poi in Innocenti la creatività non mancava, perché quando presentarono il "Lui" sembrava uscito da Spazio 1999.

Lambretta-Lui-pubblicita-3.jpg
 
non era così complicata almeno nella manutenzione spicciola dato che i cavi frizione e cambio erano comodi sulla parte alta del motore invece nella vespa erano di sotto, peggio ancora per la frizione e se dovevi mettere le mani nella crociera del cambio non dovevi togliere il motore dal telaio, smontavi il cambio e via, nella Vespa era più lungo, nella Vespa era molto più comodo il volano per le puntine...il Lui è stato il mio secondo mezzo di trasporto motorizzato dopo un velosolex, tutti e due vecchi e ritirati usati, a casa mia si usava così :emoji_grin:
 
Non ho mai avuto una Vespa (già a 14 anni volevo la motociclettina e snobbavo gli scooter) e l'unico ricordo di guida che ho è quando a 12 anni "rubavo" di nascosto il PX 125 di mia cugina (all"epoca non aveva la chiave) per giretti in campagna.
Poi a 18 anni "rubai" il PX 200 di un amico di mia sorella, ma giusto per sentire il tiro in salita (di lì a poco mi sarei comprato un Cagiva SST 250 a 2 tempi, che di tiro in salita ne aveva molto di più).
Insomma, non ho mai avuto una Vespa, ma una cosa me la ricordo: freno posteriore poco modulabile, facile da bloccare (e infatti molti si esibivano in coreografiche sbandate più o meno controllate) e freno anteriore, al contrario, piuttosto fiacco.
Insomma, l'opposto di quello che accade di solito in una moto, dove il freno anteriore è molto più potente, visto che in frenata il peso si sposta davanti e dietro si alleggerisce.
 
Non mi dire che alla fine si riduce tutto a un semplice calcolo economico. Al posteriore tante auto montano ancora i tamburi, ma non all'anteriore e se fosse come dici tu, perché non montare tutti tamburi? Per le moto non saprei, penso che funzioni allo stesso modo, specie su quelle più piccole.

Ad ogni modo i dischi già c'erano sulle moto degli anni 70, almeno su quelle più potenti e veloci.
hai saltato il resto della risposta? finisci di leggere e capisci i motivi. in ogni caso moto e auto hanno energie diverse da dissipare....e il raffreddamento come ho già scritto è uno dei vantaggi dei dischi.
 
e scusa..l'anno che c'entra? stiamo parlando di tecnica e ti assicuro che frenando ai 250 (non la tiravo visto che volevo evitare di romperla) i freni non soffrivano. Se vuoi basare il discorso sulla retorica ("roba vecchia" e "non mi dire") fai pure, se lo vuoi basare sulla tecnica porta argomenti tacnici. tra l'altro, sarà del 39, ma ha record velocistici a oggi imbattuti.
 
Back
Alto