<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> tutto o quasi tutto è optional | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

tutto o quasi tutto è optional

PanDemonio ha scritto:
DR, Tata e Mahindra vendono praticamente solo full optional, a prezzi da base.

Dacia vende full optional a prezzi da base (e di segmento inferiore), e base a prezzi da scooter.

L'alternativa all'"estorsione", come vedi, per il momento c'è. E funziona, come si evince dalla nascita di modelli come la Punto "classic" e la Clio "Storia": quando hanno visto la direzione presa dal mercato, le case sono corse ai ripari.

Naturalmente devi essere alla ricerca di un'AUTO e non di un FETICCIO, oppure rassegnarti a pagare.
ma infatti in un post precedente in questo stesso topic ho invitato ad una scelta razionale, snobbando optionals futili e case che si fanno pagare ciò che non è loro dovuto ;) Punto classic e clio storia sono solo un espediente per avere più mercato in tempi di crisi, ma non rientrano nel ragionamento. Dacia e le coreane puntano sul prezzo basso e ti offrono una full optionals al prezzo di una base; la base a molto meno. La strategia dell'optional da far strapagare non viene adottata da queste ultime case, ma dalle middle e premium. Dacia o KIA, puntando tutto sul prezzo, non hanno la possibilità di fare ciò :!: Un caso eclatante, letto sul forum VW riguardava un pacchetto di optionals aumentato di prezzo e menomato nei contenuti ad anno nuovo di cui un utente giustamente si lamentava; ovvio che si può sempre scegliere...di non farsi fregare 8)
 
bellafobia ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
99octane ha scritto:
Non capisco dove stia il problema.
L'auto e' venduta a un prezzo competitivo, con una dotazione base che comprende tutto quel che serve, senza orpelli che possono non interessare a chi vuole un'acquisto poco oneroso (o un'auto piu' leggera)
Se poi uno vuole accessoriarla, e' positivo che ci sia ampia scelta e la possibilita' di scegliere se avere certe dotazioni o meno.
Quando di vari accessori dicono "compreso nel prezzo" non vuol certo dire che siano gratis, ma solo che sono presenti piaccia oppure no.
Qui invece si offre una scelta, che e' sempre positivo.
Quoto parola per parola.

Il poter scegliere molto dettagliatamente e senza obblighi cosa aggiungere o meno all'allestimento base dell'auto è stato uno dei fattori che mi hanno influenzato nella scelta della mia attuale auto.
scegliere è bello; peccatto che siate off topic. Questo 3d voleva mettere in evidenza come oggi tutto sia da pagare "a parte" su auto che costano sempre di più. Esempi: la ruota di scorta; il terzo poggiatesta; il bracciolo; e molto altro :rolleyes: Quindi scegliere va bene...ma fra poco faranno pagare come optionals i fari abbaglianti, il volante con 4 razze (invece di 3) la luce di cortesia anteriore, i copricerchi, ecc... ;)

Rileggi quello che ho scritto e vedrai che non e' affatto OT, ma e' esattamente attinente.
Tu dici che "tutto e' da pagare a parte", come se si trattasse di una spesa aggiuntiva. Noi ti rispondiamo che qualsiasi cosa ci sia su un'auto e' da pagare e nulla e' regalato. E' come comprare le caramelle. Che tu le voglia al limone, alla menta o alla fragola, se compri un chilo di caramelle sempre un chilo di caramelle paghi.
La differenza e' che nelle auto che tu vorresti, e' un chilo di caramelle come vuole chi le vende, e se non ti piacciono quelle al limone, cavoli tuoi.
Invece, con gli accessori a parte, e' come comprare un sacchetto da MEZZO CHILO di caramelle, tutte alla menta. Se te ne basta mezzo chilo, sei gia' a posto. Altrimenti puoi aggiungere quelle del gusto che preferisci, senza doverti sciroppare anche quelle che non ti piacciono. Paghi sempre un chilo di caramelle, ma come le vuoi tu.

Fino a qualche anno fa, le auto "tutto incluso" erano molto diffuse perche' per motivi di produzione ridurre la scelta a pochi pacchetti predefiniti consentiva certe economie al produttore (che poi potevano o meno trasferirsi sul prezzo al cliente).
Oggi, il cambiamento delle tecniche produttive (specie da un punto di vista di ingegneria della produzione e di organizzazione) consente di mettere a disposizione del cliente praticamente tutto. Compreso il volante a 4 razze piuttosto che 2.
Se poi tu consideri il "clima" una parte indispensabile, comprala. Altri che la pensano diversamente non la acquisteranno.
 
bellafobia ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
DR, Tata e Mahindra vendono praticamente solo full optional, a prezzi da base.

Dacia vende full optional a prezzi da base (e di segmento inferiore), e base a prezzi da scooter.

L'alternativa all'"estorsione", come vedi, per il momento c'è. E funziona, come si evince dalla nascita di modelli come la Punto "classic" e la Clio "Storia": quando hanno visto la direzione presa dal mercato, le case sono corse ai ripari.

Naturalmente devi essere alla ricerca di un'AUTO e non di un FETICCIO, oppure rassegnarti a pagare.
ma infatti in un post precedente in questo stesso topic ho invitato ad una scelta razionale, snobbando optionals futili e case che si fanno pagare ciò che non è loro dovuto ;) Punto classic e clio storia sono solo un espediente per avere più mercato in tempi di crisi, ma non rientrano nel ragionamento. Dacia e le coreane puntano sul prezzo basso e ti offrono una full optionals al prezzo di una base; la base a molto meno. La strategia dell'optional da far strapagare non viene adottata da queste ultime case, ma dalle middle e premium. Dacia o KIA, puntando tutto sul prezzo, non hanno la possibilità di fare ciò :!: Un caso eclatante, letto sul forum VW riguardava un pacchetto di optionals aumentato di prezzo e menomato nei contenuti ad anno nuovo di cui un utente giustamente si lamentava; ovvio che si può sempre scegliere...di non farsi fregare 8)

La differenza e' anche nella qualita' di quello che compri. Si', certamente ci sono case che fanno pagare (e salato) anche il nome, ma c'e' chi pensa che ne valga la pena, e dunque fan bene a farlo pagare.
Ma tolti questi dettagli, dubito seriamente che la Dacia sia rifinita o abbia la stessa qualita' della BMW.
 
99octane ha scritto:
La differenza e' anche nella qualita' di quello che compri. Si', certamente ci sono case che fanno pagare (e salato) anche il nome, ma c'e' chi pensa che ne valga la pena, e dunque fan bene a farlo pagare.
Ma tolti questi dettagli, dubito seriamente che la Dacia sia rifinita o abbia la stessa qualita' della BMW.
Posso anche essere d'accordo, ma alla fine tutto sta ANCHE a vedere se (fatti naturalmente salvi esigenze specifiche e gusti personali) sia maggiormente favorevole il rapporto qualità/prezzo della Dacia o quello della BMW... ;)
 
PanDemonio ha scritto:
99octane ha scritto:
La differenza e' anche nella qualita' di quello che compri. Si', certamente ci sono case che fanno pagare (e salato) anche il nome, ma c'e' chi pensa che ne valga la pena, e dunque fan bene a farlo pagare.
Ma tolti questi dettagli, dubito seriamente che la Dacia sia rifinita o abbia la stessa qualita' della BMW.
Posso anche essere d'accordo, ma alla fine tutto sta ANCHE a vedere se (fatti naturalmente salvi esigenze specifiche e gusti personali) sia maggiormente favorevole il rapporto qualità/prezzo della Dacia o quello della BMW... ;)

Certo! Ovviamente.
Entrambe le case prosperano perche' esistono acquirenti con esigenze diverse.
E certamente la Dacia produce ottime auto nell'ambito delle utilitarie pratiche e che badano al sodo, un po' come la Skoda di una volta, o la Fiat con la Panda, esattamente come la BMW produce ottime auto di lusso e sportive.
 
marimasse ha scritto:
Forse dovremmo imparare la lezione e chiederci seriamente se non sia giunto il momento di considerare "optional" la macchina stessa, applicando ad essa lo stesso ragionamento che si applica quando si deve scegliere se comprare o meno un accessorio opzionale:

  • la macchina nuova mi serve davvero?quanti soldi mi viene a costare esattamente?quali costi aggiuntivi comporterà in futuro?vale, in termini di effettivo "ritorno", i soldi che mi costa?quei soldi potrebbero essere spesi meglio?
l'automobile è un investimento a perdere.dalla Fiat 600 alla RollsRoyce Silver Phanthom....ci sono due metodi di scelta,o il cuore o la ragione. Una Bravo la scelgo con la Ragione,una Giulietta col cuore,una Punto Evo 1.2 bifuel la scelgo con la ragione,una MiTo QuadrifoglioVerde col cuore....e potrei continuare all'infinito. Ma comunque vada sarà sempre e solo un investimento a perdere,basta anche un semplice tamponamento per veder volare 2000 euro.
 
mattiapascal ha scritto:
...la macchina nuova in questo caso non "serve"...
Credo che i casi in cui la macchina nuova oggettivamente "serve" siano estremamente rari.
Per meglio dire, sono molti (ma non la maggioranza) i casi in cui una persona ha effettivamente bisogno di una macchina nuova, ma sono drasticamente meno numerosi i casi in cui una persona ha effettivo bisogno proprio di quella particolare macchina che intende comprare (e non di una magari meno vistosa o grande o potente).

Ovviamente applicando questo ragionamento in maniera puntuale si provocherebbe un crollo assai vistoso del mercato, per lo meno in confronto ai livelli che esso ha raggiunto dopo che per molti anni si è allegramente applicato il... ragionamento diametralmente opposto; tutt'altro che felicemente, mi sembra, a giudicare dagli entusiasmanti effetti che tutti abbiamo sotto gli occhi (sempre che non li giriamo da un'altra parte).
 
SediciValvole ha scritto:
...l'automobile è un investimento a perdere...
Io credo che oggi più che mai, a parte forse alcuni rari casi, la parola "investimento" nulla abbia a che fare con l'automobile, a meno che non riferita ad un incidente.
 
SediciValvole ha scritto:
marimasse ha scritto:
Forse dovremmo imparare la lezione e chiederci seriamente se non sia giunto il momento di considerare "optional" la macchina stessa, applicando ad essa lo stesso ragionamento che si applica quando si deve scegliere se comprare o meno un accessorio opzionale:

  • la macchina nuova mi serve davvero?quanti soldi mi viene a costare esattamente?quali costi aggiuntivi comporterà in futuro?vale, in termini di effettivo "ritorno", i soldi che mi costa?quei soldi potrebbero essere spesi meglio?
l'automobile è un investimento a perdere.dalla Fiat 600 alla RollsRoyce Silver Phanthom....ci sono due metodi di scelta,o il cuore o la ragione. Una Bravo la scelgo con la Ragione,una Giulietta col cuore,una Punto Evo 1.2 bifuel la scelgo con la ragione,una MiTo QuadrifoglioVerde col cuore....e potrei continuare all'infinito. Ma comunque vada sarà sempre e solo un investimento a perdere,basta anche un semplice tamponamento per veder volare 2000 euro.

ad essere pignoli non sempre, certe auto si rivalutano :D
 
mattiapascal ha scritto:
dalla home page:
-Quasi tutti a pagamento. I conti non finiscono qui, perché sono considerate optional praticamente tutte le tinte, con una o forse due eccezioni (sulla scia di quanto già avviene con la MiTo). La gamma colori comprende nove tinte: Nero Etna, Nero, Rosso Alfa, Rosso Competizione, Bianco Ghiaccio, Argento Alfa, Grigio Magnesio, Grigio Antracite e Blu Profondo. Le vernici metallizzate e micalizzate costano 500 euro, quelle pastello extraserie 300.

Carlo Di Giusto

tra poco anche ruote, motori etc etc saranno optional
ci sono marchi...che "offrono" di serie solo un paio di tinte...rosso e bianco...
altri delle gomme ridicole( p.e. 175/65-15) per macchine con motori da 120 cv...
lo scopo è evidente, "spingere" il cliente verso le gomme serie ovviamente a pagamento ( salato)....

Basta scegliere macchine che ti offrono "tutto o quasi tutto di serie". Esistono, eh? ;)
 
marimasse ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
...l'automobile è un investimento a perdere...
Io credo che oggi più che mai, a parte forse alcuni rari casi, la parola "investimento" nulla abbia a che fare con l'automobile, a meno che non riferita ad un incidente.

Infatti.
L'automobile e' una SPESA secca.
Costa comprarla. Costa mantenerla. Costa usarla. Costa rottamarla.
Solo costi dall'inizio alla fine della sua esistenza.
E' un bene utilissimo, ed e' un bene cardine della nostra civilta' (notare che ho usato il termine "civilta'" e non "societa'", e non a caso).
Per questo, non ostante sia il secondo costo piu' gravoso dopo quello della casa per il cittadino, lo Stato comunque la tassa e stratassa nei modi piu' vergognosi e disonesti.
 
99octane ha scritto:
...É un bene utilissimo, ed è un bene cardine della nostra civiltà...
Per il quale però spendiamo decisamente molto più danaro del dovuto e del necessario, al punto da arrivare in troppi casi a condizionare pesantemente altri aspetti della vita, decisamente più importanti.

...lo Stato comunque la tassa ... nei modi più vergognosi e disonesti.
Con la piena... collaborazione della maggior parte degli operatori del settore, come ad esempio venditori di carburanti, di ricambi, di manutenzione ecc. e anche con la piena collaborazione dei cittadini stessi, che tutta questa crescente presa per i fondelli continuano tranquillamente ad accettare, emettendo al massimo a qualche più o meno sommesso brontolamento che, ovviamente, è del tutto insignificante.
 
marimasse ha scritto:
99octane ha scritto:
...lo Stato comunque la tassa ... nei modi più vergognosi e disonesti.
Con la piena... collaborazione della maggior parte degli operatori del settore, come ad esempio venditori di carburanti, di ricambi, di manutenzione ecc. e anche con la piena collaborazione dei cittadini stessi, che tutta questa crescente presa per i fondelli continuano tranquillamente ad accettare, emettendo al massimo a qualche più o meno sommesso brontolamento che, ovviamente, è del tutto insignificante.
Perché, forse gli uni o gli altri hanno una qualche alternativa ragionevolmente valida?
 
PanDemonio ha scritto:
Perché, forse gli uni o gli altri hanno una qualche alternativa ragionevolmente valida?
Certamente, anche se a ben pochi piace doverlo ammettere, perché si tratta di una alternativa che comporta un minimo di impegno e anche, a volte, per certi versi, un certo qual sacrificio. Cose che senza dubbio costano molto di più del semplice brontolare, coltivando la confortante ma fasulla idea secondo la quale nulla di nulla si può fare se non accettare passivamente ciò di cui sempre e solo terzi sarebbero responsabili.

Non posso evitare di comprare il carburante, ma posso comprarlo dove costa meno, anche se magari mi tocca fare qualche km in più. Non posso evitare di possedere un'automobile, ma posso fare a meno di comprarne una di nuova oppure, se proprio sono costretto (ma sono casi rarissimi) a farlo, posso comprarne una meno costosa e modaiola. Non posso eliminare la manutenzione e le riparazioni, ma posso ridurle al minimo indispensabile e non rivolgermi a officine che fanno strapagare le più piccole banalità. Non posso evitare di andare per le strade, ma posso benissimo eliminare qualche cosiddetto "viaggio di piacere", specie se ad esempio esso comporta la frequentazione delle autostrade, che a fronte di pedaggi sempre più esosi praticamente nulla mi garantiscono in quanto a spostamento veloce e sicuro. Non posso evitare di comprare cibo, ma posso benissimo non comprare la verdura che arriva da chissà dove e posso benissimo, anche, rinunciare a qualche cibo che mi piace se vedo che mi viene proposto ad un prezzo truffaldino. Eccetera eccetera.
 
marimasse ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Perché, forse gli uni o gli altri hanno una qualche alternativa ragionevolmente valida?
Certamente, anche se a ben pochi piace doverlo ammettere, perché si tratta di una alternativa che comporta un minimo di impegno e anche, a volte, per certi versi, un certo qual sacrificio. Cose che senza dubbio costano molto di più del semplice brontolare, coltivando la confortante ma fasulla idea secondo la quale nulla di nulla si può fare se non accettare passivamente ciò di cui sempre e solo terzi sarebbero responsabili.
Anche se è vero che lamentarsi (anche e soprattutto a sproposito) è il principale sport nazionale italiano, non puoi affermare semplicemente che la gente è pigra o ignava, visto che:

Non posso evitare di comprare il carburante, ma posso comprarlo dove costa meno, anche se magari mi tocca fare qualche km in più.
Peccato che in questo modo:
  • l'eventuale risparmio va in fumo insieme al carburante "sprecato" per andare a fare rifornimento fuori zona;in ogni caso, a calare non sono le tasse o il guadagno della compagnia, ma semplicemente la quota del gestore dell'impianto, che alla fine è l'unico a rimetterci (per colpe non sue).

Non posso evitare di possedere un'automobile, ma posso fare a meno di comprarne una di nuova oppure, se proprio sono costretto (ma sono casi rarissimi) a farlo, posso comprarne una meno costosa e modaiola.
Non è detto che chi cambia l'auto lo faccia SOLO perché attratto dal nuovo modello, anzi: storpiando lo scopo della normativa che istituiva le classi di inquinamento (rivolta alle case costruttrici e non agli utenti finali) i comuni hanno indotto, minacciandoli con i blocchi del traffico e blandendoli con gli incentivi alla rottamazione, la maggior parte dei possessori di auto a cambiare mezzi "vecchi" ma perfettamente funzionanti con altri nuovi.
Quanto al "cosa" si acquista, bisogna anche considerare le esigenze connesse all'utilizzo dell'auto: per me basta che ci entri tutta la famiglia con i bagagli, per un uomo d'affari deve fungere anche da "biglietto da visita" e comunicare un'immagine positiva, per un ragazzo può essere necessaria per entrare a far parte di una compagnia di amici, o non esserne estromesso, oppure per rafforzarvi la propria influenza, tutte cose che in quella particolare fase della vita appaiono assolutamente fondamentali. E poi c'è sempre la vecchia legge della domanda e dell'offerta...

Non posso eliminare la manutenzione e le riparazioni, ma posso ridurle al minimo indispensabile e non rivolgermi a officine che fanno strapagare le più piccole banalità.
Peccato che però le condizioni di garanzia e il livello di complessità raggiunto dalle auto (con relativa necessità di strumenti di diagnostica dedicati e altamente costosi) impongano praticamente il ricorso alle officine della rete del marchio, che non a caso sono le più care.

Non posso evitare di andare per le strade, ma posso benissimo eliminare qualche cosiddetto "viaggio di piacere", specie se ad esempio esso comporta la frequentazione delle autostrade, che a fronte di pedaggi sempre più esosi praticamente nulla mi garantiscono in quanto a spostamento veloce e sicuro.
Vista l'incidenza (infinitesimale) dei "viaggi di piacere" nel totale dei km percorsi di chi usa l'auto anche per lavoro, non capisco la convenienza di questa rinuncia. Semmai è proprio nel "viaggio di piacere", se e quando uno ha tempo e possibilità di farlo, che l'aver speso fior di quattrini per lusso e comfort acquista un senso...
Per quanto riguarda l'evitare le autostrade poi, è facile a dirsi ma quantomeno complicato a farsi, dato lo stato anche peggiore (sia delle infrastrutture che del traffico) in cui versano statali e provinciali.

Non posso evitare di comprare cibo, ma posso benissimo non comprare la verdura che arriva da chissà dove e posso benissimo, anche, rinunciare a qualche cibo che mi piace se vedo che mi viene proposto ad un prezzo truffaldino. Eccetera eccetera.
Qui non posso che quotarti, ma quante volte ti viene detto chiaramente e semplicemente da dove viene un determinato articolo?
E, soprattutto, anche se è sicuramente nobile ed etico consumare in maniera responsabile, spesso l'esiguità dei margini di spesa e una politica dei prezzi quantomeno "bizzarra" (almeno all'apparenza), che fa sì che le arance "nostrane" arrivino a costare ad esempio il doppio delle omologhe israeliane, impongono di turarsi il naso e pensare ad arrivare in qualche modo a fine mese...
 
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