EdoMC ha scritto:
...pioveva piuttosto forte. Stavo facendo provare la Boxster ad un mio amico e, vista la trazione posteriore, la gommatura larga, ma soprattutto il tariffario dei carrozzieri locali, gli ho raccomandato caldamente, se non di andare piano, almeno di rispettare i limiti...
Mah, questa raccomandazione potrebbe avere senso se i limiti fossero stabiliti in base a valutazioni oggettive (fantascienza) e fossero di volta in volta adeguati alle reali condizioni della strada e del traffico (oggettiva utopia).
In realtà i limiti più importanti da rispettare sono (o, meglio, dovrebbero essere) quelli derivanti da quel senso della misura e da quella prudenza che ormai da tempo nessuno si preoccupa più di insegnare, forse perché a sua volta sprovvisto, illudendosi che essi possano essere sostituiti da miriadi di cartelli e obblighi e divieti infarciti di isterie, esasperazioni e ipocrisia. Un po' come pensare che il caffè possa diventare meno amaro a suon di cucchiaini di sale grosso.
Un andazzo che a mio modesto avviso ha non pochi effetti tutt'altro che trionfali. Negli ultimi tempi, ad esempio, sta crescendo in maniera direi significativa e preoccupante il numero di casi in cui qualche pedone viene investito e ammazzato, mentre attraversa la strada sulle strisce, da un veicolo che
"gli piomba addosso all'improvviso", il più delle volte in contesti in cui il traffico è per NULLA intenso. Tra le innumerevoli richieste di galera a vita o altro,
nessuno si permette di fare l'
osservazione (probabilmente sacrilega) che a me, pirata della strada ancora latitante, sorge invece sempre
spontanea: ma
come cavolo è possibile venire investiti mentre si attraversa la strada? In altre parole, come cavolo è possibile attraversare la strada
senza essersi PRIMA accuratamente
assicurati che
non vi siano veicoli in arrivo oppure, nel caso ce ne siano, che essi
effettivamente si fermino e mi lascino passare?
Forse la soddisfazione di "avere ragione" agli occhi del codice viene prima della propria incolumità fisica?