<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tornei ATP e WTA 2025 - main topic | Page 40 | Il Forum di Quattroruote

Tornei ATP e WTA 2025 - main topic

Il fatto che la Coppa Davis sia qualche settimana dopo per me è fondamentale (parliamo del 18-23 novembre, il torneo dei vincitori Slam era a metà ottobre), perchè risulta molto più a ridosso della stagione 2026, appena 1 mese prima praticamente, perchè il 12 gennaio si ricomincia già con il primo Slam Master 2000, in Australia...

ma sicuramente è cosi, purtroppo c'è anche da dire che la Coppa Davis non è più quella di qualche decennio fa, è stata ridimensionata di molto e quindi i tennisti soprattutto al vertice si fanno i loro calcoli, considerando anche quanto è intasato il calendario, quelli di seconda o terza fascia invece ci puntano ancora anche per un discorso di palmares.
 
Tra l'altro io capisco che Alcaraz voglia partecipare, perchè lui non l'ha mai vinta...
Penso che la sua importanza comunque l'abbia ancora, resta un campionato del mondo a squadre.
 
Sinner torna in campo oggi.

Alle 17.30 circa giocherà la sua prima partita del torneo ATP 500 di Vienna. L'avversario sarà Altmaier.

Paolini intanto in tempo reale scende di nuovo dal 6° all'8° posto, perchè deve scartare 200 punti di un torneo giocato l'anno scorso e questa settimana non giocherà, avendo rinunciato all'ATP di Tokyo.
 
Panatta ha spiegato che ai suoi tempi lui (come nessuno dei suoi compagni) non avrebbe mai rinunciato alla Davis, ma perché le priorità erano diverse. I tornei più importanti erano Roland Garros e Wimbledon, già meno US Open, mentre di Melbourne in Italia non parlava nessuno. Al contrario, veniva insegnato fin da piccoli che la Coppa Davis era di grande prestigio.
Oggi tutto è cambiato: c'è il ranking ATP da curare (c'era già anche ai tempi di Panatta, ma era appena nato e non era ancora il fulcro di tutto), gli Slam sono tutti più importanti che mai e l'attuale priorità di Sinner è provare a tornare il numero uno. La programmazione dei suoi impegni è totalmente in funzione di quello, direi anche giustamente. Chiaramente dispiace non vederlo in campo, ma non lo biasimo. E come, si diceva, è un'occasione per gli altri azzurri, tutt'altro che scarsi, per provare a farsi valere anche senza il leader.
 
Anche io non riesco a criticare la scelta di Sinner, chiaramente inserita in quello che è il tennis dei "tempi moderni". ;)

Tra l'altro ha già partecipato e contribuito alle vittorie delle ultime due Davis 2024 e 2025 che l'Italia ha conquistato.

Io penso che come squadra potremo comunque fare molto bene, saranno più responsabilizzati gli altri giocatori, avranno più opportunità e partite.

Dall'altro lato si critica Sinner per il tema dei soldi e della visibilità (Davis regala "meno" in entrambe le categorie), però il vero motivo credo sia per lui quello di voler tornare n. 1 del ranking e darsi tutte le possibilità del caso nella sfida contro Alcaraz.

Vuole fare una preparazione meticolosa e mirata per tirare una stagione "piena di lotta" (sportiva) con lo spagnolo che ha dalla sua un fisico e un atletismo naturalmente "ottimo", Sinner vuole secondo me togliersi ogni alibi, ogni distrazione, ogni possibile rallentamento per capire se in una stagione al top può superare Alcaraz e riprendersi il n. 1.
 
credo che quello che un poco storce è che i mass media hanno dato una valenza nazionale a Sinner facendolo rappresentate del paese in termini sportivi, nel momento in cui lui declina le uniche competizioni in cui veste la maglia azzurra , perchè non andò neanche alle olimpiadi, per me decade quella valenza, poi nessuno vieta di apprezzare e ammirare lo sportivo che credo che nessuno discute.
 
credo che quello che un poco storce è che i mass media hanno dato una valenza nazionale a Sinner facendolo rappresentate del paese in termini sportivi, nel momento in cui lui declina le uniche competizioni in cui veste la maglia azzurra , perchè non andò neanche alle olimpiadi, per me decade quella valenza, poi nessuno vieta di apprezzare e ammirare lo sportivo che credo che nessuno discute.
Su questo la vediamo in maniera un pochino differente.

Ossia chiaro che lui continua ad essere italiano e a rappresentare l'Italia, ma parliamo comunque di uno sport individuale e gestito da ATP in una maniera completamente "diversa".

Sono certo che in altre fasi della carriera (segnatamente dopo il 2026 dove secondo me davvero Sinner vuole mettersi alla prova al 100%) mi attendo un miglior balance anche della parte "nazionale", non dimentichiamo cmq che le ultime due Davis le abbiamo vinte principalmente grazie a lui, non è che non ha proprio mai partecipato o fatto "uccel di bosco".
 
Su questo la vediamo in maniera un pochino differente.

Ossia chiaro che lui continua ad essere italiano e a rappresentare l'Italia, ma parliamo comunque di uno sport individuale e gestito da ATP in una maniera completamente "diversa".

Sono certo che in altre fasi della carriera (segnatamente dopo il 2026 dove secondo me davvero Sinner vuole mettersi alla prova al 100%) mi attendo un miglior balance anche della parte "nazionale", non dimentichiamo cmq che le ultime due Davis le abbiamo vinte principalmente grazie a lui, non è che non ha proprio mai partecipato o fatto "uccel di bosco".

personalmente non metto in dubbio la sua nazionalità, penso che però quando un tennista gareggia nel circuito ATP non lo fa per il proprio paese ma lo fa a titolo personale, poi immagino che un Italiano accosti lo sportivo al paese ma in teoria non è cosi, ma vale per tutti i tennisti mica solo per Sinner. Il tennista per me rappresenta il proprio paese nelle competizioni in cui veste la casacca , che effettivamente nel tennis ormai sono la Coppa Davis e le Olimpiadi, altri non me ne vengono in mente .
Se scegli di non accettare la chiamata della nazionale è nel tuo diritto ma perdi l'occasione di rappresentare il tuo paese, io se fossi stato in lui non lo avrei fatto anche per tutte le voci che lo rincorrono ,spesso per me gratuite, ma il tutto rientra nel perverso circuito ATP che vuole proprio quello, del resto credo che i tennisti sono costretti a partecipare ai tornei. Pian pianino ci arriveremo anche per altri sport, a me non piace come andazzo perchè si relega tutto al business e al marketing, ma vedo che a tanti invece piace, quindi giusto che il sistema vada avanti.
 
Di fatto, purtroppo, è davvero tutto spinto verso il lato business e ricavi, prima ancora che per gli atleti da circuiti e organizzatori stessi.

Ma è qualcosa che accomuna tutti gli sport (penso alla F1 e alla MotoGP di cui sono innamorato ma reputo abbiano preso una direzione molto lontana dai miei desideri di appassionato).

Gli atleti poi "aiutano" chi gli dà addosso con scelte di vita che li vendono spostare residenza (e capitali, il punto è sempre quello dei soldi) in paesi più o meno vicini, ma vale per Sinner, per Valentino Rossi ai tempi, per fognini, per la metà della griglia di F1, per Djokovic, ecc.

Semplicemente non bisognerebbe "attaccare" questi aspetti ma limitarsi a decidere se tifare o meno a seconda del contesto e del torneo.

Ci sta tifare Sinner quando indossa la maglia azzurra in Davis o olimpiadi (verrà il giorno...) perché rappresenta l'Italia ma non tifarlo in un qualunque altro torneo individuale in giro per il mondo, è non solo ragionevole ma assolutamente corretto se la si pensa così!

Io lo tifo sempre e cerco di accettare e comprendere alcune sue decisioni, anche impopolari, che a mio avviso hanno il solo scopo non di guadagnare ma di arrivare al suo obiettivo, ossia essere il più forte laddove viene misurato: ranking ATP e grande slam. ;)
 
Panatta ha spiegato che ai suoi tempi lui (come nessuno dei suoi compagni) non avrebbe mai rinunciato alla Davis, ma perché le priorità erano diverse. I tornei più importanti erano Roland Garros e Wimbledon, già meno US Open, mentre di Melbourne in Italia non parlava nessuno. Al contrario, veniva insegnato fin da piccoli che la Coppa Davis era di grande prestigio.
Oggi tutto è cambiato: c'è il ranking ATP da curare (c'era già anche ai tempi di Panatta, ma era appena nato e non era ancora il fulcro di tutto), gli Slam sono tutti più importanti che mai e l'attuale priorità di Sinner è provare a tornare il numero uno. La programmazione dei suoi impegni è totalmente in funzione di quello, direi anche giustamente. Chiaramente dispiace non vederlo in campo, ma non lo biasimo. E come, si diceva, è un'occasione per gli altri azzurri, tutt'altro che scarsi, per provare a farsi valere anche senza il leader.

Quoto in toto te e il grande Panatta.
 
Anche io non riesco a criticare la scelta di Sinner, chiaramente inserita in quello che è il tennis dei "tempi moderni". ;)

Tra l'altro ha già partecipato e contribuito alle vittorie delle ultime due Davis 2024 e 2025 che l'Italia ha conquistato.

Io penso che come squadra potremo comunque fare molto bene, saranno più responsabilizzati gli altri giocatori, avranno più opportunità e partite.

Dall'altro lato si critica Sinner per il tema dei soldi e della visibilità (Davis regala "meno" in entrambe le categorie), però il vero motivo credo sia per lui quello di voler tornare n. 1 del ranking e darsi tutte le possibilità del caso nella sfida contro Alcaraz.

Vuole fare una preparazione meticolosa e mirata per tirare una stagione "piena di lotta" (sportiva) con lo spagnolo che ha dalla sua un fisico e un atletismo naturalmente "ottimo", Sinner vuole secondo me togliersi ogni alibi, ogni distrazione, ogni possibile rallentamento per capire se in una stagione al top può superare Alcaraz e riprendersi il n. 1.

Quoto e aggiungo che il fatto che la finale Davis sia a poco più di 1 mese dallo Slam di Montreal, lo esporrebbe a un possibile infortunio non recuperabile, che ovviamente gli farebbe saltare lo Slam australiano. Perchè rischiare?
Qualcuno potrebbe dire "Ma si può infortunare anche in allenamento". Beh, in allenamento non si fanno capriole e super-allungamenti per prendere palle impossibili, o servizi a 220 all'ora. Insomma si rischia il minimo. E magari poi qualcuno che ora lo critica lo criticherebbe per aver partecipato ed essersi infortunato.

Infine ovviamente non rinuncia alle Finals perchè ci sono da difendere 1.500 punti ATP (l'anno scorso vinse lui), che in caso di assenza verrebbero interamente detratti dal suo totale...

Per quanto riguarda la nazionalità, criticata peraltro da pochissimi, per me Sinner è italiano, punto. Gli altoatesini sono cittadini italiani a tutti gli effetti di legge, dato che l'Alto Adige venne annesso all'Italia già dopo la prima guerra Mondiale, ovvero 107 anni fa, non vedo perchè solo lui debba fare eccezione.
 
Ultima modifica:
Quoto e aggiungo che il fatto che la finale Davis sia a poco più di 1 mese dallo Slam di Montreal, lo esporrebbe a un possibile infortunio non recuperabile, che ovviamente gli farebbe saltare lo Slam australiano. Perchè rischiare?
Qualcuno potrebbe dire "Ma si può infortunare anche in allenamento". Beh, in allenamento non si fanno capriole e super-allungamenti per prendere palle impossibili, o servizi a 220 all'ora. Insomma si rischia il minimo. E magari poi qualcuno che ora lo critica lo criticherebbe per aver partecipato ed essersi infortunato.

Infine ovviamente non rinuncia alle Finals perchè ci sono da difendere 1.500 punti ATP (l'anno scorso vinse lui), che in caso di assenza verrebbero interamente detratti dal suo totale...

il ragionamento quadra, però penso sempre per chi è attaccato alla nazionale non è una scelta accettabile, insomma almeno per me per riassumere, la scelta è logica da parte del tennista come è accettabile che alcuni tifosi italiani ci siano restati male.
 
Interessante anche il diverso giudizio dato alla vicenda da Pietrangeli e Panatta.
Pietrangeli ha parlato addirittura di "schiaffo al mondo sportivo italiano". Panatta lo ha ampiamente giustificato e difeso, come ha scritto Rebus.

Da precisare che Pietrangeli (oggi 92enne ma ancora lucido) ha talvolta, alternandole a giudizi lusinghieri, mandato "frecciatine" contro l'altoatesino, dimostrando che un po' rosica per aver perso, a causa di Sinner, lo "status" di miglior tennista italiano di tutti i tempi.

Panatta era 2° prima dell'avvento di Sinner, e quindi rosica certamente meno, ma è anche e sempre molto equilibrato, attento, super-competente e generoso nei giudizi verso tutti i tennisti, non solo Jannik. Collabora con la Rai. Idem l'altro grande, Bertolucci, il quale collabora con Sky Sport, sezione tennis.
 
Interessante anche il diverso giudizio dato alla vicenda da Pietrangeli e Panatta.
Pietrangeli ha parlato addirittura di "schiaffo al mondo sportivo italiano". Panatta lo ha ampiamente giustificato e difeso, come ha scritto Rebus.

Da precisare che Pietrangeli (oggi 92enne ma ancora lucido) ha talvolta mandato "frecciatine" contro l'altoatesino, dimostrando che un po' rosica per aver perso, a causa di Sinner, lo "status" di miglior tennista italiano di tutti i tempi. Panatta era 2° prima dell'avvento di Sinner, e quindi rosica certamente meno, ma è anche e sempre molto equilibrato, attento, super-competente e generoso nei giudizi verso tutti i tennisti, non solo Jannik. Idem l'altro grande, Bertolucci.

però qui secondo me si capisce proprio quello che dicevi tu, Pietrangeli l'ATP non l'ha in pratica vissuta quindi lui critica la scelta considerando i suoi di tempi in cui la Coppa Devis era uno dei momenti più importanti della carriera di un tennista, Panatta invece l'ha vissuta l'era ATP anche se il principio e quindi giudica con un altro occhio.
Siccome il calcio si sta indirizzando sulla stessa strada, probabilmente tra 30 anni i mondiali delle nazionali saranno un torneo di minore importanza su cui i grandi calciatori ragioneranno se andarci, se giudicassimo noi questo penso che diremmo tutti che non andare ai mondiali di calcio è assurdo, allora invece sarà più normale
 
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