renatom
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sebaco ha scritto:renatom ha scritto:sebaco ha scritto:Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).
Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.
Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.
Secondo me l'auto è un prodotto particolare, specialmente quelle di segmenti superiori.
Non è un prodotto indifferenziato come un detresivo, oppure un elettrodomestico o anche un PC (Apple a parte).
Auto di quella categoria vengono acquistate con logiche diverse.
Quello è un discorso che, al limite, può reggere parzialmente fino al segmento B, forse C, ma quando si sale no.