<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Thema e Voyager: solo lo stemma Lancia? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Thema e Voyager: solo lo stemma Lancia?

sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Secondo me l'auto è un prodotto particolare, specialmente quelle di segmenti superiori.

Non è un prodotto indifferenziato come un detresivo, oppure un elettrodomestico o anche un PC (Apple a parte).
Auto di quella categoria vengono acquistate con logiche diverse.

Quello è un discorso che, al limite, può reggere parzialmente fino al segmento B, forse C, ma quando si sale no.
 
puma84 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
crank ha scritto:
renexx ha scritto:
Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.
Dipende da quello che metti in questa storia e tradizione.
Se intendi la tradizione sportiva sì, fai prima a chiudere perché sportive ormai se ne vendono col contagocce, prova ne sia il Cayenne.
Se intendi auto fatte bene, che hanno cura del guidatore allora Thema e Voyager ci stanno alla perfezione.

Mi sembra che frequentemente molti dimenticano che la sportività nella lancia sia stata legata ad un breve periodo della sua storia, iniziata come marchio caratterizzato da eleganza e comodità
La fulvia la stratos e così via non sono tutta la storia della lancia, ma solo un breve periodo
ben vengano nuovamente auto grandi ( queste :D ) e raffinate( le prossime ovviamente ;) )
cordialmente tolo

Beh ci sono anche l'Aurelia B20, la Lancia D50, le varie coupè...
La sportività in Lancia è iniziata con Gianni Lancia

Ad ogni modo visto che gli ultimi 20 anni, quelli di nuovo senza le corse, sono stati i più ignominiosi e commercialmente disastrosi, e che i precedenti 20 anni, quelli dei rally, sono stati i più floridi sia quanto a modelli che a vendite (negli anni '80 ci fu il record di circa 400mila Lancia vendute l'anno), forse è il caso di rivedere un po' le cose...
le corse costano ed ora non se le possono permettere in piu devi aver una struttura che non esiste piu. i Chiti con autodelta i Fiorio Pianta etc non hanno avuto un cambio generazionale,prima si poteva progettare provare ora abarth e' solo una elaborazione stradale delle fiat con un reparto corse quasi inesistente
 
sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Qui non siamo proprio d'accordo. Il discorso sul Mastro lindo filava, ma una Lancia Thema non è una confezione di Mastro Lindo, come un litro di Fanta non è una bottiglia di Krug, ed uno Swatch non è un Vacheron.

E se pensi di vendere tutti questi oggetti come vendi il Mastro Lindo alla massaia, caschi decisamente male. Perchè l'orologio lo vengo a comprare io, e la prima cosa che faccio è cominciare a chiederti da dove arriva il movimento, se è di manifattura o se te l'ha fatto qualcun altro, magari un terzista a basso costo, ( come accade ai motori di certe auto ). Anzi: caschi malissimo, perchè in effetti lo so già prima di entrare nel tuo negozio, e se la risposta è la seconda, in negozio non entro e manco ti dó la chance di tentare una vendita. Che è quello che rischia questa Thema con Chrysler scritto in fronte.

Come vedi, lascia perdere il Mastro lindo, che è diverso.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
uno Swatch non è un Vacheron.

Guarda un po'! Vediamo se indovini che orologio ho io...

Quanto alla qualità e ai terzisti, qualche aqnno fa ho scoperto interessanti cose sulla differenza tra "swiss made" e "swiss hand made" durante un viaggio in treno, quando ho incontrato due signori che tornavano dalla fiera dell'orologio (credo si chiami così) di Basilea.

Dopodichè ribadisco il punto: tu la Thema non la comperi perchè non è una buona auto o perchè non è coerente con la storia del marchio (cioè, se fosse Chrysler la compreresti)?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Qui non siamo proprio d'accordo. Il discorso sul Mastro lindo filava, ma una Lancia Thema non è una confezione di Mastro Lindo, come un litro di Fanta non è una bottiglia di Krug, ed uno Swatch non è un Vacheron.

E se pensi di vendere tutti questi oggetti come vendi il Mastro Lindo alla massaia, caschi decisamente male. Perchè l'orologio lo vengo a comprare io, e la prima cosa che faccio è cominciare a chiederti da dove arriva il movimento, se è di manifattura o se te l'ha fatto qualcun altro, magari un terzista a basso costo, ( come accade ai motori di certe auto ). Anzi: caschi malissimo, perchè in effetti lo so già prima di entrare nel tuo negozio, e se la risposta è la seconda, in negozio non entro e manco ti dó la chance di tentare una vendita. Che è quello che rischia questa Thema con Chrysler scritto in fronte.

Come vedi, lascia perdere il Mastro lindo, che è diverso.
ma che in USA ci sia la manodopera a basso costo mi sembra una stupidaggine o che non abbiao esperienza in costruire auto.sicuramente meglio le audi costruite a gyor in ungheria con stipendi di 600 euro ed una tradizione secolare in costruzione di auto
le auto le compri con la testa cercando un auto adatta alle tue esigenze e possibilita' o con l'anima comperando cio che ti piace o ti da emozioni poi c'e' chi le compra per apparire persone che ritene che certi clisce possano sopperire a un insicurezza di carattere
 
sebaco ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
uno Swatch non è un Vacheron.

Guarda un po'! Vediamo se indovini che orologio ho io...

Quanto alla qualità e ai terzisti, qualche aqnno fa ho scoperto interessanti cose sulla differenza tra "swiss made" e "swiss hand made" durante un viaggio in treno, quando ho incontrato due signori che tornavano dalla fiera dell'orologio (credo si chiami così) di Basilea.

Dopodichè ribadisco il punto: tu la Thema non la comperi perchè non è una buona auto o perchè non è coerente con la storia del marchio (cioè, se fosse Chrysler la compreresti)?

Quanto agli orologi...o hai uno swatch o hai un Vacheron, suppongo. :lol: Io apprezzo entrambi, basta che non tentino di vendermi il primo al prezzo del secondo... il che sembra una battuta, ma non lo è, perche la Swatch group ha acquisito mezzo settore orologiero, e sul mercato ci sono molti oggetti ex di marca, che montano movimenti swatch, venduti a marchio e prezzi da Omega, Longines, persino Iwc. All'inizio il giochino alla mastro Lindo è parso funzionare, ora invece la gente si è accorta che anche l'ex alta orolgeria è popolata di cloni swatch, e cerca altro.

Quanto al perchè non comprerei una Thema... io avrei comprato la vecchia 300c, che mi piaceva, e a certe condizioni forse anche la nuova, che.non è brutta. Ma marchiata Lancia, no.

Si torna agli orologi: se cerco uno swatch, mi basta che sia un prodotto onesto. Se cerco - e pago - un Vacheron, oltre che buono dev'essere anche.autentico, esclusivo, fatto a mano ed in svizzera. Non pago Vacheron per il contenitore, voglio anche il contenuto. Ci devo trovare scritto Vacheron anche sulle viti, quando lo apro.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Quanto agli orologi...o hai uno swatch o hai un Vacheron, suppongo. :lol: Io apprezzo entrambi, basta che non tentino di vendermi il primo al prezzo del secondo... il che sembra una battuta, ma non lo è, perche la Swatch group ha acquisito mezzo settore orologiero, e sul mercato ci sono molti oggetti ex di marca, che montano movimenti swatch, venduti a marchio e prezzi da Omega, Longines, persino Iwc. All'inizio il giochino alla mastro Lindo è parso funzionare, ora invece la gente si è accorta che anche l'ex alta orolgeria è popolata di cloni swatch, e cerca altro.

Quanto al perchè non comprerei una Thema... io avrei comprato la vecchia 300c, che mi piaceva, e a certe condizioni forse anche la nuova, che.non è brutta. Ma marchiata Lancia, no.

Si torna agli orologi: se cerco uno swatch, mi basta che sia un prodotto onesto. Se cerco - e pago - un Vacheron, oltre che buono dev'essere anche.autentico, esclusivo, fatto a mano ed in svizzera. Non pago Vacheron per il contenitore, voglio anche il contenuto. Ci devo trovare scritto Vacheron anche sulle viti, quando lo apro.

Posso dirti che non ho un Vacheron... ;-)

Quanto al resto, non condivido il tuo punto di vista (che è comprensibile ma, credo, poco rappresentativo del consumatore medio).

Però a questo punto - e per risolvere il problema - proporrei una linea di optional per chi ama lo stile e l'immagine Usa "Thema by Chrysler": mascherina, stemmi vari, il tutto a 2-300 euro. Ci può stare? :)
 
BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Qui non siamo proprio d'accordo. Il discorso sul Mastro lindo filava, ma una Lancia Thema non è una confezione di Mastro Lindo, come un litro di Fanta non è una bottiglia di Krug, ed uno Swatch non è un Vacheron.

E se pensi di vendere tutti questi oggetti come vendi il Mastro Lindo alla massaia, caschi decisamente male. Perchè l'orologio lo vengo a comprare io, e la prima cosa che faccio è cominciare a chiederti da dove arriva il movimento, se è di manifattura o se te l'ha fatto qualcun altro, magari un terzista a basso costo, ( come accade ai motori di certe auto ). Anzi: caschi malissimo, perchè in effetti lo so già prima di entrare nel tuo negozio, e se la risposta è la seconda, in negozio non entro e manco ti dó la chance di tentare una vendita. Che è quello che rischia questa Thema con Chrysler scritto in fronte.

Come vedi, lascia perdere il Mastro lindo, che è diverso.
almeno il 70% degli orologi hanno la meccanica Seiko-Epson con pila sr626sw,da quelli cinesi a quelli di marca.
La gente questo non lo sa,nessuno lo dice,vengono a cambiare la pila sfoggiando il bel Calvin klein o Guess o Chronotech (lo so che non sono produttori di orologi ma fanno moda e se li fanno ben pagare) mi dicono di fare attenzione e.....dentro c'è la meccanica identica degli orologi cinesi che costano meno della pila stessa!
 
ottovalvole ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Qui non siamo proprio d'accordo. Il discorso sul Mastro lindo filava, ma una Lancia Thema non è una confezione di Mastro Lindo, come un litro di Fanta non è una bottiglia di Krug, ed uno Swatch non è un Vacheron.

E se pensi di vendere tutti questi oggetti come vendi il Mastro Lindo alla massaia, caschi decisamente male. Perchè l'orologio lo vengo a comprare io, e la prima cosa che faccio è cominciare a chiederti da dove arriva il movimento, se è di manifattura o se te l'ha fatto qualcun altro, magari un terzista a basso costo, ( come accade ai motori di certe auto ). Anzi: caschi malissimo, perchè in effetti lo so già prima di entrare nel tuo negozio, e se la risposta è la seconda, in negozio non entro e manco ti dó la chance di tentare una vendita. Che è quello che rischia questa Thema con Chrysler scritto in fronte.

Come vedi, lascia perdere il Mastro lindo, che è diverso.
almeno il 70% degli orologi hanno la meccanica Seiko-Epson con pila sr626sw,da quelli cinesi a quelli di marca.
La gente questo non lo sa,nessuno lo dice,vengono a cambiare la pila sfoggiando il bel Calvin klein o Guess o Chronotech (lo so che non sono produttori di orologi ma fanno moda e se li fanno ben pagare) mi dicono di fare attenzione e.....dentro c'è la meccanica identica degli orologi cinesi che costano meno della pila stessa!

Sedici, non ci posso credere! Tu fai l'orologiaio??!
 
renexx ha scritto:
sebaco ha scritto:
renexx ha scritto:
Quindi, che diavolo si sono sprecati ai tempi a fare auto innovative ed esclusive, dalla Lambda all'Aurelia?
Bastava rimarchiare da sempre qualche "buona auto" e si risparmiavano tempo e fatica... :rolleyes:

Primo: puoi sostituire "buona auto" con "auto eccellente", il risultato non cambia. Tu un'auto eccellente non la comperi perchè, per esempio, ha la TP mentre la storia di un determinato marchio è a TA? O perchè quel marchio deve per forza produrre solo auto innovative ed esclusive?

Secondo: quel che devi chiederti, secondo me, sono tre cose: ti piacciono le nuove Lancia/Chrysler? Le consederi buone auto? Le consideri un buon acquisto al prezzo di listino?

Se rispondi no, spendi quei 15-20.000 Euro in più e ti prendi qualcosa che ti appaga di più. Se rispondi sì, ti comperi l'auto indipendentemente da quel che c'è sul cofano, sul baule e al centro del volante.

Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.

Giusto il termine "contenitore vuoto". Fino ad ora era il marchio delle Fiat più lussuose, ora invece il posto dove si compensano vuoti di segmento.
 
Non fa una piega: una certa auto, se la apprezzi, la devi acquistare e poi lodare, se non ti sembra adatta, devi comprare altro e non tirarla tanto per le lunghe. I forum infatti servono ad intonare odi ai prodotti che ci piacciono, mica a discuterne pregi e difetti.[/quote]

I forum servono anche a discutere dei pregi e dei difetti.
E meno male che esistono i forum! Sapessi in quante occasioni siamo riusciti a risolvere guai alle nostre auto grazie all'aiuto di qualche forumista....
 
Come è inutile (a mio avviso) tornare a tirare fuori ogni volta la storia di quel che era 50 o 60 anni fa: 50 o 60 anni fa era semplicemente un altro mondo, morto e sepolto. Rimpiangerlo lascia il tempo che trova.
[/quote]
Non mi piace seppellire così la Lancia. Fino ad oggi la Fiat ne ha sfruttato il nome per far significare lusso e finiture (anche se quel più era l'alcantara e giù di li).
Volkswagen invece ha fatto l'opposto: Audi è rimasta Audi a tutti gli effetti, così come l'Infinity per la Nissan e la Lexus per la Toyota. Solo Marchionne riesce a fare questi mixaggi.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.

Qui non siamo proprio d'accordo. Il discorso sul Mastro lindo filava, ma una Lancia Thema non è una confezione di Mastro Lindo, come un litro di Fanta non è una bottiglia di Krug, ed uno Swatch non è un Vacheron.

E se pensi di vendere tutti questi oggetti come vendi il Mastro Lindo alla massaia, caschi decisamente male. Perchè l'orologio lo vengo a comprare io, e la prima cosa che faccio è cominciare a chiederti da dove arriva il movimento, se è di manifattura o se te l'ha fatto qualcun altro, magari un terzista a basso costo, ( come accade ai motori di certe auto ). Anzi: caschi malissimo, perchè in effetti lo so già prima di entrare nel tuo negozio, e se la risposta è la seconda, in negozio non entro e manco ti dó la chance di tentare una vendita. Che è quello che rischia questa Thema con Chrysler scritto in fronte.

Come vedi, lascia perdere il Mastro lindo, che è diverso.

Concordo!
 
Dopodichè ribadisco il punto: tu la Thema non la comperi perchè non è una buona auto o perchè non è coerente con la storia del marchio (cioè, se fosse Chrysler la compreresti)?[/quote]

Posso rispondere io?
Io la Thema la potrei acquistare solo quella a gasolio e sicuramente dovendomi adattare al concetto ergonomico degli americani.
Per chiamarla Lancia dovevano immettere il saper fare italiano.
In Francia per esempio il marchio Lancia ha ancora un fascino.
Come si fa a fare concorrenza alle tedesche con questa macchina?
Se poi guardiamo il navigatore ci accorgiamo tutta la mancata unificazione di questo dispositivo tra Thema, Voyager e Freemont. Ancora non capiscono che il risparmio e l'efficienza si consegue con l'unificazione.....
 
tolo52meo ha scritto:
crank ha scritto:
Dipende da quello che metti in questa storia e tradizione.
Se intendi la tradizione sportiva sì, fai prima a chiudere perché sportive ormai se ne vendono col contagocce, prova ne sia il Cayenne.
Se intendi auto fatte bene, che hanno cura del guidatore allora Thema e Voyager ci stanno alla perfezione.

Mi sembra che frequentemente molti dimenticano che la sportività nella lancia sia stata legata ad un breve periodo della sua storia, iniziata come marchio caratterizzato da eleganza e comodità
La fulvia la stratos e così via non sono tutta la storia della lancia, ma solo un breve periodo
ben vengano nuovamente auto grandi ( queste :D ) e raffinate( le prossime ovviamente ;) )
cordialmente tolo

La sportività è sempre stata una componente del dna Lancia del dopoguerra:
"La Lancia Aurelia ha partecipato, con le varie versioni (le berline, le coupé B20, le B20-Zagato, le B24) a molte competizioni automobilistiche fin dall'anno della sua prima presentazione, nel 1950." (Wiki).
Già nel 1908-09, Vincenzo Lancia partecipava alle competizioni, a cui cessò di partecipare per dedicarsi alla produzione. Però l'attività agonistica fu proseguita da privati con la Lambda e l'Aprilia.
Nel 1955 ci fu la tragedia che interruppe l'avventura della D50 in F1: con il materiale ricevuto in dono dalla Lancia, la Ferrari ci vinse il mondiale.
I Rallies fin dagli anni '70 sono storia nota ai più...
 
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