<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Thema e Voyager: solo lo stemma Lancia? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Thema e Voyager: solo lo stemma Lancia?

giuliogiulio ha scritto:
aggiungo anche una cosa...che noi ci ritroviamo la 300C chiamata thema...gli inglesi si sono ritrovati l'ypsilon con il marchio crysler...penso che un po' di sconcerto ci sia da ambo le parti...

... spero che si tratti solodi "paturnie da forumista" :D
il cliente normali probabileente compra quello che gli piace nei limiti (mi auguro) di quello che può permettersi :) in alternativa fa debiti o si accontenta..
al limite il marchio può offrire ( ma solo a qualcuno) un minimo di autostima :shock: in più
cordialmente tolo
 
sebaco ha scritto:
renexx ha scritto:
Quindi, che diavolo si sono sprecati ai tempi a fare auto innovative ed esclusive, dalla Lambda all'Aurelia?
Bastava rimarchiare da sempre qualche "buona auto" e si risparmiavano tempo e fatica... :rolleyes:

Primo: puoi sostituire "buona auto" con "auto eccellente", il risultato non cambia. Tu un'auto eccellente non la comperi perchè, per esempio, ha la TP mentre la storia di un determinato marchio è a TA? O perchè quel marchio deve per forza produrre solo auto innovative ed esclusive?

Secondo: quel che devi chiederti, secondo me, sono tre cose: ti piacciono le nuove Lancia/Chrysler? Le consederi buone auto? Le consideri un buon acquisto al prezzo di listino?

Se rispondi no, spendi quei 15-20.000 Euro in più e ti prendi qualcosa che ti appaga di più. Se rispondi sì, ti comperi l'auto indipendentemente da quel che c'è sul cofano, sul baule e al centro del volante.

Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.
 
crank ha scritto:
renexx ha scritto:
Quindi, che diavolo si sono sprecati ai tempi a fare auto innovative ed esclusive, dalla Lambda all'Aurelia?
Bastava rimarchiare da sempre qualche "buona auto" e si risparmiavano tempo e fatica... :rolleyes:
Tipo quanto hanno fatto con Thema e Delta. Non male il risultato mi pare.

Era un punto di partenza, semmai. Visto dove Lancia è finita, mi sembra che sia stato sprecato un bel po' (o tutto).
 
sebaco ha scritto:
Primo: puoi sostituire "buona auto" con "auto eccellente", il risultato non cambia. Tu un'auto eccellente non la comperi perchè, per esempio, ha la TP mentre la storia di un determinato marchio è a TA? O perchè quel marchio deve per forza produrre solo auto innovative ed esclusive?

Secondo: quel che devi chiederti, secondo me, sono tre cose: ti piacciono le nuove Lancia/Chrysler? Le consederi buone auto? Le consideri un buon acquisto al prezzo di listino?

Se rispondi no, spendi quei 15-20.000 Euro in più e ti prendi qualcosa che ti appaga di più. Se rispondi sì, ti comperi l'auto indipendentemente da quel che c'è sul cofano, sul baule e al centro del volante.

Non fa una piega: una certa auto, se la apprezzi, la devi acquistare e poi lodare, se non ti sembra adatta, devi comprare altro e non tirarla tanto per le lunghe. I forum infatti servono ad intonare odi ai prodotti che ci piacciono, mica a discuterne pregi e difetti.
 
puma84 ha scritto:
gdd78 ha scritto:
passerotti ha scritto:
Mi ricordo che una trentina di anni fa guidai una delle ultime Lancia Fulvia, quelle che avevano le guarnizioni delle portiere vellutate. Vedendo questi "nuovi " modelli della Thema e del monovolume che sostituisce la Phedra, mi domando: era proprio necessario prendere tal quale un'auto americana e chiamarla Lancia solo per averci apposto il marchio?
Se guardiamo gli interni ci accorgiamo subito che lo stile e i comandi, specialmente quelli elettrici, sono palesemente uguali a quelli dell'ergonomia americana. Capisco che costi meno fare così ma l'automobilista europeo che compra questo genere di auto rimarrà disorientato.
E lo saranno di più quelli della rete assistenziale che si troveranno più a loro agio a ricondizionare un usato Volkswagen che una Lancia Voyager al primo tagliando....

La divisione tra Chrysler e lancia ormai non esiste più, si può essere d'accordo o meno su questa scelta ma ora sono la stessa casa che propone marchi diversi in mercati diversi. In Europa, a parte i paesi anglosassoni, le auto sono Lancia, altrove sono Chrysler e ovviamente in Europa in marchio Chysler è sparito.

Fatta questa premessa, la scelta era rinunciare alla 300C e alla Voyager oppure presentarle a marchio Lancia. Non esiste la terza alternativa...

Detto questo la 300C è stata ovviamente tenuta in quanto era un progetto nuovo e anche piuttosto raffinato (TP, meccanica di origine MB, ecc...) però l'auto era in avanzatissima fase di progettazione per cui hanno cambiato qualcosa qua e là e l'hanno proposta come Lancia Thema, rispolverando un nome pesante per un'auto che nella gamma Lancia mancava e che porta molte innovazioni tecniche alla marca, seppure poco opportunamente vestita d'americano. E cambiare muso e coda non l'avrebbe resa meno americana... Oltretutto seppure per un puro caso la Thema attuale richiama in molti punti la vecchia serie: fari anteriori squadrati, protuberanza del cofano che incornicia la mascherina, parabrezza e frontale poco inclinati, grande mascherina rettangolare, fiancata pulita, nervatura sulla fiancata molto alta e dritta, stessa forma dei finestrini laterali, luci posteriori a sviluppo verticale, ecc...

Per la Voyager il discorso è molto diverso, hanno pensato di tenersi il nome Voyager che da qui da noi solo fa brand e constatato:
- che mancava qualche anno alla presentazione della nuova serie,
- che la Phaedra stava per uscire di produzione,
- e che Chrysler non esisteva più,
l'hanno ribattezzata Lancia per provare quantomeno a sostenere il segmento in attesa della nuova serie.

In sintesi, per adesso queste auto sono un compromesso frutto di una sinergia ancora ferma sulla carta, in attesa dei primi modelli comuni per davvero. Direi di iniziare a giudicare da lì...

Finalmente qualcuno che ragiona, quoto tutto!
anche io! Chrysler e Lancia sono un'unica entità,Chrysler-Lancia...ormai è questa la strada tracciata! Magari la novità sarà che la prossima generazione di vetture saranno progettate e disegnate per piacere sia in america che in europa e vendere ancora di più,quindi potremmo vedere una nuova 300C-Thema magari più piccola e filante....o uguale in attesa che la concorrenza cresca (e non è che Mercedes,Audi e BMW siano tanto più piccole!) così come il Voyager avrà una linea più monovolume stile Phedra e vecchio Voyager...magari comincieremo a vedere qualche berlina classica 3v che fa tanto Chrysler Sebring-200-Lancia Prisma-Dedra-Lybra. Per adesso l'unica cosa che potevano fare con questa fusione era di creare un'unica gamma unendo 2 marchi e lo hanno fatto visto che sono perfettamente sovrapponibili,quello che manca a Lancia ce l'ha Crhysler. Bisogna guardare la prossima generazione di prodotti,quelli con design e contenuti più universali come fa la Ford o la Toyota.
 
renexx ha scritto:
Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.
Dipende da quello che metti in questa storia e tradizione.
Se intendi la tradizione sportiva sì, fai prima a chiudere perché sportive ormai se ne vendono col contagocce, prova ne sia il Cayenne.
Se intendi auto fatte bene, che hanno cura del guidatore allora Thema e Voyager ci stanno alla perfezione.
 
crank ha scritto:
renexx ha scritto:
Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.
Dipende da quello che metti in questa storia e tradizione.
Se intendi la tradizione sportiva sì, fai prima a chiudere perché sportive ormai se ne vendono col contagocce, prova ne sia il Cayenne.
Se intendi auto fatte bene, che hanno cura del guidatore allora Thema e Voyager ci stanno alla perfezione.

Mi sembra che frequentemente molti dimenticano che la sportività nella lancia sia stata legata ad un breve periodo della sua storia, iniziata come marchio caratterizzato da eleganza e comodità
La fulvia la stratos e così via non sono tutta la storia della lancia, ma solo un breve periodo
ben vengano nuovamente auto grandi ( queste :D ) e raffinate( le prossime ovviamente ;) )
cordialmente tolo
 
tolo52meo ha scritto:
crank ha scritto:
renexx ha scritto:
Non ha senso allora mantenere in vita un marchio inutile. Lancia ha una storia ed una tradizione: nel momento in cui vengono ignorate totalmente, non ha senso mantenere un contenitore vuoto.
Con ciò, non voglio dire che, se le trovi auto valide ed adatte alle tue esigenze, tu non debba comperarle.
Dipende da quello che metti in questa storia e tradizione.
Se intendi la tradizione sportiva sì, fai prima a chiudere perché sportive ormai se ne vendono col contagocce, prova ne sia il Cayenne.
Se intendi auto fatte bene, che hanno cura del guidatore allora Thema e Voyager ci stanno alla perfezione.

Mi sembra che frequentemente molti dimenticano che la sportività nella lancia sia stata legata ad un breve periodo della sua storia, iniziata come marchio caratterizzato da eleganza e comodità
La fulvia la stratos e così via non sono tutta la storia della lancia, ma solo un breve periodo
ben vengano nuovamente auto grandi ( queste :D ) e raffinate( le prossime ovviamente ;) )
cordialmente tolo

Beh ci sono anche l'Aurelia B20, la Lancia D50, le varie coupè...
La sportività in Lancia è iniziata con Gianni Lancia

Ad ogni modo visto che gli ultimi 20 anni, quelli di nuovo senza le corse, sono stati i più ignominiosi e commercialmente disastrosi, e che i precedenti 20 anni, quelli dei rally, sono stati i più floridi sia quanto a modelli che a vendite (negli anni '80 ci fu il record di circa 400mila Lancia vendute l'anno), forse è il caso di rivedere un po' le cose...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
Primo: puoi sostituire "buona auto" con "auto eccellente", il risultato non cambia. Tu un'auto eccellente non la comperi perchè, per esempio, ha la TP mentre la storia di un determinato marchio è a TA? O perchè quel marchio deve per forza produrre solo auto innovative ed esclusive?

Secondo: quel che devi chiederti, secondo me, sono tre cose: ti piacciono le nuove Lancia/Chrysler? Le consederi buone auto? Le consideri un buon acquisto al prezzo di listino?

Se rispondi no, spendi quei 15-20.000 Euro in più e ti prendi qualcosa che ti appaga di più. Se rispondi sì, ti comperi l'auto indipendentemente da quel che c'è sul cofano, sul baule e al centro del volante.

Non fa una piega: una certa auto, se la apprezzi, la devi acquistare e poi lodare, se non ti sembra adatta, devi comprare altro e non tirarla tanto per le lunghe. I forum infatti servono ad intonare odi ai prodotti che ci piacciono, mica a discuterne pregi e difetti.

E' inutile che la giri, non ho detto questo.
Non necessariamente se acquisti un'auto poi devi anche lodarla, anzi: guidarla tutti i giorni dà modo di apprezzare non solo i pregi, ma anche i difetti.
Poi discutere è sempre possibile, e mi sta bene che si dica che la nuova Thema è grossa pesante; e pure che ha un cambio automatico a 5 rapporti invece di 8. Ma se si cominciano a tirare fuori storie tipo "è un organismo geneticamente modificato"; "non è doc"; "non ha il dna Lancia" io ho l'impressione - se le critiche sono fatte in buona fede - che si discuta del sesso degli angeli.
Come è inutile (a mio avviso) tornare a tirare fuori ogni volta la storia di quel che era 50 o 60 anni fa: 50 o 60 anni fa era semplicemente un altro mondo, morto e sepolto. Rimpiangerlo lascia il tempo che trova.
 
giuliogiulio ha scritto:
aggiungo anche una cosa...che noi ci ritroviamo la 300C chiamata thema...gli inglesi si sono ritrovati l'ypsilon con il marchio crysler...penso che un po' di sconcerto ci sia da ambo le parti...

Infatti. La Renault non ha rimarchiato una Nissan per aver un SUV. Così come la Volkswagen non ha rimarchiato un Tiguan e lo ha chiamato Yeti.
 
sebaco ha scritto:
E' inutile che la giri, non ho detto questo.
Non necessariamente se acquisti un'auto poi devi anche lodarla, anzi: guidarla tutti i giorni dà modo di apprezzare non solo i pregi, ma anche i difetti.
Poi discutere è sempre possibile, e mi sta bene che si dica che la nuova Thema è grossa pesante; e pure che ha un cambio automatico a 5 rapporti invece di 8. Ma se si cominciano a tirare fuori storie tipo "è un organismo geneticamente modificato"; "non è doc"; "non ha il dna Lancia" io ho l'impressione - se le critiche sono fatte in buona fede - che si discuta del sesso degli angeli.
Come è inutile (a mio avviso) tornare a tirare fuori ogni volta la storia di quel che era 50 o 60 anni fa: 50 o 60 anni fa era semplicemente un altro mondo, morto e sepolto. Rimpiangerlo lascia il tempo che trova.

Io invece sono dell'opinione che quando si vende un prodotto di una certa categoria, e si decide di marchiarlo Lancia ( cosa che non era affatto obbligatoria ) si vuole proprio deliberatamente citare il passato ed evocare una certa tradizione storica, per sfruttarla. E se si vanno a toccare quei tasti, poi anche l'albero genealogico dev'essere integro e verificabile, senza mutazioni genetiche.

Se invece si parla solo di auto buona, segnalo che la vecchia 300c era già da un pezzo rispettata come tale in tutta Europa, bastava continuare a chiamarla così, per dimostrare più rispetto dell'intelligenza e della capacità di discernere di chi quest'auto la dovrebbe comprare e, per inevitabili questioni anagrafiche e di target ( la Thema non è auto per giovani virgulti ), le Lancia le ha ancora in mente. Anche quelle già Fiat, ma concepite con un po' meno leggerezza.

Le cose che si fanno seriamente, idealmente dovrebbero anche avere un senso compiuto e coerente. Non se ne può più di cose mediocri fatte con superficialità e giustificate con argomentazioni sconfortanti. Non abbiano mica l'anello al naso, che diamine, ma cosa crede questo signore?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Io invece sono dell'opinione che quando si vende un prodotto di una certa categoria, e si decide di marchiarlo Lancia ( cosa che non era affatto obbligatoria ) si vuole proprio deliberatamente citare il passato ed evocare una certa tradizione storica, per sfruttarla. E se si vanno a toccare quei tasti, poi anche l'albero genealogico dev'essere integro e verificabile, senza mutazioni genetiche.

Se invece si parla solo di auto buona, segnalo che la vecchia 300c era già da un pezzo rispettata come tale in tutta Europa, bastava continuare a chiamarla così, per dimostrare più rispetto dell'intelligenza e della capacità di discernere di chi quest'auto la dovrebbe comprare e, per inevitabili questioni anagrafiche e di target ( la Thema non è auto per giovani virgulti ), le Lancia le ha ancora in mente. Anche quelle già Fiat, ma concepite con un po' meno leggerezza.

Le cose che si fanno seriamente, idealmente dovrebbero anche avere un senso compiuto e coerente. Non se ne può più di cose mediocri fatte con superficialità e giustificate con argomentazioni sconfortanti. Non abbiano mica l'anello al naso, che diamine, ma cosa crede questo signore?

Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).
 
passerotti ha scritto:
Mi ricordo che una trentina di anni fa guidai una delle ultime Lancia Fulvia, quelle che avevano le guarnizioni delle portiere vellutate. Vedendo questi "nuovi " modelli della Thema e del monovolume che sostituisce la Phedra, mi domando: era proprio necessario prendere tal quale un'auto americana e chiamarla Lancia solo per averci apposto il marchio?
Se guardiamo gli interni ci accorgiamo subito che lo stile e i comandi, specialmente quelli elettrici, sono palesemente uguali a quelli dell'ergonomia americana. Capisco che costi meno fare così ma l'automobilista europeo che compra questo genere di auto rimarrà disorientato.
E lo saranno di più quelli della rete assistenziale che si troveranno più a loro agio a ricondizionare un usato Volkswagen che una Lancia Voyager al primo tagliando....
io credo che la lancia oggi sia un marchio e basta (come tutti gli altri),per me la thema e' solo un restyling della 300c (che negli USA veniva venduta anche come DODGE MAGNUM)da noi vendevano la dedra e con il marchio fiat.. la TEMPRA..sotto era la stessa. per l'assistenza non credo sia un problema.il blocchetto accensione ad esempio e' ovvio che sia americano,tipico chrysler,come tutti i comandi..perche' e' americana tutta l'auto...per rispondere a chi ha scritto che in inghilterra le auto sono marchiate chrysler..specifico che la' le lancia sono considerate catorci..saluti
 
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.
 
renatom ha scritto:
sebaco ha scritto:
Vedi un po', io penso invece che la ragione per la quale la Chrysler 300 da noi si chiama Thema è lo stesso per cui il detergente Mr. Propre da noi si chiama Mastro Lindo e da altre parti Mr Clean: chi sa leggere le etichette o conosce qualcosa del gruppo Procter & Gamble sa che sono lo stesso prodotto, mia mamma no. E Mastro Lindo lo compra perchè il marchio le dice qualcosa, degli altri due diffiderebbe.
Il marketing è per il compratore medio. E se è per l'intenditore vuol dire solo che deve essere più raffinato per intortarlo.
Quel che il conoscitore di auto (quale credo che tu sia, e i tuoi interventi lo dimostrano) dovrebbe valutare (a mio giudizio) sono i contenuti del prodotto e il suo prezzo. E il fatto di non aver l'anello al naso, secondo me, si rivela dalla scelta di comperare, per esempio, un'Exeo usata invece di un'A4 usata (il nuovo modello è diverso); o una Thema, se si ritengono i contenuti all'altezza (indipendentemente dal fatto che sia una C300).

Se si applicano le logiche dei detersivi a delle auto di segmento superiore, siamo a posto.

Il marketing è sempre uguale a sè stesso. Servono solo argomenti per creare appeal. Il marchio è uno di quelli, forse il più immateriale.
 
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